Fondi Pensione Vol.16

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
ho un caso in famiglia. Part time 5 ore, il versamento volontario è stato calcolato su un lordo di partenza più alto, e dopo aver chiesto il motivo la risposta è stata che era stato riparametrato.

ho trovato qui

Calcolo contributi volontari dopo lavoro part time

una spiegazione :

In caso di lavoro part time, il riferimento è alle settimane che sono utili per calcolare l’importo della pensione (la misura) e non il diritto (gli anni di contribuzione). Nel rapporto di lavoro part time questi due valori non coincidono (le settimane ai fini dell’importo, e quindi della misura, vengono ridotte in proporzione alle ore di servizio che sono state effettivamente versate). Per ricostruire con i contributi figurativi il periodo di riferimento è indispensabile prendere un periodo più lungo delle ultime 52 settimane, perché dal momento che sono state lavorate in modalità part time equivalgono in realtà a 26 settimane.

Per questo motivo si dovrà valutare la retribuzione pensionabile degli ultimi due anni.

scusa ma uno che ha lavorato sempre part time deve pagare i volontari come se fosse un full time visto che utilizzano i due anni come montante di calcolo? ma che senso ha?
 
Esiste una discussione o delle risposte di riferimento dove poter leggere di situazione specifiche o casistiche dove una soluzione PIP era preferibile al posto di una soluzione FPA?
 
Esiste una discussione o delle risposte di riferimento dove poter leggere di situazione specifiche o casistiche dove una soluzione PIP era preferibile al posto di una soluzione FPA?

Le rare volte in cui si parla di PIP lo si fa in genere per stigmatizzarne i costi spropositati rispetto a FPN e FPA.

Questo post dovrebbe risultare abbastanza persuasivo:
Fondi Pensione Vol.16

Recentemente si è analizzata una situazione di scelta finanziaria tra un PIP che ha dato buoni ritorni finanziari ed un possibile FPA alternativo, la trovi qui:
Fondi Pensione Vol.16

Nel caso specifico l'utente mi pare abbia poi strategicamente optato per il trasferimento su un FPA con minori costi gestionali.
 
Ultima modifica:
Le rare volte in cui si parla di PIP lo si fa in genere per stigmatizzarne i costi spropositati rispetto a FPN e FPA.

Questo post dovrebbe risultare abbastanza persuasivo:
Fondi Pensione Vol.16

Recentemente si è analizzata una situazione di scelta finanziaria tra un PIP che ha dato buoni ritorni finanziari ed un possibile FPA alternativo, la trovi qui:
Fondi Pensione Vol.16

Nel caso specifico l'utente mi pare abbia poi strategicamente optato per il trasferimento su un FPA con minori costi gestionali.
Grazie per i riferimenti quantitativi che hai studiato per i PIP a riguardo di costi e rendimenti. Non sembrano esserci motivi razionali se si considerano questi fattori durante la "fase di accumulo" della PC.

Esistono invece motivi razionali al di fuori di questi fattori durante la "fase di ritiro capitale/rendita"? Mi chiedevo se i PIP potessero essere più flessibili o più convenienti per gruppo di persone con caratteristiche simili (pensando a "possibilità operative ad hoc" messe a disposizione dalla società terza).

Per fare un esempio totalmente inventato ma per rendere l'idea: PIP in questione permette di attivare una rendita con tassi di sostituzione super convenienti, PIP in questione permette di fare operatività più conveniente rispetto le leggi sulla PC 2007?

Situazioni "particolari" da valutare e selezionare con cura per cui vale la pena confrontare i PIP prima di prendere suddetta decisione finanziaria?
 
Grazie per i riferimenti quantitativi che hai studiato per i PIP a riguardo di costi e rendimenti. Non sembrano esserci motivi razionali se si considerano questi fattori durante la "fase di accumulo" della PC.

Esistono invece motivi razionali al di fuori di questi fattori durante la "fase di ritiro capitale/rendita"? Mi chiedevo se i PIP potessero essere più flessibili o più convenienti per gruppo di persone con caratteristiche simili (pensando a "possibilità operative ad hoc" messe a disposizione dalla società terza).

Per fare un esempio totalmente inventato ma per rendere l'idea: PIP in questione permette di attivare una rendita con tassi di sostituzione super convenienti, PIP in questione permette di fare operatività più conveniente rispetto le leggi sulla PC 2007?

Situazioni "particolari" da valutare e selezionare con cura per cui vale la pena confrontare i PIP prima di prendere suddetta decisione finanziaria?

Vi sono almeno due ragioni per cui le differenze esistenti tra i fondi in fase di prestazione non condizionano la scelta finanziaria che sei chiamata a compiere oggi.

La prima pertiene la possibilità di trasferire il tuo montante sul fondo che riterrai più interessante poco prima della richiesta della prestazione in rendita, la seconda pertiene la periodica rimodulazione dei coefficienti di conversione operata dalle compagnie assicurative, per cui solo quando quando ti ritirerai avrà senso comparare i coefficienti in vigore in quel momento per valutare i fondi più competitivi.

Per queste ragioni lo studio delle condizioni assicurative si limita solitamente alla stima del montante soglia necessario per incassare la prestazione 100% cash.
Sono temi un po' più avanzati trattati nel quinto quaderno didattico (calcolo del montante soglia, stima del costo implicito di conversione in rendita vitalizia, comparazione tra la rendita vitalizia di Amundi e Allianz, studio del tasso tecnico, etc.).
 
Ultima modifica:
Vi sono almeno due ragioni per cui le differenze esistenti tra i fondi in fase di prestazione non condizionano la scelta finanziaria che sei chiamata a compiere oggi.

La prima pertiene la possibilità di trasferire il tuo montante sul fondo che riterrai più interessante poco prima della richiesta della prestazione in rendita, la seconda pertiene la periodica rimodulazione dei coefficienti di conversione operata dalle compagnie assicurative, per cui solo quando quando ti ritirerai avrà senso comparare i coefficienti in vigore in quel momento per valutare i fondi più competitivi.

Per queste ragioni lo studio delle condizioni assicurative si limita solitamente alla stima del montante soglia necessario per incassare la prestazione 100% cash.
Sono temi un po' più avanzati trattati nel quinto quaderno didattico (calcolo del montante soglia, stima del costo implicito di conversione in rendita vitalizia, comparazione tra la rendita vitalizia di Amundi e Allianz, etc.).
Ti rispondo per provare a definire meglio la mia domanda a beneficio mio e di altri spero: ti ringrazio molto per le risposte puntuali.

Comprendo bene le ragioni per cui ad oggi una persona non debba farsi queste domande: oggi sia l'età pensionabile sia altri fattori come la soglia per ritirare 100% cash rapportate al futuro sono ignote ma solo stimate. Non volevo confrontarmi sul quando, ma più sul perché e se è esistita o esistono casi specifici in cui vale la pena razionalmente investire tempo nell'esplorare i PIP.
L'esempio di una persona che vuole attivare una rendita, è un esempio inventato con questo fine, perché non ho idea appunto quali siano questi casi e se esistano.
Se la risposta è no, tanto meglio, si evita di perdere tempo con questi assets. La mia preoccupazione, lasciami passare il termine, è che se esistono è perché rispondono ad una esigenza (lato clienti) da soddisfare oltre che per i citati costi (lato assicuratori). Mi chiedevo quale fosse questo bisogno e se c'erano esperienze da raccontare in merito.
 
Ti rispondo per provare a definire meglio la mia domanda a beneficio mio e di altri spero: ti ringrazio molto per le risposte puntuali.

Comprendo bene le ragioni per cui ad oggi una persona non debba farsi queste domande: oggi sia l'età pensionabile sia altri fattori come la soglia per ritirare 100% cash rapportate al futuro sono ignote ma solo stimate. Non volevo confrontarmi sul quando, ma più sul perché e se è esistita o esistono casi specifici in cui vale la pena razionalmente investire tempo nell'esplorare i PIP.
L'esempio di una persona che vuole attivare una rendita, è un esempio inventato con questo fine, perché non ho idea appunto quali siano questi casi e se esistano.
Se la risposta è no, tanto meglio, si evita di perdere tempo con questi assets. La mia preoccupazione, lasciami passare il termine, è che se esistono è perché rispondono ad una esigenza (lato clienti) da soddisfare oltre che per i citati costi (lato assicuratori). Mi chiedevo quale fosse questo bisogno e se c'erano esperienze da raccontare in merito.

Le prestazioni offerte sotto forma di rendita da FPA e PIP costituiscono una classe di prodotti assicurativi standardizzati per cui non troverai un particolare valore aggiunto in un PIP che possa giustificare il maggior costo gestionale sostenuto durante la fase di accumulo rispetto ad un FPA, si tratta di dinamiche meramente di natura commerciale.

Per ogni FP (FPN, FPA, PIP) la gamma delle tipologie di rendita vitalizia tra cui scegliere può essere più o meno completa: con reversibilità, con controassicurazione, con rendita certa per 5 o 10 anni, con LTC, con tasso tecnico imposto o a scelta, con periodicità della rata imposta o a scelta, con coefficienti di conversione differenziati o indifferenziati per sesso, etc.

Sono tutte declinazioni di rendita vitalizia che dipendono dalla specifica assicurazione con cui il fondo è convenzionato, non dal fatto che si tratti di un FPN, di un FPA o di un PIP.

Questo è almeno ciò che si può osservare oggi, poi non è da escludere che qualche assicurazione possa introdurre in futuro feature che giustifichino il maggior costo di un PIP, soddisfacendo specifiche esigenze dei loro assicurati.
 
Ultima modifica:
Ciao a tutti.

Ho sottoscritto il Fondo Pensione "Unipol Insieme" nel 2016, poco dopo è stato inglobato in "UnipolSai Prevideza FPA"

Ricordo che le condizioni erano rimaste le stesse, ma se cerco fra la documentazione attuale non trovo nessun riferimento ai vecchi clienti "Insieme", ma mi stanno venendo alcuni dubbi.

Avete qualche dritta da darmi? Avete una vecchia scheda costi di "Unipol Insieme"?

Grazie

Ho scritto ad UnipolSai che mi ha risposto così:

"come si evince dall’analisi dettagliata dei movimenti all’interno della sua posizione, che le inoltro in allegato, essendo stato un aderente di Unipol Insieme nel periodo precedente la fusione avvenuta nel mese di maggio del 2016, lei usufruisce delle agevolazioni riservate alla classe 2, ovvero: spese in fase di accumulo: 5 euro"


Ma non fanno menzioni dei costi annui in percentuale sul patrimonio, che è quello che mi interessa di più. Ora gli ho risposto chiedendo in modo più approfondito.

Non c'è nessuno nella mia stessa situazione?
 
Ti rispondo per provare a definire meglio la mia domanda a beneficio mio e di altri spero: ti ringrazio molto per le risposte puntuali.

Comprendo bene le ragioni per cui ad oggi una persona non debba farsi queste domande: oggi sia l'età pensionabile sia altri fattori come la soglia per ritirare 100% cash rapportate al futuro sono ignote ma solo stimate. Non volevo confrontarmi sul quando, ma più sul perché e se è esistita o esistono casi specifici in cui vale la pena razionalmente investire tempo nell'esplorare i PIP.
L'esempio di una persona che vuole attivare una rendita, è un esempio inventato con questo fine, perché non ho idea appunto quali siano questi casi e se esistano.
Se la risposta è no, tanto meglio, si evita di perdere tempo con questi assets. La mia preoccupazione, lasciami passare il termine, è che se esistono è perché rispondono ad una esigenza (lato clienti) da soddisfare oltre che per i citati costi (lato assicuratori). Mi chiedevo quale fosse questo bisogno e se c'erano esperienze da raccontare in merito.
La legge del 2005 di riforma sui FP ha vincolato un po' tutti ad attenersi a prestazioni standardizzate.

I PIP esistono perché spesso vengono proposti assieme ad altri prodotti assicurativi (sei mio cliente per casa / auto / TCM..... ti interessa per caso un PIP? ) ma presi di per sè non hanno alcun motivo di essere considerati. Quel che conta è il costo.


Sulle prestazioni, qualche anno fa era avevo postato un intervento di un autorevole giornalista del sole24ore......

La proposta dell'antitrust, commentata da marco lo conte del sole 24 ore

La concorrenza dei fondi pensione - YouTube


Anche lui nutre dubbi....

..... che al minuto 3:30 afferma: " due gemelli; uno aderisce ad un fondo negoziale, l'altro ad un fondo aperto. Alla fine il primo prende 1000 di pensione, il secondo 800; se aderisse a un PIP ancora meno: circa 600"
 
Ultima modifica:
Ciao a tutti.

Ho sottoscritto il Fondo Pensione "Unipol Insieme" nel 2016, poco dopo è stato inglobato in "UnipolSai Prevideza FPA"

Ricordo che le condizioni erano rimaste le stesse, ma se cerco fra la documentazione attuale non trovo nessun riferimento ai vecchi clienti "Insieme", ma mi stanno venendo alcuni dubbi.

Avete qualche dritta da darmi? Avete una vecchia scheda costi di "Unipol Insieme"?

Grazie

Mi risulta che ti vengano applicati i costi di UnipolSai Previdenza FPA (1,60% annuo per il comparto azionario):

1712699979861.png
 
Mi risulta che ti vengano applicati i costi di UnipolSai Previdenza FPA (1,60% annuo per il comparto azionario):

Vedi l'allegato 3004129
Grazie dell'interessamento @rrupoli , il mio dubbio deriva proprio da ciò che hai postato tu, che è un po' fuorviante, ma da ciò che dice l'allegato sembra non sia cambiato nulla per me.

Ecco cosa mi hanno risposto alla seconda mail:
"Buongiorno,
trasmettiamo in allegato copia della comunicazione spedita in occasione della fusione, potrà verificare che non vi sono state modifiche peggiorative nel regime delle Commissioni di gestione finanziaria applicate per ciascun comparto.
Per quanto riguarda gli Oneri di gestione amministrativa: per gli aderenti provenienti dal fondo “UNIPOL INSIEME” non è prevista nessuna spesa diretta a titolo di spese annue o per l’esercizio di prerogative individuali (come dettagliato nell’”Appendice” in coda al regolamento del fondo).

Cordiali saluti"

Nello specifico allego ciò che mi hanno inviato e questa tabella estratta dal file. E' rimasto tutto uguale.
Cattura.PNG
 

Allegati

  • comunicazione_aderente_Unipol_Insieme.pdf
    320,3 KB · Visite: 2
Grazie dell'interessamento @rrupoli , il mio dubbio deriva proprio da ciò che hai postato tu, che è un po' fuorviante, ma da ciò che dice l'allegato sembra non sia cambiato nulla per me.

Le commissioni di gestione indicate (1,60% annuo per il comparto azionario) si riferiscono alle adesioni di tipo individuale.

Alcuni fondi prevedono condizioni più favorevoli per le adesioni collettive, raggruppandole in diverse classi, per esempio "Classe 1", "Classe 2" oppure "Classe A", "Classe B", etc.

UnipolSai Previdenza FPA prevede ben 4 diverse classi per le adesioni collettive.

Dalle risposte che ti hanno dato deduco che ti hanno assegnato le condizioni previste per le adesioni collettive di Classe 2, riportate sotto:

https://www.unipolsai.it/api/pub/ueba/download/doc/v1/fascicoli/57d5681e-8acc-49f5-a67a-1747fefc8354

1712837323908.png


In deroga alla scheda costi riportata sopra pare che ti abbiano anche azzerato le spese per l'esercizio delle prerogative individuali, facendo riferimento all'appendice del regolamento che trovi qui:

https://www.unipolsai.it/api/pub/ueba/download/doc/v1/fascicoli/3320acf1-8825-499c-89ac-b8ff41e7dfb9
1712838911105.png


Le risposte che ti hanno dato appaiono comunque contraddittorie riguardo le spese annue: la prima risposta riporta 5 Euro annui come da Scheda Costi adesione collettiva di Classe 2, la seconda risposta promette l'azzeramento anche delle spese annue come da appendice al regolamento (riquadri in rosso).

Anche se non ti azzerano i 5 Euro hai comunque condizioni competitive, con commissioni di gestione quasi al livello di Amundi SP e Allianz Insieme...
 
@rrupoli
Hai fatto un riassunto perfetto.

Nella mia area privata leggo "Linea:AZIONARIO CL 2" , che coincide con la tua ipotesi di avere condizioni come le adesioni collettive di Classe 2.

I 5 euro di costi che dicono nella prima mail probabilmente è stata una svista, infatti nella seconda mail se ne sono accorti ed hanno corretto il tiro.

Mel 2016, quando feci Unipol Insieme ricordo perfettamente che era uno dei migliori sia come costi che come Ter e ricordo anche che durante la fusione ci era stato comunicato che non avremmo subito variazioni.

Diciamo che posso essere soddisfatto, possiedo anche Seconda pensione ed Allianz Insieme, un bel trio :)
 
convengono se non sei all'inizio dell'attività lavorativa
 
Perfetto, è il mio piano. Ho letto che si può aumentare il fondo integrativo versandogli il TFR maturato, così poi in fase erogazione sarà tassato male che vada al 15% invece del 23%.
Ci sono però dei limiti; nel mio caso (azienda maggiore >50 dipendenti) posso versare solo quanto accumulato fino al 2006, e previo consenso del datore di lavoro.
Si può versare anche un mese prima di chiedere la RITA o le tempistiche sono estremamente lunghe?
 
Beh qualche mese di anticipo lo prenderei per evitare sorprese eo ritardi
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro