Ultimamente sono un po’ combattuto sul fatto di Switchare o meno su un altro comparto….
Perché male che vada dovrei andare in pensione il 1/8/2025 (legge FORNERO)
Voi che dite?
Si accettano consigli
Sul tema di quando e come uscire dal comparto dinamico è un po' che ci ragiono. E anche verso quale comparto.
La teoria dice che a qualche anno dalla fine si deve switchare al garantito. La pratica?
Sempre ben sapendo che il futuro non è scritto, ho analizzato lo storico, ed emerge che non è mai accaduto che il comparto dinamico abbia un valore più basso rispetto a oltre 26 mesi prima. E' accaduto a marzo 2020, quando aveva un valore -1,18% rispetto a 26 mesi prima.
Una caduta superiore al 10% la si è riscontrata soltanto nel 2008/2009 (punta massima - 14,61% il 28/2/2009 rispetto a 6 mesi prima) e la quotazione è rientrata in gain in quel caso in soli 4 mesi.
Crescita , molto meno volatile, ha come periodo massimo 14 mesi (31/12/18, -0,94% su 14 mesi prima). E come caduta massima un -8,82%, anche in questo caso recuperato in pochi mesi.
Conservativo, invece, cade pochissimo ma ha una possibilità abbastanza alta di perdere (poco). Nel 2018 ha fatto riscontrare un -0,35% rispetto a 35 mesi prima(!)
Tutto questo per dire che potrebbe essere saggio switchare a crescita a 3-4 anni dalla fine e restare lì fino a praticamente la fine.
Tenendo presente che può cadere un asteroide e scompaginare qualsiasi piano!
Io per me sto pensando ad una strategia un po' diversa. Quando il montante con Fonte Dinamico avrà superato il target che mi sono dato per la RITA (spero uno o due anni prima), aprirò un fondo azionario aperto (allianz insieme, probabilmente) e lo inizierò da 0, smettendo di versare su fonte, che switcherò a conservativo (quando esattamente, lo deciderò lì per lì). Prenderò la RITA al 90%, in modo da spostare il 10% residuo sul nuovo fondo a fini di anzianità. Quel fondo lo alimenterò finchè campo secondo possibilità a puri fini di lascito.
Il buono di questa strategia - se tutto va in porto - è che potrei decidere di mollare il lavoro un anno prima o un anno dopo, attendendo tempi migliori in caso di momento non ottimale.
Per ora sono congetture, fra 4 o 5 anni inizierò a ragionarci sul serio