Fondo Fonte capitolo 4 - fondo pensione per i dipendenti da aziende del terziario ...

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

coefficienti inps non sarebbero applicabili per legge (rischio di squilibrio, e lo stato fa già fatica a far quadrare i conti inps... non chiedamogli di ripianare pure i FP a spese del contribuente
Questo non l'ho mai scritto, che c'entra scusa. Anzi, applicando un unico criterio di conversione stabilito dallo Stato, si avrebbe omogeneita tra i Fondi. Poi se qualcuno di questi fosse in grado di per formare meglio, tutto vantaggio per chi vorrà iscriversi
 
Però il legislatore ha previsto la soluzione. Se il tuo negoziale non è adatto, apri il fondo aperto un paio di anni prima di ritirarti e ci sposti il montante.
Imponendo all'iscritto di rinunciare alla componente del datore, anche questo crea disparità
 
Comunque grazie davvero per tutte le risposte. Probabile che io approcci in modo particolare, ma ripeto, se normi qualcosa e lo fai con un intento, anche istituendo dei vincoli, devi mettere tutti i cittadini nelle medesime condizioni. Diversamente non si norma alcunché e si lasci tutto al libero mercato e alla libera scelta del singolo
 
Imponendo all'iscritto di rinunciare alla componente del datore, anche questo crea disparità
no. Apri l'FPA, ci metti 50 euro e lo tieni lì. Quando chiudi col lavoro, trasferisci dal negoziale.

Questo non l'ho mai scritto, che c'entra scusa. Anzi, applicando un unico criterio di conversione stabilito dallo Stato, si avrebbe omogeneita tra i Fondi. Poi se qualcuno di questi fosse in grado di per formare meglio, tutto vantaggio per chi vorrà iscriversi

Avevi parlato di coefficienti inps, quelli sarebbero insostenibili, temo.

Un unico coefficiente imposto, detto che personalmente preferisco la concorrenza e la possibilità di scegliere fra alternative, potrebbe andare bene per me e non per te.

Comunque i pareri sono tutti legittimi, ma poco utili a cambiare le norme.

L'importante é capire la ratio per cui le cose sono fatte, e trovare il meglio di quanto consentono, per farsi riconoscere i propri diritti. La normativa di tfr, fondi, irpef e compagnia cantante è talmente vasta che non ci si rende conto di quanto ci si possa guadagnare.
 
no. Apri l'FPA, ci metti 50 euro e lo tieni lì. Quando chiudi col lavoro, trasferisci dal negoziale.
Quindi tu dici: "sei obbligato a quel Fondo Negoziale, ma ti accorgi che ce n'è uno aperto più performante in termini di restituzione del capitale 100%? Bene, rimani nel negoziale per ottenere la quota del datore di lavoro e poco prima di andare in pensione, trasferisci tutto il montante accumulato nel fondo aperto più conveniente a quello negoziale in termine di capitale". Ottimo.

L'importante é capire la ratio per cui le cose sono fatte, e trovare il meglio di quanto consentono, per farsi riconoscere i propri diritti
Concordo, però non c'è troppa trasparenza (e non mi riferisco solo a FO.NTE).
Si volesse tutelare realmente il lavoratore, si dovrebbe obbligare ad inserire il Documento sulle Rendite del Fondo nel modulo di adesione; io ad esempio nel modulo completo di adesione a FO.NTE non lo riscontro; ti par normale che siano indicati i costi, le modalità di investimento dei vari comparti e si sorvoli invece sulla metodica di trasformazione in rendita che, a mio giudizio, è assolutamente prioritaria? La si accenna minimamente con un breve trafiletto, si dice che il documento è presente nel sito del Fondo... Quanti aderenti avranno calcolato la convenienza del Fondo rispetto ad un altro in relazione al diverso coefficienti di trasformazione? Tizio sceglie un Fondo per i bassi costi di gestione o perchè gli piace il comparto, ma poi magari non si accorge che ci sta rimettendo poichè causa non omogeneità dei coefficienti tra fondi, il suo montante di 100k produrrà, a parità di età e di aspettativa di vita, una rendita vitalizia differente.
Ecco questo per me non viene spiegato benissimo, anzi mi par sia volutamente omesso nel volerlo approfondire
Tu mi dirai "eh ma un oculato lavoratore, a colpo d'occhio nel vedere come gli sviluppano la rendita in ciascun Fondo, a parità di montante capisce subito la cosa". Ecco, io non ne sono molto sicuro... e non metterlo del modulo di adesione, riproducendolo specificamente, la cosa mi lascia assai perplesso.

Quanto alla legge e che i pareri sian poco utili per modificarla, a mio personale giudizio, sta proprio in ciò la crisi del nostro sistema e della nostra compagine sociale (sempre meno interessata al bene comune)
 
Ultima modifica:
Ultima cosa, poi giuro non vi rompo più; leggevo sul documento Rendite che la convenzione scade nel 2025; quindi ricontratteranno tutto, pure i coefficienti? Fossero questi mutati, saranno con valore retroattivo oppure per chi è entrato nel fondo ad oggi, rimangono fisse tal condizioni (per vincolo contrattuale)?
Grazie infinite. Saluti. Buon weekend a tutti
 
Ultima cosa, poi giuro non vi rompo più; leggevo sul documento Rendite che la convenzione scade nel 2025; quindi ricontratteranno tutto, pure i coefficienti? Fossero questi mutati, saranno con valore retroattivo oppure per chi è entrato nel fondo ad oggi, rimangono fisse tal condizioni (per vincolo contrattuale)?
Grazie infinite. Saluti. Buon weekend a tutti
hai trovato il motivo per cui al neo-aderente ha poco senso dirgli come si calcola una rendita. Le convenzioni sono soggette a rinnovo, e i coefficienti di rendita, essendo legati alle prospettive di durata della vita, sono aggiornati periodicamente.
 
Io la vedo diversamente: proprio perché non glielo si comunica, non lo si rende edotto di quali ulteriori variabili andrà in contro.. A sto punto mi chiedo davvero che senso abbia entrare in un Fondo Pensione all'inizio carriera, se non si hanno ab initio tutti elementi oggettivi e certi cui far riferimento... Tipo compro casa oggi e faccio un mutuo A tasso variabile a 35 anni...
 
Comunque grazie davvero per tutte le risposte. Probabile che io approcci in modo particolare, ma ripeto, se normi qualcosa e lo fai con un intento, anche istituendo dei vincoli, devi mettere tutti i cittadini nelle medesime condizioni. Diversamente non si norma alcunché e si lasci tutto al libero mercato e alla libera scelta del singolo

Chi per la prima volta si avvicina a questo complesso strumento finanziario previdenziale ha sovente una reazione simile a quella che hai avuto tu: sensazione di iniquità, di meccanismi distorti, di eccessiva complessità normativa, di scarsa trasparenza, etc.

In passato nel thread principale sui Fondi Pensione vi sono stati spesso interventi critici sulle regole del gioco e ne sono scaturite discussioni senza fine, fino al punto in cui finalmente qualcuno ha deciso di creare un thread dedicato espressamente alla critica del sistema di regole, in cui vengono esposte le proprie posizioni e vengono proposti emendamenti all'attuale sistema previdenziale integrativo.
Puoi trovare il thread dedicato a questo link:

Quale sistema pensionistico per l'Italia? Vol.2

Per usare un'analogia mutuata dalla fisica quantistica, di fronte alle vibranti proteste degli aspiranti fisici teorici riguardo alle assurde e antirealiste implicazioni che scaturivano dall'interpretazione della meccanica quantistica, il noto fisico teorico David Mermin usava sovente rispondere divertito con la celebre frase: "Zitto e calcola!".

Con i fondi pensione funziona in modo analogo: abbiamo ora a disposizione dei modelli matematici completi, in grado di stabilire con precisione la miglior scelta finanziaria possibile dati i parametri di input per ogni caso specifico, si applicano i modelli e si prendono decisioni in base alle risultanze delle simulazioni.

Tutto questo viene fatto sulla base del sistema normativo e delle tecnicalità fiscali attualmente in vigore, a prescindere da quanto sia equo o iniquo, coerente o incoerente, non potendo incidere su regole che non sono emendabili su un forum di finanza, occorre conoscerle e prenderne atto.
Il sistema di regole attuale è questo, piaccia o non piaccia, ci servono risposte pragmatiche e quantitative, facendo nostro il motto di David Mermin...
 
Ultima modifica:
Chi per la prima volta si avvicina a questo complesso strumento finanziario previdenziale ha sovente una reazione simile a quella che hai avuto tu: sensazione di iniquità, di meccanismi distorti, di eccessiva complessità normativa, di scarsa trasparenza, etc.

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Per usare un'analogia mutuata dalla fisica quantistica, di fronte alle vibranti proteste degli aspiranti fisici teorici riguardo alle assurde e antirealiste implicazioni che scaturivano dall'interpretazione della meccanica quantistica, il noto fisico teorico David Mermin usava sovente rispondere divertito con la celebre frase: "Zitto e calcola!".
bel paragone.... d'altra parte anche noi abbiamo risolto il dubbio rendita/capitale:

con la prestazione di Schrödinger... La Rita, è contemporaneamente entrambe le cose :D
 
buongiorno, come sempre ho delle buste paga che non quadrano... se faccio prelevare direttamente in busta 333,30 euro e sono nello scaglione del 35% con 43k di RAL, di quanto dovrebbe abbassarsi il mio netto in busta? mi verrebbe da dire 333,30 - 37,5% = 208,31
sbaglio qualcosa?

Il tuo caso specifico è descritto in dettaglio nel capitolo 7.4 del quinto quaderno tecnico, dove viene analizzato il rendimento ottenibile da un FPN/FPA per un milanese con una RAL di 43k.

La riduzione del tuo stipendio netto va calcolata su base annuale e corrisponde alla quota da te _realmente_ investita in FONTE ogni anno.

Se in un anno versi come quota volontaria 333,30*14 = 4666 Euro, la quota annuale realmente investita vale 4666*0,538-65 = 2445 Euro, che su base mensile divengono circa 175 Euro in meno in busta paga.

Questo vale per un lavoratore milanese (ciascuno ha le proprie addizionali comunali e regionali), a patto di non superare la soglia di deducibilità di 5165 Euro, compresa la quota datoriale.
Nel tuo caso l'imponibile IRPEF post-deduzione scende sotto i 35000 Euro per cui riesci ad incassare anche la mini-detrazione di 65 Euro annui, come si evince dalla formula.

Nel cedolino mensile ti viene applicata una tassazione IRPEF provvisionale che viene poi conguagliata nel cedolino di dicembre, per questo motivo il calcolo deve essere fatto su base annuale (se nel cedolino mensile ti viene pagato qualche Euro in più/meno, ti verrà trattenuto/pagato con il conguaglio di fine anno).

NOTA: nei quaderni tecnici sono state descritte due metodologie per il calcolo della quota realmente investita: nel secondo quaderno viene sviluppata l'intera busta paga di un milanese con FONTE e COMETA al fine di determinare la riduzione netta di stipendio, nel quinto quaderno viene invece applicata una metodologia più raffinata ma altrettanto precisa volta ad accelerare il calcolo manuale dei rendimenti effettivi ottenibili.
 
no. Apri l'FPA, ci metti 50 euro e lo tieni lì. Quando chiudi col lavoro, trasferisci dal negoziale.
scusa ho letto questo trafiletto che forse farebbe al caso mio
ora sto versando tutto in fonte, perchè si sa mai che possa o voglia o debbia utilizzare la RITA
mettendo il caso che non possa e non voglia, se io aprissi un Fondo pensione aperto, potre trasferire tutto li da Fonte (e ritirare ovviamente il montante) al termine della mia attività lavorativa evitando rendite varie?
 
scusa ho letto questo trafiletto che forse farebbe al caso mio
ora sto versando tutto in fonte, perchè si sa mai che possa o voglia o debbia utilizzare la RITA
mettendo il caso che non possa e non voglia, se io aprissi un Fondo pensione aperto, potre trasferire tutto li da Fonte (e ritirare ovviamente il montante) al termine della mia attività lavorativa evitando rendite varie?

puoi trasferire tutto, poi però pure nel fondo aperto hai le stesse regole per la rendita o capitale, salvo diverse soglie in presenza di diversi coefficienti.

Nota bene. Durante la rita, anche se parziale, il montante residuo non lo puoi trasferire (se lo trasferisci, si interrompe la rita).
 
Buongiorno a tutti, ho ovviamente provato a leggermi millemile messaggi dei vari thread, ma ho ancora un po' do confusione.
Dopo 6 anni di TFR in azienda ho scoperto il mondo dei fondi pensione e consultando diverse fonti (tra cui voi, grazie!) ho deciso di passare a Fon.te per le innumerevoli motivazioni.
Una di queste motivazioni è il risparmio sulla tassazione, fino a circa 5100, per i versamenti aggiuntivi. Qui però ho un dubbio: come avvengono questi versamenti? Se con bonifico dal mio conto, essendo già tassato lo stipendio, non vedo il beneficio. Quindi immagino sia direttamente dal lordo, detratto già in busta paga? E come avviene in pratica, bisogna farlo da un portale del fondo che poi comunica in automatico al datore di lavoro? E' una quota che manualmente ogni tanto a mio piacere decido di versare, o viene comunicata e diventa fissa per un certo periodo? Scusate ma non ho trovato traccia neanche nella documentazione del fondo.

Domanda 2: ho letto che in seguito a un contributo minimo, l'azienda e' tenuta a versare una certa % sul fondo. Ma a cosa corrisponde questo contributo minimo?

Domanda 3: dal simulatore inps sembra dovrei andare in pensione di vecchiaia nel 2046...vado bene con il DINAMICO ?

Domanda 4: quando sarà, se sarà, preferirei prelevare il 100% senza alcuna rendita. C'è qualcosa di cui debba premunirmi?

Grazie mille in anticipo per le risposte e mi scuso per eventuali errori possa aver scritto.
 
Buongiorno a tutti, ho ovviamente provato a leggermi millemile messaggi dei vari thread, ma ho ancora un po' do confusione.
Dopo 6 anni di TFR in azienda ho scoperto il mondo dei fondi pensione e consultando diverse fonti (tra cui voi, grazie!) ho deciso di passare a Fon.te per le innumerevoli motivazioni.
Una di queste motivazioni è il risparmio sulla tassazione, fino a circa 5100, per i versamenti aggiuntivi. Qui però ho un dubbio: come avvengono questi versamenti? Se con bonifico dal mio conto, essendo già tassato lo stipendio, non vedo il beneficio. Quindi immagino sia direttamente dal lordo, detratto già in busta paga? E come avviene in pratica, bisogna farlo da un portale del fondo che poi comunica in automatico al datore di lavoro? E' una quota che manualmente ogni tanto a mio piacere decido di versare, o viene comunicata e diventa fissa per un certo periodo? Scusate ma non ho trovato traccia neanche nella documentazione del fondo.

Domanda 2: ho letto che in seguito a un contributo minimo, l'azienda e' tenuta a versare una certa % sul fondo. Ma a cosa corrisponde questo contributo minimo?

Domanda 3: dal simulatore inps sembra dovrei andare in pensione di vecchiaia nel 2046...vado bene con il DINAMICO ?

Domanda 4: quando sarà, se sarà, preferirei prelevare il 100% senza alcuna rendita. C'è qualcosa di cui debba premunirmi?

Grazie mille in anticipo per le risposte e mi scuso per eventuali errori possa aver scritto.
Ciao provo a risponderti brevemente

1) I versamenti automatici sono fatti da busta paga dal datore di lavoro. GLi dici quanta % del lordo vuoi versare e loro lo fanno ogni tot mesi. Questo porta anche un beneficio sulle detrazioni da lavoro dipendente.
Oltre a questi volontari puoi fare bonifici quando vuoi. Anche su un altro fondo pensione se ne vuoi aprire più di uno.
Il versamento con bonifico va poi messo nel 730 e sarà dedotto dall'imponibile IRPEF. Quindi poi ti verranno rimborsate le tasse "risparmiate" nelel buste paga successive.

2) Il contributo minimo è una % che devi versare da busta paga se vuoi che il datore di lavoro sia obbligato a versare la sua %. Questi valori sono definiti dal contratto collettivo. Ad esempio "se versi almeno 1% da busta paga, il dator emette 1.5%".
La % del datore è fissa non la aumenti versando di più, ma sono effettivamente soldi "extra" che altrimenti non ti darebbero.

3) 20 anni per l'azionario vanno bene, tra 10 anni rivedi la situazione, se il mercato è bello alto magari abbassi il rischio altrimenti aspetti si riprenda e poi abbassi il rischio.

4) Per ritirare il 100% serve avere un montante sotto una certa soglia. Attualente circa 120k con calcoli a spanne.
Puoi abbassare il montante in futuro richiedendo anticipazioni. Oppure con la RITA lo prendi tutto, ma devi smettere di lavorare prima della pensione. (Alcuni sfrittano scivoli aziendali)
 
Buonasera,
Se ho fatto un versamento aggiuntivo al fondo post 20 dicembre, che quindi non risulta nell'Ec del fondo al 31.12.23, posso comunque portarlo in deduzione o devo aspettare l'anno prossimo?
Grazie
 
Buonasera,
Se ho fatto un versamento aggiuntivo al fondo post 20 dicembre, che quindi non risulta nell'Ec del fondo al 31.12.23, posso comunque portarlo in deduzione o devo aspettare l'anno prossimo?
Grazie
fa fede sempre la data del bonifico
quindi si lo puoi dedurre
 
A sto punto mi chiedo davvero che senso abbia entrare in un Fondo Pensione all'inizio carriera, se non si hanno ab initio tutti elementi oggettivi e certi cui far riferimento

I fondi pensione investono in borsa, perciò, quali certezze? :asd:

Adesso il mondo va così. Giusto? Sbagliato? Si stava meglio quando si stava peggio?
Io il fondo l'ho aperto per evitare il rischio di arrivare alla pensione povero. Era meglio lasciarli in azienda? Era meglio investirli fai-da-te? Era meglio spenderli in cene e viaggi? Tra vent'anni toglieranno la RITA? Raddoppieranno la tassazione agevolata? Dimezzeranno il prelievo annuale sui guadagni?
Chi lo sa.

Sicuramente per come funzionano non ha senso aprirli pochi anni prima di andare in pensione (quando cioè si dovrebbero avere tutti glil elementi di certezza cui fai riferimento).
Per il resto... potrei perdere il lavoro l'anno prossimo, l'azienda potrebbe fallire e non darmi il TFR, etc. etc.
 
I fondi pensione investono in borsa, perciò, quali certezze? :asd:

Adesso il mondo va così. Giusto? Sbagliato? Si stava meglio quando si stava peggio?
Io il fondo l'ho aperto per evitare il rischio di arrivare alla pensione povero. Era meglio lasciarli in azienda? Era meglio investirli fai-da-te? Era meglio spenderli in cene e viaggi? Tra vent'anni toglieranno la RITA? Raddoppieranno la tassazione agevolata? Dimezzeranno il prelievo annuale sui guadagni?
Chi lo sa.

Sicuramente per come funzionano non ha senso aprirli pochi anni prima di andare in pensione (quando cioè si dovrebbero avere tutti glil elementi di certezza cui fai riferimento).
Per il resto... potrei perdere il lavoro l'anno prossimo, l'azienda potrebbe fallire e non darmi il TFR, etc. etc.

Potrebbe anche in quel caso avere un suo senso. Posticipare di pochi anni l'accesso a quei soldi ma "lucrando" sul differenziale di tassazione (esempio 35/15%). Ovvio limitatamente al massimo importo annuale
 
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