Fondo Fonte - fondo pensione complementare per i dipendenti da aziende del terziario

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
E' possibile sapere la composizione del portafoglio dei vari comparti? intendo titolo per titolo
 
Versamento aggiuntivo una tantum in busta paga ( del dipendente)

Buongiorno,

riprendo un argomento discusso qualche tempo fa ma a cui mi pare non fosse stata data una risposta definitiva.
Sarei interessato a fare un versamento aggiuntivo una tantum al fondo.
Non vorrei variare le aliquote ( anche se le ho già alzate) perchè vorrei decidere io in base a disponibilità. Già l'anno scorso ho fatto un versamento, ma con bonifico, quindi ho dovuto portare poi a deduzione l'importo con il 730.
Quest'anno vorrei invece sfruttare l'immediata deduzione dell'importo "passando" dalla busta paga. Ho chiesto direttamente al fondo ma ho avuto risposta negativa telefonica ( sarebbe possibile solo mediante bonifico personale ecc)
Non contento ho inoltrato segnalazione alla COVIP che mi ha così risposto:
"...se le hanno negato la predetta possibilità può inoltrare un reclamo scritto al fondo pensione seguendo le indicazioni presenti sul sito COVIP in prima pagina in basso nella relativa "guida".

Avete anche voi le stesse info? E' il caso effettivamente di inoltrare un reclamo al fondo quindi alla COVIP ecc ???
Che ne pensate?

Grazie
 
Buongiorno,

riprendo un argomento discusso qualche tempo fa ma a cui mi pare non fosse stata data una risposta definitiva.
Sarei interessato a fare un versamento aggiuntivo una tantum al fondo.
Non vorrei variare le aliquote ( anche se le ho già alzate) perchè vorrei decidere io in base a disponibilità. Già l'anno scorso ho fatto un versamento, ma con bonifico, quindi ho dovuto portare poi a deduzione l'importo con il 730.
Quest'anno vorrei invece sfruttare l'immediata deduzione dell'importo "passando" dalla busta paga. Ho chiesto direttamente al fondo ma ho avuto risposta negativa telefonica ( sarebbe possibile solo mediante bonifico personale ecc)
Non contento ho inoltrato segnalazione alla COVIP che mi ha così risposto:
"...se le hanno negato la predetta possibilità può inoltrare un reclamo scritto al fondo pensione seguendo le indicazioni presenti sul sito COVIP in prima pagina in basso nella relativa "guida".

Avete anche voi le stesse info? E' il caso effettivamente di inoltrare un reclamo al fondo quindi alla COVIP ecc ???
Che ne pensate?

Grazie

Anche io ho le stesse informazioni (mentre altri fondi permettono di passare da datore).
Io fossi in te farei reclamo, nel caso avvisa cosa hai fatto che magari se viene fatto da tante persone si ha più peso.
Inoltre aggiungerei la mancata accettazione delle pec per le comunicazioni.
 
Buongiorno,

riprendo un argomento discusso qualche tempo fa ma a cui mi pare non fosse stata data una risposta definitiva.
Sarei interessato a fare un versamento aggiuntivo una tantum al fondo.
Non vorrei variare le aliquote ( anche se le ho già alzate) perchè vorrei decidere io in base a disponibilità. Già l'anno scorso ho fatto un versamento, ma con bonifico, quindi ho dovuto portare poi a deduzione l'importo con il 730.
Quest'anno vorrei invece sfruttare l'immediata deduzione dell'importo "passando" dalla busta paga. Ho chiesto direttamente al fondo ma ho avuto risposta negativa telefonica ( sarebbe possibile solo mediante bonifico personale ecc)
Non contento ho inoltrato segnalazione alla COVIP che mi ha così risposto:
"...se le hanno negato la predetta possibilità può inoltrare un reclamo scritto al fondo pensione seguendo le indicazioni presenti sul sito COVIP in prima pagina in basso nella relativa "guida".

Avete anche voi le stesse info? E' il caso effettivamente di inoltrare un reclamo al fondo quindi alla COVIP ecc ???
Che ne pensate?

Grazie

Per richiesta direttamente al fondo , intendi direttamente il Fon.te oppure, oppure la tua richiesta è andata in pasto al Service di Fonte? Non credo che Fon.te ti avrebbe risposto negativamente visto che loro stessi scrivono che ...“ sia il lavoratore sia il datore di lavoro possono decidere di fare versamenti aggiuntivi una tantum”.

Contratti collettivi nazionali del lavoro | Fon.Te.

Penso quindi che a sbolognarti negativamente sia stato un addetto del Service, ma difficile dire se solo per sua inadeguata conoscenza o invece per ordine di scuderia , nel senso di scrollare subito di dosso ogni pratica non standard.
 
Mi hanno risposto sia via email che dal call center nello stesso modo. I versamenti una tantum sono consentiti da parte del dipendente solo con bonifico bancario, tanto è vero che non esiste nemmeno nessuna modulistica nella apposita sezione da presentare al datore di lavoro per eseguire il versamento in quella modalità.
Confermo che altri fondi di mia conoscenza permettono il versamento tramite trattenuta in busta paga, tanto è vero che hanno una modulistica apposita da presentare al datore di lavoro e al fondo stesso.
 
Mi hanno risposto sia via email che dal call center nello stesso modo. I versamenti una tantum sono consentiti da parte del dipendente solo con bonifico bancario, tanto è vero che non esiste nemmeno nessuna modulistica nella apposita sezione da presentare al datore di lavoro per eseguire il versamento in quella modalità.
Confermo che altri fondi di mia conoscenza permettono il versamento tramite trattenuta in busta paga, tanto è vero che hanno una modulistica apposita da presentare al datore di lavoro e al fondo stesso.

Fon.te consente la contribuzione una tantum , sia se eseguita dal lavoratore sia se eseguita dal datore di lavoro, perchè lo scrive sul sito e pure lo scrive nell'allegato alla nota informativa che è un documento ufficiale. Che poi il suo Service ti abbia risposto e scritto una mail contraddicendo quanto previsto da Fon.te. mi sembra grave.

Occorre domandarsi se Fon.te è al corrente che il suo Service sembra negare quanto esso ha previsto.


nb: Fon.te è in fase di bando per il cambio del Service , se il servizio non sarà di nuovo affidato a quello attuale vedrai che dopo il cambio non ci saranno storie a contribuire nella modalità da te auspicata.
 
Ultima modifica:
Puntualizzo, non è che il lavoratore non possa eseguire un versamento una tantum. E' possibile, ma solo nella modalità bonifico bancario + deduzione 730 anno successivo.
Non pare possibile invece chiedendo di "versare" mediante detrazione volontaria in busta paga, che avrebbe il vantaggio, per quanto ne so, di avere immediatamente la deduzione spettante.
 
Ciao a tutti,

dopo aver letto tutte le pagine della discussione mi trovo a farvi un paio di domande (a una delle quali avete già risposto ma ammetto di non aver capito bene):

1. la quota TFR non concorre al calcolo della soglia di 5k e rotti su cui si opera la deduzione. La quota del datore di lavoro invece si.
Quindi, ipotizzando il mio caso (CCNL Commercio con RAL di 50k) e ipotizzando un mio contributo "libero" del 3%, in un anno il mio versamento sarebbe di: 2275€ (1550€ mio contributo +775€ del datore di lavoro. Senza ovviamente considerare il TFR).
Qualcuno diceva che l'effetto positivo della deduzione si vede unicamente sul proprio contributo personale e non su quello del datore di lavoro. Questo punto però non mi è chiaro. Il contributo del datore di lavoro (inesistente prima della scelta di aderire al negoziale) va ad aumentare l'imponibile?
2. Ora, quello che non capisco, è la modalità con la quale vedrò in pratica il beneficio fiscale. Direttamente nel cedolino ogni mese con una IRPEF pagata inferiore rispetto a prima? Oppure post-dichiarazione dei redditi e quindi con versamento da parte del sostituto d'imposta a Luglio come avviene per le detrazioni?
3. Ipotizzando invece di avere una RAL che mi piazza di poco nello scaglione superiore (diciamo €56k) e di versare nel fondo sempre i soliti 2275€ come si applica l'aliquota? Si applica quella più alta all'intero importo versato oppure si applica in modo differenziato (cioè: 41% per la parte di imponibile che sta tra €55.001 e 56k e 38% sul resto)?

Grazie!
 
Puntualizzo, non è che il lavoratore non possa eseguire un versamento una tantum. E' possibile, ma solo nella modalità bonifico bancario + deduzione 730 anno successivo.
Non pare possibile invece chiedendo di "versare" mediante detrazione volontaria in busta paga, che avrebbe il vantaggio, per quanto ne so, di avere immediatamente la deduzione spettante.

Concordo
 
Ciao a tutti,

dopo aver letto tutte le pagine della discussione mi trovo a farvi un paio di domande (a una delle quali avete già risposto ma ammetto di non aver capito bene):

1. la quota TFR non concorre al calcolo della soglia di 5k e rotti su cui si opera la deduzione. La quota del datore di lavoro invece si.
Quindi, ipotizzando il mio caso (CCNL Commercio con RAL di 50k) e ipotizzando un mio contributo "libero" del 3%, in un anno il mio versamento sarebbe di: 2275€ (1550€ mio contributo +775€ del datore di lavoro. Senza ovviamente considerare il TFR).
Qualcuno diceva che l'effetto positivo della deduzione si vede unicamente sul proprio contributo personale e non su quello del datore di lavoro. Questo punto però non mi è chiaro. Il contributo del datore di lavoro (inesistente prima della scelta di aderire al negoziale) va ad aumentare l'imponibile?
2. Ora, quello che non capisco, è la modalità con la quale vedrò in pratica il beneficio fiscale. Direttamente nel cedolino ogni mese con una IRPEF pagata inferiore rispetto a prima? Oppure post-dichiarazione dei redditi e quindi con versamento da parte del sostituto d'imposta a Luglio come avviene per le detrazioni?
3. Ipotizzando invece di avere una RAL che mi piazza di poco nello scaglione superiore (diciamo €56k) e di versare nel fondo sempre i soliti 2275€ come si applica l'aliquota? Si applica quella più alta all'intero importo versato oppure si applica in modo differenziato (cioè: 41% per la parte di imponibile che sta tra €55.001 e 56k e 38% sul resto)?

Grazie!

1)Vero che il TFR non concorre al massimale deduttivo di 5164 € mentre concorrono le quote lavoratore e datoriale.

2)Che l’effetto deduttivo lo si veda solo sulla quota del lavoratore è un espressione singolare.
Supponiamo che un datore di lavoro abbia in forza due dipendenti : Tizio e Caio e che hanno sempre avuto il medesimo imponibile fiscale pari a 57K. Ora il datore di lavoro decide di concedere ad entrambi una somma annua di 2275 € che possono impiegare o come contribuzione totale ad un fondo pensione oppure incamerarli come retribuzione. Tizio opta per versamenti al fondo pensione di cui 1500 quota lavoratore e 775 quale quota datoriale, mentre Caio non è interessato alle previdenza complementare. Semplificando e tralasciando la differenza di ritenute INPS , possiamo dire che l’imponibile fiscale di Tizio rimane 57K poiché sia il contributo datoriale sia quello del lavoratore al FP sono fiscalmente dedotti, mentre l’imponibile di Caio invece vale 57K+2.275€ . Quindi Tizio paga di IRPEF 18.040 € mentre Caio paga 18.972 € .L’effetto della deduzione vale 932 € ed è dovuta alla somma di entrambe le quote contributive.



3)(((15000*0,23)+(28000-15000)*0,27+(55000-28000)*0,38+(57000-55000)*0,41))=18.040 €
(((15000*0,23)+(28000-15000)*0,27+(55000-28000)*0,38+(59275-55000)*0,41))=18.972 €
 
Ultima modifica:
Puntualizzo, non è che il lavoratore non possa eseguire un versamento una tantum. E' possibile, ma solo nella modalità bonifico bancario + deduzione 730 anno successivo.
Non pare possibile invece chiedendo di "versare" mediante detrazione volontaria in busta paga, che avrebbe il vantaggio, per quanto ne so, di avere immediatamente la deduzione spettante.

Ovvia la tua specificazione sulle possibilità del lavoratore ma la frase di di Fon.te ,sui versamenti aggiuntivi una tantum, contempla pure il datore di lavoro. Quindi in aggiunta ai versamenti regolari in %, il datore di lavoro può versare una tantum. Naturalmente su tua richiesta e naturalmente se acconsente. Se tra te e il tuo datore di lavoro c'è accordo per una tantum aggiuntiva a Fon.te va bene perchè lo prevede. E' l'attuale Service che sembra frappone problemi.
 
Ovvia la tua specificazione sulle possibilità del lavoratore ma la frase di di Fon.te ,sui versamenti aggiuntivi una tantum, contempla pure il datore di lavoro. Quindi in aggiunta ai versamenti regolari in %, il datore di lavoro può versare una tantum. Naturalmente su tua richiesta e naturalmente se acconsente. Se tra te e il tuo datore di lavoro c'è accordo per una tantum aggiuntiva a Fon.te va bene perchè lo prevede. E' l'attuale Service che sembra frappone problemi.

Faccio l'avvocato del diavolo per un secondo perciò perdonami.
Il fatto che il datore di lavoro possa versare una tantum non vuol dire che il dipendente possa versare tramite il datore di lavoro una tantum.
Infatti questa ultima possibilità non è scritta da nessuna parte e mancano i moduli per attuarla.
Considerando che Fonte vuole in moduli in originale e tramite raccomandata anche per soffiarsi il naso mi sembra che secondo Fonte stessa non sia una cosa prevista.
 
Faccio l'avvocato del diavolo per un secondo perciò perdonami.
Il fatto che il datore di lavoro possa versare una tantum non vuol dire che il dipendente possa versare tramite il datore di lavoro una tantum.
Infatti questa ultima possibilità non è scritta da nessuna parte e mancano i moduli per attuarla.
Considerando che Fonte vuole in moduli in originale e tramite raccomandata anche per soffiarsi il naso mi sembra che secondo Fonte stessa non sia una cosa prevista.

Si ,penso tu abbia ragione, il datore di lavoro può effettuare versamenti una tantum ma solo in quota azienda e non in quota lavoratore.
 
Si, alla fine parrebbe che Fonte precluda la possibilità di effettuare versamenti aggiuntivi del dipendente una tantum in busta paga.
Quello che non ho ancora ben capito è se questa possibilità è obbligatorio che possa esistere oppure se rientra nelle facoltà del fondo prevederla oppure no.
Dalla risposta di COVIP parrebbe obbligatoria.
 
Dal 30 giugno dovrebbe essere obbligatoria la PEC per tutti i fondi pensione di categoria giusto? Qualcuno conosce quella di Fon.te? Devo cambiare l'aliquota contributiva e se posso risparmiare un viaggio alle poste/soldi per la raccomadnata lo faccio volentieri :D
 
Per richiesta direttamente al fondo , intendi direttamente il Fon.te oppure, oppure la tua richiesta è andata in pasto al Service di Fonte? Non credo che Fon.te ti avrebbe risposto negativamente visto che loro stessi scrivono che ...“ sia il lavoratore sia il datore di lavoro possono decidere di fare versamenti aggiuntivi una tantum”.

Contratti collettivi nazionali del lavoro | Fon.Te.

Penso quindi che a sbolognarti negativamente sia stato un addetto del Service, ma difficile dire se solo per sua inadeguata conoscenza o invece per ordine di scuderia , nel senso di scrollare subito di dosso ogni pratica non standard.

Il service o il fondo ma sicuro è per ordine di scuderia come dici tu. Chiaramente non esiste alcuna norma di legge che lo impedisce.
Ricordiamoci però che un fondo negoziale è un associazione, quindi può dare delle regole al rapporto associativo e talvolta non ci piacciono (ne ho un lungo elenco :D )

Io cmq non capisco dove sta il problema, manco avrei chiesto a fonte. Dicevo al datore di mettermi 1.000 euro o quel che volevo versare in distinta come quota lavoratore (a parte che se la mette anche come quota datore non cambia un tubo, non è che il flusso che il datore o lo studio paghe manda al fondo ha valore certificativo, ha solo una funzione informativa, in modo da far comparire nell'estratto conto del fondo i contributi nelle caselline giuste). Quello che interessa al fondo è che il totale degli importi indicati in distinta coincida con il bonifico fatto. Il resto è fuffa. Non vi aspetterete mica che tutti gli iscritti/datori comunichino ai fondi ogni variazione concordata tra di loro o che i fondi controllino che quanto versato sia quanto effettivamente dovuto.
 
Il service o il fondo ma sicuro è per ordine di scuderia come dici tu. Chiaramente non esiste alcuna norma di legge che lo impedisce.
Ricordiamoci però che un fondo negoziale è un associazione, quindi può dare delle regole al rapporto associativo e talvolta non ci piacciono (ne ho un lungo elenco :D )

Io cmq non capisco dove sta il problema, manco avrei chiesto a fonte. Dicevo al datore di mettermi 1.000 euro o quel che volevo versare in distinta come quota lavoratore (a parte che se la mette anche come quota datore non cambia un tubo, non è che il flusso che il datore o lo studio paghe manda al fondo ha valore certificativo, ha solo una funzione informativa, in modo da far comparire nell'estratto conto del fondo i contributi nelle caselline giuste). Quello che interessa al fondo è che il totale degli importi indicati in distinta coincida con il bonifico fatto. Il resto è fuffa. Non vi aspetterete mica che tutti gli iscritti/datori comunichino ai fondi ogni variazione concordata tra di loro o che i fondi controllino che quanto versato sia quanto effettivamente dovuto.

Ho chiesto come dici tu al datore di lavoro, ma mi hanno risposto che devo fare riferimento al fondo per avere delle "pezze giustificative" per poter effettuare determinate operazioni. E sinceramente anche io preferirei avere un regolamento ben chiaro da parte del fondo che preveda la cosa.
 
Per quello che riguarda la PEC ho inserito la richiesta dell'indirizzo sul portale nella mia area riservata e la risposta è stata di inviare la documentazione secondo quanto scritto nei moduli, cioè ancora raccomandata r/r cartacea.
 
Buonasera.

Avrei bisogno di una informazione.

Ho da poco aderito al fondo font.te
Oltre il tfr faccio il contributo minimo dello 0.55 + 1.55% del datore di lavoro(come da contratto nazionale).
Attualmente il mio reddito totale è di 25600€, per riuscire ad ottenere totalmente il bonus Renzi devo abbattere il mio reddito di 1000€.

Non posso farlo con contributi volontari tramite bonifico perchè se non ho capito male non mi permette di abbassare il reddito(ma avrei il bonus irpef).
Ho letto che è necessario che il contributo passi dal datore di lavoro per poter usufruire dell'abbassamento del reddito.
Come funziona però questo procedimento?
 
Chiedi al datore di lavoro di aumentare il tuo contributo dal 0.55% a quello che vuoi tu
 
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