io ho guardato i costi riportati dalla scheda costi di Perseo, l'ISC tiene conto di un versamento di 2500 euro annui ed un rendimento del comparto del 4% annuo per fare i conti, è utile per confrontare diversi fondi pensione ma non è super attendibile se ci si discosta molto dal versamento previsto e dai rendimenti che loro ti ipotizzano (rendimenti tra l'altro che a parte un 100% azionario pochi comparti possono dare). Faccio un esempio stupido e forzato su un fondo che ho guardato ossia fondosanità: un fondo con costo annuo fisso di 60 euro. In caso di versamento di 1000 euro l'anno ti costa 6% mentre se si versano 5000 euro il costo diventa 1.2%
Hai colto perfettamente il punto: l'ISC rappresenta una metrica di costo utile a patto che ci si trovi nelle condizioni standardizzate previste dalla metodica di calcolo (conferimento di 2500 Euro annui con rendimento del 4% lordo annuo) e che la struttura di costo del fondo sia standard.
Quando ci si discosta dalle condizioni standard l'ISC perde attendibilità, non ci si può fidare di tale metrica.
Un esempio tipico è proprio quello che hai individuato, il Fondo Sanità prevede una quota associativa molto elevata di ben 60 Euro annui (il quadruplo di Perseo o Amundi SecondaPensione).
Con una quota associativa così elevata, se si prevede di versare 1500 Euro annui tra TFR, quota aderente e datoriale (tipico dei bassi redditi), l'incidenza della quota associativa è talmente elevata da rendere il Fondo Sanità Espansione addirittura più costoso di Amundi SecondaPensione Espansione e Allianz Insieme Linea Azionaria, su un orizzonte temporale di 10 anni (a parità di rendimento supposto del 4% lordo annuo).
L'ISC invece espone per Fondo Sanità Espansione un valore a 10 anni dello 0,75% (inferiore allo 0,94% di Amundi e allo 0,80% di Allianz), inducendo erroneamente a credere che versando 1500 Euro annui si sopportino costi gestionali inferiori agli FPA.
Vi sono altri casi in cui l'ISC viene elegantemente aggirato permettendo ai fondi di esporre valori solo apparentemente più convenienti.
Questo succede quando i fondi hanno una struttura di costo con componenti proporzionali alla quota annua versata o alla RAL (ad esempio il fondo Espero e Quadri e Capi FIAT).
In breve, l'ISC non rappresenta una metrica affidabile di costo non potendo garantire affidabilità per quote conferite diverse da 2500 Euro annui e per strutture di costo non standard.
Anche alcune tecnicalità scelte da COVIP sono opinabili: per esempio COVIP prevede di considerare la quota investita all'inizio di ogni anno solare (rendita anticipata) quando nella realtà le quote vengono trattenute ed investite dai fondi nel corso dell'anno solare con un peso maggiore spostato verso la seconda metà dell'anno.
Sarebbe stato più conservativo simulare il versamento annuale al termine di ogni anno solare quando viene versata anche la tredicesima (rendita posticipata).
Un altro aspetto curioso previsto dal calcolo dell'ISC consiste nell'addebitare il costo di trasferimento (se previsto dal fondo) al termine dei 2, 5 e 10 anni (non addebitandolo invece all'orizzonte temporale dei 35 anni).
Il razionale di questa scelta tecnica è evidentemente quello di immaginare un 30enne che debba trasferire la posizione dopo 15 anni per un cambio di CCNL e non un 50enne a cui mancano 15 anni alla pensione.
Fatte queste considerazioni, per riprodurre l'ISC esposto nelle schede di costo dei fondi occorre un lavoro di reverse engineering non indifferente per capire quali costi siano stati applicati nel calcolo.
Per quanto riguarda Perseo-Sirio Azionario, gli ISC a 2,5,10 e 35 anni esposti nella scheda costi appaiono calcolati con commissione di gestione annua dello 0,25%.
Per superare il problema della generale inaffidabilità dell'ISC è sufficiente simulare l'evoluzione del montante lordo con un foglio Excel, mettendo quindi a confronto i montanti finali ottenibili dai fondi che si intendono comparare (con quota investita annua, rendimento lordo annuo e orizzonte temporale a piacere).
Poi volendo si può anche calcolare il TIR risultante usando la funzione TIR.COST (o TIR.X) ma non è indispensabile.
La differenza tra 4% e il TIR risultante rappresenterà di fatto la decurtazione annua del rendimento causata dai costi amministrativi e di gestione del fondo.