Buongiorno a tutti
scusatemi, mi sono letto praticamente tutta la discussione, sto valutando i pro e i contro dell'eventuale mia adesione al fondo, volevo riportare qui alcuni appunti che mi sono preso giù nel frattempo che leggevo e che possono essere degli spunti di riflessione su aspetti della questione che magari non vengono considerati o che passano in secondo piano ma che a parer mio, anche da un punto vista investimentale, dovrebbero essere tenuti in considerazione.
Potrei aver frainteso alcune cose, le elenco per punti così da rendere più facile l'eventuale correzione o commento.
Premessa: parliamo di dipendenti pubblici (no polizia) in regime di TFR (assunti post 2001): nel mio caso 40 anni d'età, assunto nel 2010 nella PA Ministeri, 10 anni di TFR accumulato fuori da ogni fondo pensione, 1500 € stipendio mensile, almeno altri 25/30 anni di aspettativa lavorativa, prospettive mediocri di incremento reddituale (salvo scatti).
Punto 1: il TFR è già di per sé una sorta di copertura previdenziale, un risparmio obbligato per costruire un tesoretto futuro che se lasciato in busta paga verrebbe invece irrimediabilmente speso dal lavoratore.
Punto 2: il dipendente pubblico non può versare liberamente il suo TFR in un qualunque FP, ma può farlo solo e soltanto su Perseo. E lì andrà a confluire però solo il TFR maturando futuro, non il pregresso, quello rimane a gestione TFR.
Punto 3: nel regime del TFR la quota del TFR è in mano e resterà in mano all'INPS, ossia al pubblico.
Punto 3 a: nel caso di un FP privato eventuali contribuzioni e l'eventuale quota del TFR (indisponibile per i dipendenti Pubblici ad esclusione di Perseo) va in mano ad un soggetto privato che investe sul mercato in strumenti finanziari, che può dunque fallire oppure semplicemente perdere per incapacità gestionale tutto o parte del montante degli aderenti, quota TFR inclusa.
Punto 3b: Perseo per legge "non può fallire": vuol dire che semplicemente non può erogare più di quello che ha in pancia, a differenza dell'INPS che ha dietro lo Stato e può andare in rosso, ma nessuno garantisce che quello che Perseo abbia in pancia e distribuisca sia davvero la somma dei montanti versati dagli aderenti in caso di cattiva gestione.
Punto 3c: Perseo di fatto gestisce solo i contributi obbligatori (1% LAV+ 1% DL) e volontari del LAV, non il TFR che rimane comunque in mano all'INPS fino alla fine, cioè al pensionamento del lavoratore.
Punto 3d: L'INPS, se ho aderito a Perso, tiene comunque il mio TFR fuori dagli scossoni di mercato: lo rivaluta attualmente sulla base di un paniere medio di fondi pensione, ma un domani lo rivaluterà sulla base delle medie di Perseo.
Punto 3e: alla fine comunque se ho aderito a PERSEO l'INPS dovrà consegnare quel TFR a Perseo.
Punto 4: vero che Perseo è un fondo di diritto privato come gli altri, ma è il fondo di categoria e dietro ci sono anche i sindacati, ARAN, COVIP, qualche protezione sociale in più c'è probabilmente rispetto a gestori privati come Amundi, Allianz, Generali, ecc.
Punto 5: quanto può influire il contratto/convenzione stipulato tra Perseo e l'assicurazione che si occuperà dell'erogazione della rendita su costi, modalità, limiti nell'erogazione medesima? Potremmo avere contratti capestro o limiti gravi nella fruizione o per legge ci sono già dei paletti oltre ai quali l'UnipolSai del futuro non potrà andare a nostra tutela?
Punto 6: e se fallisce/chiude l'INPS? Chi è in TFR perde tutto (il suo TFR è figurativo...) ma anche i sottoscrittori di Perseo si vedranno decurtare una grossissima fetta del montante perché l'INPS lo verserà solo al pensionamento.
Punto 7: Perso NON consente di fruire anticipatamente di quote del TFR, per spese personali famigliari, ma al massimo di riprendere (dopo 8 anni) parte degli eventuali versamenti obbligatori (1% LAV+1% DL) o volontari del LAV fatti negli anni: se vi riducete a quelli obbligatori si tratta di una miseria, non ci fate nulla. Di fatto si è come in regime di TFR, il dipendente pubblico vedi anticipi del TFR solo in caso morte/licenziamento.
Punto 8: il TFR - fino al fallimento dell'INPS o al cambio del Codice Civile - è certo e garantito e protegge dall'inflazione come una sorta di obbligazione indicizzata (1,5% fisso + 75% indice FOI), oggi l'inflazione è ai minimi storici, e lo sarà per anni, ma in futuro probabilmente aumenterà.
Punto 9: il TFR viene erogato dall'INPS con buon ritardo al pensionamento, magari dopo 24 mesi e in rate, ma comunque va in caso agli eredi. Invece dentro Perseo la quota del TFR entra subito al pensionamento del montante e viene erogata in breve tempo con le modalità scelte dal fruitore.
Punto 10: se con Perseo, al pensionamento, scelgo la sola rendita e non la liquidazione in capitale, ma NON indico eventuali reversibilità, alla mia morte la rendita si estingue.
Punto 11: il contributo del DL pubblico scatta solo in presenza di contributo del LAV ma sempre e solo nella quota dell'1% indipendentemente da quello che egli possa versare oltre all'1% obbligatorio: sarebbero qualche decina di euro al mese che coprono le spese stesse di adesione al fondo in caso di stipendi bassi.
Punto 12: i benefici fiscali (deduzione da reddito lordo fino a 5164 €) operano solo sui versamenti spontanei del LAV e NON sulla quota obbligatoria 1% LAV + 1% DL: se versi solo quella in Perseo li perdi, non rendi efficente il FP.