Fornitura elettrica domestica: consigli su gestori? (Parte XII) - info nel post #1

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Segnoverde dal 13° mese aumenta lo spread come da contratto, sta inviando comunicazioni a tutti, ma ribadendo quello che era scritto nelle CTE. Almeno quelle che ho visto io mi sembra così.
Chi ora ha monoraria dal 13° mese passerà a F1 F2 F3.
Scusa, ma io nel mio contatto segnoverde non ho letto che passerò da mono a trioraria , solo aumento dello spread a 0,0176

È una cosa nuova o mi è sfuggita?
 
Scusa, ma io nel mio contatto segnoverde non ho letto che passerò da mono a trioraria , solo aumento dello spread a 0,0176

È una cosa nuova o mi è sfuggita?
A paginina 5 delle condizioni contrattuali che mi hanno spedito questa primavera c'è scritto questo:

Durata condizioni e rinnovo
L’Offerta sarà valida per 12 mesi a partire dalla Data di attivazione della fornitura. Dal 13° mese il Corrispettivo energia di acquisto della
materia prima sarà sostituito con il corrispettivo MEind indicizzato in base alla formula (1+λ) x PUN (m,i) + Spread_EE dove:
- i è l’indice riferito alle singole fasce F1, F2, F3;
- m è l’indice relativo al mese di competenza;
- PUN è la media aritmetica, su base mensile e per fasce orarie, della quotazione giornaliera del PUN orario, cosi come definito
ai sensi Del. ARERA 111/06 e s.m.i. e pubblicata dal GME sul sito www.mercatoelettrico.org;
- λ è fattore di correzione per tener conto delle perdite di rete. Tale coefficiente per i clienti connessi in bassa tensione è attualmente
pari a 0,102 ;
- Spread_EE è corrispettivo rappresentativo dei costi per la spesa della materia prima non coperti dal PUN il cui valore unitario
al lordo delle perdite di rete è pari a 0,013x(1+λ) €/kWh.
È salva la facoltà del venditore di comunicare eventuali variazioni come disciplinato dalla regolazione ARERA (variazione unilaterale).


Se tu non lo trovi meglio per te, io in due contratti ce l'ho.
 
A paginina 5 delle condizioni contrattuali che mi hanno spedito questa primavera c'è scritto questo:

Durata condizioni e rinnovo
L’Offerta sarà valida per 12 mesi a partire dalla Data di attivazione della fornitura. Dal 13° mese il Corrispettivo energia di acquisto della
materia prima sarà sostituito con il corrispettivo MEind indicizzato in base alla formula (1+λ) x PUN (m,i) + Spread_EE dove:
- i è l’indice riferito alle singole fasce F1, F2, F3;
- m è l’indice relativo al mese di competenza;
- PUN è la media aritmetica, su base mensile e per fasce orarie, della quotazione giornaliera del PUN orario, cosi come definito
ai sensi Del. ARERA 111/06 e s.m.i. e pubblicata dal GME sul sito www.mercatoelettrico.org;
- λ è fattore di correzione per tener conto delle perdite di rete. Tale coefficiente per i clienti connessi in bassa tensione è attualmente
pari a 0,102 ;
- Spread_EE è corrispettivo rappresentativo dei costi per la spesa della materia prima non coperti dal PUN il cui valore unitario
al lordo delle perdite di rete è pari a 0,013x(1+λ) €/kWh.
È salva la facoltà del venditore di comunicare eventuali variazioni come disciplinato dalla regolazione ARERA (variazione unilaterale).


Se tu non lo trovi meglio per te, io in due contratti ce l'ho.
A pagina 5 io ho questo:

Durata condizioni e rinnovo
Trascorsi 12 mesi di fornitura, salvo eventuali aggiornamenti delle condizioni economiche comunicati dal Fornitore secondo le modalità e
i termini di cui all’art. 13 del Codice di Condotta Commerciale, la formula di MEind viene confermata ad eccezione del valore di SPREAD
che sarà pari a 0,0176 €/kWh.

Contratto stipulato il 4/6 in monooraria
 
A pagina 5 io ho questo:

Durata condizioni e rinnovo
Trascorsi 12 mesi di fornitura, salvo eventuali aggiornamenti delle condizioni economiche comunicati dal Fornitore secondo le modalità e
i termini di cui all’art. 13 del Codice di Condotta Commerciale, la formula di MEind viene confermata ad eccezione del valore di SPREAD
che sarà pari a 0,0176 €/kWh.

Contratto stipulato il 4/6 in monooraria
Ottimo, a te hanno alzato leggermente lo spread ma mantenuto la monoraria.
Firmato due contratti uno a marzo e uno a maggio.
 
Eliminare SEN e AU per 5.000.000 di famiglie non è una maggior liberalizzazione (o una "completa liberalizzazione" come piace dire a molti). È eliminare un attore che non ha motivi per "far paura" ai fornitori, dato che è un po' meno conveniente delle migliori offerte sul libero. Ma mantenere la tutela sarebbe stata l'àncora di salvezza per i 70-enni (non vulnerabili) che verranno in gran parte accalappiati e munti con contratti più onerosi di SEN.
di fatto la tutela viene mantenuta, appunto con i vulnerabili che sono l'eccezione alle regole UE di cui parli. Poi si può discutere dei limiti di questa fascia, ma è sempre una questione in cui non c'è un giusto o sbagliato. Tu la vorresti a 70, qualcuno ti direbbe che meglio più bassa, altri proporrebbero di includer qualcun altro. E sappiamo bene dove si finisce con questa logica. Semplicemente si è fissato un paletto, detto che gli over 75 di oggi erano under 70 quando si discuteva già di libero mercato. E volendo veder una sorta di tutele le avremo ancora per almeno 3 anni con i graduali.

Restringere la fascia delle persone da tutelare è più utile allo scopo. Perché i vulnerabili non godranno solo di prezzi regolamentati ma di altre tutele che hanno un costo che sopporterà il sistema o lo Stato e quindi indirettamente gli "altri". Così come potranno goder di sostegni in futuro in caso di shock di prezzi. Limitare questa fascia a chi è più meritorio di tutela consente appunto di poterli veramente salvaguardare da situazioni specifiche. Più allarghi la fascia più hai costi. E a quel punto potrebbe diventar complicato scaricarli sugli "altri". "Altri" che già si dovranno sobbarcare i costi della transizione ecologica, costi che in realtà pesano da anni (ho perso il conto di quanti miliardi si paghino per il fotovoltaico).
A forza di allargar le fasce tutelate o metter eccezioni si finisce come per l'irpef dove in pochi pagano per tutti.

Tra l'altro non so se ci siano altri settori con fasce di tutelati. Visto che siamo in un forum di finanza, quante sono le persone accalappiate e munte da banche e promotori? E chi sarebbe da tutelare scaricando ovviamente almeno in parte i costi sugli "altri"? Es. che vale per tutte, Fineco se non campasse sui clienti con i promotori, non darebbe a un cliente indipendente quello che dà.
 
Boh... alla fine Sinergas ha lo sconto che dura 12 mesi poi scade e anche lo spread aumenta.
Segnoverde anche lei ha lo spread che aumenta.

Sto pensando di fare Iren o Engie a questo punto.
Costano 30 euro in più all'anno, ma almeno non ci sono sorprese.
Che dite?
 
di fatto la tutela viene mantenuta, appunto con i vulnerabili che sono l'eccezione alle regole UE di cui parli. Poi si può discutere dei limiti di questa fascia, ma è sempre una questione in cui non c'è un giusto o sbagliato. Tu la vorresti a 70, qualcuno ti direbbe che meglio più bassa, altri proporrebbero di includer qualcun altro. E sappiamo bene dove si finisce con questa logica. Semplicemente si è fissato un paletto, detto che gli over 75 di oggi erano under 70 quando si discuteva già di libero mercato. E volendo veder una sorta di tutele le avremo ancora per almeno 3 anni con i graduali.

Restringere la fascia delle persone da tutelare è più utile allo scopo. Perché i vulnerabili non godranno solo di prezzi regolamentati ma di altre tutele che hanno un costo che sopporterà il sistema o lo Stato e quindi indirettamente gli "altri". Così come potranno goder di sostegni in futuro in caso di shock di prezzi. Limitare questa fascia a chi è più meritorio di tutela consente appunto di poterli veramente salvaguardare da situazioni specifiche. Più allarghi la fascia più hai costi. E a quel punto potrebbe diventar complicato scaricarli sugli "altri". "Altri" che già si dovranno sobbarcare i costi della transizione ecologica, costi che in realtà pesano da anni (ho perso il conto di quanti miliardi si paghino per il fotovoltaico).
A forza di allargar le fasce tutelate o metter eccezioni si finisce come per l'irpef dove in pochi pagano per tutti.

Tra l'altro non so se ci siano altri settori con fasce di tutelati. Visto che siamo in un forum di finanza, quante sono le persone accalappiate e munte da banche e promotori? E chi sarebbe da tutelare scaricando ovviamente almeno in parte i costi sugli "altri"? Es. che vale per tutte, Fineco se non campasse sui clienti con i promotori, non darebbe a un cliente indipendente quello che dà.
Beh però avrebbero potuto mantenere un'offerta, come dice TGuido, indicizzata al PUN e con un certo spread in modo da non fare "concorrenza" agli altri operatori e da non pesare in alcun modo sulle casse statali, ma garantendo a chi non ne vuole sapere niente di continuare a farlo (pagando un po' di più).

Anche il paragone con le banche regge poco, a mio avviso, perché in teoria esistono i "conti di base" a 30 euro/anno (quindi non poco) per chi ha esigenze di base, e a questi conti non possono essere associati investimenti, finanziamenti ecc.; poi è vero che non conosco nessuno che abbia tale conto e credo anche che le banche facciano ostruzionismo per impedirne l'apertura, però una tutela formalmente esiste.

Inoltre grazie a molte regolamentazioni che al mercato dell'energia mancano ancora (forse la fine del tutelato farà svegliare qualche politico/burocrate, ma io non ci credo) sono presenti molti strumenti per garantire maggiore trasparenza (non completa trasparenza, è vero) al consumatore, basti pensare ai KID e alle schede informative per i prodotti finanziari o ai FID (e relativo ICC) per i conti correnti, il DIP per le assicurazioni ecc.; so bene che poi la maggior parte dei clienti firma senza leggere fidandosi di ciò che gli viene raccontato a voce, però almeno chi si vuole informare può reperire facilmente le informazioni che gli servono, mentre nel mercato energetico anche l'utente volenteroso deve districarsi tra:
  • CTE scritte in legalese con riferimenti a delibere arera invece dei valori concreti del mese/trimestre (quindi si rende necessario andare a spulciare la delibera/legge in questione);
  • fornitori che non pubblicano le CTE;
  • fornitori che inglobano il DispBT nel PCV, rendendo inutilmente più complicato il confronto tra offerte;
  • alcuni fornitori che applicano la componente di dispacciamento variabile seguendo il tutelato mentre altri applicano i valori previsti dal TIS (e l'unico modo per distinguerli è leggersi per filo e per segno le CTE);
  • fornitori che "sbagliano" (:nono:) ad inserire i valori sul portale delle offerte, falsificando il confronto offerto dal portale e rendendo pressoché necessario leggere le CTE;
  • (sul mercato del gas) offerte che seguono indici che non sono disponibili al pubblico, rendendo impossibile per il cliente sapere se ciò che è stato addebitato corrisponda o meno al valore pattuito;
e la lista potrebbe continuare...

Può darsi che gli allarmi lanciati da certi organi di informazione siano esagerati perché per almeno 3 anni i clienti del tutelato potranno rimanere nel servizio di tutele graduali, senza doversi necessariamente "buttare nella mischia" del mercato libero; tuttavia ad oggi non c'è sufficiente trasparenza per poter garantire un vero mercato libero ed efficiente, e questo credo che sia chiaro a tutti.
 
Beh però avrebbero potuto mantenere un'offerta, come dice TGuido, indicizzata al PUN e con un certo spread in modo da non fare "concorrenza" agli altri operatori e da non pesare in alcun modo sulle casse statali, ma garantendo a chi non ne vuole sapere niente di continuare a farlo (pagando un po' di più).

Anche il paragone con le banche regge poco, a mio avviso, perché in teoria esistono i "conti di base" a 30 euro/anno (quindi non poco) per chi ha esigenze di base, e a questi conti non possono essere associati investimenti, finanziamenti ecc.; poi è vero che non conosco nessuno che abbia tale conto e credo anche che le banche facciano ostruzionismo per impedirne l'apertura, però una tutela formalmente esiste.

Inoltre grazie a molte regolamentazioni che al mercato dell'energia mancano ancora (forse la fine del tutelato farà svegliare qualche politico/burocrate, ma io non ci credo) sono presenti molti strumenti per garantire maggiore trasparenza (non completa trasparenza, è vero) al consumatore, basti pensare ai KID e alle schede informative per i prodotti finanziari o ai FID (e relativo ICC) per i conti correnti, il DIP per le assicurazioni ecc.; so bene che poi la maggior parte dei clienti firma senza leggere fidandosi di ciò che gli viene raccontato a voce, però almeno chi si vuole informare può reperire facilmente le informazioni che gli servono, mentre nel mercato energetico anche l'utente volenteroso deve districarsi tra:
  • CTE scritte in legalese con riferimenti a delibere arera invece dei valori concreti del mese/trimestre (quindi si rende necessario andare a spulciare la delibera/legge in questione);
  • fornitori che non pubblicano le CTE;
  • fornitori che inglobano il DispBT nel PCV, rendendo inutilmente più complicato il confronto tra offerte;
  • alcuni fornitori che applicano la componente di dispacciamento variabile seguendo il tutelato mentre altri applicano i valori previsti dal TIS (e l'unico modo per distinguerli è leggersi per filo e per segno le CTE);
  • fornitori che "sbagliano" (:nono:) ad inserire i valori sul portale delle offerte, falsificando il confronto offerto dal portale e rendendo pressoché necessario leggere le CTE;
  • (sul mercato del gas) offerte che seguono indici che non sono disponibili al pubblico, rendendo impossibile per il cliente sapere se ciò che è stato addebitato corrisponda o meno al valore pattuito;
e la lista potrebbe continuare...

Può darsi che gli allarmi lanciati da certi organi di informazione siano esagerati perché per almeno 3 anni i clienti del tutelato potranno rimanere nel servizio di tutele graduali, senza doversi necessariamente "buttare nella mischia" del mercato libero; tuttavia ad oggi non c'è sufficiente trasparenza per poter garantire un vero mercato libero ed efficiente, e questo credo che sia chiaro a tutti.
premesso che non sto seguendo il dibattito e che sono semplicemente rimasto incuriosito da questo post (l'ho notato perché era l'ultimo), segnalo un paio di sviste:

1. non è il KID ma il KIID;

2. le CTE ottemperano agli obblighi di chiarezza e informazione tanto quanto i KIID. Tanto è vero che devono evidenziare quanto è il costo effettivo tramite la cosiddetta scheda sintetica introdotta un paio di anni fa (nella forma attuale). E' vero che è un po' complesso districarsi nei tecnicismi di luce e gas, ma è anche vero che non si chiede al consumatore particolari conoscenze da dimostrare compilando il MIFID in quanto non stai decidendo investimenti di decine di migliaia di euro come con i fondi. Alla fine, qualuqnue sia il fornitore scelto, le bollette le devi comunque pagare...
 
Ho letto l'articolo, ma come tanti altri lascia il tempo che trova. Afferma "Le bollette di luce e gas non potranno che aumentare". Ne siamo convinti, ma occorrono approfondimenti e elementi a sostegno. Detta così non vale nulla.

[taglio]

I modi per salvare la tutela c'erano. Senza contravvenire alle disposizioni europee. Smettiamola col tormentone "gli utenti sono impreparati". Io voglio essere tra gli impreparati, ossia sfrutterò STG fin che ci sarà. Sono i nostri decisori quelli veramente impreparati.

sai cosa mi urta più di tutto? che la maggior parte della gente non abbia voglia di studiare un attimo per capire come funzioni una bolletta.
sanno che il tutelato (col nome fuorviante, furbi eh! tutelato.. pensan tutti che sia una garanzia, una tutela..LOL) a breve cesserà.
ma di mettersi a capire: manco un secondo!!
Poi arrivano i complotti. poi arrivano i "tanto è tutto uno schifo", oppure i "tanto mi buttan su costi che non ci stavan scritti" etc etc.
il tutto pur di non imparare a leggere una cte.

era la volta buona che la gente imparasse. ed invece no.
chi può si lancia nelle categorie vulnerabili pensando di star perdendo l'affare della vita.
:wall: :specchio: :wall: :specchio: :pop:
 
di fatto la tutela viene mantenuta
Vorrei ben vedere! È la Direttiva UE 2019/944 articolo 5 ecc.
Tu la vorresti a 70
Quello del "70-enne" era l'esempio - lampante ma primo tra tanti, e non l'unico - di chi può facilmente farsi fregare.
Non intendevo sindacare sull'età (che poi al momento è di 76 compiuti, non 75), ma sul rischio generalizzato: fine tutela = contratti e costi insicuri. Cavillare sugli anni non affronta il problema.

Ci sono 15.000 controversie (1º semestre 2024) fornitori-utenti nel settore elettrico trattate dallo sportello Arera https://conciliazione.arera.it/site...ciliazione_Relazione_semestrale_2023_IT_s.pdf. A fine anno saranno 30.000. Una crescita preoccupante rispetto al passato. Ed è solo l'iceberg. Molti "lasciano correre", neanche provano a far valere i loro diritti.

Per questo serve ancora un quadro di controllo (non tutela, ma una sua nuova forma) generalizzato. Non tanto sul costo, ma su sicurezze basilari oggi incerte.
Esempio concreto: sarei felice di un contratto fors'anche poco conveniente ma a tempo indeterminato, senza inaspettate rimodulazioni, valido "da qui all'eternità".
Con commercializzazione ragionevole, diciamo 90 €/anno. Accetterei uno spread dinamico, pari al +15% del PUN+perdite del mese corrispondente (ossia al momento 0,020 €/kWh), pur di non pensarci più. Ci includerei anche i vari DispBT e CMC standard.
Nota bene: lo spread sarebbe più alto della media dell'Excel di Fra62 sui contratti variabili. Non sarebbe particolarmente favorevole, ma neanche pessimo.

Arera potrebbe fare un bando tipo STG rivolto agli operatori per fornire un "servizio a lunga sicurezza" (giusto per dargli un nome). Costo 90 €/anno + (1+15%)×PUN×(1+10% perdite) €/kWh. Di quel +15% sul PUN lo Stato potrebbe tenersi un +2-3%, il fornitore resta col suo +12-13%. Ci guadagnano i fornitori, lo Stato e gli utenti. Non come soldo, ma come tranquillità di pagare il giusto, non essere fregati e non doverci pensare più.
Sarei il primo a sottoscrivere questo contratto "lunga sicurezza".
Mi pare invece malsano lasciare tutto al solo mercato in cui (come da aggiornamenti di Fra62) le proposte variano ogni 15 giorni, vanno colte al volo, devi saltellare ogni piè sospinto dall'uno all'altro. Sto forse dicendo corbellerie?
 
@Fra scusami ma il pun di novembre nel file non è ancora aggiornato perchè serve ancora l'ufficialità?
Posso già prendere per buono quello che compare sul GME dal 1° dicembre riferito a novembre, ovvero 121,74 di media?
 
@Fra scusami ma il pun di novembre nel file non è ancora aggiornato perchè serve ancora l'ufficialità?
Posso già prendere per buono quello che compare sul GME dal 1° dicembre riferito a novembre, ovvero 121,74 di media?
Il PUN monorario (F0) di novembre era già presente nella tabella STORICO PUN ma mi ero dimenticato di metterlo anche nella tabella inserimento dati. Ora è aggiornato, grazie per la segnalazione!
 
Salve vi seguo da un po', ho da poco cambiato contratto con la IREN precedente quella a 13cent circa, attendo ancora la prima bolletta essendo passato al 1/11/2023.

Ora ho necessità di cambiare contratto ad una seconda casa dove sono diventato intestatario del contratto luce, consumi annui attuali circa 100kw massimo 200kw/anno (caldaia, cancello/citofono, qualche luce automatica esterna, allarme, poco altro) attualmente non abitata. Nei prossimi 6 mesi conto di fare una mezza ristrutturazione e poi abitarci.

Guardando l'excel mi sembra che la Octopus sia ottima per un consumo basso e anche andassi ad abitarci potrei i primi 2/3 mesi non svenarmi in attesa di un ipotetico ulteriore cambio verso un fornitore più conveniente (attualmente in casa consumiamo circa 4200kw/anno che comprendere l'uso del condizionatore nei due mesi estivi per il resto la casa ha il gas).

Qualcuno ha un codice Amico da poter usare? farei il passaggio alla Flex Mono in questi giorni, se non questa sera in una delle prossime.
 
Scusate vi chiedo un parere in merito ad un utenza condominiale. Piccolo condominio autogestito. Con la cessione del MT ancora a luglio di quest'anno ci siamo trovati post gara Sorgenia come fornitore con una tariffa a tutela. Oggi mi chiama Sorgenia dicendo che occorre passare al mercato libero vero e proprio, dicendomi che la tariffa per un anno rimarrà comunque pari a quella attuale. Voi che ne pensate? Se non faccio nulla ci sarà ogni anno una gara per affidamento della fornitura? Mi conviene già passare con Sorgenia al mercato libero?
 
Scusate vi chiedo un parere in merito ad un utenza condominiale. Piccolo condominio autogestito. Con la cessione del MT ancora a luglio di quest'anno ci siamo trovati post gara Sorgenia come fornitore con una tariffa a tutela. Oggi mi chiama Sorgenia dicendo che occorre passare al mercato libero vero e proprio, dicendomi che la tariffa per un anno rimarrà comunque pari a quella attuale. Voi che ne pensate? Se non faccio nulla ci sarà ogni anno una gara per affidamento della fornitura? Mi conviene già passare con Sorgenia al mercato libero?
Telefonata truffa, le tutele graduali dureranno 3 anni , potete stare tranquilli per altri 2 anni con il contratto a Tutele graduali
 
Beh però avrebbero potuto mantenere un'offerta, come dice TGuido, indicizzata al PUN e con un certo spread in modo da non fare "concorrenza" agli altri operatori e da non pesare in alcun modo sulle casse statali, ma garantendo a chi non ne vuole sapere niente di continuare a farlo (pagando un po' di più).

Anche il paragone con le banche regge poco, a mio avviso, perché in teoria esistono i "conti di base" a 30 euro/anno (quindi non poco) per chi ha esigenze di base, e a questi conti non possono essere associati investimenti, finanziamenti ecc.; poi è vero che non conosco nessuno che abbia tale conto e credo anche che le banche facciano ostruzionismo per impedirne l'apertura, però una tutela formalmente esiste.
Ci sono 15.000 controversie (1º semestre 2024) fornitori-utenti nel settore elettrico trattate dallo sportello Arera https://conciliazione.arera.it/site...ciliazione_Relazione_semestrale_2023_IT_s.pdf. A fine anno saranno 30.000. Una crescita preoccupante rispetto al passato. Ed è solo l'iceberg. Molti "lasciano correre", neanche provano a far valere i loro diritti.
il mio commento voleva esser solo uno spunto per dire che non è così semplice come dal di fuori si pensi regolamentare un settore. Ma a sto punto continuo ma chiudo anche da parte mia.

il libero mercato presuppone prezzi liber (quindi zero vincoli ma solo regolamentazione) e autorità di controllo, nel ns caso ci sono arera e c'è l'antitrust che giusto poco fa ha multato alcune società. il mondo perfetto non esiste e il libero mercato è questo oltre al fatto che necessita di tempo e di esperienza da parte degli utenti per funzionare. I reclami sono normalità e a volte il fatto che aumentino e sopratutto siano monitoraiti è anche sinonimo di consapevolezza e maturità del settore.
Nel mondo finanziario, visto che l'abbiamo preso a riferimento, sono molti di più nonostante ci sia un mercato libero da 30 anni e se non fossimo all'ultimo posto in fatto di educazione finanziaria, sarebbero almeno 10 volte tanto. E nel mondo finanziario non esiste né un vero tutelato né un simulatore gestito da un'autorità (eccezione parziale il simulatore ivass su rca). Lasciamo perder il kid , fi etc. che a esser generosi sono al pari di una scheda sul portale arera.

Ovviamente quindi non concordo con xallo sul fatto che nel sistema finanziario si stia meglio. E mi permetto di dire a ragione. Sulle bollette sarete sicuramente più informati voi, ma sul mondo finanziario non ho dubbi di saperne molto di più, inclusa la regolamentazione del sistema energetico europeo visto che tra i fondi che gestivo c'erano anche utilities e l'argomento lo dovevo conoscere.

Regolamentazione che è in ballo da anni e su cui ormai l'italia ha preso impegni. Una tariffa controllata aperta a tutti non è coerente a quegli impegni. Ma nemmeno tanto agli interessi nazionali perché l'italia è più nel gruppo di paesi guidati dalla Germania che ha da guadagnare dalla liberalizzazione. Al contrario della Francia che infatti è il paese dove resiste, anche se sta perdendo quote, il mercato regolamentato. Ma la Francia l'energia se la produce da sola grazie al nucleare oltre al fatto che non ha il ns debito e il dare/avere del pnrr.

La questione è simile ai balneari dove la norma italiana è stata bocciata perché non garantiva una liberalizzazione sufficiente rapportanto spiagge libere a quelle convenzionate. Nel ns caso quando si sono introdotti i vulnerabili si sono dovute dare delle stime. Ora non ricordo i numeri ma sono sicuro che le famiglie over 75 fossero oltre 4 milioni già nel 2018 (5 anni fa!). Quindi oggi sono già molte di più a cui si aggiungono tutte le altre categorie vulnerabili. Se allarghi il perimetro come detto c'è un primo problema che rendi onerosa la tutela al sistema (sarebbe poi assurdo dire che a questi gli dai una tariffa un po' più alta quando lo scopo è tutelarli).
Se allarghi troppo il perimetro finisci appunto come nei balneari. Il sistema suggerito pertanto per noi non è coerente con gli impegni. Guarda caso è simile a quello della Francia dove l'operatore nazionale offre una tariffa che si colloca mediamente sopra le migliori proposte del libero. Ma la Francia per questo è costantemente richiamata sul punto ma appunto si può permetter di tirarla lunga perché non ha vincolato l'argomento ai soldi del pnrr e perché l'energia la produce in casa con edf. Avessimo il nucleare anche noi chissà (come vedete tutto torna, proprio per risponder a chi pensa che certe decisioni non abbiano conseguenze perché possiamo far come ci pare anche senza mezzi).

Finisco con la questione geopolitica visto che l'ho accennata prima. L'italia come la germania è nel gruppo di paesi a cui conviene la liberalizzazione perché non è autosufficiente come la Francia ma ha società energetiche in grado di operare in tutto il continente nella produzione/distribuzione. Enel, per citare la principale, opera in tutti i principali paesi europei come distributore e in alcuni anche come produttore con le rinnovabili e il nucleare. Se l'Italia non permette la liberalizzazione nel suo mercato, alle imprese italiane giustamente sarebbe reso difficile operare in Europa.

Chiudo qui, come detto lo scopo era far capire che non è così banale regolamentare pensando che si possano aver le mani libere , specie in Europa e a maggior ragione quando stai in piedi grazie a sostegni esterni.
 
Ciao a tutti, qualcuno ha esperienze con agsm per switch da libero a tutelato per intestatario>75 anni?

Purtroppo è il fornitore di zona (verona) per il tutelato e online non trovo nulla a riguardo.

Grazie
 
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