Il nuovo piano industriale porta solo ad una contrazione della perdita consolidata
Il CdA del Gruppo Gabetti ha approvato il bilancio consolidato con una perdita di € 47,2 milioni, in contrazione rispetto al rosso del 2008 di € 60,4 milioni, esercizio, per altro, fortemente influenzato dall’effetto straordinario derivante dalla plusvalenza realizzata a seguito dell’operazione di aggregazione con il Gruppo UBH nel settore del franchising immobiliare e della mediazione creditizia; al netto di tale voce straordinaria positiva il risultato dell’esercizio 2009 è risultato in miglioramento del 35% sul 2008.
A gravare sull’esercizio 2009 sono state le svalutazioni di immobili, avviamenti e partecipazioni finanziarie per complessivi € 26 milioni e di crediti per circa € 2 milioni.
Diversi i contributi delle singole unit business.
Nello specifico la divisione agency, con il passaggio al modello del franchising ha migliorato sensibilmente la redditività, riducendo la perdita da € 10.510 mila dell’esercizio 2008 ad € 2.781 mila del 31 dicembre 2009 (+74%), nonostante le difficoltà derivanti dal perdurare dell’attuale contesto macro economico globale negativo.
La finanziaria del Gruppo Gabetti, sotto la pressione delle rigidità del sistema creditizio, non ha raggiunto gli obbiettivi target, generando un risultato negativo di € 2.385 mila, in ripresa del 51% rispetto al risultato negativo di € 4.898 mila maturato nell’esercizio precedente.
Risultato negativo di € 1.089 per Technical Services a dispetto dell’utile di € 948 mila conseguito nell’esercizio 2008. Ad impattare sui conti della divisione tecnica del Gruppo è l’incremento del 46% del fatturato che ha generato una necessaria revisione della struttura organizzativa ed un conseguente appesantimento più che proporzionale dei costi.
L’Investment & Property, ha proseguito l’attività di dismissione del portafoglio immobiliare, generando un risultato positivo di € 1.875 mila.
Infine, buona la chiusura della divisione dei non performing loan in positivo di € 1.542 mila.
Alla luce degli obbiettivi conseguiti ed alle mutate condizioni di mercato, il management del Gruppo è allo studio di una restyling del piano industriale 2009-2013.
Chiaro scuro il giudizio dei revisori contabili di Deloitte & Touch, nel cui report emerge
la presenza di alcuni elementi di incertezza in grado di influenzare negativamente la capacità del Gruppo di proseguire l’operatività aziendale in chiave futura.