Gaz Capital senior isin XS0327237136 scad. 13\02\2018 - 6,605% - Vol. III

Quale titolo utilizzate per operare con il petrolio su fineco?
 
sulla 2020 e sulla 2025 hanno iniziato a scaricare......
 
[QUOTE=roberto73;41827533

ciao diaboliko che vuol dire swing di 100 ticks? in su o in giu?

cioe ritesta i 106 prima di riscendere forte oppure scende di altri 100 ticks secondo analisi tecnica?

certi francesismi borsistici non li comprendo , non sono aggiornato

ma sotto 106 non c'e il baratro senza segnali? dove vedresti un 'ingresso?

intanto il ns zombie si sta leggermente destando, riuscira a camminare??
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Con tutte stè variabili non ci stò più a capì una min...

Di AT so pischello, ma suppongo volesse dire che "potrebbe" tornare a sbattere sulla resistenza a circa 105.5 per poi andare a testare il supporto a 103.73. Ma magari .. ho preso luccciole per lanterne.
Poi ognuno interpreta come vuole, hai presente la lettura delle carte.:D

p.s. Sei Tu il GuARDONE del Book di cui parlava ? :p
 
Ultima modifica:
Direi che chi ha titoli nel settore, farebbe bene a seguire...

Ha appena detto, per chiudere la conferenza stampa:
"che il pieno ci costerà di meno."
"Quindi perchè preoccuparsi..."
"a meno di non essere un trader..."

OT:
adeguamenti carburante all'ingiù mai, all' insù immediatamente :ncomment: :huh:
 
adesso l'oil è a 69, dove si fermerà?
 
petrolio -4%, gazz sopra i 105 , ci è andata di ciul direi

io non ci sto capendo nulla , oggi con un -4% forse dovevamo scendere a 104 :D:D
 
Beh, non è che proprio stia andando benissimo l'azione...

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Lo avevo già scritto: 60$

ottimo, mi serve poi la previsione del tempo per natale e sono a posto OK!

Si vede che sei un Novellino

MILANO (MF-DJ)--L'Opec ha preso "una decisione strategica per cercare di buttare fuori dal mercato molti produttori statunitensi che stanno aumentando la produzione di shale oil".

Commenta così Filippo Diodovich, market strategist di IG, a MF-DowJones la decisione dell'Opec di mantenere invariato il tetto di produzione giornaliera di greggio a 30 mln di barili, aggiungendo che "il mercato un po' si aspettava questa scelta dopo le ultime dichiarazioni del ministro saudita", sul fatto che i prezzi si stabilizzeranno da soli. "Anche l'andamento delle quotazioni stava già scontando questa opzione".

Fino all'ultimo però, precisa l'esperto, ci sono state "pressioni da parte di alcuni Paesi, come il Venezuela che potrebbe soffrire molto" per il crollo dei prezzi. Caracas ha cercato di "trovare alleati in extremis", senza però avere successo.

Diodovich mette inoltre l'accento sugli effetti sugli altri mercati. "Non dico che Draghi tenesse le dita incrociate, ma la decisione di un taglio (all'output, ndr) avrebbe avuto effetti sull'inflazione perchè il continuo calo dei prezzi petroliferi comporta il crollo di quelli energetici e implica ulteriori pressioni deflazionistiche", sottolinea lo strategist. "Il Consiglio (direttivo, ndr) ne terrà conto" nell'incontro del 4 dicembre, osserva l'esperto, concludendo che "aumentano le pressioni per nuove operazioni" dell'Eurotower.

In attesa della decisione odierna, l'attenzione dei mercati si era già focalizzata sulla soglia dei 60
usd/barile per il Brent. A questo proposito lo strategist spiega a MF-DowJones che secondo diversi studi, questo è "il livello in cui escono dei concorrenti dal mercato di shale oil. Gli Stati Uniti sono tornati a produrre petrolio come negli anni '80", incalza Diodovich, confermando che "sì, è iniziata una guerra dei prezzi".

Infine l'esperto mette in evidenza anche l'impatto sugli altri Paesi, come la Norvegia, la Russia e il Canada. Il cambio euro/nok è balzato sui nuovi massimi (8,6476) e anche il rublo sta perdendo fortemente terreno. Il future sul Brent è già in picchiata (75,59 usd/barile) e da qui in avanti "le prospettive sono per un ulteriore calo del petrolio".
 
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