Questo il report di MF:
Generali, conti in crescita nonostante catastrofi e deflussi Vita. Utile netto a 2,9 miliardi (+29,6%)
PHILIPPE DONNET CEO GENERALI
Generali, conti in crescita nonostante catastrofi e deflussi Vita. Utile netto a 2,9 miliardi (+29,6%)
di Anna Messia
Boom del Danni con il management che conferma il dividendo. Risultato operativo in aumento a 5,1 miliardi (+16,7%). La raccolta netta Vita fa -1,194 miliardi, ma resta alta la redditività. Le alluvioni e le altre catastrofi pesano per 875 milioni
Conti in crescita per
Generali Assicurazioni nonostante l’impatto delle catastrofi naturali e i deflussi netti subiti dalle polizze vita. Il consiglio di amministrazione della compagnia presieduta da Andrea Sironi ha approvato il bilancio dei nove mesi chiuso con un
utile netto normalizzato salito a 2,979 miliardi rispetto a 2,299 miliardi dei primi nove mesi 2022,
in crescita del 29,6%, e il
risultato operativo in aumento a
5,1 miliardi (+16,7%).
La spinta arriva dal ramo Danni
In particolare, il
risultato operativo del segmento Danni è risultato in forte crescita a
2,155 miliardi, in aumento del 50,3%rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il Combined Ratio migliora a 94,3% (-3,1 p.p.), grazie al beneficio di una minore sinistralità, principalmente dovuta a un maggiore effetto dell’attualizzazione, nonostante l’impatto significativo delle catastrofi naturali.
Mentre il risultato operativo
Vita si attesta a
2,786 miliardi (-1,1%), mostrando però un miglioramento nel terso trimestre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e anche il New Business Margin è risultato in in crescita al 5,74% (+0,04 p.p.). Il risultato operativo del segmento
Asset & Wealth Management cresce poi a 728 milioni (+3,8%), grazie al forte contributo di
Banca Generali. Mentre il risultato operativo del segmento Holding e altre attività migliora a -216 milioni (-249 milioni nei nove mesi 2022).
Obiettivi di dividendo confermati
Risultati che hanno portato il gruppo guidato da
Philippe Donnet a confermare gli obiettivi del piano industriale e di dividendo. «Grazie alle azioni di business intraprese per mantenere la profittabilità e alle iniziative strategiche avviate in coerenza con il piano, il gruppo conferma il proprio impegno a perseguire una crescita sostenibile, migliorare il profilo degli utili e guidare l’innovazione in modo da raggiungere un tasso di crescita annuo composto dell’utile per azione compreso tra il 6% e l'8% nel periodo 2021-2024, generare flussi di cassa netti a livello della capogruppo superiori a 8,5 miliardi nel periodo 2022-2024 e distribuire agli azionisti dividendi cumulati nel periodo 2022-2024 per un ammontare compreso tra 5,2 e 5,6 miliardi», hanno spiegato da Trieste.
Il Solvency sale al 224%
Il gruppo ha confermato poi una solida posizione di capitale, con il Solvency Ratio al 224% (rispetto al 221% del 2022). «L’aumento riflette principalmente il forte contributo della generazione normalizzata di capitale, che, assieme all’impatto complessivamente positivo dalle varianze di mercato, ha più che compensato gli impatti negativi derivanti dalle modifiche regolamentari, dalle varianze non economiche e dai movimenti di capitale, ovvero l’accantonamento del dividendo di periodo, al netto della recente emissione di debito subordinato», hanno spiegato dalla compagnia.
Raccolta netta Vita negativa per -1,194 miliardi
I
premi lordi del segmento
Vita ammontano a
37,018 miliardi (+0,9%). La linea risparmio è in crescita (+7,6%), guidata principalmente da Asia, Italia e Francia. La linea puro rischio e malattia conferma la solida crescita (+4,9%), in particolare grazie a Francia e Italia. In flessione la linea unit linked (-12,2%), in particolare in Italia e Francia, anche riflettendo la forte performance ai 9 mesi 2022.
La raccolta netta Vita è pari a -1,194 miliardi. Le linee puro rischio e malattia e unit linked registrano una raccolta netta positiva, dimostrandosi resilienti: la linea puro rischio e malattia cresce a 3,552 miliardi, guidata da Francia e Italia, e la linea unit linked si attesta a 3,963 miliardi. «I deflussi netti nella linea risparmio (-8.709 milioni) sono coerenti con la strategia del gruppo di riposizionamento del portafoglio e riflettono anche le dinamiche osservate, in particolare nel canale bancario, in Italia e in Francia», hanno spiegato dal gruppo. La nuova produzione (espressa in termini di valore attuale dei premi futuri - PVNBP) si attesta a 30,138 miliardi (-8,6%), in parziale miglioramento rispetto al primo semestre 2023 (-14%), grazie al positivo sviluppo della nuova produzione nel terzo trimestre.
La redditività della nuova produzione sul PVNBP (New Business Margin) si conferma a un livello eccellente a 5,74%, (+0,04 p.p.), continuando a beneficiare dell’approccio disciplinato nella tecnica di sottoscrizione, nonché dal contesto dei più alti tassi di interesse. L’effetto di questi andamenti determina un New Business Value (NBV) pari a 1,729 miliardi (-8%).
Premi lordi Danni a 23,444 miliardi (+11,4%)
I premi lordi del segmento Danni sono in crescita a € 23,444 miliardi (+11,4%), spinti dalla performance di entrambe le linee di business. La linea
non auto registra una forte crescita (+10,1%), con uno sviluppo diffuso in tutte le principali aree di operatività del gruppo.
La raccolta di Europ Assistance aumenta del 32,4%, grazie alla continua crescita della linea viaggi.
La linea auto cresce del 12,9%, nelle principali aree geografiche, con andamenti particolarmente positivi in Italia, Francia, CEE e Argentina. Escludendo il contributo dell’Argentina, paese impattato da un contesto di iperinflazione, i premi totali del segmento registrerebbero un aumento del 5,1%.
Il Combined Ratio è pari al 94,3% (97,4% nove mesi 2022), grazie al miglioramento del loss ratio a 64,9% (-3,9 punti percentuali), parzialmente compensato da un leggero aumento dell’expense ratio al 29,4% (+0,8 punti percentuali).
L’aumento dell’expense ratio è guidato da maggiori costi di acquisizione. La dinamica positiva del loss ratio beneficia di un maggior effetto dell’attualizzazione. Le catastrofi naturali hanno avuto un impatto sul Combined Ratio di bilancio pari a 3,7 punti percentuali, rispetto a 2,7 punti percentuali dei 9 mesi del2022, principalmente per le alluvioni e le grandinate verificatesi in Italia, in CEE e in Grecia nel terzo trimestre.
Perdite per catastrofi a 875 milioni
Le perdite da catastrofi naturali ammontano a 875 milioni ai 9 mesi 2023 e sono pari a 837 milioni tenendo conto dell’attualizzazione. Il contributo delle generazioni precedenti ai 9 mesi 2023 è pari a -2,8%; ai 9 mesi 2022 tale contributo era pari a -0,3 punti percentuali, riflettendo uno specifico rafforzamento delle riserve per meglio fronteggiare lo scenario inflattivo. Il combined ratio non attualizzato – che esclude l’impatto dell’attualizzazione dei sinistri – ha registrato un miglioramento a 97,9%, (99,4% ai 9 mesi 2022).
Orario di pubblicazione:
17/11/2023 08:17
Ultimo aggiornamento:
17/11/2023 09:08