eSide
a.g
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Ciao Stefano, grazie per gli spunti interessanti.
Cito Carolyn Christov-Bakargiev, dal bel docufilm Sky sull'Arte Povera (non so se sia produzione Sky, ma lì l'ho visto ...) su "cosa li accomuni " le diverse personalità del gruppo (il discorso partiva invece dalla constatazione delle differenze tra i membri del gruppo) ".. l'insofferenza dell'ipocrisia e la falsità, e l'amore per quello che chiamano la realtà, che vuol dire autentico, l'opposto della parola falso".
Non conosco e non posso dire di amare tutta la produzione ascrivibile all'Arte Povera, ma ribadisco che quello che mi fa amare ciò che amo dell'Arte Povera, in Griffa (quello che conosco) non lo trovo per nulla. Il fatto che Celant (vero depositario di ciò che l'Arte Povera era) non abbia previsto la pittura, non mi sembra un vezzo, ma una cosa abbastanza sostanziale. Sull'opera "Quattro immagini uguali" ci vedo comunque l'utilizzo e l'occupazione dello spozio, poi certo Paolini (che non posso direi di conoscere così bene) non lo metterei in cima alla mia lista, relativamente all'Arte Povera, anche se mi piace per altri motivi. L'opera di Prini che mostri non so a che anni risalga, non la trovo così estranea ai "concetti" che ho espresso prima.
Poi che alcuni dei punti di partenza della ricerca svolta nell'Arte Povera si ritrovino anche nella ricerca di Griffa lo capisco anche io, ma l'applicazione mi sembra vada in direzioni diverse.
Cito Carolyn Christov-Bakargiev, dal bel docufilm Sky sull'Arte Povera (non so se sia produzione Sky, ma lì l'ho visto ...) su "cosa li accomuni " le diverse personalità del gruppo (il discorso partiva invece dalla constatazione delle differenze tra i membri del gruppo) ".. l'insofferenza dell'ipocrisia e la falsità, e l'amore per quello che chiamano la realtà, che vuol dire autentico, l'opposto della parola falso".
Non conosco e non posso dire di amare tutta la produzione ascrivibile all'Arte Povera, ma ribadisco che quello che mi fa amare ciò che amo dell'Arte Povera, in Griffa (quello che conosco) non lo trovo per nulla. Il fatto che Celant (vero depositario di ciò che l'Arte Povera era) non abbia previsto la pittura, non mi sembra un vezzo, ma una cosa abbastanza sostanziale. Sull'opera "Quattro immagini uguali" ci vedo comunque l'utilizzo e l'occupazione dello spozio, poi certo Paolini (che non posso direi di conoscere così bene) non lo metterei in cima alla mia lista, relativamente all'Arte Povera, anche se mi piace per altri motivi. L'opera di Prini che mostri non so a che anni risalga, non la trovo così estranea ai "concetti" che ho espresso prima.
Poi che alcuni dei punti di partenza della ricerca svolta nell'Arte Povera si ritrovino anche nella ricerca di Griffa lo capisco anche io, ma l'applicazione mi sembra vada in direzioni diverse.