Gualtiero Nativi, i vostri pareri in merito

E’ un’artista che a me piace molto e sto aspettando che passi in asta l’opera giusta per le mie possibilità. Purtroppo Farsetti che di solito ne presenta svariati in asta questa volta mi ha lasciato a bocca asciutta (ma in compenso abbonda di Reggiani). A Milano in fiera ne ho visti alcuni molto belli da Cardelli (anche se carte/cartoncini).

Io penso che attualmente possa rientrare in un ottica di investimento “edonistico/conservativo”, vale a dire, da prendere se piace, da spenderci il giusto, sapendo che difficilmente vedrai crescerne le quotazioni ma che altrettanto difficilmente butterai completamente i soldi dalla finestra (come può accadere per i contemporanei). Nel frattempo ti godi l’opera a parete....

Non conosco le tue possibilità, ma a Vercelli nell ultima asta, l opera del '66 mi é parsa interessate.
 
A me piaceva anche quella degli anni ‘70 figurati...che é andata via per una base ancora più bassa. Ma proprio questi piccoli investimenti magari un mese uno non può permetterseli e due mesi dopo si. Ovvio che un Atanasio Soldati da 20k non mi cambierebbe molto tra un mese e un altro invece....:D
 
A me piaceva anche quella degli anni ‘70 figurati...che é andata via per una base ancora più bassa. Ma proprio questi piccoli investimenti magari un mese uno non può permetterseli e due mesi dopo si. Ovvio che un Atanasio Soldati da 20k non mi cambierebbe molto tra un mese e un altro invece....:D

Hai ragione, anche quella andata alla base (del '81) era interessate per il tipo di realizzazione, tipo affresco.
 
Ci sono almeno una ventina di artisti del dopoguerra, almeno anni cinquanta fino alla fine del novecento, prevalentemente del filone astratto-informa, che sono stati completamente snobbati, anche perché in alcuni casi, non si sono mossi dai loro studi o non hanno trovato mercanti che puntassero su di loro. Se poi aggiungiamo che a metà anni sessanta, con la pop e la minimal, l'astrazione è stata subito messa in cantina, si capisce cosa è successo anche in America, dove una ventina dei primi astrattisti sono stati ignorati quasi totalmente.
 
Salve a tutti, faccio un regalo agli amici del forum, visto che ho trovato questo thread spulciando le pagine del Fol; vi mostro i miei due Nativi, poi ognuno la pensi come je pare eh eh. Il primo "Composizione orizzontale" 50x95 del 1948 Tempera su Tela splendidamente incorniciato (credo che la cornice sia coeva all'opera). Il secondo "Itinerario" acrilici su Tela è del 1976 con misura 80x100.


3 Gualtiero Nativi -Composizione orizzontale - Tempera su Tela 50 X 95 (1948).jpg



Gualtiero Nativi -Itinerario- acrilici su tela 80X100 (1976).jpg
 
Hai scelto il top dei Nativi. Complimenti !
La prima opera è un capolavoro !
 
complimenti, pur non amando Nativi,
innegabile dire che siano davvero due belle opere:bow:
 
La prima davvero bella, anche se la cornice, coeva o meno, sembra disturbare il ritmo della composizione...
 
spero che la prima cornice l'abbia fatta l'artista, se è del corniciaio cambiala!
 
spero che la prima cornice l'abbia fatta l'artista, se è del corniciaio cambiala!

Penso l'abbia fatta l'artista, o al massimo il corniciaio su precise indicazioni. Opere molto belle!!
 
Penso l'abbia fatta l'artista, o al massimo il corniciaio su precise indicazioni. Opere molto belle!!

La cornice è una perfetta continuazione dell'opera, praticamente ne fa parte; a prescindere se l'abbia fatta Nativi oppure su sua indicazione il cornicaio (in questo caso molto bravo) l'opera dal vivo con questa cornice è imponente e direi anche per le dimensioni che assume, "museale". Quasi certamente la cornice è la prima e unica applicata a questo quadro, quindi naturalmente coeva all'opera stessa.
 
La cornice è una perfetta continuazione dell'opera, praticamente ne fa parte; a prescindere se l'abbia fatta Nativi oppure su sua indicazione il cornicaio (in questo caso molto bravo) l'opera dal vivo con questa cornice è imponente e direi anche per le dimensioni che assume, "museale". Quasi certamente la cornice è la prima e unica applicata a questo quadro, quindi naturalmente coeva all'opera stessa.

Si, lo penso anch'io.. molto, molto bella. Complimenti!
 
Tra il meglio che ho visto di Nativi, la prima in particolare che ha assonanze con altri esempi di astrattismo che mi piace, per la cornice coordinata sono sempre per il rispetto "filologico" se coeva e/o su indicazione dell'artista ed è in continuità come se facesse parte dell'opera.

Faccenda qualche gg. fa ha presentato alcuni lavori , quelli vistientrambi in bianco/nero, una carta tipo bozzetto rimasta ed un'opera di cui ignoro il supporto e non mi sembrava male, confermata a 1.5K. Staccando il quadro sul retro ha notato un paio di etichette, una di Galleria Tega, ho avuto la sensazione di una sorpresa e della percezione che forse in quel caso l'affare l'avessse fatto il cliente.
 
Tra il meglio che ho visto di Nativi, la prima in particolare che ha assonanze con altri esempi di astrattismo che mi piace, per la cornice coordinata sono sempre per il rispetto "filologico" se coeva e/o su indicazione dell'artista ed è in continuità come se facesse parte dell'opera.

Faccenda qualche gg. fa ha presentato alcuni lavori , quelli vistientrambi in bianco/nero, una carta tipo bozzetto rimasta ed un'opera di cui ignoro il supporto e non mi sembrava male, confermata a 1.5K. Staccando il quadro sul retro ha notato un paio di etichette, una di Galleria Tega, ho avuto la sensazione di una sorpresa e della percezione che forse in quel caso l'affare l'avessse fatto il cliente.


Aldilà di tutte le considerazioni lette qui, io credo che Nativi, di cui si sta avendo negli ultimi tempi una discreta rivalutazione, considerando la data, l'epoca del mio primo quadro e cioè il 1948, sia un artista non di pochissimo conto. Bisogna immaginare cosa fosse il contesto nel 1948 e la diatriba fortissima che nacque appena dopo la fine della seconda guerra mondiale tra gli astrattisti e i figurativi. Lasciando da parte i geometrici comaschi del decennio precedente che sono comunque direi altra cosa rispetto a questa forma di astrattismo "classico" che prese forma in un movimento artistico importante sia pure di vita breve, credo che il Nativi ventisettenne che dipinge un quadro del genere sia un artista di spessore e buona sostanza.
 
Tra il meglio che ho visto di Nativi, la prima in particolare che ha assonanze con altri esempi di astrattismo che mi piace, per la cornice coordinata sono sempre per il rispetto "filologico" se coeva e/o su indicazione dell'artista ed è in continuità come se facesse parte dell'opera.

Faccenda qualche gg. fa ha presentato alcuni lavori , quelli vistientrambi in bianco/nero, una carta tipo bozzetto rimasta ed un'opera di cui ignoro il supporto e non mi sembrava male, confermata a 1.5K. Staccando il quadro sul retro ha notato un paio di etichette, una di Galleria Tega, ho avuto la sensazione di una sorpresa e della percezione che forse in quel caso l'affare l'avessse fatto il cliente.

Quando loryred imposta tre righe di discorso che hanno anche un loro nesso logico ma poi rovina tutto facendo l’esempio del quadro che ha appena visto in televendita.

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Domando perchè visto collegamenti internazionali (Francia), l'adesione ad un manifesto, l'appartenenza ad un gruppo, Nativi e gli altri esponenti dell'astrattismo fiorentino hanno avuto minore riscontro rispetto agli artisti ad es. di Forma 1 politicamente omogenei e analogamente impegnati nel match astratto-figurativo? Se dipende da un'involuzione pittorica o minore caratura deigli autori, fallimento del gruppo o da qualche altra motivazione.

Se trovo una sintonia nel periodo '40-'50 con altri autori dell'astrattismo europeo e apprezzo la leggerezza nei lavori successivi anche cromaticamente gradevoli mi dà sempre la sensazione di una certa "pesantezza" e compattezza delle forme, passatemi il paradosso, quasi fosse il Sironi dell'Astrattismo.

P.S. @Black peccato apprezzavo il tuo volermi evitare ma visto che proprio non riesci e continui a considerarmi una semi-defi.ciente per non dire tutta intera il quadro della foto da te postata non l'ho mai visto, ho citato la trasmissione "per completezza" avendo seguito casualmente uno stralcio con lavori in b/n tra l'altro. Nemmeno tento di scrivere qcs di min più intelligente, fatica sprecata. Au revoir. :bye:
 
Ultima modifica:
Salve a tutti, faccio un regalo agli amici del forum, visto che ho trovato questo thread spulciando le pagine del Fol; vi mostro i miei due Nativi, poi ognuno la pensi come je pare eh eh. Il primo "Composizione orizzontale" 50x95 del 1948 Tempera su Tela splendidamente incorniciato (credo che la cornice sia coeva all'opera). Il secondo "Itinerario" acrilici su Tela è del 1976 con misura 80x100.


Vedi l'allegato 2764699



Vedi l'allegato 2764698

Due gran quadri :bow:
 
Domando perchè visto collegamenti internazionali (Francia), l'adesione ad un manifesto, l'appartenenza ad un gruppo, Nativi e gli altri esponenti dell'astrattismo fiorentino hanno avuto minore riscontro rispetto agli artisti ad es. di Forma 1 politicamente omogenei e analogamente impegnati nel match astratto-figurativo? Se dipende da un'involuzione pittorica o minore caratura deigli autori, fallimento del gruppo o da qualche altra motivazione.

Se trovo una sintonia nel periodo '40-'50 con altri autori dell'astrattismo europeo e apprezzo la leggerezza nei lavori successivi anche cromaticamente gradevoli mi dà sempre la sensazione di una certa "pesantezza" e compattezza delle forme, passatemi il paradosso, quasi fosse il Sironi dell'Astrattismo.

P.S. @Black peccato apprezzavo il tuo volermi evitare ma visto che proprio non riesci e continui a considerarmi una semi-defi.ciente per non dire tutta intera il quadro della foto da te postata non l'ho mai visto, ho citato la trasmissione "per completezza" avendo seguito casualmente uno stralcio con lavori in b/n tra l'altro. Nemmeno tento di scrivere qcs di min più intelligente, fatica sprecata. Au revoir. :bye:

Domanda interessante alla quale non è facile dare una risposta univoca e certa. Intanto la brevità di vita del gruppo che è stata di più o meno un anno, poi molto probabilmente anche le diatribe nate da polemiche innestate all'epoca e con esponenti degli altri gruppi che hanno in qualche modo isolato gli artisti dell'Astrattismo classico, non ultima e forse primaria la questione politica, che oggi con molti decenni di distanza non percepiamo più con la reale intensità che si viveva allora. Questi gruppi erano tutti dichiaratamente marxisti, e traevano parte della loro concettualità proprio da questa posizione politica; sostanzialmente negli intendimenti artistici più o meno dichiarati, c'era la volontà di rivoluzionare la società secondo i crismi e gli obiettivi dettati dalla ideologia. Tutto questo sfociò nei contrasti e incomprensioni del grippo con il partito comunista di allora, che si concluse con la clamorosa rinuncia del gruppo alla partecipazione nella XXV Biennale di Venezia. Questa, molto probabilmente è stata la principale ragione del loro isolamento e poi del rapido disfacimento del gruppo. I contatti con i francesi credo li ebbe sostanzialmente solo Nativi, ma dopo lo scioglimento degli astrattisti classici, che comunque, ognuno per se, continuarono nella personale ricerca sempre però attenendosi artisticamente chi più chi meno ai dettami e obiettivi che avevano sottoscritto nel manifesto del gruppo.
 
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