Al di là che gli USA a mio avviso hanno sbagliato, mi stai dicendo che Saddam Hussein, con milioni di morti sulla coscienza prima degli interventi americani, era una brava persona?
Vuoi confrontare cosa hanno fatto gli Ucraini in Donbass (istigati da Putin) con quello che ha combinato Saddam Hussein e quello che avrebbe potuto ancora combinare?
Senza contare la Russia che mette sempre il veto all'ONU quando si tratta di difendere le peggiori canaglie mondiali
Inoltre ci si dimentica sempre di valutare le conseguenze strategiche di lasciare mano libera ai russi. I paesi attaccati dagli americani di solito vengono liberati e si tenta di instauraurare un regime politico liberale e democratico. La Russia porta solo fame e disgrazie.
mentre invece gli usa non mettono veti quando gli fa comodo eh?
Veto Usa a risoluzione Onu
su monitoraggio internazionale
WASHINGTON - Gli Stati Uniti hanno posto il veto su una risoluzione dell'Onu per la creazione di un sistema di monitoraggio in Medioriente. Secondo Washington la risoluzione, appoggiata dai paesi arabi e dai palestinesi, ignorerebbe i recenti attentati anti israeliani e punterebbe a isolare Israele.
Nella risoluzione si chiedeva ai palestinesi e a Israele di cessare le violenze e si "incoraggiava" la creazione di un "meccanismo di sorveglianza" sul terreno per aiutare a disinnescare un conflitto che dall'inizio della nuova intifada (settembre 2000) ha fatto già più di 1000 morti.
Dodici paesi, tra cui Russia, Cina e Francia, hanno votato a favore della risoluzione, mentre Gran Bretagna e Norvegia si sono astenute. Gli Usa, l'alleato più vicino a Israele nel Consiglio di sicurezza, hanno già bloccato con il veto tre precedenti tentativi dei palestinesi di portare nella regione, con l'avallo delle Nazioni Unite, osservatori internazionali.
Secondo alcuni analisti il progetto inoltre veniva in qualche modo in soccorso del presidente palestinese Yasser Arafat - in questo momento particolarmente in difficoltà - perché sottolienava che l'Autorità palestinese "resta una parte indispensabile e legittima" per giungere alla pace.
Sempre sul fronte diplomatico, si è saputo che il presidente George W. Bush ha richiamato oggi pomeriggio a Washington l'inviato speciale in Medio Oriente, Anthony Zinni. Quasi in contemporanea, la Cnn ha dato la notizia di una lettera inviata da Arafat al presidente Usa, affinché lasci nella regione il suo emissario. Fonti della Casa Bianca hanno però assicurato che il rientro di Zinni sarà di breve durata e che l'inviato tornerà a riprendere la sua missione nella regione dopo le consultazioni.
(15 dicembre 2001)
LIBIA. GLI USA PONGONO IL VETO: NESSUNA CONDANNA PER LA STRAGE DEI MIGRANTI
4 Luglio 2019
Notizie Geopolitiche –
Ancora una volta il Consiglio di sicurezza dell’Onu non è riuscito ad esprimere la condanna per una strage di guerra. Questa volta a porsi di traverso sono stati gli Usa, che con il veto hanno bloccato una risoluzione di condanna del raid che ieri ha centrato un centro migranti a Tajoura, in Libia, uccidendo una sessantina di persone e ferendone 130, di cui alcune in modo grave.
Questo nonostante la proposta di iniziativa britannica prevedesse semplicemente la richiesta del fuoco e il ritorno al dialogo tra le parti.
D’altro canto diversamente non poteva essere, dal momento che a colpire sono stati gli aerei del generale “di Tobruk” Khalifa Haftar, che dal 4 aprile sta cercando di conquistare la capitale del paese nordafricano: gli Usa sostengono in modo occulto Haftar fornendo persino armi, come quelle rinvenute di recente a Gharian.
D’altro canto i detrattori di Haftar hanno sempre sostenuto che il generale fosse da sempre al soldo di Washington poiché, fatto prigioniero nel 1987 dall’esercito ciadiano in occasione della “Guerra delle Toyota”, è stato poi prelevato dalla Cia e portato negli Usa, dove vi è rimasto fino al 2011 per ricomparire in Libia a comandare la piazza di Bengasi nell’insurrezione che ha portato alla deposizione di Muammar Gheddafi.