![MrGreen :D :D](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
quello sarebbe identikit di putino
vedi un po' chi
![MrGreen :D :D](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
e' che manovrava il padre della patria italiano primo tra i migliori
La «bella Rosina»Rosa Vercellana non poteva definirsi una bella donna: era grassoccia con la faccialarga e squadrata, aveva un petto enorme e una massa di capelli neri e crespi. Nonsapeva né leggere né scrivere, parlava solo in dialetto e a tavola non conoscevaCURIOSITÀLa passione per Laura BonLaura fu per il principe una novità piccante. Sua moglie Adelaide era una piacreatura tutta dolcezza e rosari, incapace di reazioni, obbligata dalla sua posizionee dalla sua timidezza a tacere e sopportare. Le altre donne, incontrate sempreoccasionalmente, non avevano nulla di raffinato e proprio per questo piacevano aVittorio Emanuele, giovanotto di gusti rustici e più portato alla quantità che allaqualità. Laura, invece, lo intrigava. Era romantica, colta, elegante e aggraziatanel parlare, caldissima di temperamento e abile nell’alternare abbandoni, palpiti elacrime. Era la donna più complessa con cui avesse mai avuto a che fare. I due si lasciarono travolgere da una passione che durò diversi anni. La «bella Rosina»Rosa Vercellana non poteva definirsi una bella donna: era grassoccia con la faccia larga e squadrata, aveva un petto enorme e una massa di capelli neri e crespi. Non sapeva né leggere né scrivere, parlava solo in dialetto e a tavola non conosceva l'uso delle posate. Cos’è che piacque tanto al re? Era rustica, godereccia, aveva un carattere giocoso, era semplice. Vittorio la sistemò in una dipendenza del parco di Stupinigi, nella stessa residenza in cui abitava la moglie. L’amante, d’altronde, non si sforzava di passare inosservata: vestiva con sfarzo pacchiano, ostentava gioielli e perle, a teatro pretendeva il palco reale. Riuscì a sistemare i parenti: il padre fu promosso Capitano delle Guardie, il fratello Domenico amministratore della tenuta reale della Mandria, il cugino Natale diventò segretario privato e capo di gabinetto del re, il cugino Domenico comandante della Polizia di Milano.Era ambiziosa la «bella Rosina», ma anche testarda. Nessun’altra aveva avuto la sua tenacia, la sua astuzia e la sua capacità di adattarsi a un carattere bizzarro e difficile come quello di Vittorio Emanuele. Lo avrebbe seguito ovunque e alla lunga avrebbe ottenuto tutto
![Redface :o :o](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
nori regali, carrozze con lo stemma sabaudo, valletti di scorta e precedenza ai ricevimenti ufficiali. Nel 1859 le sarebbe stato conferito il titolo di Contessa di Mirafiori, trasmissibile ai figli, e nel1869 Vittorio Emanuele II (oramai re d’Italia e vedovo di Maria Adelaide) l’avrebbe addirittura sposata. Si trattò certo di un matrimonio morganatico1, ma oramai la«bella Rosina» era la moglie del re!Nessuna delle sue rivali era riuscita a conquistare nemmeno la metà di quanto lei aveva saputo prendersi. Eppure furono numerosissime, come i figli illegittimiche nacquero! Un lungo elenco di capricci e passioni di un sovrano libertino a talpunto da far dire a Massimo d’Azeglio che, più che «Padre della Patria», sarebbestato meglio chiamarlo «Padre degli Italiani»!