Platino
Un segreto ben custodito nel settore auto farà triplicare il platino per il 2023
Il platino è in mercato orso da 10 anni. Dopo aver superato 2000$ nella primavera del 2008, questo metallo si è svalutato negli anni, fino ad arrivare intorno ai 900$.
Praticamente, è in svendita.
Prima di spiegare perché questa situazione potrebbe presto cambiare, faccio una premessa.
Non c'è molto platino nel mondo, come si vede da questo grafico. E se ad un tratto le miniere dovessero chiudere, il platino finirebbe nel giro di un anno.
Inoltre, il platino viene minato assieme al palladio, spesso in alcune miniere che estraggono anche oro e argento.
Il platino viene usato in gioielleria, nelle strumentazioni mediche, nelle turbine e nei motori, mentre il palladio viene spesso usato in gioielleria nelle leghe del cosiddetto "oro bianco".
Il palladio è meno raro del platino e storicamente ha sempre avuto una quotazione pari a circa la metà del suo cugino, ma i due metalli sono chimicamente simili.
Infatti possono essere usati entrambi per i converter catalitici dell'industria automobilistica.
Ed è qui che il discorso si fa interessante...
Per chi non lo sapesse, i converter catalitici servono a ridurre gli inquinanti dei gas scaricati dai motori a combustione interna e il palladio o il platino servono entrambi a catalizzare una reazione di ossido riduzione che permette questo risultato.
Ora, bisogna considerare che alcuni modelli di auto, specialmente quelli di successo, vengono prodotti per anni facendo lievi modifiche tra una variante e l'altra.
Se quindi nel periodo in cui un'auto viene prodotta avviene una modifica nel prezzo del palladio o del platino, la casa automobilistica produrrà i nuovi converter col nuovo metallo piu' conveniente.
Ad esempio, la Ford Taurus fu prodotta per 16 anni e in certi punti di questo lungo ciclo i costruttori cambiarono piu' volte il metallo usato nei suoi converter in base alla convenienza di prezzo che c'era al momento.
L'ultima volta che successe un cambio del genere fu nel 2008, quando il mercato delle auto ebbe un crollo e divenne destinatario di aiuti governativi.
Il palladio (la linea gialla) ebbe un forte rialzo, mentre il platino fece l'opposto (in nero nel grafico):
Ogni dieci anni circa i rispettivi trend dei due metalli si invertono, e le case automobilistiche effettuano il cambio di metalli nei loro converter.
La morale della favola è che oggi, come abbiamo detto all'inizio, il platino è meno costoso del palladio e quindi i produttori di auto stanno per fare il cambio nei loro motori.
Altri congegni dove il platino fa da catalizzatore sono le celle a idrogeno, che oggi si propongono in alternativa alle batterie al litio, perché sono silenziose, non hanno parti da sostituire, non devono essere ricaricate e funzionano a tempo indefinito, usando una reazione chimica per creare elettricità dall'idrogeno (introdotto da noi) e dall'ossigeno presente nell'aria.
E' una tecnologia già in uso da anni, ma solo ora sta raggiungendo i prodotti di massa.
Secondo Jonathan Butler, responsabile del settore sviluppo della Mitsubishi, la domanda globale di platino per le celle a idrogeno salirà entro il 2030 a 360.000 once se ci limitiamo alle automobili, e a 965.000 once se includiamo le celle a idrogeno usate anche in altri settori.
Gran parte della domanda di veicoli a celle di idrogeno viene dalla Cina, dove la domanda di platino dovrebbe arrivare a 100.000 once all'anno a partire dal 2024.
Tutte queste cifre ovviamente possono variare secondo la velocità con cui verrà adottata questa tecnologia (le stime a lungo termine non sono mai precise).
I portavoce della Sibanye-Stillwater, una società mineraria del valore di 9 miliardi di dollari, sostengono che per il 2024 avremo un deficit di offerta di platino pari a 500.000 once.
Dato che la produzione mondiale attualmente non supera 6.680.000 once, il deficit sarebbe coperto da un eventuale incremento del 7,5% nella produzione mondiale.
Un incremento arduo da ottenere, viste le difficoltà di estrarre platino a cui avevamo accennato all'inizio.
Se a questo aggiungiamo anche il trend in discesa del dollaro, che spingerà a rialzo i prezzi di molte materie prime, la ricetta per un bull trend del platino a lungo termine è completa.
Certo è difficile investire in borsa sul platino, perché non ci sono società minerarie specializzate in questo metallo e gli Etf ad esso dedicati sono difficili da trovare nelle piattaforme italiane, a causa delle norme "protezionistiche" del nuovo Mifiid.
Suggerisco di rivolgersi a un promotore o un consulente per trovare dei titoli disponibili.
Il team di Segnali di Borsa