Buon pomeriggio tardo a tutti,
temo di essere stato, con le mie domande inopportune
, tra gli istigatori di questo "ripescaggio" così ben realizzato da
@dj_lagra.
Il mio punto di partenza logico è il seguente. Si parte da un portafoglio obbligazionario, costruito con timing appropriato e dopo un periodo di approfondimento sull'argomento. Il profilo psicologico è quello di un cassettista che è disponibile a sopportare più rischio del btp valore, e a investire del tempo e i pochi neuroni rimasti per ampliare i suoi orizzonti di conoscenza. Inevitabilmente le obbligazioni a più breve scadenza andranno...beh, a scadenza
e la parte speculativa in bond lunghissimi, dovrà essere realizzata: e più sarà fatto nel momento opportuno, meno sarà conveniente rivolgersi al mercato obbligazionario per reinvestire.
Allora guardandosi intorno, quali strumenti possono rispondere a queste necessità, rimanendo compatibili con l'approccio?
Lo sguardo si posa sulle azioni da dividendo: non hanno scadenza, non c'è garanzia del prezzo di rimborso, ma offrono un cash flow garantito anche se non predeterminato, e una volatilità attesa inferiore ad altri strumenti azionari.
Da dove cominciare?
Quali strumenti/conoscenze/approcci si possono prelevare dal cappello del bondista e quali devo costruire ex novo?
Come individuare un timing appropriato per entrare? (non può bastare "quando crollano le borse", ok, ci sta, ma non è che capita quando serve a te). Suppongo serva un approccio azione per azione, essendo meno correlate rispetto ai bond (ma anche questo, da approfondire?).
Le altre domande sono troppo confuse per metterle giù adesso
Condivido anche il mio ptf giacchè molti lo hanno già fatto:
75% bond laddering 1-20 con velleità di portare a scadenza, da valutare nel tempo
10% trentennali, da decidere in corso d'opera
15% lunghissimi, da capital gain ma senza fretta.