Creval, De Censi lancia un invito ai fondi sovrani
di Serena Berici
De Censi lancia un invito ai fondi sovrani
Il presidente di Creval, Giovanni De Censi, ha invitato i fondi sovrani, particolarmente attivi negli ultimi mesi, a valutare un possibile ingresso nell’istituto valtellinese in vista dell’aumento di capitale da 400 milioni che dovrebbe avvenire nella seconda metà di maggio.
Stimolato dalle recenti scalate del colosso Usa, Blackrock, in Intesa Sanpaolo (5,004% del capitale), Unicredit (5,246%) e Mps (5,748%), a margine di un convegno De Censi ha dichiarato "abbiamo pochi soci istituzionali, circa il 4% del capitale, ma ben vengano. Ci sono alcuni fondi sovrani che hanno deciso di diversificare, investendo anche su di noi: l'importante è far bene l'impresa e mantenere la nostra identità di banca popolare cooperativa che lavora sul territorio".
Con l'operazione di rafforzamento patrimoniale, l'istituto lombardo mira ad arrivare all’asset quality review della Bce con tutti gli strumenti in regola e De Censi si è dichiarato convinto che i 130 mila soci dell’istituto sosterranno l’aumento come hanno già fatto nei 108 anni di storia della banca.
La tempistica dell'aumento di capitale è in linea con quanto comunicato dalla banca durante la presentazione del piano industriale e sarà sottoposto all'approvazione dell'assemblea straordinaria dei soci convocata per l'11 e il 12 aprile. L'operazione consentirà a Creval di raggiungere un common equity tier 1 ratio pari all'11%, e tale livello potrà essere ulteriormente rafforzato una volta che la Banca d'Italia avrà validato i modelli interni, mentre il total capital ratio salirà al 13,9% rispetto al 12,2% di fine 2013 e contro l’11,5% di fine 2012.
In merito a eventuali operazioni sinergiche o veri e propri matrimoni con altre banche popolari, invece, il presidente di Creval ha assicurato che in questo momento non c'è alcun progetto all'orizzonte. "Abbiamo detto di no a un'operazione che abbiamo esaminato qualche tempo fa e questo non è il nostro obiettivo", ha affermato riferendosi alla possibile alleanza con l’abruzzese Tercas. A Piazza Affari il titolo cede lo 0,22% passando di mano a 1,374 euro a facendo peggio del mercato che è in calo dello 0,09%.