Il mercato di Sergio Scatizzi

Comunque, dite quello che volete, ma a me queste cazz... ehm sparate, sanno tanto di spottone riuscito malissimo. Frasi del genere le avrebbe pronunciate con notevole imbarazzo persino il più viscido degli imbonitori.

Sei proprio caustico.
Lascia uno spiraglio alla buona fede.:)
 
Per chi non lo conoscesse è tra i maggiori esponenti dell'informale del Novecento, sebbene sia molto apprezzato anche per i suoi figurativi (soprattutto paesaggi e fiori).

Colleziono opere del maestro da 3 anni e ho studiato a fondo il suo mercato (per alcuni versi simile a quello di molti altri artisti del 900) e volevo confrontarmi con altri collezionisti o investitori al riguardo.

Tuttavia sono anche presenti mercanti e affaristi che frenano il mercato vendendo quadri al triplo dell'aggiudicazione di qualche mese prima.

PS (MI SPINGO NEL' OFF-TOPIC): riguardo la vicenda artistica di Marino Marini mi preme sottolineare come le sue opere non siano nei musei a caso. Ci si trova di fronte ad una delle personalità più espressive e dinamiche del Novecento fiorentino e toscano. Il colore, le spatolate, la visione sono uniche nel proprio genere e difficilmente si assiste ad una produzione così vasta (sia dal punto di vista temporale che quantitativo) e allo stesso tempo così coerente. La sua produzione esula dalla vicenda storica e politica e ciò, invece che indebolire il suo valore, esalta le sue opere a visione eterna. Il paesaggio toscano diventa il paesaggio del mondo e dell'anima, i fiori sono natura armonica ed invincibile, l'informale è materia plasmata che resta, inviolabile, per sempre.

Per chi non lo conoscesse è tra i maggiori esponenti dell'informale del Novecento, sebbene sia molto apprezzato anche per i suoi figurativi (soprattutto paesaggi e fiori).

Colleziono opere del maestro da 3 anni e ho studiato a fondo il suo mercato (per alcuni versi simile a quello di molti altri artisti del 900) e volevo confrontarmi con altri collezionisti o investitori al riguardo.

Tuttavia sono anche presenti mercanti e affaristi che frenano il mercato vendendo quadri al triplo dell'aggiudicazione di qualche mese prima.

PS (MI SPINGO NEL' OFF-TOPIC): riguardo la vicenda artistica di Carlo Carrà mi preme sottolineare come le sue opere non siano nei musei a caso. Ci si trova di fronte ad una delle personalità più espressive e dinamiche del Novecento fiorentino e toscano. Il colore, le spatolate, la visione sono uniche nel proprio genere e difficilmente si assiste ad una produzione così vasta (sia dal punto di vista temporale che quantitativo) e allo stesso tempo così coerente. La sua produzione esula dalla vicenda storica e politica e ciò, invece che indebolire il suo valore, esalta le sue opere a visione eterna. Il paesaggio toscano diventa il paesaggio del mondo e dell'anima, i fiori sono natura armonica ed invincibile, l'informale è materia plasmata che resta, inviolabile, per sempre.

Per chi non lo conoscesse è tra i maggiori esponenti dell'informale del Novecento, sebbene sia molto apprezzato anche per i suoi figurativi (soprattutto paesaggi e fiori).

Colleziono opere del maestro da 3 anni e ho studiato a fondo il suo mercato (per alcuni versi simile a quello di molti altri artisti del 900) e volevo confrontarmi con altri collezionisti o investitori al riguardo.

Tuttavia sono anche presenti mercanti e affaristi che frenano il mercato vendendo quadri al triplo dell'aggiudicazione di qualche mese prima.

PS (MI SPINGO NEL' OFF-TOPIC): riguardo la vicenda artistica di Pietro Annigoni mi preme sottolineare come le sue opere non siano nei musei a caso. Ci si trova di fronte ad una delle personalità più espressive e dinamiche del Novecento fiorentino e toscano. Il colore, le spatolate, la visione sono uniche nel proprio genere e difficilmente si assiste ad una produzione così vasta (sia dal punto di vista temporale che quantitativo) e allo stesso tempo così coerente. La sua produzione esula dalla vicenda storica e politica e ciò, invece che indebolire il suo valore, esalta le sue opere a visione eterna. Il paesaggio toscano diventa il paesaggio del mondo e dell'anima, i fiori sono natura armonica ed invincibile, l'informale è materia plasmata che resta, inviolabile, per sempre.
ecc.
 
Bella domanda! :)
In effetti a volte me lo chiedo anche io.

Ho iniziato la mia collezione per caso acquistando su internet due Sauro Tasselli (grazie al prezzo da mercatino dell'antiquariato). Nel cercare maggiori informazioni su quest ultimo ho iniziato ad approfondire tutto il Novecento Fiorentino, arrivando a soffermarmi principalmente su Rosai, Berti e Scatizzi. Fui scoraggiato ad entrare nel mercato di Berti dal fatto che molti falsi arrivano addirittura presso le case d'aste, figuriamoci tra i privati; Rosai invece era proibitivo dal punto di vista economico.
Ho iniziato ad acquistare opere minori di Scatizzi (tempere su carta, disegni) e, vendendoli e scambiandoli, sono arrivato finalmente agli oli.

La passione per questo autore è venuta con il tempo. Mentre collezionavo ho iniziato ad acquistare i suoi cataloghi e a studiarne le recensioni. Sono molto impressionato dai paesaggi, sia per l'uso del colore e della materia pittorica che per la visione. Sono meno attratto dai fiori e dalle composizioni informali.

Forse nella storia del '900 fiorentino, prima di Scatizzi ci metterei Baccio Maria Bacci..
 
Grazie per tutte le risposte, anche le più taglienti.

In effetti mi rendo conto di essermi avventurato in un mondo poco conosciuto e divulgato. Forse sono entrato dalla porta sul retro, forse non sono neppure entrato e ho solo sbirciato dal buco della serratura. Lo scoprirò con il tempo...

Vorrei "giustificare" le mie parole su Scatizzi. Ovviamente l'off-topic ha un taglio totalmente soggettivo; tra l'altro non avrei mai nemmeno pensato di accostare il mio collezionismo ai nomi che hanno fatto la Storia dell'arte. (Mi spiego meglio, non mi sarei sentito nemmeno lontanamente adatto a dire le stesse parole di Carrà, Morandi, De Chirico e così via...). È per quei motivi che ho acquistato le sue opere ed è per questo che non li reputo dei soldi buttati. Dove c'è bellezza e cultura i soldi credo che i soldi non siano mai buttati.

Inoltre forse potrei imparare molto di più (sia dal punto di vista artistico che economico) da una buona opera di un pittore mediocre che da un'opera pessima di un grande pittore. Tuttavia anche in questo caso mi rendo conto di essere in un forum di finanza e sono pronto ad essere contraddetto.
 
Grazie per tutte le risposte, anche le più taglienti.

In effetti mi rendo conto di essermi avventurato in un mondo poco conosciuto e divulgato. Forse sono entrato dalla porta sul retro, forse non sono neppure entrato e ho solo sbirciato dal buco della serratura. Lo scoprirò con il tempo...

Vorrei "giustificare" le mie parole su Scatizzi. Ovviamente l'off-topic ha un taglio totalmente soggettivo; tra l'altro non avrei mai nemmeno pensato di accostare il mio collezionismo ai nomi che hanno fatto la Storia dell'arte. (Mi spiego meglio, non mi sarei sentito nemmeno lontanamente adatto a dire le stesse parole di Carrà, Morandi, De Chirico e così via...). È per quei motivi che ho acquistato le sue opere ed è per questo che non li reputo dei soldi buttati. Dove c'è bellezza e cultura i soldi credo che i soldi non siano mai buttati.

Inoltre forse potrei imparare molto di più (sia dal punto di vista artistico che economico) da una buona opera di un pittore mediocre che da un'opera pessima di un grande pittore. Tuttavia anche in questo caso mi rendo conto di essere in un forum di finanza e sono pronto ad essere contraddetto.
Sono soldi gettati se spesi nell'ottica dell'investimento.
Non lo sono se le sue opere ti gratificano e appagano il tuo senso estetico.
Ma ti ripeto che anche in Toscana e Firenze non ha molta considerazione, guarda le sue aggiudicazioni nelle varie Aste e ti farai un'idea al riguardo.
Con simpatia ;) P.S. Alcune gallerie a Fi, tra queste la galleria Spagna, ora chiusa, ha puntato molto anche su di lui ma con risultati non eclatanti. Il valore di Scatizzi non è lievitato nel tempo ma tutt'altro.
 
Ultima modifica:
Molto ma molto meglio leggersi un libro di storia dell'Arte, poi un altro, poi un altro e un altro ancora....
 
Sono soldi gettati se spesi nell'ottica dell'investimento.
Non lo sono se le sue opere ti gratificano e appagano il tuo senso estetico.
Ma ti ripeto che anche in Toscana e Firenze non ha molta considerazione, guarda le sue aggiudicazioni nelle varie Aste e ti farai un'idea al riguardo.
Con simpatia ;) P.S. Alcune gallerie a Fi, tra queste la galleria Spagna, ora chiusa, ha puntato molto anche su di lui ma con risultati non eclatanti. Il valore di Scatizzi non è lievitato nel tempo ma tutt'altro.

Scusami ma sulla parola investimento non mi trovo assolutamente d'accordo.
Qualsiasi tipo d'investimento in ogni campo lo si scopre d'averlo ottenuto solo a realizzo finale.
Premetto che Scatizzi a me non piace quindi non sono assolutamente di parte, ma mettiamo che questo ragazzo trovi dei suoi dipinti adi es. 300/500 euro e riesca a piazzarli a
700/800 euro è stato un buttar via soldi?
Mettiamo che un altro signore acquisti Emilio Vedova (nome a caso) a 300k e lo rivende a 250k (perché non è scritto da nessuna parte che rivalutino per forza) avrebbe fatto un buon investimento?
Ci sono due tipi d'investimento in arte, il primo (quello per me più importante) è investire in ciò che ti trasmette l'opera, il secondo è l'investimento economico puro che lo si realizza solo ad eseguito finale.
Non esistono artisti che SICURAMENTE SALIRANNO esistono artisti che salgono e altri che scendono ma questo lo si scoprirà sempre dopo.
 
Scusami ma sulla parola investimento non mi trovo assolutamente d'accordo.
Qualsiasi tipo d'investimento in ogni campo lo si scopre d'averlo ottenuto solo a realizzo finale.
Premetto che Scatizzi a me non piace quindi non sono assolutamente di parte, ma mettiamo che questo ragazzo trovi dei suoi dipinti adi es. 300/500 euro e riesca a piazzarli a
700/800 euro è stato un buttar via soldi?
Mettiamo che un altro signore acquisti Emilio Vedova (nome a caso) a 300k e lo rivende a 250k (perché non è scritto da nessuna parte che rivalutino per forza) avrebbe fatto un buon investimento?
Ci sono due tipi d'investimento in arte, il primo (quello per me più importante) è investire in ciò che ti trasmette l'opera, il secondo è l'investimento economico puro che lo si realizza solo ad eseguito finale.
Non esistono artisti che SICURAMENTE SALIRANNO esistono artisti che salgono e altri che scendono ma questo lo si scoprirà sempre dopo.

Su come hai concepito il tuo ragionamento nulla da obiettare, ma penso che non ci sia la coda per le opere di Scatizzi.
Io, tra l'altro, ne possiedo una acquistata ai tempi delle lire in un periodo dove in Toscana veniva discretamente pompato.
Saluti.
 
Su come hai concepito il tuo ragionamento nulla da obiettare, ma penso che non ci sia la coda per le opere di Scatizzi.
Io, tra l'altro, ne possiedo una acquistata ai tempi delle lire in un periodo dove in Toscana veniva discretamente pompato.
Saluti.

Ce ne sono tanti che in passato costavano molto e venivano pompati che adesso valgono molto meno, come sicuramente oggi ce ne sono tanti di pompati che in futuro varranno poco o nulla e viceversa.
Al contrario di voi non ho certezze di nulla poi studiare quanto vuoi puoi visitare tutti i musei che vuoi (ED È CERTAMENTE COSA BUONA E GIUSTA PER LA PROPRIA CULTURA) ma il lato economico che sta dietro il mondo dell’arte è un'altra cosa.
Puoi essere un grande intenditore d'arte e non capire un cippa del lato finanziario.
 
Il ragionamento di @scuffy non fa una piega. Nessuno sa prevedere il futuro, quindi non c'è nessuna certezza neanche sugli artisti top.
Come al solito poi vale il discorso del godimento personale: ti piace, lo compri e te lo godi.

Detto questo, si tratta di artista essenzialmente locale e di portata marginale. E' già sparito dalla "ribalta" più volte e tutto mi porta a pensare che il futuro non riserverà grandi colpi di scena ma più probabilmente l'ennesima sparizione dal mercato.

Quindi toglierei completamente di mezzo l'incipit del 3D riportando, con tutto il rispetto, questo pittore alla sua modesta dimensione.
 
Sono soldi gettati se spesi nell'ottica dell'investimento.
Non lo sono se le sue opere ti gratificano e appagano il tuo senso estetico.
Ma ti ripeto che anche in Toscana e Firenze non ha molta considerazione, guarda le sue aggiudicazioni nelle varie Aste e ti farai un'idea al riguardo.
Con simpatia ;) P.S. Alcune gallerie a Fi, tra queste la galleria Spagna, ora chiusa, ha puntato molto anche su di lui ma con risultati non eclatanti. Il valore di Scatizzi non è lievitato nel tempo ma tutt'altro.

E' un pittore che ha prodotto una quantita' inverosimile di quadri, dei quali solo un 10%-20% sono apprezzabili. Di tavolette 10x10 cm o poco più grandi ne faceva anche 50 al giorno...
I suoi prezzi sono ormai bassi. L'unico che chiede cifre pazzesche (anche 20/30mila euro ad opera) è il nipote del pittore a cui fa capo la Galleria Il Fiore di Montecatini. Provate però a offrire a lui una vostra opera che lui stima 20/30mila euro e sentite quanto vi offre.... nulla, neanche 100 euro. :D:eek: Questo è il modo migliore per far affondare definitivamente sul mercato un pittore.
Discutibili i cataloghi che sono stati editi dalla Galleria Il Fiore, molto discutibili per il loro contenuto e le opere rappresentate.... e qui mi fermo! KO!KO!
 
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Da @gogojoe sul 3d Labronici
 
Pensa te, c'era anche l'argomento Scatizzi :D

Il mio primo quadro acquistato è stato proprio un piccolo olio di Scatizzi, precisamente 20 anni fa.

Mi sono letto questo thread e devo dire che, purtroppo, sono d'accordo con la maggior parte di coloro che hanno scritto che il mercato di Scatizzi è un mercato limitato, qualcuno ha detto "rionale", diciamo non proprio rionale ma che difficilmente supera i confini toscani.

Devo dire che a me l'artista è sempre piaciuto e tagliare corto etichettando le sue opere con "decorative" è abbastanza offensivo, specialmente da parte di chi non conosce l'artista e non è interessato né ad avvicinarsi alla sua arte, né a volerlo capire.

Purtroppo le sue opere non sono presenti dei musei più importanti e questo lo potremmo imputare alla "circoscrizione" del suo mercato o alla "limitatezza" di chi lo ha supportato negli anni, quando ancora il maestro era in vita, bastava guardare un po' all'internazionalità e meno al fare cassa vendendo i suoi quadri.

Certo neanche un artista come Ennio Morlotti (non a caso faccio il suo nome) ha opere alla Tate, al MoMa o al Pompidou, e quindi cosa vuol dire? Che non è un artista? Che le sue opere sono da arredo?
 
Il termine " Artista " di per se' puo' voler dire tutto e niente ...anch'io, da qualcuno vengo considerato tale ( ma io, in realtà NON mi ritengo Artista ) Scatizzi a me dice poco, sicuramente ha fatto "harakiri" commercialmente parlando, sia per colpe sue che di chi lo ha mal gestito ...ma puo' essere tranquillamente etichettato come Artista ..il problema è l'aggettivo da affiancare al sostantivo ...:D
 
Il termine " Artista " di per se' puo' voler dire tutto e niente ...anch'io, da qualcuno vengo considerato tale ( ma io, in realtà NON mi ritengo Artista ) Scatizzi a me dice poco, sicuramente ha fatto "harakiri" commercialmente parlando, sia per colpe sue che di chi lo ha mal gestito ...ma puo' essere tranquillamente etichettato come Artista ..il problema è l'aggettivo da affiancare al sostantivo ...:D

Hai ragione @Kiappo, esiste anche l' "Artista" di strada che non ha nessun successo commerciale ma cerca di "esprimere" se stesso o "utilizzare" le sue passioni per mangiare.
Il punto è che in questo fol, diversi utenti considerano "artisti" principalmente e solamente chi è in voga, conclamato nei libri di storia dell'arte o ha successo commerciale. Ecco qui che qualcuno utilizza il termine "pittorucolo da arredamento" per alcuni "artisti" rimanenti.
 
..e' pur sempre un forum dal titolo "Investimenti in arte e collezionismo"... :p
 
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