Infatti. Solo che l'imbroglio l'abbiamo fatto noi, entrando con l'Eurotassa una tantum e poi continuando a fare come se avessimo la Lira e fossimo nel 1984. Non dovevamo proprio entrare perchè non avevamo i numeri per farlo. Ma i partiti erano TUTTI europeisti allora, sia qui che altrove, quindi hanno votato TUTTI per farci entrare da subito. Si poteva anche decidere di adottare l'Euro in un secondo momento eh, ma noi abbiamo voluto fare i fenomeni
Erano tutti europeisti per un motivo semplice: all'epoca si pensava che il debito degli stati europei diventasse un unico debito europeo. Questo avrebbe consentito all'Italia di "confondere" il proprio debito con tutti gli altri. Era questo il vero vantaggio ventilato da Francia e Germania, le quali vollero fortemente l'Italia nell'Euro.
Per lo stesso motivo, fatta entrare l'Italia non si poteva dire no alla Grecia, altrimenti non sarebbe entrata nemmeno questa.
Nessuno all'epoca avrebbe pensato che ognuno rimaneva col suo debito e doveva pagarselo da sé, è folle pensarlo anche adesso nonostante sia attuale, visto che in una unione è assurdo che ognuno vada per i fatti suoi.
Prodi stesso lo disse in una famosa intervista dove ammetteva di essersi fidato della parola del cancelliere tedesco Kohl, manco scritta nero su bianco. Fesso com'è non sa neanche uno dei più antichi detti partoriti dalla nostra cultura millenaria: verba volant, scripta manent.
Un fesso, come fessi furono tutti gli altri che accettarono. E non è vero che tutti erano europeisti alla cieca, perché Craxi ammonì più volte che i parametri di Maastricht dovevano essere cambiati. Sempre egli narrava di forti gruppi finanziari che si sarebbero avvantaggiati da certe situazioni all'epoca in divenire ... Che dire, con tutto ciò che gli possiamo affibiare in quanto truffatore, Craxi sapeva fare comunque il suo mestiere.
Altri, palesemente, no.
Fino al 2011 i mercati non erano coscienti del fatto che tutti i debiti degli stati UE erano svincolati l'uno dall'altro. Fu la UE stessa, e gli eurocrati di Bruxelles, a scoperchiare il vaso di Pandora con il caso della Grecia. Da lì una discesa lenta verso l'abisso.