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ramirez ha scritto:quindi...io sono povero, una misera pensione, sono proprietario
di una casa....avrei bisogno di qualche soldo per pagare
la badante o altro.....e questa forma di finanziamento
sarebbe una vaccata???
Ricky Roma ha scritto:I banchieri/politici italiani...
E' evvidente che chi fornisce il finanziamento ha come interesse primario il recupero del danaro prestato: da qui anche la nota polemica sull' incapacità, in Italia a valutare i Business Plan.
Ora, qual' é il Business Plan che sta dietro a questa formula di prestito ?
Dov'é la creazione di valore, che presuppone la possibilità di restituire il prestito ... ( é un'altro eccesso di creatività nella finanza: che in realtà può essere creativa quanto la matematica ).
DarioL ha scritto:Conconrdo con chi ha espresso pareri dispreggiativi o per lo meno scettici.
Il massimo dell'ironia (involontaria) si ottiene dicendo che così i pensionati che non hanno una pensione sufficiente possono contare su una cifra che gli dia respiro.
Ma se hanno una pensione insufficiente come pagano la rata del mutuo?
La regalano in eredità ai figli che devono scegliere se perseguire il debito o perdere la casa?Che bella invenzione.
Certo risolvere il problema sociale delle generazioni future che avranno pensioni insufficienti con l'indebitamento è un vero colpo di genio del legislatore.
Scusate ma io ho sempre più l'impressione che stiamo sragionando.
In questo modo i figli e i nipoti magari sono portati ad interessarsi un po' di piu' alla cura dei loro congiunti._Sharik_ ha scritto:Magari sono io che non ci ho capito un tubo ma questa cosa mi pare positiva, è folle che uno che ha 200/300 mila Euro di immobili, mille acciacchi e una aspettativa di vita non lunghissima stia a fare i salti mortali con la pensione.
L'alternativa sarebbe vendere l'immobile ed andare in affitto ma è un cambiamento enorme per un anziano e i costi sono più salati.
Per quanto riguarda gli eredi, bhe la casa se la è comprata l'anziano ed è giusto che la usi come meglio crede, altrimenti possono mettersi le mani in tasca e aiutare loro finanziariamente il nonnetto. In fondo le pensioni sono una invenzione recente (le ha introdotte Mussolini in Italia se non erro) ma gli anziani esistevano pure prima, li mantenevano i familiari.
aston ha scritto:Mi sembra che il tuo discorso tralasci una parte fondamentale della questione, ossia che l'anziano spesso ha un valore enorme (rispetto alle sue esigenze quotidiane) immobilizzato nella casa di proprietà; la pensione non sarà sufficiente, ma la casa di proprietà è largamente sufficiente a sopperire alle esigenze impellenti che un anziano può avere.
Tu parli solo di debiti e di case, ma non accenni minimamente al fatto che la persona anziana debba vivere in un modo decoroso la sua vecchiaia; e garantire questo ti assicuro che non è assolutamente semplice o poco costoso.
La questione va vista in tutti i suoi aspetti.
La dignità di vita dell'anziano è acquisita se ha un parente/erede che se ne occupa; in quel caso sarà lui che provvederà, sotto tutti gli aspetti, e così la casa non sarà toccata da nessuno.DarioL ha scritto:La dignità di vita dell'anziano ex lavoratore dovrebbe essere un dato acquisito e non una sporadica eventualità.
Il problema nudo è questo: poiché non è più nelle condizioni di poter essere autosufficiente il pensionato del futuro,allora gli diamo la possibilità di darci la casa che ha comprato e pagato e noi in cambio gli diamo dei soldi che gli serviranno per vivere.
Se paga noi guadagnamo con gli interessi e se non paga noi ci prendiamo la casa.E questo vale anche per gli eredi.
Francamente mi pare un orrore sociale.
leo66 ha scritto:Con questo sistema vi saranno persone che avranno lavorato tutta la vita per gli istituiti bancari. Facciamo un esempio piuttosto concreto.
Il giovane inizia a lavorare a 20 anni; mette i soldi in banca per 7-10 anni, dove vista la professionalità gli fruttano poco o nulla.
Dopodichè va a vivere da solo o si sposa.
Ha circa 30 anni e visti i prezzi degli immobilie e lo stipendio basso fa un mutuo per 25- 30 anni. (la banca ovviamente gli ha consigliato di farlo piu' lungo possibile per pagare la rata piu' bassa) e quello pensa di essere consigliato bene.
Arriva a 55 anni e dopo tanti sacrifici la casa necessita di interventi di manutenzione straordianaria per cui va nella sua banca dove gli propinano un altro debituccio.
Compie 65 anni e con la pensione dimezzata e senza soldi da parte (li ha dati alla banca) e non riesce a vivere; nessun problema c'è ancora la banca che lo aiuta con altro mutuo. Stessa ipocrisia (mancata trasparenza) di 35 anni prima e la frittata è fatta.
Questa è la situazione:
- Se non ha eredi va bene, ma se hai dei figli cosa racconta loro"?
"Sono solo 45 anni che lavoro per far guadagnare la mia banca; posseggo solo una casa con ipoteca che caro figlio dovrai estinguere tu".
Il figlio ma papà "ho anch'io il mutuo trentennale sulla mia casa... come posso pagare anche la tua??"
E allora ecco che la banca si appropria dell'immobile o lo venderà all'asta.
Non solo ha rovinanato un poveraccio, un somaro che non ha capito nulla da vita ma
addirittura i figlio.
E' vero che i fessi si fanno fregare ma che lo stato autorizzi questo è una vera indecenza.
Non era sufficiente vedere la nuda proprietà come accadeva fino ad ora??
springella ha scritto:Allora (bando alle resistenze psicologiche) se il nonnetto decide di vendere la casa, incassa per esempio 250.000 euro - Bene, si compra un bel mini al piano terra con fazzolettino minimo pro-forma di giardinetto (sempre meglio dell'ospizio no?) con una cifra che secondo la zona geografica pagherà dagli 80.000 ai 140.000 euro circa. Ora, gli resterebbero oltre 100.000 euro da spendere come vuole, evita l'ospizio comunale (e relative spese per lui o per i parenti), evita di lasciare patate bollenti agli eredi, evita di vincolarsi con chicchessìa, evita di chiedere soldi ai figli. E agli eredi almeno gli resta un mini !
Macchese ha scritto:In tutte queste discussioni non si tiene conto della persona di cui si sta parlando, ossia del "nonnetto", cioè non tenete conto del fatto che, almeno in italia, un uomo che ha vissuto per 50 anni in una casa difficilmente la abbandonerà, se non per cause di forza maggiore (malattia).
Perchè in quella casa ci sono 50 anni della loro vita, piena di ricordi, di segni, di momenti di gioia e di dolore...
In Italia non si possono lasciare debiti ad altri !!!!leo66 ha scritto:lasciare debiti agli altri mi pare una vera assurdità come già espresso e comunque,
se proprio vuole, il vecchieto ha un 'altra soluzione: vedere la casa a vivere in affitto.
Con 250.000 cash e con 800 euro al mese di affitto ha altri 30 anni di autonomia; se arriva a 100 anni farà un finanziamento con una delle tante finanziarie succhiasoldi che si vedono in tv. Di sucuro 30.000 euro li danno anche a lui.
ramirez ha scritto:In Italia non si possono lasciare debiti ad altri !!!!
neanche volendo !!!
Saranno gli altri a decidere se assumerseli o no !!