Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
Nota: This feature may not be available in some browsers.
Cosa vedo oggi di "nuovo" nell'Arte?
Dove potrebbe evolvere? Dove osare?
Sappiamo, con assoluta certezza, "riconoscere" un vero talento?
Bel compitino eh!
Su su, forza e coraggio, voglio i migliori qui eh!!!
Cosa vedo oggi di "nuovo" nell'Arte?
Dove potrebbe evolvere? Dove osare?
Sappiamo, con assoluta certezza, "riconoscere" un vero talento?
Bel compitino eh!
Su su, forza e coraggio, voglio i migliori qui eh!!!
In pittura purtroppo non ci sono grandi spazi credo....l'unico modo e' abbandonare la tela e sperimentare nuovi supporti con nuovi materiali e colori speciali che le nuove tecnologie danno a disposizione, altro discorso per la scultura, credo che margini ce ne siano
Concettualmente nel 2014 e' difficile fare qualcosa di nuovo.
Forse bisognerebbe ritornare a valorizzare il lavoro tecnico e sfruttare maggiormente i nuovi materiali e mezzi che il progresso ci mette a disposizione. Se si vuole fare "arte contemporanea" bisogna fare un'arte adatta al tempo che si vive. Quindi la pittura ad olio la accantonerei, cosi' come la tela, e proverei ad osare di piu' su cio' che di nuovo abbiamo a disposizione.
Conosci gli scritti di Severino? Se non li conosci penso che gradiresti la sua esposizione su questi temi.<cut> La paura..
E di che cosa l'uomo ha più paura? beh, non so voi, ma io credo della morte..
<cut>
Conosci gli scritti di Severino? Se non li conosci penso che gradiresti la sua esposizione su questi temi.
Questo terrore per la morte è limitato al pensiero occidentale, altre culture vivono diversamente la relazione con la morte (quindi anche un forma espressiva basata su questo terrore è probabilmente limitata alla fonte).
Ecco un esempio di un artista che, a 75 anni, continua a sperimentare nuovi mezzi di espressione:
L'arte per iPad di David Hockney [foto] - Wired.it
Conosci gli scritti di Severino? Se non li conosci penso che gradiresti la sua esposizione su questi temi.
Questo terrore per la morte è limitato al pensiero occidentale, altre culture vivono diversamente la relazione con la morte (quindi anche un forma espressiva basata su questo terrore è probabilmente limitata alla fonte).
Concettualmente nel 2014 e' difficile fare qualcosa di nuovo.
Forse bisognerebbe ritornare a valorizzare il lavoro tecnico e sfruttare maggiormente i nuovi materiali e mezzi che il progresso ci mette a disposizione. Se si vuole fare "arte contemporanea" bisogna fare un'arte adatta al tempo che si vive. Quindi la pittura ad olio la accantonerei, cosi' come la tela, e proverei ad osare di piu' su cio' che di nuovo abbiamo a disposizione.
Penso che le possibilità dell'arte siano infinite, però... Se ti metti a lavorare con olio su tela hai alle spalle una storia vastissima e quindi il rischio di andare su schemi pre-esistenti è alto, se usi tecnologie e materiali nuovi più facilmente otterrai risultati prima mai ottenuti ma la difficoltà starà nel dare un senso concettuale ed estetico ai manufatti. Vedo che la maggioranza degli artisti emergenti acclamati usa olio su tela. Molti cadono in fallo ma ancora il mercato non lo sà...
Mentre altri emergenti battono nuove strade ma con risultati controversi
Bravo Cellix () il punto sono le nuove tematiche. Chi volesse partire dai materiali, dagli strumenti in sé avrebbe perso in partenza. Altro è conoscere tutte, o molte delle nuove possibilità espressive per usarle alla bisogna; altro invece partire da queste possibilità per creare poi qualcosa di nuovo. La seconda che ho detto non porta a nulla. PRIMA devono esserci gli uomini e i loro bisogni, solo DOPO gli edifici che a questi bisogni rispondono. Un dopo non temporale, ma attenzionale, psicologico, mentale, o come cavolo si voglia dirlo.Il bisogno di assoluto che ci anima, nel proporci nuove tematiche, ci vieta i mezzi considerati propri al linguaggio pittorico; non avendo interesse
ad esprimere soggettive reazioni a fatti o sentimenti ma volendo il nostro
discorso essere continuo e totale escludiamo quei mezzi del linguaggio
(composizione e colore) che sono sufficienti solo al discorso limitato, alla
metafora ed alla parabola, e che si rivelano gratuiti allorchè si consideri
che, sollecitando per la loro multiformità una scelta, pongono una
problematica spuria e non essenziale allo sviluppo dell’arte.
da: Enrico Castellani, in “Azimuth”, n. 2, Milano 1960
Bravo Cellix ()
e lasciami nell'anonimato della mia giungla
che mi piace di più
Bravo Cellix () il punto sono le nuove tematiche. Chi volesse partire dai materiali, dagli strumenti in sé avrebbe perso in partenza. Altro è conoscere tutte, o molte delle nuove possibilità espressive per usarle alla bisogna; altro invece partire da queste possibilità per creare poi qualcosa di nuovo. La seconda che ho detto non porta a nulla. PRIMA devono esserci gli uomini e i loro bisogni, solo DOPO gli edifici che a questi bisogni rispondono. Un dopo non temporale, ma attenzionale, psicologico, mentale, o come cavolo si voglia dirlo.
Il ferro in edilizia fu usato a lungo come fosse legno, ma di fronte a nuove necessità si fu costretti a riconoscerne le attitudini specifiche. Lo stesso accadde per il cemento, o anche per il legno, che fu curvato in modo nuovo per creare la sedia Thonet (rispondendo ai criteri del periodo che esigevano non la retta e l'angolo, ma la curva liberty "a coda di topo").
Il colore a olio nacque per ottenere trasparenza e profondità. Oggi però viene usato anche per effetti di materia, ma allora possono esserci materiali alternativi. Però anche il tempo dei Burri e dei Tapiès è passato, oggi l'esigenza espressiva sembra indirizzata non a meditare, non a decorare, non a spiritualizzare, ma a stupire. Questo è il nuovo barocco, e se si vuole un esempio si guardi Samorì, o Koons eccetera. E se "padrona" del barocco fu, almeno inizialmente, la Chiesa, padrone del barocchiume odierno è probabilmente il Dio Denaro.
Quando Giustino, in altro punto, consiglia a De Ruvo di stare in guardia contro le seduzioni della "via galleristica" esprime in realtà un'alta protesta contro questo padrone cieco e irresponsabile e contro il suo dominio solo apparentemente tirannico ed ineluttabile, in realtà fragile come un subprime.
Non è necessario che tutti conoscano il buono che abbiamo fatto se per farlo conoscere dobbiamo inchinarci al mostro.