Covid, sanificatori d'aria nelle scuole | Il Friuli
Covid, sanificatori d'aria nelle scuole
Piccin (FI): "La Regione si attiverà con lo Stato perché venga redatto un piano di sanificazione che tenga conto dell’utilizzo di questi dispositivi"
Covid, sanificatori d\u0027aria nelle scuole
05 novembre 2020
“In questa fase dell’emergenza sanitaria è fondamentale che le attività che si svolgono in presenza siano ospitate in ambienti sicuri. Per questo la Regione si attiverà con lo Stato perché venga redatto un piano di sanificazione delle scuole che tenga conto anche dell’utilizzo di sanificatori dell’aria basati su raggi UV-C a “camera chiusa”, ovviamente considerando i pareri scientifici sull’efficacia e la sicurezza in materia, e valuterà la loro fornitura a scuole e altri ambienti”. Lo afferma la consigliera regionale Mara Piccin (Forza Italia), prima firmataria dell’ordine del giorno sui “Sanificatori d’aria nelle scuole e in altri ambienti chiusi”, approvato dalla giunta Fedriga.
“Sulla base delle misure di sanificazione e igienizzazione indicate per le scuole – osserva la forzista -, non esiste alcun obbligo di impiego di dispositivi di sanificazione dell’aria a raggi UV-C o a ozono, già adottati in alcune scuole e istituti in varie zone d’Italia e disponibili in numerosi modelli sul mercato. Nonostante alcune indicazioni tendano a sottolineare soltanto gli aspetti potenzialmente dannosi di alcune apparecchiature di questa fattispecie, in particolare legati all’esposizione diretta ai raggi UV-C, esistono sul mercato – sottolinea Piccin - dispositivi di sanificazione dell’aria la cui sicurezza è certificata e che non espongono direttamente ai raggi le persone che si trovano nello stesso ambiente, in quanto “a camera chiusa” (ovvero i raggi ultravioletti restano confinati nella cella di flusso dell’apparecchio)”.
“Inoltre, sono in corso studi approfonditi che prendono in considerazione la validità della tecnologia UV-C per la sanificazione dell’aria – aggiunge -: si è confermato come, in determinate condizioni, l’utilizzo di questi dispositivi in spazi chiusi possa ridurre approssimativamente a zero i rischi di infezioni causate da agenti tra i quali i virus, il che rappresenterebbe un notevole contributo al contenimento dei contagi”.
"Grazie al nostro ordine del giorno, la giunta si attiverà per valutare con lo Stato l'utilizzo e la fornitura di queste apparecchiature. Il miglior mezzo per contrastare il Coronavirus resta la prevenzione per mezzo di mascherine, igienizzazione personale e distanziamento sociale: se a questi uniremo un'efficace e costante sanificazione degli ambienti, anche grazie alla tecnologia – conclude Piccin -, faremo un passo avanti verso il contenimento dei contagi".