@signor pomata Io penso che l'estremismo da entrambi i lati sia errato.
Penso che il voto democratico sia sacrosanto (anzi credo che proprio questa "paura di far sbagliare il popolo" stia favorendo gli estremisti visto che in questa maniera le promesse strampalate che fanno non vengono mai messe alla prova e non si arriva mai a capire quanto fanno male) e non penso che ammazzare di tasse e di lavoro le persone, abbandonando le fasce più deboli, sia la giusta strada.
Però voglio essere realista, ho letto quel che hai scritto in più topic e mi pare che tu voglia ignorare completamente la situazione economica italiana come se si potesse spendere senza alcun limite e sia giusto evadere le tasse perché alte... Su questo non sono d'accordo. Per quanto mi riguarda è necessario cercare di muoversi all'interno di regole economicamente sostenibili, garantendo un minimo di welfare ma cercando contemporaneamente di diminuire l'enorme debito pubblico in modo che sia sotto controllo (dopotutto l'avanzo primario è positivo, quindi se ripaghiamo pian piano parte del debito le cose possono migliorare). Questo per fare in modo che le generazioni future abbiano modo di avere le mani più libere anche con l'europa (detto francamente io non penso che convenga uscire dall'europa ma se anche fosse conveniente lo sarebbe solo con i conti a posto).
Non sto dicendo di azzerare il debito (uno stato è normale che abbia del debito pubblico) ma non dev'essere fuori controllo.
Riguardo la Fornero come ho già scritto ritengo che si possa correggere in maniera intelligente mettendo un tetto all'età, perché il fatto che continui ad aumentare non lo ritengo sostenibile oltre i 70 anni (già adesso i 65 anni mi paiono un limite fin troppo azzardato), e cercando di dare la possibilità di lasciare prima il lavoro trattenendo parte dell'assegno per il tempo di anticipo (in modo che se uno vuole andare in pensione qualche anno prima e può permettersi di rimetterci qualcosina lo possa fare... in fondo con il contributivo le pensioni dovrebbero essere calcolate in base ai reali contributi, quindi è anche giusto che uno possa goderne in maniera flessibile).
Il problema di quota 100 non è il fatto di far andare prima in pensione, il problema è che lo fa in base ad un principio che, a mio parere, è sbagliato. Favorire solo chi ha avuto una carriera continuativa facendo andare in pensione prima persone che già sarebbero andate in pensione pochi anni dopo senza penalizzazioni ed escludere tanti che magari hanno pochi anni in meno di contributi o altrettanti contributi ma qualche anno in meno significa fare discriminazione in base a dei parametri arbitrari. Le regole della pensione dovrebbero essere il più possibile standard e basarsi su regole comuni e sostenibili sul lungo periodo perché tutti vogliamo avere accesso ad una pensione dignitosa, possibilmente con regole chiare.
è giusto che ci sia qualche agevolazione per lavori usuranti/notturni (io perlomeno lo ritengo corretto) ma non mi sembra giusto che un normale impiegato riceva un trattamento di favore a costo della comunità.