Certo se hanno deciso non tornan indietro.
Ma mi danno la spiegazione. E siccome di queste operazioni ne faccio almeno 3 all'anno, per me è importante capire cosa è cambiato senza che il testo sia cambiato. Mi cambia il secondo lavoro.
A proposito oggi c'è su MF un articolo su come salta la soglia dell'OPA obbligatoria
pagina 3 di MF di oggi.
Qualcuno riesce a postare?
Taxi
Mah...sconcertante anche questa...
Certo che se è sparita la residuale decisa da consob gli azionisti di minoranza vedono scomparire l'unica tutela che avevano dalle opa rapina...
MF
Numero 183 pag. 3 del 17/9/2009 | Indietro
Salta la soglia dell'opa obbligatoria
PRIMO PIANO
Di Andrea Bassi e Roberto Sommella
l'offerta non scatterà più automaticamente, ma la consob deciderà caso per caso
La modifica, chiesta da Assonime, inserita in un decreto per il prossimo Cdm. Dietrofront sulla passivity rule
Il governo prepara l'ennesimo blitz sulla legge sull'opa. Dopo l'innalzamento della soglia di acquisto di azioni proprie (dal 10 al 20%), dopo aver aumentato al 5% del capitale il tetto agli acquisti annui da parte dei soci di maggioranza prima che scatti l'opa da consolidamento, adesso è la volta delle regole sull'offerta obbligatoria. Nelle intenzioni del governo, che al prossimo consiglio dei ministri discuterà un dlgs sulle opa, ci sarebbe quella di non far scattare più automaticamente l'obbligo per i soci che, di concerto e anche se aderenti a un patto di sindacato, superano il 30% del capitale di una società. Toccherà alla Consob, se la bozza del decreto non sarà modificata, giudicare caso per caso se l'opa deve essere lanciata o meno. A premere per rivedere in questo senso la normativa sarebbe stata Assonime, la lobby delle grandi imprese presieduta da Luigi Abete. La tesi di fondo è che l'esistenza di un patto di sindacato non implica automaticamente che gli acquisti siano effettuati di concerto tra i soci. Ma la modifica potrebbe rendere meno trasparente il mercato, vista l'enorme diffusione sul listino italiano di società blindate da patti, oltre a rendere più complicato il lavoro della Consob e dare meno certezze agli investitori.
Quella sull'opa obbligatoria non sarà l'unica novità in materia inserita nel decreto. Il governo ha deciso di fare una mezza marcia indietro anche sulla passivity rule (il divieto di effettuare azioni di disturbo nei confronti degli scalatori). Nel pieno della crisi era stato deciso di renderla facoltativa, lasciando solo la possibilità alle società di inserire la passivity rule nei loro statuti. Ovviamente nessuna quotata lo ha fatto, preferendo godere della blindatura offerta dall'esecutivo. Adesso con il nuovo decreto il meccanismo viene invertito. La passivity rule sarà sempre considerata in vigore, a meno che le quotate non decidano di sterilizzarla nei loro statuti. Ma la manovra ha i suoi rischi, in quanto il mercato tende a penalizzare le società non scalabili. (riproduzione riservata)