Report da leggere
shark io ho stima di te! ma non posso dare retta ad un target price come quello. Forse in 5 anni, dopo un paio di ADC....
dare un target a 14,62 con un valore attuale ad 8 significa solo prendere per il **** gli investitori, complimenti psicoanalisti di HSBC
come no..volta buona che arrivi a 3.00
BANCHE ITALIANE Sistema solido, panico immotivato, dice Kepler Cheuvreux
05/02/2016 15:19 - WS
Dopo un crollo del 30% da inizio anno, le banche italiane sono un'occasione d'acquisto, parola di Kepler Cheuvreux. In un report diffuso oggi, gli analisti della banca d'affari francese vanno ad analizzare con la lente di ingrandimento la reale esposizione di ogni banca italiana e le relative coperture. Il responso è che il sistema è solido e il panico che si è diffuso sul mercato negli ultimi giorni è immotivato.
La diffidenza verso le banche italiane ha iniziato a diffondersi con il fallimento delle quattro banche regionali (Banca Marche, Banca Pop.Etruria, CariFerrara e CariChieti) che per la prima volta nel nostro Paese non hanno rimborsato i possessori di obbligazioni subordinate, lasciando andare a zero il valore di bond emessi per 768 milioni di euro e con i timori che il modello di bad bank finalmente concordato con la UE comporterà per le banche ampie svalutazioni e conseguenti aumenti di capitale.
Ma procediamo con ordine.
Il timore sui bond subordinati e un eventuale improvviso aumento del costo del finanziamento è eccessivo e avrebbe un impatto davvero limitato sul sistema. Le cifre parlano chiaro. I bond bancari in mano alla clientela retail pesano solo per il 12% delle fonti di finanziamento delle banche, percentuale che scende a circa il 6% sul totale degli asset raccolti dai privati. Una fetta ancora minore è quella dei bond di tipo subordinato, finiti nell'occhio del ciclone: quelli in mano al retail valgono solo lo 0,5% dei finanziamenti per le banche. Un peso destinato a scendere rapidamente grazie alla politica della BCE che offre alle banche altri strumenti di finanziamento a costi inferiori. Per quest'anno, infatti, sono attese emissioni di bond bancari alla clientela retail pari alla metà del 2015. Insomma un livello quasi trascurabile.
La maggior parte dei finanziamenti al sistema bancario non arriva dai bond ma dai depositi: 77,3% dell'intero funding bancario. Anche su questo fronte non ci sono segnali preoccupanti.
Gli analisti temevano che dopo l'approvazione delle regole del bail-in per le insolvenze bancarie, il sistema avrebbe patito dei deflussi. Così non è stato. Nell'ultimo trimestre i depositi sono aumentati del 2,2% sul trimestre precedente. "Bail in, tassi ai minimi e un'economia mondiale debole, sono tutti fattori che i mercati già conoscevano", spiega la nota di Kepler Cheuvreux.
Il secondo fattore di debolezza indicato per il sistema bancario italiano sta nelle regole della bad bank, che prevedono la nascita di veicoli societari appositi, uno per ogni banca, dove far confluire i crediti deteriorati, adeguatamente svalutati. Anche in questo caso i dubbi sono nati dopo il salvataggio delle quattro banche regionali che hanno venduto i loro crediti deteriorati a un valore pari al 17% del nominale. In media le banche italiane hanno iscritto a bilancio i loro non performing loan a un valore pari al 44% del nominale, svalutarli ulteriormente comporterebbe perdite.
Secondo Kepler Cheuvreux la cessione dei crediti deteriorati a solo il 17% del loro valore non è un buon prezzo di riferimento, infatti la tempistica ha portato a forti svalutazioni sul loro reale valore. Nonostante questo, Kepler-Cheuvreux taglia dell'8% in media le stime di utili del nostro sistema bancario per incorporare successive svalutazioni dei non performing loans che confluiranno nelle band bank.
Il risultato, spiega Kepler Cheuvreux, è che a questi prezzi le banche italiane quotano a un rapporto Prezzo/Tangible equity 2016 (patrimonio netto meno avviamento) di sole 0,6 volte, un multiplo ragionevole è circa 0,9-1 volta. Il rapporto prezzo/utili stimati al 2017 è pari in media a 8 volte e scende a 7, escludendo Intesa San Paolo. Kepler-Cheuvreux, inoltre, calcola che dal 2015 al 2017 le nostre banche in media dovrebbero mettere a segno un aumento degli utili del 30% medio annuo.
Sui singoli titoli questa analisi si traduce in una promozione a BUY (da Hold) per Unicredit (UCG.MI) (target price a 4,8 euro da 6,3) , Mediobanca (MB.MI) (target a 8,9 da 9,9 9) , Ubi (UBI.MI) (target a 5,7 euro da 6,5) e Banca Popolare dell'Emilia Romagna (BPE.MI) (target a 5,8 euro da 7,7) .
Raccomandazione BUY confermata per Intesa (ISP.MI) (t.p. a 3,7 euro da 3,8) e HOLD su Mps (target 1,0 euro da 1,8 euro) , Banco Popolare (BP.MI) ( target a 9,7 euro da 12,8 euro) e Pop.Milano ( target a 0,83 euro da 0.86 euro).
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