«Incipit vita nova»

Settore bancario soffre in modo forse esagerato in questo momento!

Dove si ferma la slavina?? è questo il grande dubbio, questa volta non ho capito nulla sui movimenti delle banche e sono in morsa!!!
 
personalmente non penso nulla a riguardo ...anke perkè il mercato se ne frega delle fusioni...semplicemente il mercato vuole liberarsi di titoli ke potrebbero valere anke zero... :censored:

...io cerco solo di capire la direzione dei prezzi...e qs da illo tempore...

...stessa situazione del banco anche x molti altri big del settore bancario.....


la causa : tanti ...troppi incompetenti ai vertici di banke e dintorni...

;)
 
Bene, si fa per dire... soffrire! soffrire!! soffrire!!!
 
se avete voglia risentite la trasmissione di Barisone su radio24, gli ultimi mnuti.
Parla della fusione tra' bpm e banco.

buona serata


adesso a Radio24 hanno detto che la fusione Milano-Verona è molto probabile, forse l'annuncio già a fine mese
 
Ultima modifica:
...ancora pochi giorni per gli spuazzi sul portone di p.zza nogara...
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Bp con Bpm, Fratta Pasini fa marameo a Verona
La probabile aggregazione del Banco Popolare con l'istituto di Milano dimentica il "territorio", che invece da tanta retorica é stato strumentalizzato a Vicenza e Montebelluna


Non so se ci avete fatto caso, ma a Verona, in questi giorni di trattative all’ultimo sangue per la fusione fra il Banco Popolare e la milanese Bpm, nessuno parla di “banca del territorio”.

Alla Banca Popolare di Vicenza, imperante Zonin, era il mantra diffuso che ne giustificò la resistenza da ultimo giapponese a difesa del regime cooperativo, travolto dalla riforma Renzi delle popolari e bacato dal mancato confronto col mercato, con la bolla azionaria che sappiamo, sfociata in una clamorosa inchiesta giudiziaria e nella fine del suo ventennale strapotere.

A Veneto Banca, più o meno la stessa storia: Vincenzo Consoli, il manager che guidava una nave di proprietà di un gruppo di imprenditori che gli avevano dato pieni poteri, anche lui si avvolgeva nella bandiera della finanza territoriale, e infatti anche lui è sotto indagine per gli stessi motivi del suo gemello e nemico giurato Zonin.
Qualcuno ha scritto: quando sentire nominare la parola “territorio”, state sicuri che ve lo stanno mettendo in quel posto. :D

Ma un conto é marciarci, sulle frasi fatte e le cortine fumogene, un altro é eccedere in senso opposto, calpestando il valore – non solo economico ma anche simbolico e identitario – che la banca storica di una città ha, in questo caso, per il capoluogo scaligero.

Fra i veronesi passa di bocca in bocca l’amara constatazione che, se andrà in porto il matrimonio fra il Banco Popolare e la Bpm, Verona perderà tutta la sua dote: non sarà più una capitale finanziaria autonoma, ma la dèpéndance di Milano.
Non più centro, ma periferia.
Un’annessione, più che una fusione.
Una sconfitta, più che una vittoria a metà.
Perché è evidente che, se Verona e Milano si uniscono, il maschio è Milano.

Quindi chi ci guadagna veramente? Di sicuro Carlo Fratta Pasini, che presidente é (del Banco veronese) e presidente sarà (del nuovo gruppo bancario con Bpm).

Una presidenza val bene la milanesizzazione dell’istituto, no?

Val bene un valore di concambio fissato, diciamo, alla buona:
Bpm è molto più piccola del Banco Popolare (un attivo di 49 miliardi contro 123, con 706 sportelli contro 1780),
Banco Popolare ha il triplo delle sofferenze di Bpm (11 miliardi contro 4,3),
le rispettive capitalizzazioni sono però quasi uguali (4,2 contro 4 miliardi),
facciamo pari così che il valore sia identico, e il concambio lo mettiamo a 12 azioni di Piazza Meda per 1 di Piazza Nogara.


Val bene il posto di amministratore delegato, che operativamente conta più del presidente, per il milanese Giuseppe Castagna.
Val bene accettare, se questo sarà l’esito del tira e molla in corso, un consiglio d’amministrazione con 8 consiglieri dell’una e 8 dell’altra, alla pari, cioé in realtà a vantaggio di Bpm.
Val bene parcheggiare l’attuale ad dell’istituto scaligero, Pier Francesco Saviotti, alla presidenza del comitato esecutivo, visto che per ragioni di età e di perduto slancio, il buon Saviotti rappresenterà una figura più ornamentale che altro. :yes:

D’altronde, parliamoci chiaro: Bpm è messa molto meglio, come conti e come crediti deteriorati.
Dal punto di vista freddo ma sostanziale dei numeri, ha buon diritto a fare la voce grossa. Chi non ne ha a restare lassù, al vertice, sono Saviotti e soprattutto Fratta Pasini, che nonostante lascino un Banco Popolare sofferente (sia pur non sull’orlo del fallimento, come le altre due popolari venete che si quoteranno soltanto ora), non lasciano neanche con le cannonate.
Anzi, Fratta Pasini per così raddoppia: diventa capo del board di un nuovo gruppo bancario da 6,5 miliardi e 25 mila dipendenti, che senz’altro non gli frutterà un compenso inferiore ai 567 mila euro che percepisce oggi.
Anzi.
Che volete che sia, dunque, se Verona e i veronesi ci perderanno.

D’altra parte, se il loro sindaco, il quasi-renziano Flavio Tosi, ha pure sponsorizzato l’aggregazione, e se lo scontento non supera la soglia del mugugno e della rabbia repressa, pretendete che il Fratta Pasini pensi al mitico e mitologizzato – ma reale – territorio? :D...:D...:D

Devo cambiare la prima regola del topo..."quando senti un amministratore di banche popolari che dichiara di agire per il bene del territorio,il giorno dopo vendi tutto
ora là cambierò, quando senti dire:"le nostre sofferenze sono migliori della altre,hanno copertura con garanzie reali dall 80% al 105%,per questo accantoniamo così poco"......si vende tutto...

la più comica però e sentire dire:....."non abbiamo problemi di liquidità" :specchio:
Ci credo,è vero al 100%,con 34 miliardi di obbligazioni senior emesse nemmeno io avrei problemi di liquidità :specchio::specchio:

Le banche fuse hanno meno possibilità di essere scalate,quindi aumenta la probabilità di mantenere le poltrone.
 
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Settore bancario soffre in modo forse esagerato in questo momento!

Dove si ferma la slavina?? è questo il grande dubbio, questa volta non ho capito nulla sui movimenti delle banche e sono in morsa!!!

Dopo la terribile crisi dei subprime USA (2007-09) e dopo la terribile crisi dei Debiti sovrani UE (2010-12)... questa e' la terribile crisi dei NPL... Ci siamo risollevati alla grande dalle prime 2 crisi e ci risolleveremo anche da questa... :cool:

Ogni volta la speculazione riesce a suggestionare il mercato come fossero tutti dei novizi... :)
 
Dopo la terribile crisi dei subprime USA (2007-09) e dopo la terribile crisi dei Debiti sovrani UE (2010-12)... questa e' la terribile crisi dei NPL... Ci siamo risollevati alla grande dalle prime 2 crisi e ci risolleveremo anche da questa... :cool:

Ogni volta la speculazione riesce a suggestionare il mercato come fossero tutti dei novizi... :)

certamente,però tutto andrà a benefico dei nuovi azionisti.Intanto ai vechhi soci hanno chiesto 3.5 miliardi di euro e bruciato l*85% del capitale...cornuti e mazziati
 
certamente,però tutto andrà a benefico dei nuovi azionisti.Intanto ai vechhi soci hanno chiesto 3.5 miliardi di euro e bruciato l*85% del capitale...cornuti e mazziati

Sono entrato e uscito da BP almeno 3 volte, ma dopo l'ultimo adc... quindi non saprei valutare con esattezza la situazione dei vecchi azionisti;... cmq, quando ci si trova davanti ad un adc diluitivo bisogna partecipare e saper attendere. Ad esempio, negli anni recenti questa strategia con ISP, UCG, Unipol, BPM, ecc... ha funzionato alla grande.

Più in generale, la prima regola d'oro dei mercati è "comperare il panico e vendere l'euforia" e la seconda regola d'oro è "diversificare il più possibile". Nelle precedenti crisi, quando possibile ho sempre seguito queste 2 massime (anche con i titoli finanziari) ed ogni volta me la sono cavata abbastanza bene, anche se qualche ferita è stata inevitabile.
 
Sono entrato e uscito da BP almeno 3 volte, ma dopo l'ultimo adc... quindi non saprei valutare con esattezza la situazione dei vecchi azionisti;... cmq, quando ci si trova davanti ad un adc diluitivo bisogna partecipare e saper attendere. Ad esempio, negli anni recenti questa strategia con ISP, UCG, Unipol, BPM, ecc... ha funzionato alla grande.

Più in generale, la prima regola d'oro dei mercati è "comperare il panico e vendere l'euforia" e la seconda regola d'oro è "diversificare il più possibile". Nelle precedenti crisi, quando possibile ho sempre seguito queste 2 massime (anche con i titoli finanziari) ed ogni volta me la sono cavata abbastanza bene, anche se qualche ferita è stata inevitabile.

il problema è che su borsa italiana di "euforia" non se ne vede da parecchi anni ormai ....è dal 2007 che vedo solo lenta / costante distruzione di valore.....ma pare che ai ns governanti importi na se.ga ....
 
benvenuto a tutti coloro appassionati di salto con l'ASTA
 
Buongiorno a tutti,
sto monitorando alcuni titoli bancari scesi in maniera considerevole (per usare un eufemismo..) negli ultimi due mesi; banco popolare è uno di questi, che presenta a livello grafico daily importanti divergenze rialziste con anche volumi molto elevati; la prospettiva di breve è per un rimbalzo importante fino a 10 euro nel giro di un paio di settimane
 

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...ancora pochi giorni per gli spuazzi sul portone di p.zza nogara...
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Bp con Bpm, Fratta Pasini fa marameo a Verona
La probabile aggregazione del Banco Popolare con l'istituto di Milano dimentica il "territorio", che invece da tanta retorica é stato strumentalizzato a Vicenza e Montebelluna

:D...:D...:D
ciau ake, una veloce

due lineette por favor sul lingo

merci
 
il problema è che su borsa italiana di "euforia" non se ne vede da parecchi anni ormai ....è dal 2007 che vedo solo lenta / costante distruzione di valore.....ma pare che ai ns governanti importi na se.ga ....

Se esamini i grafici storici delle banche italiane dal 2007 ad oggi vedrai (salvo alcune eccezioni...) che le quotazioni hanno seguito una specie di sinusoide molto accentuata... vale a dire con gole e creste assai distanti... :cool:

Personalmente ho cavalcato le suddette sinusoidi almeno 2 volte complete su ISP, UCG, UBI, BPM, BPER... con ottimi profitti... ora sono al 3° giro esteso a CreVal, BP, Carige e MPS... ;)
 
Sono entrato e uscito da BP almeno 3 volte, ma dopo l'ultimo adc... quindi non saprei valutare con esattezza la situazione dei vecchi azionisti;... cmq, quando ci si trova davanti ad un adc diluitivo bisogna partecipare e saper attendere. Ad esempio, negli anni recenti questa strategia con ISP, UCG, Unipol, BPM, ecc... ha funzionato alla grande.

Più in generale, la prima regola d'oro dei mercati è "comperare il panico e vendere l'euforia" e la seconda regola d'oro è "diversificare il più possibile". Nelle precedenti crisi, quando possibile ho sempre seguito queste 2 massime (anche con i titoli finanziari) ed ogni volta me la sono cavata abbastanza bene, anche se qualche ferita è stata inevitabile.

27 euro se ha sempre partecipato agli adc,44 euro invece se ha venduto i diritti e acquistato azioni.....fonte dossier toposenior e topasenior....:'(:'(:'( non gli apro nemmeno più,per non vedere.
 
Se esamini i grafici storici delle banche italiane dal 2007 ad oggi vedrai (salvo alcune eccezioni...) che le quotazioni hanno seguito una specie di sinusoide molto accentuata... vale a dire con gole e creste assai distanti... :cool:

Personalmente ho cavalcato le suddette sinusoidi almeno 2 volte complete su ISP, UCG, UBI, BPM, BPER... con ottimi profitti... ora sono al 3° giro esteso a CreVal, BP, Carige e MPS... ;)

buon per te !:)

e cavalcare anche qualche bella stangona bionda ? no ?
 
stanno pteparando l'altro tonfo...useranno qualche notizia?
 
si guarda le divergenze:( che a 6 euro riparte ....film già visto....sono studiate a tavolino sanno come manipolare borsa e indicatori e noi abbocchiamo ....solo una buona notizia ci può salvare
 
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