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Il libro ha scritto che se il risparmio aumenta, l'offerta di fondi aumenta, e quindi - per la legge della domanda e dell'offerta - diminuiranno i tassi di interesse e aumenterà la quantità di fondi presi in prestito dalle aziende per gli investimenti.
Secondo me il libro, per come me lo hai riportato, sbaglia, per un semplice motivo, e cioè che se il risparmio aumenta a parità di reddito vuol dire banalmente che il consumo regredisce e io mi chiederei al tuo posto, che senso avrebbero degli aumenti di investimento in concomitanza con una riduzione dei consumi. Che vantaggio avrebbe l'imprenditore dalla diminuzione dei tassi per un aumento dell'offerta di denaro se l'investimento in assenza di domanda e consumi va a farsi benedire ?
ps
che vorrebbe dire che non ti torna il perché l'acquisto di strumenti finanziari dovrebbe costituire un'offerta di fondi alle imprese ?
E' molto semplice, se io sposto i miei soldi dal cc a un ' obbligazione Fiat o nell'acquisto di alcune azioni Fiat, semmai stimolato da una riduzione delle tassazioni sui rendimenti, quei soldi andranno alla Fiat.
1) Sì guarda, tu stai considerando altre implicazioni derivanti dall'aumento del risparmio. Il manuale è didattico e per ora non considera queste implicazioni. Quindi non considera che se il risparmio aumenta è perché c'è meno consumo eccetera... penso che per ora si limiti a semplificare.
2) No non è così: se compro un'azione/obbligazione Fiat, quei soldi mica vanno alla Fiat! Andranno a Giovanni (un tipico consumatore) che andrà a spenderli in giro.