LEONARD BERNSTEIN - La sua vita personale fu segnata dall'angoscia del compromesso tra la gloria del direttore e la produttività del compositore, e le critiche dovute al suo appassionato attivismo politico.
Si dice anche che sentisse il conflitto tra la sua famiglia e la sua bisessualità, ma Arthur Laurents (suo collaboratore in in West Side Story), disse a Charles Kaiser (autore di "The Gay Metropolis") che Bernstein era semplicemente un "gay sposato. Non c'era nessun conflitto. Era semplicemente gay."
La violinista Midori paragonò l'eredità di Bernstein ad un giardino di
« semi creati dalla sua energia, piantati dal suo amore, che ancora aspettano di sbocciare. »
Bernstein soffrì di depressione nei suoi ultimi anni. Sposò Felicia Montealegre, attrice cilena, nel 1951. Benché padre amorevole di tre figli, Bernstein era noto nell'ambiente musicale per la sua promiscuità. La coppia si separò verso la metà degli anni settanta, quando la moglie scoprì che Bernstein aveva avuto diverse relazioni omosessuali.
Dopo la separazione, Bernstein visse con Tom Cothran, suo partner dal 1971. Tornò ad occuparsi della moglie quando costei si ammalò gravemente. La coppia aveva una relazione straordinaria, nonostante quelli che Bernstein definiva "i suoi particolari problemi". Secondo quelli che lo conoscevano, si sentiva in colpa per aver fatto soffrire la moglie con le sue infedeltà, pensando che questo avesse contribuito a farla ammalare.
Bernstein morì cinque giorni dopo essersi ritirato dalla scena. Diresse l'ultima volta a Tanglewood, Berkshire nell'ovest del Massachussets, il 19 agosto del 1990. L'orchestra di Boston suonava "Four sea interludes" di Benjamin Britten e la Settima sinfonia di Beethoven.
Il giorno del suo funerale, mentre il corteo procedeva per le strade di Manhattan, gli operai si toglievano il cappello e salutavano dicendo "Arrivederci Lenny". Un giusto saluto per un uomo il cui lavoro davvero è appartenuto al popolo.
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