Su radio 24 uno bravo MASCIANDARO chiede come fa a prevedere 2.3% di inflazione nel 2025,la accusa di essere senza strategia e se ci arrivi con RECESSIONE al 2.3% sai che bel risultato...DRAGHI disse CREDETEMI e questa invece non annuncia quello che farà perché ha preso solo cantonate in passato
L'ho sentito ieri sera, ma non sono molto d'accordo.
A me la strategia sembra abbastanza chiara: l'inflazione deve rientrare a valori accettabili (2%-3%) in tempi ragionevoli (3-4 anni).
Per arrivare a questo obiettivo le politiche monetarie saranno restrittive, la disoccupazione dovrà aumentare, i mercati dovranno scendere, ecc...
Poi è chiaro che se la recessione sarà pesante, le leve saranno ritarate e potrebbe essere tollerata un'inflazione un po' più alta.
Le variabili in gioco sono tante, pesanti e poco prevedibili: guerra, riorganizzazione delle catene di fornitura, transizione energetica (per dire le prime che mi vengono in mente).
In una situazione stabile è che chiaro che è più facile dire cosa verrà fatto in futuro e dare dei numeri precisi.
Ma qui siamo fuori scala, il sistema (
drogato) è fuori controllo. Ci possiamo aspettare indicativamente la traiettoria delle misure che verranno prese, ma sapere anche la pendenza precisa mi sembra utopico.
Riporto qui le conclusioni dell'editoriale di ieri di Fugnoli:
A vincere la sfida del 2023 saranno allora gli investitori pazienti, quelli che non si spaventeranno troppo quando vedranno l’economia indebolirsi e non si faranno prendere dall’entusiasmo vedendo l’inflazione scendere. Questi investitori accumuleranno gradualmente, senza usare subito tutta la loro liquidità perché non sappiamo se il rallentamento sarà nel primo o nel secondo semestre.
In pratica, un portafoglio per il 2023 costruito oggi da zero dovrebbe partire con una forte esposizione all’obbligazionario di buona qualità, da sostituire lentamente e gradualmente con azionario nel corso dell’anno, in particolare nella seconda metà.