Intesa San Paolo vol. 41

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

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Ciuff Ciuff - soffiate - che tra poco arriva a 2,45 ------ dove sta, dove sta, dove sta - quando - quando - quando, abbiamo capito nel 2000 vattela a pesca......... siamo rovinati........
 
Tutto pare scorrere preciso verso giovedì/venerdì. I volumi anche oggi sono molto bassi, è un particolare interessante.
Credo che entro questa settimana riaprirò una posizione lunga da sacrificare.
 
Tutto pare scorrere preciso verso giovedì/venerdì. I volumi anche oggi sono molto bassi, è un particolare interessante.
Credo che entro questa settimana riaprirò una posizione lunga da sacrificare.
Puoi spiegare meglio il riferimento a giovedì/venerdì?
 
compimento di un pattern di durata simile ai precedenti (tf giornaliero) e scadenze derivati vari
Concordo !!! sto titolo è pieno di prodotti derivati spazzatura con sottostante Intesa..... tanti in scadenza mica sono sciocchi a pagare. Piu' ..... onestamente senza offesa per nessuno chi li compra e chi li fà comprare guardate quanti etf ci sono.......
 

Aumenti ai bancari, Orcel (Unicredit) contro Messina (Intesa Sanpaolo) sul rinnovo del contratto..​

Il ceo di Unicredit Andrea Orcel è in disaccordo con il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina sul rinnovo del contratto dei bancari. Il banchiere è intervenuto martedì 13 al 22esimo congresso della Fabi, il maggiore sindacato italiano della categoria.

Leggi anche: Intesa Sanpaolo, Messina: giusti gli aumenti consistenti nel nuovo contratto

La prudenza di Orcel


Lunedì 12 giugno Messina aveva dichiarato la disponibilità ad accogliere le richieste salariali avanzate dai sindacati, pari a 435 euro. Martedì 13 però Orcel ha usato parole assai più caute: «Siamo ancora nel Casl (l’organo Abi che gestisce le trattative sindacali), non mi sembra corretto anticipare. Abbiamo preso questa strada e la seguiremo fino in fondo».
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Il no di UniCredit al m&a

Il numero uno di Unicredit ha ricordato che la sua banca «investe sulle persone e non chiude filiali» e ha riconosciuto un bonus inflazione da 100 milioni «alle fasce più basse della nostra popolazione» e che la remunerazione deve essere considerata «a tutto tondo». Secondo il banchiere inoltre le persone vanno messe al centro e occorre ascoltare anche le loro richieste: «un avanzamento di carriera può essere molto meglio di 435 euro di aumento», ha chiosato Orcel.

Il contesto generale


Il ceo di Unicredit ha giustificato la propria prudenza anche con le incertezze di mercato. Se il primo trimestre dell’anno è stato molto positivo in termini di redditività per il settore bancario, sui prossimi mesi e sul 2024 pesano diverse incognite, dalla restrizione dello spread da interessi al possibile deterioramento della qualità del credito. Lo scenario insomma potrebbe rivelarsi meno roseo del previsto.

La freddezza sul m&a



Molto cauto Orcel si è mostrato anche sul tema delle aggregazioni. «In questo momento ogni banca italiana ha la sua strategia e questo non permette m&a, non ci sono i numeri, né le intenzioni». Il banchiere poi è tornato sull'opportunità fallita nel 2021 di rilevare Mps: «le due reti erano, sono, complementari e avrebbe funzionato alle condizioni giuste».

La troppa regolamentazione


Nel suo intervento al congresso della Fabi Orcel ha toccato anche il tema della regolamentazione bancaria: «Le regole ci volevano, ma credo siamo andati oltre. Se teniamo le regole che abbiamo adesso, ma anche il buon senso del management e le inseriamo in un giudizio, allora andiamo lontano».

Secondo il banchiere poi la regolamentazione è poco armonizzata a livello internazionale: « Unicredit è vigilata da tredici banche centrali nazionali nei Paesi dove è presente più la Bce. Poi abbiamo filiali a New York, Londra e Singapore. Un allineamento delle regole nel dettaglio non c’è e questo è un problema per le banche». (riproduzione riservata)

Orario di pubblicazione: 13/06/2023 13:36
Ultimo aggiornamento: 13/06/2023 16:13

Grazie x la lettura...... come volevasi dimostrare.......... 1,80...... altro che 2,45 chi vince? Viva gli sconfitti.....
 
Ultima modifica:
andiamo alla grande!
ha fatto bene xmen ad abbandonare il titolo .
adesso guadagna, è felice e mi ha detto che fa anche sexxo una volta a settimana !! :yeah: :o
 
ocio il vix sta disegnando un testa e spalle rialzista. o no
 
Settimanale supporto in salita

Resistenza in discesa....

Buona giornata
 
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