Allora, un po' di matematica serve, ma non serve essere matematici. Ci aiuta il calcolatore della banca d'Italia:
Calcolatore dell'interesse
I risultati per le due ipotesi (vendita e mantenimento) in effetti danno uno scenario abbastanza simile.
Rifacciamo i conti prendendo i rendimenti effettivi degli ultimi 10 anni, che assommano ad Euro 1,5342 e che mettono dentro lo 0% del COVID e l'epoca dei bassi tassi; quindi, meglio dell'ultimo ventennio, ma abbastanza attendibile. Ipotizziamo quindi, Euro 0,15342 annui.
Sul prezzo di 1,96 renderebbe il 7,83% lordo. Al netto del 26%: 5,79%. Come un'ottima obbligazione.
Ipotizziamo di aver investito Euro 20.000. Ogni anno quindi arrivano sul conto Euro 1.158.
Ho 49 anni: tra 18 raggiungerò l'età pensionabile (per lo svincolo del fondo pensione, ad esempio). Consideriamo questo il periodo d'investimento (che non è enorme: l'interesse composto non incide in modo apprezzabile).
Inseriamo nel calcolatore capitale iniziale 0 (i nostri 20.000 infatti li calcoliamo per produrre i 1.158 annui), nella casella versamenti periodici mettiamo 1.158 e nel rendimento annuale 7%, che è quello che rende di media un investimento misto azionario/obbligazionario, al lordo dell'inflazione e della tassazione.
Il rendimenti capitalizzati finali, con gli interessi composti, saranno di Euro 39.370,88 (avendo immesso 20.844).
Paghiamo la plusvalenza del 26% sui 18.526 di rendimento e scendiamo a 13.709.
Aggiungiamo i 20.000 iniziali e così otteniamo Euro 55.553 netti.
Calcoliamo il CAGR con uno dei calcolatori on-line:
Calcolatore di CAGR | Tasso Annuo di Crescita Composto
che nel caso considerato è del
5,73%.
E questa un'ipotesi verosimile, che non considera però l'(eventuale) apprezzamento in conto capitale del titolo.
Se invece vendi oggi, realizzi il 73% di plusvalenza, che diventa il 54% netto.
Quindi i 20.000 diventano nell'immediato 30.800 euro (netti).
Li reinvesti in un PIC al 7% lordo annuo e in effetti dopo 18 anni diventeranno 108.186,18 (avendo immesso 30.800).
Paghiamo la plusvalenza sui 77.386 di rendimento e scendiamo a 57.266.
Aggiungiamo i 30.800 iniziali e otteniamo netti 88.065.
CAGR del
6,01%.
Non c'è una grande differenza, ma il primo conteggio non tiene conto del probabile apprezzamento del titolo nei prossimi 18 anni. Negli ultimi 10 si è rivalutato di circa il 30%. Se sui 18 anni si rivalutasse in proporzione (54%; 39,96% netto) avremmo un incremento medio annuo netto di un ulteriore 2,22% e si salirebbe così al
7,95%.