Messina: in arrivo da Intesa Sanpaolo nuove misure a sostegno delle famiglie contro l'impatto dell'inflazione
di Luca Gualtieri
Le iniziative saranno presentate nelle prossime settimane. Grande attenzione alla coesione sociale. I 500 euro agli 85 mila dipendenti? Un esempio della nostra responsabilità sociale d'impresa. Il debito pubblico italiano? Non è immaginabile aumentarlo, ma lo spread non è correlato con i fondamentali del paese. L'intervento al congresso nazionale della Uilca
Nelle prossime settimane, Intesa Sanpaolo presenterà "provvedimenti per famiglie e per aiutare chi ha bisogno: finanziamenti a tassi zero o molto bassi. Con periodi di preammortamento molto lunghi". Lo ha dichiarato mercoledì 28 settembre il consigliere delegato della banca, Carlo Messina, intervenendo al settimo congresso nazionale della Uilca.
L'impegno di Intesa Sanpaolo nell'economia reale
Messina ha confermato l'impegno del gruppo di via Monte di Pietà a sostegno del Paese. "Noi siamo il pilastro di questo Paese, abbiamo impieghi che sono un terzo del Pil. Qualunque sia la recessione continueremo a erogare credito significativo. Abbiamo intenzione di essere il pilastro dell'economia reale", ha precisato il banchiere, sottolineando che "siamo l'azienda su cui passano la maggior parte delle operazioni finanziarie" e per questo "possiamo dire che il Paese è forte, in grado di superare le difficoltà e arrivare a un 2024" di crescita. Già a luglio, peraltro, Intesa aveva deciso l'erogazione di un bonus da 500 euro ai suoi 85 mila dipendenti per un totale di 50 milioni, rivendicandola nel dibattito con il leader della Uilca, Fulvio Furlan, e il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, come uno dei pilastri della responsabilità sociale della banca.
L'obiettivo della coesione sociale, attenzione al disagio sociale
Messina si è concentrato anche sul quadro politico ed economico. Dal voto di domenica è emersa una situazione di "stabilità'", ha spiegato il banchiere, adesso "serve la coesione sociale". Parlando di quali debbano essere le priorità per il prossimo governo, "il primo tema sono le disuguaglianze sociali. Si parla molto di altro, ma questo è il punto numero uno che qualsiasi governo dovrà affrontare perché abbiamo una condizione politica oggi che dà stabilità, pero è indispensabile anche la coesione sociale. Le situazioni drammatiche che stiamo vivendo possono portare a un forte disagio sociale", quindi è "indispensabile partire dalla povertà, poi lavorare sul Sud".
Conti pubblici e spread
Il ceo di Intesa ha confermato l'attenzione per il tema del debito pubblico. "Bisogna fare in modo che il debito pubblico sia gestito perché non è possibile immaginare che possa essere incrementato", ha puntualizzato il banchiere sottolineando che l'aumento dello spread degli ultimi giorni "è solo speculazione che poi rientrerà. Non è correlato ai fondamentali del Paese". Il fatto che "l'Italia abbia un tasso d'interesse superiore alla Grecia si giustifica solo con la speculazione. I nostri fondamentali sono più vicini alla Francia. Quindi dobbiamo fare in modo che la forza nostro Paese venga tradotta in azioni politiche e in credibilità. Se accade questo il nostro spread converge verso quello della Francia e non della Grecia".
Ministro del nuovo governo? No
Messina ha poi escluso una sua partecipazione al nuovo governo in fase di formazione. "Sono un manager e resto a fare il manager", ha precisato il banchiere. Su questo "non scherziamo. Io voglio completare questo mandato e farne un altro". Se in Intesa Sanpaolo "saranno felici di avermi come amministratore delegato continuerò a fare questo almeno per altri sei anni", ha proseguito il banchiere, spiegando che "nessuno mi ha contattato. Se mi sarà richiesto di dare dei consigli - come mi è capitato con molti governi, tutti consigli inascoltati - se mi capiterà, continuerò a dare consigli, ma non esiste nessuna ipotesi che io possa fare un mestiere diverso dall'ad di Intesa" anche perché "voglio bene alle persone che ci lavorano".
Ultimo aggiornamento: 28/09/2022 19:23