IntesaSanpaolo: solo NEWS n° 2

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
LA POSIZIONE RIBASSISTA SU INTESA SANPAOLO

La Consob comunica che, dal 9 settembre, Bridgewater Associates va al ribasso su Intesa Sanpaolo dello 0,50%.

(TELEBORSA) 12-09-2022 16:35
 
Pioggia di riconoscimenti a Intesa Sanpaolo dalle classifiche di Institutional Investor

Oltre a Carlo Messina come miglior ceo, premiate le relazioni istituzionali, il cfo Del Punta e il team di investor relations​

Intesa Sanpaolo si conferma prima in Europa per le relazioni con gli investitori istituzionali e gli analisti finanziari e per gli aspetti ESG, secondo la classifica 2022 stilata dal media anglosassone Institutional Investor. In tale contesto, sottolinea una nota del gruppo, Intesa Sanpaolo è altresì risultata la prima banca tra le “Most Honoured Companies” per la qualità delle relazioni con gli investitori.

Nell’ambito del settore bancario europeo, Carlo Messina, consigliere delegato e ceo del Gruppo, è stato indicato come il miglior Chief Executive Officer per il quinto anno dall’introduzione, sette anni fa, della classifica che tiene conto sia del voto degli investitori istituzionali che degli analisti finanziari. Stefano Del Punta è risultato miglior Chief Financial Officer per il sesto anno; il team di Investor Relations guidato da Marco Delfrate e Andrea Tamagnini, è risultato il migliore per il quinto anno; Marco Delfrate è primo nella classifica dedicata agli Investor Relations Professionals per il quinto anno; Intesa Sanpaolo si è classificata al primo posto per gli aspetti ESG nelle banche europee per il terzo anno.

“I prestigiosi riconoscimenti ricevuti anche quest’anno, in base ai quali siamo al vertice europeo, riflettono il continuo impegno nel migliorare – anche in condizioni del tutto nuove – la qualità della nostra relazione con il mercato e la nostra sensibilità verso le tematiche ESG. Siamo particolarmente orgogliosi nel vedere confermato l’apprezzamento degli investitori nell’anno di presentazione del nostro Piano di Impresa 2022-2025, un apprezzamento rivolto ai progetti industriali della Banca unitamente alla nostra capacità di raggiungere obiettivi significativi in un contesto molto sfidante” – ha commentato Messina.

Ultimo aggiornamento: 12/09/2022 16:13
 
Azioni, banche europee a un bivio. Ecco perché rischiano di cadere di oltre il 15% all'inizio del 2023, secondo BofA
di Francesca Gerosa

Bank of America si chiede se le banche europee riusciranno a sovraperformare in un contesto di banche centrali sempre più falco e di indebolimento della crescita economica. Scenario toro e orso a confronto


https://www.milanofinanza.it/news/a...ll-inizio-del-2023-secondo-202209140957329336
 
Intesa Sanpaolo: Gros-Pietro, focus su venture capital per remunerare risparmio

MILANO (MF-DJ)--"Neva Sgr e' nata per investire in Venture Capital. Come dice l'espressione in lingua inglese, raccoglie e investe un tipo di capitale che non disdegna l'avventura, e che anzi si dirige intenzionalmente verso iniziative sfidanti, che promettono rendimenti piu' elevati. I fondi di Venture Capital sono tipicamente fondi chiusi, con target, tempi e programmi di investimento e di rientro ben definiti. Vengono considerati adatti a investitori qualificati, perche' incorporano un coefficiente di rischio legato alla variabilita' dei risultati dei singoli investimenti, ma il loro rendimento medio e' ben piu' elevato di quello degli investimenti considerati a basso rischio". Lo ha detto il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, all'evento 'Venture Capital: protagonisti, crescita e progetti di Neva Sgr', aggiungendo che "per Intesa Sanpaolo, che gestisce circa 1,2 trilioni di euro di risparmi, mettere a disposizione del mercato, degli operatori di wealth management, una modalita' di investimento piu' remunerativa e' un obiettivo che ha valore di per se', in quanto promette una migliore remunerazione dei risparmi. E' un obiettivo importante in questo momento, ma non era il solo che premeva a Intesa Sanpaolo, e a Carlo Messina, che questa iniziativa ha voluto; e che ha scelto di realizzare attraverso l'Innovation Center, l'iniziativa 100% Intesa Sanpaolo collocata nel grattacielo di Corso Inghilterra, a Torino". "In collaborazione con le migliori Universita' e con Centri di Ricerca in tutto il mondo, l'Innovation Center ha un duplice ruolo: e' un'antenna che capta le idee e le innovazioni piu' interessanti ed e' un centro di realizzazione di innovazioni per la banca, per i suoi clienti e per i territori in cui operiamo. Dall'applicazione di queste innovazioni nasceranno posti di lavoro piu' soddisfacenti, ma anche soluzioni ai problemi dell'umanita': affrontare il cambiamento climatico, sviluppare fonti di energia sostenibili e abbondanti, proteggere l'ambiente e la biodiversita' sono traguardi realizzabili nel tempo, a condizione di lavorarci da subito. Questo e' l'obiettivo che Intesa Sanpaolo persegue, tramite l'Innovation Center e il suo investimento in Nev Sgr", ha concluso. cos (fine) MF-DJ NEWS

14/09/2022 10:17

--------------------

Intesa Sanpaolo: Gros-Pietro, positiva risposta mercato a fondi Neva Sgr

MILANO (MF-DJ)--"Neva Sgr ha gia' lanciato due fondi, Neva First e Neva First Italia. La risposta del mercato e' stata positiva, le sottoscrizioni sono affluite positivamente. E positivi sono anche i risultati che stiamo raccogliendo dagli investimenti gia' fatti, che ci incoraggiano e ci fanno pensare che questo sia soltanto un inizio. E' stato detto che per salire una lunga scala, il momento piu' difficile e' salire il primo gradino: fatto quello, gli altri seguiranno piu' facilmente, fino alle stelle. Noi siamo gia' oltre il primo gradino e intendiamo proseguire con slancio". Lo ha detto il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, all'evento 'Venture Capital: protagonisti, crescita e progetti di Neva Sgr'. cos (fine) MF-DJ NEWS

14/09/2022 10:17
 
Intesa Sanpaolo: dal 12 al 14/09 acquistato lo 0,24% del capitale proprio

MILANO (MF-DJ)--Intesa Sanpaolo il 14 settembre ha concluso il programma di acquisto di azioni proprie ordinarie - avviato il 12 settembre - a servizio di piani di assegnazione gratuita di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo ai dipendenti e consulenti finanziari del gruppo. Nei tre giorni di esecuzione del programma (dal 12 al 14 settembre 2022), Intesa Sanpaolo ha complessivamente acquistato 46.216.652 azioni ordinarie Intesa Sanpaolo, circa lo 0,24% del capitale sociale della capogruppo, a un prezzo medio di acquisto per azione pari a 1,8932 euro, per un controvalore totale di 87.496.321,48 euro; la sola capogruppo ha acquistato 12.967.930 azioni a un prezzo medio di acquisto per azione pari a 1,8938 euro, per un controvalore di 24.558.315,42 euro. Il numero di azioni acquistate giornalmente, si legge in una nota, non ha superato il 25% del volume medio giornaliero di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo negoziato nel mese di agosto, che e' stato pari a 108,1 milioni di titoli, e - in conformita' all'ulteriore vincolo del programma rispetto alle predette condizioni e restrizioni normative - il 15% del volume negoziato sul mercato Euronext Milan in ciascun giorno di esecuzione degli acquisti. com/cce MF-DJ NEWS

16/09/2022 18:47
 
Banche: Enria, rivedere proiezioni su capitale in vista di recessione (milanofinanza.it)

di Francesca Gerosa MILANO (MF-DJ)--La vigilanza della Bce chiede alle banche europee di rivedere le loro previsioni sui livelli patrimoniali sotto scenari avversi per essere pronte a fronteggiare un quadro economico che potrebbe peggiorare rispetto a quanto stimato attualmente. Il responsabile della vigilanza della Banca centrale europea, Andrea Enria, intervenuto alla conferenza annuale del Single Resolution Board, ha sottolineato che in base agli ultimi dati "la qualita' del credito delle banche sta ancora migliorando", si sono visti "risultati molto forti per diverse banche, il punto di partenza per la maggioranza di loro e' buono, ma bisogna vedere cosa accadra'" in futuro, quali sono "i driver potenziali di rischio che gli asset si deteriorino". In uno scenario di aumento dei tassi aumenta la profittabilita' delle banche, ma aumentano anche i costi di finanziamento, mentre resta il rischio di una recessione, si legge su milanofinanza.it. Da una parte le banche restano "piuttosto ottimiste", ha continuato Enria, ma dall'altra ci sono "alcuni rischi al ribasso". Gli scenari economici negativi tengono conto dei rischi possibili derivanti da un'interruzione sostanziale delle forniture energetiche e in particolare del gas russo: "in caso di un razionamento energetico fronteggeremmo una recessione e sarebbe una sfida rilevante", ha avvertito Enria, chiarendo che "non conta la situazione media, ma la situazione di certe aree, la concentrazione delle esposizioni dipendenti in modo particolare dall'energia delle imprese manifatturiere". Enria ha fatto anche riferimento all'esposizione al clearing dei derivati che riguarda le societa' energetiche (devono fronteggiare la fornitura di garanzie molto elevate). Per questo ha chiesto di rimettere mano agli scenari previsionali. Sempre ricordando che bisogna "essere cauti sulla nostra effettiva capacita' di prevedere il futuro", ha aggiunto il capo della vigilanza bancaria dell'Ue, esortando al contempo le banche a porre attenzione all'esposizione al credito a consumo e agli effetti dei tassi di interesse sui mutui. In generale, anche se il punto di partenza delle banche per la loro situazione patrimoniale e' buono, "esistono alcuni aspetti potenzialmente negativi", ha concluso, "che possono spingere alla revisione della qualita' degli asset", revisione naturalmente al ribasso. Il tutto mentre la presidente del Single Resolution Board, Elke Konig, e' rimasta delusa per il mancato completamento dell'unione bancaria da parte dell'Eurogruppo. "Promuovere la stabilita' finanziaria garantendo un sistema di risoluzione bancaria ancora piu' solido e' essenziale in tempi di incertezza e questo nell'interesse della protezione dei depositanti e del pubblico contribuente", ha detto Elke Konig alla conferenza annuale, puntualizzando che e' vero che non si possono prevedere eventuali crisi future, "ma e' anche vero che possiamo agire per essere ben preparati". E il fatto che l'Eurogruppo non sia riuscito a procedere con chiarezza verso il completamento dell'unione bancaria "non e' cio' che l'Srb e molti altri avrebbero auspicato", ha contestato. Tra i governi il disaccordo sul regime unico di garanzia dei depositi resta profondo. Tra l'altro Germania e Italia non hanno ancora ratificato il trattato del Meccanismo europeo di stabilita', che avra' un ruolo nella risoluzione bancaria. red/alb (fine) MF-DJ NEWS

19/09/2022 14:14
 
Intesa Sanpaolo: istruttoria Antitrust per informazioni su mutui

ROMA (MF-DJ)--L'Antitrust ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Intesa Sanpaolo per una presunta pratica commerciale scorretta adottata nell'attivita' di commercializzazione dei mutui immobiliari per i consumatori, a tasso fisso e a tasso variabile. Secondo l'Autorita', il gruppo bancario -nelle fasi di commercializzazione di mutui immobiliari- non fornirebbe informazioni chiare in merito alla modalita' di calcolo della durata del periodo di preammortamento tecnico, ovvero il tempo che intercorre tra l'erogazione del mutuo e la prima mensilita' del piano di rimborso, che costituisce un elemento di costo, talvolta anche ingente. In particolare, risulterebbe che Intesa Sanpaolo - senza dare adeguate informazioni al consumatore nei vari documenti precontrattuali e nelle varie fasi, anche avanzate, che portano alla sottoscrizione dell'offerta di mutuo - applichi un periodo di preammortamento tecnico caratterizzato da un arco temporale di durata variabile. L'istituto di credito "non sembra fornire indicazioni chiare e adeguate in merito alla modalita' di calcolo della durata di questa fase che, in sostanza, allunga il periodo di estinzione del mutuo, aumentandone quindi il costo". Peraltro, aggiunge l'Autorita', "nel caso di tassi variabili, all'onerosita' connessa alla durata del periodo di pre-ammortamento tecnico, si aggiungerebbe anche quella legata al tasso applicato che risulterebbe superiore a quello negoziato nel mutuo per il rimborso, senza dare adeguata informativa al consumatore sul suo valore in tutta la documentazione pre-contrattuale e anche nelle fasi piu' avanzate di negoziazione". vs (fine) MF-DJ NEWS

20/09/2022 08:17
 
SCHEDA-Società potenzialmente influenzate dalle elezioni italiane
Oggi 16:22 - RSF
20 settembre (Reuters) - Le elezioni del 25 settembre si avvicinano e i sondaggi prevedono una netta vittoria del blocco di destra guidato da Fratelli d'Italia. (news)

Di seguito un elenco di società che potrebbero essere influenzate dall'esito delle elezioni.


BANCHE
-----
La caduta del governo guidato da Mario Draghi ha pesato sui titoli bancari italiani.

Esposte all'aumento dei rendimenti del debito italiano a causa delle loro ingenti partecipazioni in obbligazioni sovrane e per i costi di finanziamento, le banche sono anche vulnerabili a un peggioramento delle prospettive economiche.

Il cambio di governo e le richieste di una revisione del Pnrr avanzate dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni potrebbero minacciare la capacità dell'Italia di rispettare gli impegni a cui sono legati i fondi dell'Unione europea per il dopo-pandemia.


INTESA SANPAOLO (ISP.MI)
La principale banca italiana è il secondo maggior detentore di debito italiano dopo la Banca centrale europea e il Ceo Carlo Messina ha ripetutamente chiesto a Roma di utilizzare l'alto livello di ricchezza privata e gli asset statali per sostenere il debito, raggiungendo "l'indipendenza finanziaria".


UNICREDIT (UCG.MI)
Un nuovo governo potrebbe offrire al Ceo Andrea Orcel la possibilità di ricominciare da zero, dopo che il banchiere si è tirato indietro dal dossier Mps (BMPS.MI) danneggiando le relazioni con l'esecutivo guidato da Draghi.


MONTE DEI PASCHI (BMPS.MI)
La formazione del nuovo governo farà da sfondo all'ultimo aumento di capitale della banca in ottobre, che arriva sul mercato in un momento difficile.

Il nuovo governo dovrà anche affrontare la questione della riprivatizzazione della banca, dopo che il precedente esecutivo aveva ottenuto una proroga di anni della scadenza di fine 2021 per tagliare la quota del 64% in mano allo stato.
 
Banche: stress test su gas e tassi (MF)

ROMA (MF-DJ)--Dopo la pausa estiva la Bce ha intensificato il monitoraggio sulle banche europee per valutare gli impatti dei rincari delle materie prime, della avversa congiuntura economico e del recente cambio della politica monetaria. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, venerdi' 16 settembre gli istituti hanno presentato l'aggiornamento sullo stato di salute del portafoglio crediti che Francoforte aveva chiesto in agosto alla luce della dei rincari energetici in corso. Nel dettaglio alle banche e' stato richiesto di stimare gli effetti di un rallentamento e perfino di uno stop delle forniture di gas dalla Russia sui finanziamenti sia verso le aziende energivore che verso quelle colpite indirettamente dalla stretta decisa da Vladimir Putin. L'esercizio e' stato articolato su due scenari, uno base e uno severo ma comunque meno drastico rispetto a quello utilizzato negli stress test dell'Eba. In entrambi gli scenari sono stati stimati il potenziale tasso di default degli impieghi, la crescita del livello di accantonamenti e l'andamento dello stock dei crediti deteriorati. "Sebbene le condizioni di contorno fossero particolarmente severe, dalle nostre previsioni e' emerso un quadro complesso, ma gestibile", spiega il manager di una grande banca italiana. Se questo primo esame si e' chiuso venerdi' 16, le banche avranno tempo fino al 31 ottobre per rispondere a un'ulteriore raffica di richieste della Vigilanza guidata da Andrea Enria. Entro quella data gli istituti dovranno fornire a Francoforte le informazioni relative all'impatto del quadro macroeconomico sulle principali grandezze di bilancio. Nello specifico questo secondo esame si articolera' su un arco temporale di due anni (2022-23) e si concentrera' soprattutto sul possibile deterioramento dell'economia europea, considerando anche gli effetti della nuova politica monetaria restrittiva. Sotto la lente quindi non ci sara' solo il portafoglio crediti, ma attivita' e passivita' degli istituti vigilati a partire da risk weighted asset, capitale e liquidita'. Anche in questo caso le stime saranno articolate su due scenari, uno base e l'altro avverso, e terranno conto delle previsioni qualitative e quantitative fornite sinora dalla banca centrale. Dalle prossime settimane inoltre e' possibile che Francoforte intensifichi il monitoraggio anche sulle posizioni in commodity trading per misurare l'esposizione alle fluttuazioni delle materie prime, a partire dal gas su cui alcuni istituti sono particolarmente attivi. L'obiettivo sara' avere un aggiornamento costante soprattutto sul delicato tema della liquidita' che negli ultimi mesi e' finita sotto pressione. "L'insieme degli interventi che stiamo osservando in queste settimane", spiega a MF-Milano Finanza Lorenzo Macchi, coordinatore del settore bancario per Kpmg in Italia ed esperto di tematiche regulatory, "evidenzia come la Bce stia adeguando le azioni di vigilanza agli elementi di pressione derivanti dal contesto geopolitico e macroeconomico attuale secondo due modalita': da un lato, integrando le iniziative ispettive ordinarie con focus specifici per cogliere elementi di criticita' derivanti dal conflitto Russia-Ucraina (in particolare sulle possibili ricadute sulla qualita' del credito) e dall'altro avviando richieste informative dedicate sugli impatti derivanti da inflazione e rialzo dei tassi d'interesse a cui faranno seguire -ragionevolmente- richieste di possibili azioni correttive". red fine MF-DJ NEWS

21/09/2022 08:30
 
Banche: Fondo depositi, veicolo da 1 miliardo per salvare medio-piccole (Mess)

ROMA (MF-DJ)--Dalle Considerazioni finali del 2021 e' un pallino fisso della Banca d'Italia: gli istituti medio-piccoli potrebbero andare in crisi per motivi di governance ma anche per gli Npl mettendo a repentaglio le imprese e le famiglie dei territori. Serve una soluzione. E lo strumento per intervenire nel salvataggio-rilancio delle banche di minori dimensioni, sara' oggi sul tavolo del Comitato di gestione e del consiglio del Fondo interbancario tutela depositi (Fitd) che, insieme a Mef e via Nazionale ha predisposto un progetto. Ci sara' un'informativa dei vertici del consorzio privato per far procedere la creazione di un fondo guidato da una sgr esistente che si sta selezionando, e avendo come sottoscrittori le grandi banche e lo Stato, probabilmente il Mef. Obiettivo di raccolta fino a 1 miliardo. Lo scrive Il Messaggero aggiungendo che Il nuovo governo non dovrebbe condizionarne il decollo perche' il Tesoro dovrebbe avere una quota di netta minoranza, in un'operazione che ha criteri gia' molto precisi, come illustrati nei colloqui informali delle Autorita' con i grandi banchieri italiani che, comunque avrebbero espresso molte perplessita' a investire a fondo perduto soldi per salvare un competitor. Il fondo dovrebbe intervenire nel capitale di medio-piccole banche che non siano alla deriva, bensi' in uno stato di momentanea difficolta'. Di concerto con Bankitalia e Mef, il Fondo dovrebbe sottoscrivere una quota di minoranza del capitale (30-40%) di un istituto. Allo stato sarebbero 5-6 le banche di modeste dimensioni (molte popolari del Centro Italia) bisognose di cure ricostituenti. La sgr indipendente si occupera' della governance della banca partecipata: gli istituti sottoscrittori del fondo non avranno voce in capitolo nella scelta dei nuovi capi azienda ma potrebbero far parte di un advisory board. Gli organi del Fitd oggi, inoltre, approveranno l'ingresso nel consorzio di Zurich bank e coopteranno Alberto Maccario (Unicredit) e Andrea Maffezzoni (Mps). vs fine MF-DJ NEWS

21/09/2022 08:52
 
Intesa Sanpaolo: vende 9,3 miliardi di npl (MF) :eek:

MILANO (MF-DJ)--Nei primi nove mesi di quest'anno Intesa Sanpaolo ha gia' compiuto un'ampia parte delle cessioni di crediti deteriorati previste dal piano industriale al 2025. L'esito non era scontato alla luce di un quadro macroeconomico che ha fatto salire le aspettative di rendimento degli investitori e quindi scendere i prezzi medi degli stock. Complessivamente, scrive MF-Milano Finanza, la banca guidata dal consigliere delegato Carlo Messina ha venduto posizioni per un valore nominale di 9,3 miliardi, portando a oltre 58 miliardi l'importo delle dismissioni fatte dal picco del 2015 a oggi. Questo operazioni hanno portato Intesa molto vicino agli obiettivi delineati nel piano industriale al 2025 presentato nel febbraio scorso. Nel dettaglio la banca ha realizzato una cartolarizzazione garantita (gacs) da quattro miliardi che gia' all'inizio dell'anno ha consentito di abbassare in maniera drastica lo stock di sofferenze. A questa operazione si e' poi aggiunta una doppia iniziativa nel comparto del leasing: da un lato la cessione degli npl residui rimasti in campo alla controllata Provis (che sara' ora fusa per integrazione nella capogruppo) e dall'altro lato la dismissione degli 1,7 miliardi di posizioni di leasing in sofferenza presenti sui bilanci del gruppo. Particolare attenzione e' andata al comparto degli unlikely to pay. Gli utp sono crediti verso aziende finite in difficolta' che pero' possono ancora essere riportati in bonis grazie a interventi mirati. Si tratta insomma di un asset molto diverso rispetto alle sofferenze, che richiedono invece un approccio industriale e non liquidatorio. Gia' negli anni scorsi Intesa aveva aggredito lo stock e quest'anno ha proseguito in questa direzione con l'operazione M3 dal valore nominale di 2,1 miliardi a cui si e' aggiunta una singola posizione da un miliardo. Vale peraltro la pena ricordare che in questo ambito negli anni scorsi Intesa aveva raggiunto un accordo strategico con Prelios a cui sono stati ceduti crediti per 3 miliardi e dato in gestione un ulteriore stock da 6,7 miliardi. L'alleanza e' stata simile a quella realizzata in precendenza con Intrum Italia nell'ambito npl che aveva previsto la cessione di un portafoglio dal valore nominale superiore a 10 miliardi. red (fine) MF-DJ NEWS

22/09/2022 08:28
 
Fed: alza tassi di 75 pb, Powell resta falco

MILANO (MF-DJ)--La Fed ha alzato ieri i tassi dello 0,75%, portandoli al 3-3,25%, il livello piu' alto dal 2008. il terzo rialzo consecutivo di questa entita'. Per la banca centrale Usa si tratta del ciclo di inasprimento monetario piu' aggressivo dagli anni Ottanta sotto la guida di Paul Volcker. I tassi saliranno al 4,4% entro fine anno e al 4,6% nel prossimo, secondo la previsione mediana dei membri della Fed, che a giugno avevano indicato valori rispettivamente al 3,4 e al 3,8%. C'e' stato quindi un forte aumento delle strette attese. Per arrivare al 4,4% entro fine anno, si legge su milanofinanza.it, la Fed dovrebbe alzare i tassi di altri 125 punti base nelle riunioni di novembre e dicembre. Percio' non e' escluso il quarto rialzo da 75 punti base nella prossima riunione. Ulteriori rialzi saranno "appropriati" secondo la banca centrale. Soltanto nel 2024 i fed funds sono previsti in calo (al 3,9%). I mercati monetari stimano un rialzo dei tassi fino al 4,5% a marzo. Il presidente della Fed Jerome Powell ha ribadito il messaggio da falco di Jackson Hole. Le strette proseguiranno fino a quando non ci saranno "prove convincenti" sul calo dell'inflazione. Il ritmo dei rialzi "a un certo punto" diminuira', ha detto Powell, che pero' ha respinto ipotesi di svolte da colomba. La Fed resta focalizzata sul contrasto al carovita, ha sottolineato, percio' i tassi saranno "su livelli restrittivi per un certo periodo" ed e' "probabile" che arrivino al 4,6% indicato nelle proiezioni. Il banchiere centrale ha sottolineato che, per raggiungere l'obiettivo sui prezzi, sara' necessario un periodo di crescita sotto il potenziale e un indebolimento del mercato del lavoro. Quest'ultimo elemento e' stato giudicato il piu' difficile. Quanto invece alla crescita, Powell non ha fatto previsioni su una possibile recessione, ma si e' limitato a dire che le probabilita' di un soft landing dell'economia si ridurranno quanto piu' severa e prolungata sara' la stretta monetaria. Secondo le proiezioni mediane dei membri Fed, l'inflazione sara' piu' alta del previsto e la crescita invece inferiore. L'inflazione Pce, quella considerata dalla banca centrale, sara' al 5,4% quest'anno (invece che al 5,2% indicato a giugno), al 2,8% nel prossimo (invece che al 2,6%) e al 2,3% nel 2024, prima di tornare all'obiettivo del 2% nel 2025. L'inflazione di fondo, cioe' al netto di energia e cibo, e' attesa ancora al 2,1% nel 2025. Il pil salira' solo dello 0,2% quest'anno (invece dell'1,7% precedentemente atteso) e dell'1,2% il prossimo (invece dell'1,7%). alb (fine) MF-DJ NEWS

22/09/2022 08:01
 
La diretta dai mercati | La Bce punta a ridurre il sostegno alle banche, vendute in tutta Europa. Futures di Wall Street negativi
di Elena Dal Maso, Francesca Gerosa

Oltre al Pmi Ue, che conferma il rallentamento dell'economia, pesano sui mercati il flop di Credit Suisse e la notizia che la Bce starebbe valutando come contenere i costi dovuti agli interessi da corrispondere alle banche che parcheggiano presso l'Istituto centrale la liquidità in eccesso. Solo Mps si salva a Milano


https://www.milanofinanza.it/news/l...te-in-tutta-europa-futures-202209221954102763
 
Banche Ue: utili in forte crescita nonostante recessione alle porte (Bofa)

MILANO (MF-DJ)--Gli utili delle banche europee sembrano destinati a crescere fortemente nonostante l'imminente recessione economica. Lo affermano gli analisti di Bank of America Global Research in una nota a seguito di una kermesse di tre giorni che ha riunito 153 societa' del settore. Da un lato, i partecipanti sono ottimisti sui ricavi poiche' si aspettano che il trasferimento degli aumenti dei tassi di interesse sui depositi sia inferiore al previsto. Dall'altro lato i depositi rimangono elevati e la performance creditizia non e' peggiorata al momento. La visibilita', secondo la banca Usa, rispetto alla potenziale tensione creditizia in arrivo e' abbastanza buona. cce MF-DJ NEWS

23/09/2022 17:25
 
Banca Akros: da Intesa a Unicredit, Mps, Leonardo, Telecom Italia, Enel ed Eni, i dossier caldi sul tavolo di Meloni
di Elena Dal Maso

All'indomani della vittoria della coalizione di centro-destra, Banca Akros fa il punto della situazione sui dossier caldi a Piazza Affari che il nuovo esecutivo dovrà prendere in mano a breve. Dalle banche, al settore energetico, alle tlc, ecco che cosa si aspettano gli analisti

https://www.milanofinanza.it/news/b...i-dossier-caldi-sul-tavolo-202209261329529502

Lo stralcio:

Per cominciare, il dossier banche
Ma quali sono i dossier che il governo Meloni dovrà affrontare a breve? Prima di tutto le "banche, esposte ai rendimenti in salita del debito italiano, i Btp, a causa dei loro ingenti portafogli in obbligazioni e per il costo del finanziamento". Per queste ragioni, gli istituti di credito sono "vulnerabili a un peggioramento delle prospettive economiche. Il cambio di governo e gli appelli di Meloni alla revisione del Pnrr potrebbero minacciare la capacità dell'Italia di far fronte agli impegni cui sono legati i fondi dell'Ue".

Gli analisti ricordano in tal senso che "Intesa Sanpaolo è il secondo maggiore detentore di debito italiano dopo la Bce. L'amministratore delegato Carlo Messina ha chiesto più volte a Roma di utilizzare l'elevato livello di ricchezza privata e statale per sostenere il debito pubblico raggiungendo l'indipendenza finanziaria".

Quanto a Unicredit, "un nuovo governo potrebbe offrire all'amministratore delegato Andrea Orcel l'occasione per ricominciare da zero dopo aver lasciato cadere a terra un anno fa la proposta del Mef di rilevare Mps, danneggiando i rapporti con il governo del premier Draghi".

Quanto a Mps, che attorno al 10 ottobre dovrebbe far partire la macchina dell'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro, "il nuovo governo dovrà impegnarsi a riprivatizzare la banca, dopo che il precedente esecutivo si era assicurato una proroga di un anno della scadenza di fine 2021 per tagliare la partecipazione del 64% di Roma nella banca senese".
 
INTESA SANPAOLO, ESECUZIONE DEL PROGRAMMA DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE
News Image (Teleborsa) - Intesa Sanpaolo, in relazione all'esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie finalizzato all'annullamento (buyback) comunicato al mercato il 24 giugno 2022 e avviato il 4 luglio 2022, ha comunicato che dal 19 al 23 settembre 2022, ha acquistato complessivamente 2.000.000 azioni proprie, ad un prezzo medio di acquisto per azione pari a 1,7738 euro, per un controvalore totale di 3.547.600,00 euro.

Il 3 agosto e il 7 settembre sono state annullate le azioni proprie acquistate rispettivamente dal 4 al 29 luglio 2022 e dal 1° agosto al 2 settembre 2022, per un numero complessivo di 710.158.566, pari a circa il 3,55% del capitale sociale ante annullamento (che era suddiviso in 19.977.435.963 azioni ordinarie prive del valore nominale e si è modificato nella sua composizione, per la riduzione del numero di azioni che lo costituiscono, ma non nel suo ammontare, rimasto pari a 10.368.870.930,08 euro)

Al 21 settembre 2022, dall'avvio del programma, il colosso creditizio ha acquistato complessivamente 786.491.028 azioni, pari a circa il 3,94% del capitale sociale ante annullamento, a un prezzo medio di acquisto per azione pari a 1,7235 euro, per un controvalore totale di 1.355.535.265,95 euro.

Intanto, a Milano, scivola Intesa Sanpaolo e si posiziona a 1,74 euro, con una discesa dell'1,63%.

(TELEBORSA) 27-09-2022 11:55
 
Messina: in arrivo da Intesa Sanpaolo nuove misure a sostegno delle famiglie contro l'impatto dell'inflazione
di Luca Gualtieri

Le iniziative saranno presentate nelle prossime settimane. Grande attenzione alla coesione sociale. I 500 euro agli 85 mila dipendenti? Un esempio della nostra responsabilità sociale d'impresa. Il debito pubblico italiano? Non è immaginabile aumentarlo, ma lo spread non è correlato con i fondamentali del paese. L'intervento al congresso nazionale della Uilca​

Nelle prossime settimane, Intesa Sanpaolo presenterà "provvedimenti per famiglie e per aiutare chi ha bisogno: finanziamenti a tassi zero o molto bassi. Con periodi di preammortamento molto lunghi". Lo ha dichiarato mercoledì 28 settembre il consigliere delegato della banca, Carlo Messina, intervenendo al settimo congresso nazionale della Uilca.

L'impegno di Intesa Sanpaolo nell'economia reale

Messina ha confermato l'impegno del gruppo di via Monte di Pietà a sostegno del Paese. "Noi siamo il pilastro di questo Paese, abbiamo impieghi che sono un terzo del Pil. Qualunque sia la recessione continueremo a erogare credito significativo. Abbiamo intenzione di essere il pilastro dell'economia reale", ha precisato il banchiere, sottolineando che "siamo l'azienda su cui passano la maggior parte delle operazioni finanziarie" e per questo "possiamo dire che il Paese è forte, in grado di superare le difficoltà e arrivare a un 2024" di crescita. Già a luglio, peraltro, Intesa aveva deciso l'erogazione di un bonus da 500 euro ai suoi 85 mila dipendenti per un totale di 50 milioni, rivendicandola nel dibattito con il leader della Uilca, Fulvio Furlan, e il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, come uno dei pilastri della responsabilità sociale della banca.

L'obiettivo della coesione sociale, attenzione al disagio sociale

Messina si è concentrato anche sul quadro politico ed economico. Dal voto di domenica è emersa una situazione di "stabilità'", ha spiegato il banchiere, adesso "serve la coesione sociale". Parlando di quali debbano essere le priorità per il prossimo governo, "il primo tema sono le disuguaglianze sociali. Si parla molto di altro, ma questo è il punto numero uno che qualsiasi governo dovrà affrontare perché abbiamo una condizione politica oggi che dà stabilità, pero è indispensabile anche la coesione sociale. Le situazioni drammatiche che stiamo vivendo possono portare a un forte disagio sociale", quindi è "indispensabile partire dalla povertà, poi lavorare sul Sud".

Conti pubblici e spread

Il ceo di Intesa ha confermato l'attenzione per il tema del debito pubblico. "Bisogna fare in modo che il debito pubblico sia gestito perché non è possibile immaginare che possa essere incrementato", ha puntualizzato il banchiere sottolineando che l'aumento dello spread degli ultimi giorni "è solo speculazione che poi rientrerà. Non è correlato ai fondamentali del Paese". Il fatto che "l'Italia abbia un tasso d'interesse superiore alla Grecia si giustifica solo con la speculazione. I nostri fondamentali sono più vicini alla Francia. Quindi dobbiamo fare in modo che la forza nostro Paese venga tradotta in azioni politiche e in credibilità. Se accade questo il nostro spread converge verso quello della Francia e non della Grecia".

Ministro del nuovo governo? No

Messina ha poi escluso una sua partecipazione al nuovo governo in fase di formazione. "Sono un manager e resto a fare il manager", ha precisato il banchiere. Su questo "non scherziamo. Io voglio completare questo mandato e farne un altro". Se in Intesa Sanpaolo "saranno felici di avermi come amministratore delegato continuerò a fare questo almeno per altri sei anni", ha proseguito il banchiere, spiegando che "nessuno mi ha contattato. Se mi sarà richiesto di dare dei consigli - come mi è capitato con molti governi, tutti consigli inascoltati - se mi capiterà, continuerò a dare consigli, ma non esiste nessuna ipotesi che io possa fare un mestiere diverso dall'ad di Intesa" anche perché "voglio bene alle persone che ci lavorano".

Ultimo aggiornamento: 28/09/2022 19:23
 
Da Intesa Sanpaolo 8 miliardi per le famiglie contro i rincari energetici
di Luca Gualtieri

Come annunciato dal ceo Messina a Milano Finanza, il gruppo lancia una nuova iniziativa a sostegno della clientela. Con questo intervento il pacchetto di aiuti stanziato per imprese e privati arriva a 30 miliardi​

Intesa Sanpaolo porta a 30 miliardi il volume di fuoco mobilitato per proteggere la clientela dagli effetti del caro energia e degli altri rincari dovuti alla fiammata inflattiva. Come anticipato a Milano Finanza dal ceo Carlo Messina, lunedì 3 ottobre il gruppo ha annunciato un nuovo intervento da 8 miliardi per aiutare le famiglie ad affrontare i rincari, dall’aumento delle bollette per luce e gas al maggior costo dei beni di consumo.

Lo scopo dell'iniziativa

Con questo intervento il pacchetto di aiuti stanziato dalla banca per imprese e famiglie ammonta a 30 miliardi di euro. "L’iniziativa", spiega una nota, "è frutto anche del costante dialogo con le principali associazioni dei consumatori e del puntuale ascolto delle esigenze della clientela". Nel dettaglio la banca ha definito tre linee di intervento. In primis, 500 milioni di euro destinati ai clienti della banca da almeno 6 mesi con Isee massimo di 40 mila euro e con un reddito mensile di almeno 500 euro. Potranno accedere ad un prestito personale a tasso fortemente agevolato, senza costi accessori, diluibile in 20 anni di durata. L’importo massimo è di sei mila euro.

Le altre misure

Cinque miliardi di euro è l’impegno della Banca per sospendere il pagamento o rimodulare le rate di mutui e prestiti. Oltre un milione i clienti titolari di mutuo o prestito possono beneficiare dell’iniziativa. Inoltre, fino a dicembre, i nuovi contratti includeranno gratuitamente la flessibilità per la gestione della rata. Ulteriori 2,5 miliardi di euro verranno messi a disposizione grazie alla possibilità di rateizzare acquisti e pagamenti, utenze comprese, a tasso zero, per una durata di sei mesi. L’opzione è attivabile direttamente dal cliente tramite i canali digitali.

Le parole di Messina

Il ceo di Intesa Sanpaolo ha commentato così la nuova iniziativa: "Confermiamo così il nostro ruolo di riferimento per l’economia reale, con un’attenzione particolare ai bisogni sociali. Le ingenti risorse che stiamo mettendo a disposizione del Paese sono possibili grazie alla nostra solidità e alla professionalità delle nostre persone. Siamo convinti che insieme sapremo superare le difficoltà - ha sottolineato Messina - Se ci sarà inoltre la possibilità che lo Stato istituisca un fondo di garanzia per tali finalità, siamo disponibili ad incrementare ulteriormente le risorse stanziate, rendendo ancora più efficace la sinergia tra pubblico e privato per arginare gli effetti della crisi.”

Ultimo aggiornamento: 03/10/2022 13:14
 
Banche Ue, S&P: con la recessione la redditività 2023 potrebbe dimezzarsi. E cresceranno gli accantonamenti fino a 110 mld
di Francesca Gerosa

S&P Global Rating simula l'impatto di due scenari macro sugli utili delle banche dell'Eurozona: stagnazione (lo scenario di base) e una vera e propria recessione, anche se di breve durata. In entrambi il sistema bancario rimarrà redditizio


https://www.milanofinanza.it/news/b...ceranno-gli-accantonamenti-202210031354348324
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro