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Banche, ecco perché l’outlook 2024 di Moody’s è negativo. Cosa può cambiarlo
Banche, ecco perché l’outlook 2024 di Moody’s è negativo. Cosa può cambiarlo
di Francesca GerosaLa ridotta liquidità e la capacità di rimborsi più limitata comprimeranno la qualità dei prestiti delle banche a livello globale, aumentando i rischi sugli attivi, avverte l’agenzia di rating, preoccupata per il rallentamento economico in Cina e per l'esposizione degli istituti al settore immobiliare commerciale negli Stati Uniti e in Europa
L’outlook di Moody’s sulle banche globali nel 2024 è negativo. Il perché è presto detto: le politiche monetarie più restrittive delle banche centrali hanno portato a una crescita del Pil più bassa. «La ridotta liquidità e la capacità di rimborsi più limitata comprimeranno la qualità dei prestiti, aumentando i rischi sugli attivi degli istituti di credito», avverte l’agenzia di rating statunitense. Al contempo, la redditività probabilmente diminuirà a causa dei maggiori costi di finanziamento, della minor crescita dei prestiti e delle riserve accumulate.
Il capitale delle banche rimarrà stabile
Tuttavia, il capitale delle banche rimarrà stabile, beneficiando della generazione organica di capitale e di una moderata crescita dei prestiti, mentre alcune delle più grandi banche statunitensi accumuleranno capitale, prevede Moody’s. In particolare, «le banche in Europa manterranno ampi buffer al di sopra dei minimi regolamentari. Negli Stati Uniti (rating Aaa e outlook negativo), alcune delle più grandi banche aumenteranno il capitale a causa dei cambiamenti normativi. Nell'Asia-Pacifico, la generazione organica di capitale e i dividendi prudenti garantiranno la stabilità del capitale».La liquidità rimarrà scarsa
Il contesto operativo si deteriorerà sotto le politiche monetarie restrittive. «Le principali banche centrali inizieranno a tagliare i tassi, ma la liquidità rimarrà scarsa, portando a una crescita del Pil più bassa nel 2024», prosegue Moody’s. Certo, l'inflazione sta rallentando, ma rimangono rischi geopolitici (guerra in Ucraina e in Medio Oriente) e climatici. E anche la crescita economica della Cina (rating A1 e outlook stabile) è destinata a rallentare a causa della limitata spesa privata, delle esportazioni deboli e della crisi del mercato immobiliare.Maggiori rischi sugli attivi delle banche
La qualità dei prestiti sarà compressa dalla bassa liquidità e da una capacità di rimborsi più limitata. Gli aumenti precedenti dei tassi di interesse porteranno a maggiori rischi sugli attivi e accumuli di riserve. E ancora. L'aumento della disoccupazione nelle economie avanzate indebolirà la performance dei prestiti. Senza contare, aggiunge Moody’s, che «l'esposizione al settore immobiliare commerciale (CRE) negli Stati Uniti e in Europa rappresenta un rischio crescente; nell'Asia-Pacifico, mercati immobiliari specifici sono sotto stress. Le banche cinesi stanno affrontando alcuni rischi legati a una crescita economica più lenta e agli impatti di secondo ordine derivanti da un prolungato calo nel mercato immobiliare. La redditività delle banche, quindi, diminuirà a causa dei maggiori costi di finanziamento, della minor crescita dei prestiti e delle esigenze di copertura delle perdite sui prestiti».I maggiori costi di finanziamento ridurranno i margini di interesse
Così ì profitti degli ultimi due anni probabilmente inizieranno a diminuire, ma rimarranno solidi, assicura Moody’s. I maggiori costi di finanziamento ridurranno i margini di interesse delle banche, mentre la produzione di prestiti continuerà a indebolirsi poiché gli aumenti dei tassi limitano la domanda e si stringono gli standard di credito. Le spese per le coperture seguiranno gli aumenti dei rischi sugli attivi, mentre le spese operative affronteranno maggiori investimenti in tecnologia e nuovi costi regolamentari. La crescita dei depositi rallenterà, mentre i depositi si sposteranno su conti più costosi o usciranno dai sistemi bancari. Infine, la carenza di valuta straniera metterà sotto pressione la liquidità in alcuni mercati di frontiera.
Cosa può cambiare l’outlook di Moody’s a stabile e a positivo
Moody’s ha anche evidenziato cosa può cambiare il suo outlook negativo sulle banche a stabile: una più marcata diminuzione dell'inflazione consente una politica monetaria espansiva e una ripresa della crescita economica. Migliori prospettive economiche della Cina in grado di limitare il rischio di un contagio ad altre regioni. Le preoccupazioni per il finanziamento e la liquidità si attenuano con tassi più bassi. L'attività commerciale si intensifica, consentendo alla crescita di compensare la flessione della redditività e i limitati aumenti nelle coperture per le perdite sui prestiti. Il rischio di deterioramento della qualità degli attivi diSei, invece, gli spunti che potrebbero far cambiare l’outlook di Moody’s sulle banche a positivo: la crescita del Pil più forte del previsto e l’inflazione che si porta sui target delle banche centrali; le autorità cinesi che gestiscono efficacemente le pressioni economiche, sociali e ambientali; il finanziamento e la liquidità che traggono beneficio dai tassi più bassi; la redditività che aumenta grazie a una maggior domanda di prestiti e costi di finanziamento più contenuti; pochi crediti deteriorati, riserve abbondanti, crescita prudente dei prestiti; miglioramento dei livelli di capitale. (riproduzione riservata)
Orario di pubblicazione: 04/12/2023 14:26
Ultimo aggiornamento: 04/12/2023 15:16