Investimento in un'attività commerciale o in una tabaccheria parte 4^ ‎

  • Ecco la 70° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana di risk-off per i principali indici per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Anche se il report di oggi sull’indice core Pce, la misura molto gradita alla Fed per valutare l’inflazione, ha mostrato un parziale raffreddamento, o quantomeno una stabilità. L’indice ha riportato una crescita su base annua del 2,8%, in linea con le previsioni degli analisti e con la rilevazione del mese precedente. Questo dovrebbe lasciare più margine di manovra alla Fed per abbassare i tassi di interesse nel corso del 2024. Passando al Vecchio Continente, il report sull’inflazione dell’Eurozona ha mostrato un indice al 2,6%, oltre il 2,5% atteso e in accelerazione rispetto al 2,4% precedente.
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E' solo la "regoletta" che mi ha dato il mio amico.

Intendi la regola del 10%?

Allora seguendo il suo ragionamento, se l'affitto è di solo 5.000 € e il fatturato solo di 50.000 €, ci stai dentro "comodamente" con tutte le spese? :D

Va bene la storia del 10%, ma ci deve essere un fatturato minimo oltre il quale non si può scendere, se non si riescono a coprire le altre spese + "camparci"...

Ovviamente il discorso cambia se il fatturato è di 500.000 € e l'affitto è di 50.000 €...
 
Per cui a 1000 euro al mese (l'affitto dell'appartamento) ne tagliamo 200 e a 1300 euro al mese (l'affitto del negozio) ne tagliamo il 30% cioè 390 euro: la somma degli affitti netti è dunque 1710 euro, che divisa tra le 2 sorelle fa 855 euro a testa.

Vada per l'affitto del negozio... ma per l'appartamento sei sicuro di trovare gente che ti dà 1k al mese?
Di solito si fan fatica ad affittare appartamenti per quelle cifre (anche se li valgono tutti) perchè di solito chi può permettersi di pagare quelle cifre per l'affitto punta sul mutuo... Vero che puoi sperare di affittare a gente con buon reddito che sa di rimanere non più di un anno in quel posto, ma, anche se ci riesci, non è proprio il target del locatore quello di affittare per brevi periodi...
 
Intendi la regola del 10%?

Allora seguendo il suo ragionamento, se l'affitto è di solo 5.000 € e il fatturato solo di 50.000 €, ci stai dentro "comodamente" con tutte le spese? :D

Va bene la storia del 10%, ma ci deve essere un fatturato minimo oltre il quale non si può scendere, se non si riescono a coprire le altre spese + "camparci"...

Ovviamente il discorso cambia se il fatturato è di 500.000 € e l'affitto è di 50.000 €...

Sicuramente deve esserci un fatturato minimo. L'affitto però è correlato ai mq del negozio e questi hanno un legame con il numero dei dipendenti: evidentemente per una sup di 50 mq basterà una persona, per una sup di 1000 mq saranno necessari più dipendenti (e conseguentemente un incasso maggiore). In ogni caso era una regoletta spannometrica e di larga massima, giusto per avere un'indicazione sul fatturato da raggiungere.
I miei dubbi restano tutti sia sulla raggiungibilità di quel fatturato che sull'opportunità di intraprendere, quando non facendo nulla già si avrebbe un guadagno
 
Sicuramente deve esserci un fatturato minimo. L'affitto però è correlato ai mq del negozio e questi hanno un legame con il numero dei dipendenti: evidentemente per una sup di 50 mq basterà una persona, per una sup di 1000 mq saranno necessari più dipendenti (e conseguentemente un incasso maggiore). In ogni caso era una regoletta spannometrica e di larga massima, giusto per avere un'indicazione sul fatturato da raggiungere.
I miei dubbi restano tutti sia sulla raggiungibilità di quel fatturato che sull'opportunità di intraprendere, quando non facendo nulla già si avrebbe un guadagno

Giustamente, avendo voi l'immobile nelle vostre disponibilità, dovete valutare il mancato affitto percepito (nel caso di utilizzo del negozio per la vostra attività) come un costo (nel senso di mancato reddito).
 
Quindi nel mio caso, sull'affitto del negozio non si applica la cedolare secca, mentre sulla casa adiacente temporaneamente utilizzata come magazzino, si potrebbe applicare.
Per cui a 1000 euro al mese (l'affitto dell'appartamento) ne tagliamo 200 e a 1300 euro al mese (l'affitto del negozio) ne tagliamo il 30% cioè 390 euro: la somma degli affitti netti è dunque 1710 euro, che divisa tra le 2 sorelle fa 855 euro a testa.
Questi soldi li prenderebbero senza fare nulla e in più avrebbero la rendita dei soldi che non investirebbero nel nuovo negozio (circa 50000 euro)
Insomma, grossomodo, mia moglie e mia cognata potrebbero arrivare a 1000 euro al mese di rendita, senza fare nulla.
Questo da un lato la dice lunga, perchè oggi, lavorando come forsennate ne guadagnano 600 in nero!!! :wall:
Dall'altro rappresenta un vincolo: qualunque attività da intraprendere DEVE rendere molto di più di 1000 euro al mese... è giusto il ragionamento?

PS: inoltre, non andando a lavorare, in casa si risparmierebbero circa 300 euro al mese di colf, dal momento che mia moglie farebbe la casalinga e probabilmente anche qualcosa sulla spesa che sarebbe fatta meno di corsa e con più attenzione... ;)
con la rendita che si trovano , chi glielo fa fare di andare a lavorare:mmmm:, anche perchè avendo lavorato sempre in nero , butterebbero via una marea di soldi di inps
per me hanno il terrore di tornare a fare le casalinghe a tempo pieno :D , il piccolo negozietto può dare tante soddisfazioni personali a prescindere dal guadagno

Ho seri dubbi.

Secondo me, non hai ben chiara la realtà.
toglimi una curiosità scanzorosciatese ;) , lavori nel commercio :mmmm:
 
Si... ma un po' alla volta siamo arrivati a una conclusione "pericolosa": se ci sono 2 soggetti, il proprietario delle mura e il negoziante, conviene di più essere il primo che non il secondo!
In altre parole, rischiare, intraprendere, LAVORARE molte ore al giorno in un negozio rischia di rendere meno che aspettare senza far nulla la fine del mese e con essa l'affitto.
Non è una "bestemmia" economicamente parlando?
 
Non è una "bestemmia" economicamente parlando?

A livello macroeconomico, sì...
Se la rendita immobiliare rende di più del lavoro, c'è qualcosa che non va...

Ma allo stesso modo è pure una "bestemmia" continuare a tenere in vita caste che sguazzano sulle varie rendite di posizione (altro tipo di rendite, ma sempre rendite sono), vedi notai e farmacisti...
Perchè se uno ha un negozio di abbigliamento per bambini da 30 anni (prendo come esempio il settore merceologico da te indicato) corre sempre il rischio che uno (magari più bravo) entri nello stesso settore, aprendo un negozio similare (e quindi facendogli una spietata concorrenza), mentre invece il numero dei notai e farmacisti è fissato per legge cosicchè tali categorie hanno la "certezza" di non vedere mai forti oscillazioni nelle proprie entrate?
 
No, amico atalantino... :D;)

Perchè mi fai questa domanda?
solo curiosità , visto che te ne intendi abbastanza di commercio e delle sue problematiche
Si... ma un po' alla volta siamo arrivati a una conclusione "pericolosa": se ci sono 2 soggetti, il proprietario delle mura e il negoziante, conviene di più essere il primo che non il secondo!
In altre parole, rischiare, intraprendere, LAVORARE molte ore al giorno in un negozio rischia di rendere meno che aspettare senza far nulla la fine del mese e con essa l'affitto.
Non è una "bestemmia" economicamente parlando?
è sempre stato cosi
 
solo curiosità , visto che te ne intendi abbastanza di commercio e delle sue problematiche

No, non sono nel commercio, ma parlo spesso con amici e conoscenti commercianti e tutti mi dicono le stesse cose (e non credo lo faccian per piangere miseria)...

Una situazione che sento spesso è questa:

- Se il negozio è piccolino e con poco giro di clientela, se van bene fanno pari a fine anno o poco più (e campano di fatto sulle spalle del coniuge)...

- Se invece l'attività è grandina (magari dislocata su più punti-vendita), ci campa tutto il "parentado"... quindi, se su una attività ci campano 3 fratelli (oppure i genitori 60enni + 2 figli 30enni) con annessi nuclei familiari, i guadagni van divisi per 3... spesso questa situazione si presenta perchè o i figli del titolare non han voglia di andare a fare i dipendenti da un'altra parte oppure perchè non riescono a trovare lavoro in altri campi (soprattutto in questi periodi di recessione generale) e quindi di fatto si "buttano" nell'attività di famiglia... il problema è che l'entrata di un nuovo membro della famiglia nell'attività non comporta un progressivo aumento del fatturato... quindi di fatto peggiora le cose per tutti gli altri componenti in quanto la torta è da dividere su più persone (e sappiamo anche che il figlio del titolare non si accontenta di norma di uno stipendio-base di 1.000 € al mese se entra nell'attività di famiglia, ma vuole "camparci bene")...
 
il piccolo commercio non lo vedo male ma malissimo :mad: , stritolato dalla grande distribuzione , da internet e dalle tasse
nel paesello dove abito stanno costruendo una nuovo zona commerciale e nel primo lotto ultimato chi ha aperto , banca ( 4 banche il meno di 5000 abitanti :eek:) , bar , supermercato , 2 studi tecnici e uno studio medico
se vai in città trovi solo banche , assicurazioni , finanziarie , immobiliari e studi vari ( commercialisti - notai - avvocati - geometri - dentisti ecc) , i pochi negozi tradizionali sono in mano ad extracomunitari , anche la tradizionale panetteria col forno dietro il negozio sta scomparendo , ci sono pochi forni industriali che riforniscono decine di rivendite
 
Ultima modifica:
il piccolo commercio non lo vedo male ma malissimo :mad: , stritolato dalla grande distribuzione , da internet e dalle tasse
nel paesello dove abito stanno costruendo una nuovo zona commerciale e nel primo lotto ultimato chi ha aperto , banca ( 4 banche il meno di 5000 abitanti :eek:) , bar , supermercato , 2 studi tecnici e uno studio medico
se vai in città trovi solo banche , assicurazioni , finanziarie , immobiliari e studi vari ( commercialisti - notai - avvocati - geometri - dentisti ecc) , i pochi negozi tradizionali sono in mano ad extracomunitari , anche la tradizionale panetteria col forno dietro il negozio sta scomparendo , ci sono pochi forni industriali che riforniscono decine di rivendite

Hai delineato perfettamente la realtà di molte zone della penisola (per lo meno del settentrione).
 
Mi presento

Salve a tutti. Sono fresco d'iscrizione ma seguo il forum da un pò. In realtà ero interessato ad altri settori, poi, casualmente ho letto i vari post riguardanti Tabaccherie e , essendo tabaccaio, ho letto incuriosito:D.
Ho potuto leggere tante cose interessanti, tante inesattezze, alcune analisi tremendamente vere:'( e altro ancora. Non ho assolutamente la pretesa di arrivare all'altezza dei DECANI presenti nel forum (bravissimi), ma se dovesse servire porto la mia piccola esperienza a chi avesse dubbi in materia (per quanto potrò).
Tanti saluti
ALESSANDRO - ROMA
 
ben arrivato, una voce nuova "del mestiere" è sempre utile :-)
 
Salve a tutti. Sono fresco d'iscrizione ma seguo il forum da un pò. In realtà ero interessato ad altri settori, poi, casualmente ho letto i vari post riguardanti Tabaccherie e , essendo tabaccaio, ho letto incuriosito:D.
Ho potuto leggere tante cose interessanti, tante inesattezze, alcune analisi tremendamente vere:'( e altro ancora. Non ho assolutamente la pretesa di arrivare all'altezza dei DECANI presenti nel forum (bravissimi), ma se dovesse servire porto la mia piccola esperienza a chi avesse dubbi in materia (per quanto potrò).
Tanti saluti
ALESSANDRO - ROMA
benvenuto OK!
finalmente qualche altro tabaccaio che partecipa alla discussione ;)
una curiosità , gestisci la rivendità a roma città ? da quanti anni ?
 
Scusatemi se torno ancora su un punto che mi cruccia, ma siccome in famiglia sono solo io che la penso in un modo e tutti gli altri no, mi sento un marziano.
Volevo domandare a tutti quelli che hanno scritto qui e che gestiscono un'attività quanti di loro, se fossero proprietari delle mura del negozio che gestiscono e di un appartamento a fianco, continuerebbero a lavorare nel negozio quando la rendita dei 2 immobili affittati sarebbe paragonabile (più o meno dello stesso ordine di grandezza) del guadagno da lavoro.
E quanti di voi, insoddisfatti dal guadagno ottenuto dal proprio lavoro a fronte dell'impegno profuso, "investirebbero" al buio cifre ingenti per cambiare attività anzichè accontentarsi della rendita degli affitti.
No, perchè a me sembra che ragionare in maniera semplice (o ingenua, o "calcolatrice", se vogliamo, a seconda dei punti di vista) sia solo una mia prerogativa!
 
Scusatemi se torno ancora su un punto che mi cruccia, ma siccome in famiglia sono solo io che la penso in un modo e tutti gli altri no, mi sento un marziano.
Volevo domandare a tutti quelli che hanno scritto qui e che gestiscono un'attività quanti di loro, se fossero proprietari delle mura del negozio che gestiscono e di un appartamento a fianco, continuerebbero a lavorare nel negozio quando la rendita dei 2 immobili affittati sarebbe paragonabile (più o meno dello stesso ordine di grandezza) del guadagno da lavoro.
E quanti di voi, insoddisfatti dal guadagno ottenuto dal proprio lavoro a fronte dell'impegno profuso, "investirebbero" al buio cifre ingenti per cambiare attività anzichè accontentarsi della rendita degli affitti.
No, perchè a me sembra che ragionare in maniera semplice (o ingenua, o "calcolatrice", se vogliamo, a seconda dei punti di vista) sia solo una mia prerogativa!

In questo caso tenterei di affittare anzichè di continuare a lavorare.

C'è però da considerare il fattore "umano-personale", ossia il fatto di essere affezionati al negozio e il fatto che questo pur rendendo poco o niente in termini monetari "riempie la giornata"...

Questo è ancor più vero per una donna che magari ha come unica alternativa al negozio quello di fare la monotona vita della massaia a 360°...
Te credo che rimane attaccata al negozio come un polpo...
 
In questo caso tenterei di affittare anzichè di continuare a lavorare.

C'è però da considerare il fattore "umano-personale", ossia il fatto di essere affezionati al negozio e il fatto che questo pur rendendo poco o niente in termini monetari "riempie la giornata"...

Questo è ancor più vero per una donna che magari ha come unica alternativa al negozio quello di fare la monotona vita della massaia a 360°...
Te credo che rimane attaccata al negozio come un polpo...

Io farei il casalingo e penso che quella vita non sarebbe per nulla monotona. O almeno lo sarebbe almeno quanto il lavoro.
Intanto cercherò a mia moglie un lavoro da dipendente (magari da commessa, magari part time), che è decisamente molto più tutelato e meglio pagato. :yes:
 
Io farei il casalingo e penso che quella vita non sarebbe per nulla monotona. O almeno lo sarebbe almeno quanto il lavoro.
Intanto cercherò a mia moglie un lavoro da dipendente (magari da commessa, magari part time), che è decisamente molto più tutelato e meglio pagato. :yes:

Eh bè... passare dal essere titolare del negozio ad essere dipendente è la stessa cosa... vorrei vedere te... :rolleyes:

Lascia che sia lei a decidere... a te farebbe piacere se qualcuno ti imponesse le sue scelte?
 
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