Ipo cofle

Il capitale sociale di Cofle è attualmente costituito da 5.403.728 di azioni ordinarie.

AZIONISTA NUMERO DI AZIONI ORDINARIE NUMERO DI AZIONI PAS NUMERO TOTALE DI AZIONI % SUL CAPITALE SOCIALE
Valfin S.r.l. 4.077.056 750.000 4.827.056 78,4%
Smart Agri S.r.l. 230.688 - 230.688 3,7%
Palladio Holding S.p.A. 79.920 - 79.920 1,3%
Mercato 1.016.064 - 1.016.064 16,5%
TOTALE 5.403.728 750.000


vi torna?
 
I conti tornano ma poi novembre 2022 novembre 2023 c'è il discorso warrant ma a pagamento che potrebberono rimpinguare le cassa della societa
 
mah ieri la notizia non se l'è fumata nessuno, continuano a tenerla schiacciata sotto 15,5 in accumulo
prima o poi partirà IMHO
 
c'è sempre il muretto sui 15,5 del ragazzo che deve accumulare

e dategliele così finalmente si riparte per 18,20, hanno già apparecchiato proprio lì
 
COFLE: PERCHE' SIII...
e beh: una bella aziendina... finito ora di spulciarla.
Balza agli occhi innanzitutto la linearità, chiarezza espositiva e trasparenza sia dal loro sito che dai bilanci (2021) e dalla semestrale. Ogni singola voce è annotata e esplicata singolarmente.
Fatturato 2021 che terminerà con un 58 mil (circa) che fa + 70%.
Ebitda: 8,4 mil , Utile: 5,5 mil 8 (+ 50%)
Patrimonio netto a 11 mil (7 volte la capitalizzazione) che non è tantissimo per un titolo industriale.
Pochi pezzi a mercato... di quei 5,4 milioni di azioni sono 800.000 circa
Qui ad aver pazienza si dorme tranquilli (se le sorti continuano ad essere queste).

Resta da vedere quante ne sbologneranno gli intermediari che l'hanno battezzata al MIT. 14 potrebbe già essere un punto di ingresso...

Ancora un pò di pazienza!
 
COFLE: PERCHE' SIII...
e beh: una bella aziendina... finito ora di spulciarla.
Balza agli occhi innanzitutto la linearità, chiarezza espositiva e trasparenza sia dal loro sito che dai bilanci (2021) e dalla semestrale. Ogni singola voce è annotata e esplicata singolarmente.
Fatturato 2021 che terminerà con un 58 mil (circa) che fa + 70%.
Ebitda: 8,4 mil , Utile: 5,5 mil 8 (+ 50%)
Patrimonio netto a 11 mil (7 volte la capitalizzazione) che non è tantissimo per un titolo industriale.
Pochi pezzi a mercato... di quei 5,4 milioni di azioni sono 800.000 circa
Qui ad aver pazienza si dorme tranquilli (se le sorti continuano ad essere queste).

Resta da vedere quante ne sbologneranno gli intermediari che l'hanno battezzata al MIT. 14 potrebbe già essere un punto di ingresso...

Ancora un pò di pazienza!

Tutto giusto ma...credo che il titolo dovrà prima smaltire le azioni derivanti dall'esercizio della Greenshoe...:eek:
E con i volumi attuali ci vorrà una vita...:eek:

Cofle: esercizio opzione Greenshoe
13/12/2021 10:31 MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Cofle comunica che il 10 dicembre Banca Profilo, in qualita'' di Global Coordinator e Specialist, quale soggetto incaricato dell''attivita'' di stabilizzazione, ha integralmente esercitato l''opzione Greenshoe, concessa dagli Azionisti Valfin per l''acquisto fino ad un massimo di 172.944 Azioni pari a circa il 15% del numero di Azioni oggetto del Collocamento Privato. A seguito dell''esercizio dell''opzione Greenshoe, spiega una nota, la parte di flottante del capitale sociale di Cofle e'' pari a circa il 16,5% con inclusione delle Price Adjustment Shares. Inoltre, sempre sulla base delle informazioni fornite da Banca Profilo, e anche per conto della stessa, Cofle comunica che durante il periodo di stabilizzazione, dalla data di inizio delle negoziazioni delle Azioni su Euronext Growth Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana, ossia l''11 novembre 2021, fino alla data del 10 dicembre 2021 non e'' stata effettuata alcuna operazione di stabilizzazione. Nell''ambito dell''Offerta, Banca Profilo, ha agito in in qualita'' di Euronext Growth Advisor, Global Coordinator e Specialist. Thymos Business & Consulting S.r.l. in qualita'' di Advisor Finanziario, dTP ICAP Midcap e Banca Intermobiliare S.p.A. in qualita'' Joint Lead Manager. com/lab
 
tutto giusto io comunque tengo cip sia azione che warrant perchè per me una speculata da +20 in 1-2 gg può succedere proprio per le cose che avete detto

e le azioni da greenshoe vorranno scaricarle belle in alto
 
Ricavi che crescono in modo esponenziali che pensare
 
@kemper è il tipo che mette i muretti di 9-10 lotti ai livelli che gli pare

in pratica il manovratore
 
Bel pomeriggio per cominciare a comprare Cofle:D
Ho letto anche io il bilancio, debito un po' altino ma con questa marginalità da record non sarà un problema gestirlo. Dall'articolo sotto, hanno le idee chiarissime...:cool:



Cofle, Barbieri: IPO per accelerare la crescita. Focus su Asia e M&A


L'intervista a Teleborsa di Walter Barbieri, presidente e amministratore delegato del gruppo attivo nel settore dei sistemi di comando e control cables per il settore off-road vehicles, automotive e after market automotive


Pubblicato il 10/11/2021






Crescita nell'area asiatica, maggiori investimenti in ricerca e sviluppo e operazioni di M&A. Sono queste le tre principali aree in cui Cofle investirà i proventi dell'offerta pubblica iniziale (IPO) funzionale alla quotazione su Euronext Growth Milan, con inizio delle negoziazioni l'11 novembre 2021. Lo ha detto in un'intervista a Teleborsa Walter Barbieri, presidente e amministratore delegato della multinazionale attiva nel settore dell'agritech e dell'automotive. Fondato nel 1964, Cofle è oggi un gruppo presente in quattro Paesi con sei impianti produttivi, due dipartimenti di progettazione e co-engineering e oltre 500 dipendenti. Il gruppo opera in due distinte linee di business: la linea di business OEM produce cavi e sistemi di controllo nel settore agricolo, dei veicoli commerciali e del settore automotive, mente la linea di business After Market produce parti di ricambio nel settore automotive. In entrambe le divisioni i clienti sono pesi massimi del settore: da CNH, AGCO e CLAAS a Ferrari, Maserati e Lotus, solo per fare alcuni nomi. Al 31 dicembre 2020 il gruppo ha riportato un valore della produzione consolidato pari a circa 38 milioni di euro (export all'81%), un EBITDA rettificato di 8 milioni di euro, e un EBITDA Margin al 21,1%. Nel primo semestre del 2021 questi dati sono stati, rispettivamente, di 28,7 milioni, 7,8 milioni e 28,4%.:eek:

Che ruolo occupa oggi Cofle nel vostro settore?

"Il nostro focus è l'agritech, dove siamo leader per quanto concerne i control systems e i control cables nei trattori, ma siamo anche presenti nell'automotive, anche se questa presenza è ormai secondaria. Mentre tanti altri, anni fa, puntavano sull'automotive - un po' perché era un mercato in espansione e un po' perché era tradizionalmente più grande - noi abbiamo deciso di avere il nostro core business nell'agritech. Nonostante il volume di affari totale del mercato sia minore, puntare forte su questo ci ha fatto diventare esperti a livello mondiale, ci ha permesso di avere un’attenzione particolare ai clienti, di capire meglio le dinamiche del settore e di essere in grado di anticipare la domanda e l'evoluzione tecnologica dei prodotti.

La divisione after market del settore automotive, con cui Cofle è nata, ha però continuato la sua strada. Questa divisione ha una crescita molto più regolare, molto meno a strappi, e richiede minori investimenti. È quella parte consolidata del gruppo che ha continuato - e continua - a generare cassa e ci ha permesso di arrivare fino a qua. In sostanza, l'after market ha fatto un po' da cash cow per l'OEM, che oggi è lanciatissimo, ha superato l'after market e continuerà a essere sempre più la parte importante del fatturato. Riteniamo che la redditività del gruppo resterà in continuo miglioramento, perché i prodotti OEM che andiamo a sviluppare sono a più alto contenuto tecnologico e ad alto valore aggiunto".

Come e quanto investite in ricerca e sviluppo?

"La ricerca e sviluppo è sempre stata quello che ci ha contraddistinto in entrambe le divisioni. L'after market è un reverse engineering (ricostruzione di un prodotto già esistente, ndr), ma abbiamo sempre avuto uno studio tecnico per avere il catalogo prodotti più ampio possibile. L'R&D per l'OEM avrà invece sempre più bisogno di specializzazioni, e quindi dovrà essere sempre più integrata da esperti di idraulica, di elettronica, di meccatronica, perché è in questa direzione che sta andando il mercato e quindi anche Cofle. La ricerca e sviluppo di dieci anni fa è diversissima da quella odierna e abbiamo quindi anche aggiornato le figure. Oggi, ad esempio, abbiamo una divisione R&D importantissima in Turchia, uno dei Paesi che sviluppa e produce più trattori in Europa. Abbiamo una quindicina di persone nel team turco, che si occupa di seguire le case manifatturiere che sono nel Paese. Pensiamo che un buon 20% della raccolta dell'IPO verrà destinata a potenziare la ricerca e sviluppo".

In questi mesi le aziende di tutto il mondo si trovano ad affrontare problemi alla catena di approvvigionamento, qual è la vostra situazione?

"Il nostro posizionamento globale ci permette di poter "switchare" le supply chain da un Paese all’altro a seconda delle varie criticità geopolitiche che si vanno a creare. Questo perché siamo fortemente integrati, cioè produciamo al nostro interno i semi-componenti più importanti e quindi riusciamo a sopperire alle problematiche che possono capitare. Un esempio su di tutti è il vantaggio di essere in Turchia. Il materiale base per i nostri prodotti è l'acciaio e la Turchia è il secondo produttore dell’area europea dopo la Germania (oltretutto privilegia l'utilizzo interno di quello che produce). Noi quindi nel Paese non abbiamo avuto problemi di reperimento dei materiali. Lo scenario sarebbe stato molto diverso se avessimo importato laminati dalla Cina o dall'India. La Turchia è forte anche sulla produzione di composti chimici, e quindi anche su questo versante abbiamo trovato facilità di approvvigionamento. Posso quindi dire che non abbiamo mai avuto problemi sulle linee di produzione".

Perché questo è il momento giusto per voi per quotarvi in Borsa?

"Questo è il momento giusto perché c'è un grosso cambiamento tecnologico nei trattori in tutte le macro aree mondiali. Le macchine agricole devono essere sempre più environmentally-friendly, sicure e confortevoli nell'utilizzo. Questo non per volere delle case produttrici, ma sempre più per regolamenti governativi. Per rispettare queste stringenti caratteristiche, questi trattori richiedono componenti sempre più sofisticati. Noi dobbiamo farci trovare pronti a queste sfide e quindi questo è il momento di spingere ancora di più sulla ricerca e sviluppo.

Inoltre, nel 2020 è nell'area APAC, e in particolar modo l'India, che si è concentrata un terzo della produzione mondiali di trattori. Anche in quest'area si sta passando da trattori con tecnologia obsoleta a macchine più moderne. Questo fa aprire un mercato immenso, dove le macchine tra qualche anno incominceranno a montare i prodotti che sono nelle linee di produzione di Cofle. Dobbiamo quindi spingere per avere produzioni locali in India.

Infine, è necessario dare un booster alla crescita anche con qualche operazione mirata di M&A, che ci consenta di fare del cross-selling, ovvero di fare dei prodotti sempre più completi e complessi, ad alto valore aggiunto, quasi inimitabili. Vogliamo raggruppare in un control system quello che oggi si trova in 4-5 fornitori, vogliamo cioè essere quel fornitore unico a cui le aziende si rivolgono, perché questo è in grado anche di creare paletti all’ingresso per potenziali competitor.

Per fare tutto ciò servono però finanziamenti. Noi saremmo potuti crescere comunque per linee interne, perché ci autofinanziamo con la crescita prevista dal piano industriale. Ma se vogliamo cogliere il 100% delle occasioni che ci saranno da qua ai prossimi 5 anni è necessario dare un booster, dare una forte accelerata sugli investimenti, sia per quanto riguarda l'R&D, la capacità produttiva nell’area APAC e le acquisizioni che ci permettono operazioni di cross selling e upgrade tecnologici dei nostri prodotti".

A che tipo di aziende guardate per l'M&A?

"Come M&A vorremmo guardare preferibilmente a qualcosa in Italia o Europa, magari anche in Turchia, ma non mi spingerei oltre per le prime operazioni. È anche un discorso di integrazione: quando si fa l'M&A, l'integrazione è la parte difficile. Noi siamo già un gruppo che ha parecchie aziende nel mondo, e quindi conosciamo le difficoltà di gestione, ma per ora ci siamo occupati quasi totalmente di aziende che abbiamo fatto crescere noi da zero. Diciamo che immaginare di gestire un'azienda totalmente nuova al di là dell’oceano non è il primo approccio che vogliamo. Preferiamo fare qualcosa partendo da una realtà medio piccola, integrarla al meglio e poi prevedere nei prossimi 3-4 ani una realtà decisamente più grande per fare il decisivo salto di qualità. Abbiamo già fatto una prima fase di scouting e scrematura, ma dopo la quotazione inizieremo una fase più operativa".

Nel processo di quotazione siete affiancati da Smart Capital e Palladio come cornerstone investors, cosa significa per voi?

"Gli investitori hanno creduto in Cofle perché hanno ragionato come partner, in quanto hanno una mentalità industriale e non prettamente finanziaria. Ci siamo trovati allineati in tante cose, soprattutto per quanto concerne un progetto a medio-lungo termine da fare insieme. Con alcuni investitori istituzionali, quelli più importanti, abbiamo anche una vicinanza tecnologica, di mercato e geografica. Siamo contentissimi di averli a bordo e non vediamo l'ora di apprendere nuove cose da loro".


Cofle, Barbieri: IPO per accelerare la crescita. Focus su Asia e M&A
 
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Cofle, TP ICAP Midcap avvia copertura con "BUY" e TP a 24,3 euro

18 gennaio 2022

(Teleborsa) - TP ICAP Midcap ha iniziato la copertura sul titolo di Cofle, gruppo quotato dallo scorso 11 novembre su Euronext Growth Milan e attivo nel settore dei sistemi di comando e control cables per il settore off-road vehicles, automotive e after market automotive. Il prezzo obiettivo è stato fissato a 24,3 euro per azione (per un upside del 61% rispetto ai 15,1 euro per azione al momento della stesura della ricerca), mentre il giudizio sul titolo è "BUY". Attualmente, Cofle si posiziona a 15,6 con un aumento del 3,31%. Gli analisti credono che il modello di business di Cofle abbia un forte potenziale di crescita a lungo termine, significative barriere competitive e un profilo di rischio sicuro.

TP ICAP Midcap prevede un CAGR delle vendite del 13,7% per il periodo compreso tra il 2020 e il 2025. A lungo termine, "poiché Cofle ha i principali attori del settore nel suo portafoglio clienti, la sua crescita delle vendite dovrebbe essere sostanzialmente in linea con il settore", viene sottolineato.

Entro il 2025, il gruppo punta ad aumentare il proprio margine EBITDA di circa un punto all'anno. "Vediamo le due leve principali per raggiungere questo obiettivo in una maggiore robotizzazione dei processi produttivi, aumentando l'efficienza degli impianti esistenti, e aumentando la capacità produttiva in India, con investimenti in nuove linee di produzione e macchinari", scrivono gli analisti. Prevista una riduzione del peso del costo del personale in relazione alle vendite di 3 punti percentuali tra il 2020 e il 2025 (20% contro 23%). Nel breve-medio termine, fattori esogeni come i prezzi delle materie prime potrebbero causare volatilità dei margini.

TP ICAP Midcap si aspetta che la società chiuda l'anno con ricavi di 52,1 milioni di euro, un EBIT di 11,9 milioni di euro e un utile netto di 9,3 milioni di euro. Questi valori dovrebbero salire nel 2022, rispettivamente, a 58,6 milioni di euro, 14,2 milioni di euro e 11,1 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un ulteriore incremento nel 2023 a ricavi per 63,2 milioni di euro, un EBIT di 16,1 milioni di euro e un utile netto di 12,6 milioni di euro. TP ICAP Midcap ha agito in qualità Joint Lead Manager nel processo di quotazione di Cofle e fornisce alla società un servizio per la produzione di raccomandazioni di investimento.

Cofle, TP ICAP Midcap avvia copertura con "BUY" e TP a 24,3 euro | Teleborsa.it
 
Cofle, il giro d'affari del primo anno sull'Egm supera 53 milioni
La crescita del fatturato annuale è del 43,5%. Positivo anche l'inizio del nuovo anno: i dati prospettici del portafoglio ordini clienti per il primo trimestre confermano una crescita in linea con le previsioni del piano:cool:


di Rossella Savojardo 24/01/2022







Cofle, il giro d'affari del primo anno sull'Egm supera 53 milioni

I risultati preliminari sembrano buoni per il primo anno di Cofle sull'Egm. L'azienda leader nella progettazione, produzione e commercializzazione a livello mondiale di sistemi di comando e control cables per il settore off-road vehicles ha chiuso il 2021 con un fatturato consolidato preliminare, non sottoposto a revisione legale, pari a 53,1 milioni di euro, in crescita del 43,5% rispetto al 2020 quanto il giro d'affari si era fermato a 37 milioni.

Walter Barbieri, presidente e amministratore delegato del gruppo, ha così commentato: "chiudere il 2021, anno strategico per l'azienda, caratterizzato dallo sbarco sul mercato Egm (+1,51% a 16,10 euro oggi l'azione, ndr), con un fatturato preliminare in forte crescita rispetto all'anno precedente, è per noi motivo di grande soddisfazione. Anche il 2022 è iniziato in maniera più che soddisfacente, i dati prospettici del portafoglio ordini clienti per il primo quarter dell'anno confermano una crescita in linea con le previsioni del nostro piano industriale".

Il numero uno dell'azienda ha sottolineato, in particolare, che nel corso di quest'anno partiranno le produzioni legate a due importanti progetti. Per primo l'accordo con Ineos Automotive per la fornitura di componenti auto per il nuovo fuoristrada 4x4 Ineos Grenadier e per i nuovi trattori di bassa potenza conformi alla normativa "Stage V", il regolamento europeo che definisce nuove linee guida e limiti alle emissioni dei gas dei motori delle macchine agricole. La sua entrata in vigore è oramai consolidata e le grandi multinazionali si trovano a modificare la motorizzazione dei trattori. "Cofle", ha concluso l'ad, "con la sua produzione all-in-house e le sue soluzioni customizzate, è pronta a intercettare le nuove richieste dei clienti con una gamma di prodotti meccatronici specificatamente progettati per queste esigenze". (riproduzione riservata)

Cofle, il giro d'affari del primo anno sull'Egm supera 53 milioni - MilanoFinanza.it
 
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