Ipo h-farm

H-Farm quota 0,128 euro e ha emesso circa 128 milioni di pezzi, che equivale ad una capitalizzazione di circa 16,5 Mln.
E questi adesso vogliono fare aumento per 7,9 Mln?
Se non è un'impresa decotta poco ci manca....:shit:
Come già detto in passato, poveri quelli che ci hanno creduto e hanno pagato 1 euro qualcosa che non ha MAI fruttato un centesimoKO!
 
Faranno il solito aumento super diluitivo che porterà vecchie axìzioni e diritti a zero. Vi ricordo che i soci storici oltre a quello incassato con l’IPO avevano venduto a prezzi folli (per l’acquirente) i loro immobili al fondo immobiliare messo su da Cattolica Ass. per costruire il Campus all’americana…
 

DONADON: la società è sana (anche se il mercato non ci crede). I progetti dell’azienda che punta sull’Edtech​

di Sara Bichicchi
tempo di lettura 3 min

La compagnia ha appena deliberato un aumento di capitale da massimo 7,9 milioni di euro per rafforzarsi e far crescere le scuole e il campus che ha aperto negli ultimi anni. Sull’Egm, però, il titolo fa fatica: dall’ipo perso oltre l’80% del valore | Il caso H-Farm dimostra che non sempre il business della formazione fa guadagnare. Ma con il nuovo campus la musica potrebbe cambiare









Un aumento di capitale da massimo 7,9 milioni di euro per rispondere alle voci di crisi. H-Farm, venture builder quotato sull’indice Egm, ha deliberato giovedì 18 sui nuovi fondi e Riccardo Donadon, amministratore delegato e primo azionista, è convinto che questa sia la strada giusta per rassicurare il mercato e i clienti: « H-Farm è una società che investe in startup», ha ricordato a MF-Milano Finanza, «e le startup, nei primi anni, perdono soldi. Le nostre perdite sono, in realtà, investimenti». Al momento nel portfolio dell’azienda di Donadon, attiva dal 2005, ci sono una ventina di società più alcuni fondi di venture capital e joint venture.


Il bilancio più recente di H-Farm, che dal 2022 chiude l’esercizio il 31 agosto, segnala nell’ultima riga un rosso da quasi 9 milioni di euro. La società era in perdita anche nel 2020 e 2021, mentre la relazione finanziaria 2022 registrava utili per oltre 17 milioni. In quell’anno H-Farm ha venduto la business unit Consultancy a Jakala per più di 40 milioni di euro e si è riposizionata scommettendo su un nuovo settore: l’Education. Di qui la decisione di spostare al 31 agosto la chiusura del bilancio, per allinearsi con il calendario scolastico.
  • Leggi anche: Piazza Affari, per H-Farm perdita di quasi 9 milioni. Ma secondo l’azienda: «risultati in linea con il nostro piano»

Education, tra due anni il break even del campus universitario H-Farm

«Ci siamo dati l’obiettivo di costruire tre scuole e un’università in sei anni», ha spiegato Donadon. «Con H-Farm International School abbiamo 2.200 studenti e nell’anno scolastico in corso dovremmo uscire dalla zona di avviamento per raggiungere quasi il break even. Considerando che dopo avere inaugurato il campus è arrivato il Covid, è un buon risultato».
Più lunghi, invece, i tempi per avere profitti dal ramo universitario, H-Farm College. «L’università ha avuto quasi 400 matricole quest’anno e inauguriamo due nuovi percorsi, tra cui il primo corso universitario sull’Intelligenza Artificiale», ha aggiunto il ceo. «Probabilmente servono ancora due anni per raggiungere il break even nell’education universitaria. Ma sapevamo che avremmo avuto bisogno di tempo. Ogni cluster di investimento dura sei, otto o dieci anni, soprattutto in un settore come l’Education dove si devono costruire le strutture».
I fondi derivati dall’aumento di capitale serviranno innanzitutto per far crescere i progetti nel campo dell’Education, che sono in continua evoluzione. «Lunedì 22 presentiamo un nuovo prodotto tecnologico che aiuterà chi ha una passione difficile da conciliare con la scuola, come può essere lo sport a livello agonistico», ha detto Donadon a MF-Milano Finanza. In più, H-Farm è partner, con una partecipazione di circa il 15%, dell’acceleratore edutech FuturEd insieme a Cdp Venture Capital che a breve selezionerà 10 startup del settore. Le aziende possono candidarsi fino a venerdì 26 e quelle scelte riceveranno un finanziamento tramite equity fino a 90 mila euro ciascuna.
  • Leggi anche: Il caso H-Farm dimostra che non sempre il business della formazione fa guadagnare. Ma con il nuovo campus la musica potrebbe cambiare

Depop e la consulenza digitale, gli exit di successo di Donadon

Se l’Education è il presente di H-Farm, il passato è composto da quasi vent’anni di investimenti: in totale la società ha scommesso circa 28 milioni di euro (con un ritorno di 42 milioni) su 128 startup. Tra queste ci sono stati alcuni exit di successo. Oltre alla cessione della business unit di consulenza digitale a Jakala, che ha fruttato oltre 40 milioni di euro a fronte di un investimento di 15, il diamante di H-Farm è Depop, società di social e-commerce che ha portato a H-Farm una plusvalenza di 6,7 milioni, pari a un ritorno di sei volte.
Il mercato, però, non sembra convinto della strategia di H-Farm. La società si è quotata nel 2015 con un prezzo di ipo di un euro per azione, ma venerdì 19 ha chiuso a 13 centesimi. In quasi nove anni, quindi, ha perso l’87% del valore in borsa e solo nell’ultimo anno ha ceduto oltre il 40%. «Il nostro è un business model molto complesso, che è difficile raccontare in borsa», ha concluso Donadon. «Ci stiamo lavorando».(riproduzione riservata)
Milano
 

DONADON: la società è sana (anche se il mercato non ci crede). I progetti dell’azienda che punta sull’Edtech​

di Sara Bichicchi
tempo di lettura 3 min

La compagnia ha appena deliberato un aumento di capitale da massimo 7,9 milioni di euro per rafforzarsi e far crescere le scuole e il campus che ha aperto negli ultimi anni. Sull’Egm, però, il titolo fa fatica: dall’ipo perso oltre l’80% del valore | Il caso H-Farm dimostra che non sempre il business della formazione fa guadagnare. Ma con il nuovo campus la musica potrebbe cambiare









Un aumento di capitale da massimo 7,9 milioni di euro per rispondere alle voci di crisi. H-Farm, venture builder quotato sull’indice Egm, ha deliberato giovedì 18 sui nuovi fondi e Riccardo Donadon, amministratore delegato e primo azionista, è convinto che questa sia la strada giusta per rassicurare il mercato e i clienti: « H-Farm è una società che investe in startup», ha ricordato a MF-Milano Finanza, «e le startup, nei primi anni, perdono soldi. Le nostre perdite sono, in realtà, investimenti». Al momento nel portfolio dell’azienda di Donadon, attiva dal 2005, ci sono una ventina di società più alcuni fondi di venture capital e joint venture.


Il bilancio più recente di H-Farm, che dal 2022 chiude l’esercizio il 31 agosto, segnala nell’ultima riga un rosso da quasi 9 milioni di euro. La società era in perdita anche nel 2020 e 2021, mentre la relazione finanziaria 2022 registrava utili per oltre 17 milioni. In quell’anno H-Farm ha venduto la business unit Consultancy a Jakala per più di 40 milioni di euro e si è riposizionata scommettendo su un nuovo settore: l’Education. Di qui la decisione di spostare al 31 agosto la chiusura del bilancio, per allinearsi con il calendario scolastico.
  • Leggi anche: Piazza Affari, per H-Farm perdita di quasi 9 milioni. Ma secondo l’azienda: «risultati in linea con il nostro piano»

Education, tra due anni il break even del campus universitario H-Farm

«Ci siamo dati l’obiettivo di costruire tre scuole e un’università in sei anni», ha spiegato Donadon. «Con H-Farm International School abbiamo 2.200 studenti e nell’anno scolastico in corso dovremmo uscire dalla zona di avviamento per raggiungere quasi il break even. Considerando che dopo avere inaugurato il campus è arrivato il Covid, è un buon risultato».
Più lunghi, invece, i tempi per avere profitti dal ramo universitario, H-Farm College. «L’università ha avuto quasi 400 matricole quest’anno e inauguriamo due nuovi percorsi, tra cui il primo corso universitario sull’Intelligenza Artificiale», ha aggiunto il ceo. «Probabilmente servono ancora due anni per raggiungere il break even nell’education universitaria. Ma sapevamo che avremmo avuto bisogno di tempo. Ogni cluster di investimento dura sei, otto o dieci anni, soprattutto in un settore come l’Education dove si devono costruire le strutture».
I fondi derivati dall’aumento di capitale serviranno innanzitutto per far crescere i progetti nel campo dell’Education, che sono in continua evoluzione. «Lunedì 22 presentiamo un nuovo prodotto tecnologico che aiuterà chi ha una passione difficile da conciliare con la scuola, come può essere lo sport a livello agonistico», ha detto Donadon a MF-Milano Finanza. In più, H-Farm è partner, con una partecipazione di circa il 15%, dell’acceleratore edutech FuturEd insieme a Cdp Venture Capital che a breve selezionerà 10 startup del settore. Le aziende possono candidarsi fino a venerdì 26 e quelle scelte riceveranno un finanziamento tramite equity fino a 90 mila euro ciascuna.
  • Leggi anche: Il caso H-Farm dimostra che non sempre il business della formazione fa guadagnare. Ma con il nuovo campus la musica potrebbe cambiare

Depop e la consulenza digitale, gli exit di successo di Donadon

Se l’Education è il presente di H-Farm, il passato è composto da quasi vent’anni di investimenti: in totale la società ha scommesso circa 28 milioni di euro (con un ritorno di 42 milioni) su 128 startup. Tra queste ci sono stati alcuni exit di successo. Oltre alla cessione della business unit di consulenza digitale a Jakala, che ha fruttato oltre 40 milioni di euro a fronte di un investimento di 15, il diamante di H-Farm è Depop, società di social e-commerce che ha portato a H-Farm una plusvalenza di 6,7 milioni, pari a un ritorno di sei volte.
Il mercato, però, non sembra convinto della strategia di H-Farm. La società si è quotata nel 2015 con un prezzo di ipo di un euro per azione, ma venerdì 19 ha chiuso a 13 centesimi. In quasi nove anni, quindi, ha perso l’87% del valore in borsa e solo nell’ultimo anno ha ceduto oltre il 40%. Il nost«ro è un business model molto complesso, che è difficile raccontare in borsa», ha concluso Donadon. «Ci stiamo lavorando».(riproduzione riservata)
Milano
donadon dovrebbe solo avere il buon gusto di (almeno) tacere......
 
donadon dovrebbe solo avere il buon gusto di (almeno) tacere......
Raramente ho visto persone del genere, e si che sono sul mercato da tanto tempo…
Hanno affossato il titolo per anni, fatto un aumento di capitale del tutto inutile, e adesso hanno pure il coraggio di lanciare una opa sui minimi assoluti con la pretesa di portarsi a casa tutta la società’.
Spero davvero che qualche grosso operatore si rivolti contro questa operazione, che davvero non saprei come definire…

https://www.emarketstorage.it/sites/default/files/comunicati/2024-02/20240223_142498.pdf
 
Raramente ho visto persone del genere, e si che sono sul mercato da tanto tempo…
Hanno affossato il titolo per anni, fatto un aumento di capitale del tutto inutile, e adesso hanno pure il coraggio di lanciare una opa sui minimi assoluti con la pretesa di portarsi a casa tutta la società’.
Spero davvero che qualche grosso operatore si rivolti contro questa operazione, che davvero non saprei come definire…

https://www.emarketstorage.it/sites/default/files/comunicati/2024-02/20240223_142498.pdf
Quando vedi certe cose ti viene voglia di non investire più. Ovviamente, simili schifezze sono più facili da porre in essere quando hai a che fare con titoli sottili e piccole società quotate.D'altronde, questo è il rischio che si corre quando si investe su egm.
Auguro agli azionisti una prontissima rivalsa.

Saluti
 
Quando vedi certe cose ti viene voglia di non investire più. Ovviamente, simili schifezze sono più facili da porre in essere quando hai a che fare con titoli sottili e piccole società quotate.D'altronde, questo è il rischio che si corre quando si investe su egm.
Auguro agli azionisti una prontissima rivalsa.

Saluti
che por cata ....KO!
 
Raramente ho visto persone del genere, e si che sono sul mercato da tanto tempo…
Hanno affossato il titolo per anni, fatto un aumento di capitale del tutto inutile, e adesso hanno pure il coraggio di lanciare una opa sui minimi assoluti con la pretesa di portarsi a casa tutta la società’.
Spero davvero che qualche grosso operatore si rivolti contro questa operazione, che davvero non saprei come definire…

https://www.emarketstorage.it/sites/default/files/comunicati/2024-02/20240223_142498.pdf
direi che l'adc è tutto fuorchè inutile, perchè ha permesso alle 2 srl di entrare nel capitale e poi promuovere l'opa.
tra l'altro non mi ricordo il lancio di un opa ad adc in corso...
farabutti si può dire?
 
Una delle cose ulteriormente spiacevoli è che Donadon spesso parla di etica e si atteggia a guru e visionario.
In realtà è un personaggetto abbastanza squallido oltre che un modesto imprenditore. E questa operazione purtroppo lo conferma. Operazione che fa il paio con l'altra annunciata ieri (Cia). :rolleyes: Entrambe mi pare battano persino la regina delle cloache ossia la famigerata opa Poligrafica San Faustino.
 
Una delle cose ulteriormente spiacevoli è che Donadon spesso parla di etica e si atteggia a guru e visionario.
In realtà è un personaggetto abbastanza squallido oltre che un modesto imprenditore. E questa operazione purtroppo lo conferma. Operazione che fa il paio con l'altra annunciata ieri (Cia). :rolleyes: Entrambe mi pare battano persino la regina delle cloache ossia la famigerata opa Poligrafica San Faustino.
al peggio non c'è mai limite...Donadon è il classico che predica bene e razzola male....ha fatto come tutti gli altri, in culato il retail fin dal giorno dell'ipo/quotazione.....i soldi non si creano, passano solamente da una tasca all'altra...
 
Forse mi sbaglio questa è un'OPA obbligatoria perché dopo l'adc il socio ha superato il 30% e quindi per legge l'ha dovuta formalizzare, ha scelto un prezzo di offerta inferiore ai corsi attuali così è destinata matematicamente a fallire...
 
Forse mi sbaglio questa è un'OPA obbligatoria perché dopo l'adc il socio ha superato il 30% e quindi per legge l'ha dovuta formalizzare, ha scelto un prezzo di offerta inferiore ai corsi attuali così è destinata matematicamente a fallire...
da quello che scrivono cercano il delisting
 
Forse mi sbaglio questa è un'OPA obbligatoria perché dopo l'adc il socio ha superato il 30% e quindi per legge l'ha dovuta formalizzare, ha scelto un prezzo di offerta inferiore ai corsi attuali così è destinata matematicamente a fallire...
cercano il delisting come specificato nel cs...quello che potrebbe accadere e che non raggiungano il 90%, ma in tal caso procederebbero a richiedere l'autorizzazione all'assemblea che dovrebbe votare a favore con almeno il 90% dei voti dei presenti in assemblea...dubito che si riuscirebbe a rappresentare in assemblea più del 10% di voti del retail.

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giusta osservazione Steel siamo proprio nel paese del mandolino e tarantella
 
Non sono d’accordo invece, allo stato attuale c’è oltre il 60% di flottante, per adesso non vanno da nessuna parte.
Nel frattempo spazzolati subito tutti i diritti inoptati in apertura a prezzi superiori rispetto all’offerta. Chi sarà stato a comprare?
In ogni caso tanta roba, se non fossero stati loro c’è qualcuno grosso che proprio contento non è e gliele ha pappate tutte.
Situazione in grande evoluzione, ad oggi niente e’ scritto o deciso…
 
Non sono d’accordo invece, allo stato attuale c’è oltre il 60% di flottante, per adesso non vanno da nessuna parte.
Nel frattempo spazzolati subito tutti i diritti inoptati in apertura a prezzi superiori rispetto all’offerta. Chi sarà stato a comprare?
In ogni caso tanta roba, se non fossero stati loro c’è qualcuno grosso che proprio contento non è e gliele ha pappate tutte.
Situazione in grande evoluzione, ad oggi niente e’ scritto o deciso…
concordo.
come dice @MaxFur l'opa era obbligatoria...
certo è che di Donadon e co. non è che mi fidi molto ormai...
 
Non sono d’accordo invece, allo stato attuale c’è oltre il 60% di flottante, per adesso non vanno da nessuna parte.
Nel frattempo spazzolati subito tutti i diritti inoptati in apertura a prezzi superiori rispetto all’offerta. Chi sarà stato a comprare?
In ogni caso tanta roba, se non fossero stati loro c’è qualcuno grosso che proprio contento non è e gliele ha pappate tutte.
Situazione in grande evoluzione, ad oggi niente e’ scritto o deciso…
visto l'asta di questa mattina, fatto ingresso ...vediamo se aumentano il prezzo altrimenti la vedo dura delistare a 0,1125 :cool:
 
A quel prezzo sono tutti il perdita sia retail che non . Come pensate possano arrivare ad avere il 90% per depistare !?’ Ragionate su, non date peso a chi vi incita a regalarle
 
Non sono d’accordo invece, allo stato attuale c’è oltre il 60% di flottante, per adesso non vanno da nessuna parte.
Nel frattempo spazzolati subito tutti i diritti inoptati in apertura a prezzi superiori rispetto all’offerta. Chi sarà stato a comprare?
In ogni caso tanta roba, se non fossero stati loro c’è qualcuno grosso che proprio contento non è e gliele ha pappate tutte.
Situazione in grande evoluzione, ad oggi niente e’ scritto o deciso…
e secondo te chi li ha presi se non loro.....?
 
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