isee precompilato

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Ciao!

Alla fine per Widiba ha inserito 3 righe nel Quadro FC2 sez I di cui:
  1. Conto corrente (saldo + giacenza media): Tipo Rapporto 01
  2. Linea libera (saldo più giacenza media): Tipo rapporto 01
  3. Linea Vincolata (saldo più giacenza media che mi ha fatto calcolare e autocertificare sulla base delle indicazioni dell'estratto conto perché sosteneva non si prendeva la responsabilità di fare il calcolo): Tipo rapporto 03

Per Illimity ha inserito n + 1 righe ancora nel Quadro FC2 sez I di cui:
  1. Conto corrente (saldo + giacenza media): Tipo Rapporto 01
  2. N righe di cui una per ogni linea vincolata (saldo + giacenza media): Tipo Rapporto 03

Onestamente non ho idea se sia la cosa giusta, anche perché all'inizio, ad esempio per i vincoli widiba, stavano percorrendo la strada dell'inserimento nel Quadro FC2 Sez. II ma poi hanno cambiato in corsa.

Io spero (ma per questo chiedo anche a ci ha più esperienza di me con ISEE) che se è vero che sono io ad autocertificare che i dati forniti sono quello relativi a tutti i rapporti in mio possesso, le responsabilità per scelte che sono state fatte sulle modalità con le quali inserire i dati all'interno della DSU (ad esempio per la scelta del Tipo rapporto e quindi della Sez. del Quadro FC2) siano in gran parte del CAF, anche perché ho provveduto a rilasciare tutte la documentazione richiesta

Nel mentre banca Widiba non mi ha ancora dato alcuna risposta al questo che avevo posto il 03/01

Grazie Salvo!
Questo mi rassicura perchè è quello che ho fatto anch'io qualche mese fa quando ho dovuto fare la precedente DSU. E farò lo stesso adesso per il 2022. Aspetterò solo la risposta della banca e, nel caso, esperienze di altri utenti.
In ogni caso non credo esista una interpretazione unica del problema. Probabilmente le due tesi hanno diritto di esistere entrambe. Quindi non credo che nessuno si prenderà mai la briga di contestarlo. Diverso sarebbe stato se la banca avesse comunicato dei dati e tu avresti cambiato qualcosa (magari per trarne vantaggio)
 
Qualcuno ha compilata la riga importi erogati dall'INPS? (tipo bonus centri estivi, bebè ecc)
Vi corrisponde il valore rispetto a quanto effettivamente percepito (verificabile alla voce pagamenti nel fascicolo previdenziale)?
 
Normale. La maggior parte manda i dati correttamente, ma alcune (specialmente le banche piccole) fanno casino.
Per esempio illimity nn c'è proprio nella dsu precompilata se io nn inserisco nulla che succede?
 
non facciamo allarmismi

se ometti un rapporto finanziario e ti beccano sei soggetto a pagare una penale = MULTA


Secondo il nostro ordinamento giuridico, chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso è punito ai sensi del codice penale; inoltre, l’esibizione di un atto contenente dati non più rispondenti a verità equivale ad uso di atto falso. A ciò si aggiunge che, secondo la legge, le dichiarazioni sostitutive di certificazioni e quelle sostitutive di atto di notorietà sono considerate come fatte a pubblico ufficiale [2].

Tutto ciò significa, in poche parole, che chi presenta un isee falso si macchia del reato, previsto dal codice penale [3], di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, secondo cui, chiunque dichiara o attesta falsamente ad un pubblico ufficiale l’identità, lo stato o altre qualità della propria o dell’altrui persona, è punito con la reclusione da uno a sei anni. L’uso di atto falso (che, nel nostro caso, si avrebbe qualora si certificasse la propria situazione patrimoniale sulla base di atti oramai non conformi al vero), invece, è punito con una pena ridotta
 
La responsabilità è tutta tua. Se hai in mano un attestato errato rilasciato dalla banca e la stesse cifre sono riportate nella precompilata puoi lasciare, tanto in fase di verifica mostri la carta della banca.
L'importante è che tutto quello che sottoscrivi nella DSU abbia un corrispondente documento cartaceo da mostrare in caso di controllo.

a tal proposito ti chiedo una cosa in merito alla seguente casistica
in posta faccio richiesta di conoscere cosa ci sia intestato ad un determinato codice fiscale,
rilasciano un foglio con tutti i prodotti intestati, buoni fruttiferi, postepay etc..

nel caso in cui in questo documento rilasciato da poste NON fosse presente uno o più buoni fruttiferi, ma si è certi di averli,
e nella precompilata isee non appaiono i medesimi prodotti che nel foglio rilasciato da poste appunto mancano
cosa si consiglia di fare?
 
a tal proposito ti chiedo una cosa in merito alla seguente casistica
in posta faccio richiesta di conoscere cosa ci sia intestato ad un determinato codice fiscale,
rilasciano un foglio con tutti i prodotti intestati, buoni fruttiferi, postepay etc..

nel caso in cui in questo documento rilasciato da poste NON fosse presente uno o più buoni fruttiferi, ma si è certi di averli,
e nella precompilata isee non appaiono i medesimi prodotti che nel foglio rilasciato da poste appunto mancano
cosa si consiglia di fare?

devi inserirli.....non ho capito se ci fate o ci siete.
 
Io non ho capito a che serve la comunicazione delle banche, se poi sbagliano
È obbligatoria? E deve essere giusta? :confused:
 
devi inserirli.....non ho capito se ci fate o ci siete.

innanzi tutto abbassa i toni

poi leggi meglio ciò che ho detto in risposta a quello che copper ha scritto
cioè carta canta....

infine in merito al discorso della reclusione, sei un allarmista,
in passato mi successe di omettere una poliza in quanto ignoravo di averla
l'inps se ne accorse e mi fece pagare una multa e stop senza intimare altro
 
Meno male che supero i 40mila...
 
innanzi tutto abbassa i toni

poi leggi meglio ciò che ho detto in risposta a quello che copper ha scritto
cioè carta canta....

infine in merito al discorso della reclusione, sei un allarmista,
in passato mi successe di omettere una poliza in quanto ignoravo di averla
l'inps se ne accorse e mi fece pagare una multa e stop senza intimare altro

......dove avrei parlato di reclusione ?.....va be torna a scuola.

per non parlare del valore umano di un soggetto che cerca i mezzucci per non inserire un buono postale in un isee.
 
Secondo il nostro ordinamento giuridico, chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso è punito ai sensi del codice penale; inoltre, l’esibizione di un atto contenente dati non più rispondenti a verità equivale ad uso di atto falso. A ciò si aggiunge che, secondo la legge, le dichiarazioni sostitutive di certificazioni e quelle sostitutive di atto di notorietà sono considerate come fatte a pubblico ufficiale [2].

Tutto ciò significa, in poche parole, che chi presenta un isee falso si macchia del reato, previsto dal codice penale [3], di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, secondo cui, chiunque dichiara o attesta falsamente ad un pubblico ufficiale l’identità, lo stato o altre qualità della propria o dell’altrui persona, è punito con la reclusione da uno a sei anni. L’uso di atto falso (che, nel nostro caso, si avrebbe qualora si certificasse la propria situazione patrimoniale sulla base di atti oramai non conformi al vero), invece, è punito con una pena ridotta

......dove avrei parlato di reclusione ?.....va be torna a scuola.

per non parlare del valore umano di un soggetto che cerca i mezzucci per non inserire un buono postale in un isee.



quello che ci fa credo sei tu...

inotlre non è questione di valore umano ma cosa stai dicendo!

lasciamo perdere va...
 
Ciao a tutti.
A parte alcune deviazioni veramente fastidiose da leggere - wolf per favore non trascendere... - credo che wolf abbia ragione.
Tutti gli istituti sono tenuti, forse obbligati non ne ho certezza, a comunicare i rapporti finanziari. Tuttavia, come purtroppo accade in questo paese, la dichiarazione finale è quella che conta. E quando si fa una dichiarazione, se si omettono cose il reato è penale ed il fatto che non sia stato comunicato da qualcuno è secondario.
Detto questo, ragionando in maniera pragmatica, l'ADE ha in mano una situazione che comunica all'INPS. Nel momento in cui l'utente modifica quanto comunicato aumentando il proprio reddito/patrimonio, riducendo dunque la quota di quanto andrà a beneficiare, proprio non vedo come qualcuno possa andare a dire qualcosa al contribuente.

Quindi a mio avviso la DSU va assolutamente integrata con tutti i rapporti esistenti, anche se non comunicati, e nel dubbio va compilata in eccesso (più reddito/patrimonio) che in difetto.

Questa è la mia idea. :D
 
Ciao a tutti.
A parte alcune deviazioni veramente fastidiose da leggere - wolf per favore non trascendere... - credo che wolf abbia ragione.
Tutti gli istituti sono tenuti, forse obbligati non ne ho certezza, a comunicare i rapporti finanziari. Tuttavia, come purtroppo accade in questo paese, la dichiarazione finale è quella che conta. E quando si fa una dichiarazione, se si omettono cose il reato è penale ed il fatto che non sia stato comunicato da qualcuno è secondario.
Detto questo, ragionando in maniera pragmatica, l'ADE ha in mano una situazione che comunica all'INPS. Nel momento in cui l'utente modifica quanto comunicato aumentando il proprio reddito/patrimonio, riducendo dunque la quota di quanto andrà a beneficiare, proprio non vedo come qualcuno possa andare a dire qualcosa al contribuente.

Quindi a mio avviso la DSU va assolutamente integrata con tutti i rapporti esistenti, anche se non comunicati, e nel dubbio va compilata in eccesso (più reddito/patrimonio) che in difetto.

Questa è la mia idea. :D

se con il primo pezzo "per caso" ti riferissi alla diatriba sorta tra me e il tipo "fintotonto" sappi che non la penso come te ne chiaramente come il tizio.

facciamo un esercizio facile:
un genitore nel corso della sua esistenza accende X buoni postali cointestandoli o meno al proprio figlio che ignora di averli fino al punto in cui il genitore decede,
dopo la morte viene alla luce un testamento ma anche solo materialmente i buoni in questione.
Il figlio non ha mai dichiarato tali buoni nel suo isee.
Bene in questo caso la legge NON punisce il figlio che può benissimo andare a riscuotere tali buoni.

Nella casistica in cui l'ufficio postale su richiesta producesse un documento dove ci sono tutti i prodotti intestati al soggetto (in questo caso al figlio) e nel documento NON fosse presente uno o più prodotti a lui intestati, e lui ignaro di averli per le questioni sopra spiegate, avvalora il fatto della non punibilità (a mio avviso)
 
se con il primo pezzo "per caso" ti riferissi alla diatriba sorta tra me e il tipo "fintotonto" sappi che non la penso come te ne chiaramente come il tizio.

facciamo un esercizio facile:
un genitore nel corso della sua esistenza accende X buoni postali cointestandoli o meno al proprio figlio che ignora di averli fino al punto in cui il genitore decede,
dopo la morte viene alla luce un testamento ma anche solo materialmente i buoni in questione.
Il figlio non ha mai dichiarato tali buoni nel suo isee.
Bene in questo caso la legge NON punisce il figlio che può benissimo andare a riscuotere tali buoni.

Nella casistica in cui l'ufficio postale su richiesta producesse un documento dove ci sono tutti i prodotti intestati al soggetto (in questo caso al figlio) e nel documento NON fosse presente uno o più prodotti a lui intestati, e lui ignaro di averli per le questioni sopra spiegate, avvalora il fatto della non punibilità (a mio avviso)

Falsa dichiarazione sul modello ISEE o DSU 2021: cosa si rischia, sanzioni penali, e pecuniarie
 
nel caso in cui in questo documento rilasciato da poste NON fosse presente uno o più buoni fruttiferi, ma si è certi di averli,
e nella precompilata isee non appaiono i medesimi prodotti che nel foglio rilasciato da poste appunto mancano
cosa si consiglia di fare?
I buoni cartacei ante 2009 non sono presenti nei sistemi informativi di Poste, per questo sono soggetti al bollo in fase di riscossione.
Devi dichiararli, ogni buono una riga col seriale.
 
se con il primo pezzo "per caso" ti riferissi alla diatriba sorta tra me e il tipo "fintotonto" sappi che non la penso come te ne chiaramente come il tizio.

facciamo un esercizio facile:
un genitore nel corso della sua esistenza accende X buoni postali cointestandoli o meno al proprio figlio che ignora di averli fino al punto in cui il genitore decede,
dopo la morte viene alla luce un testamento ma anche solo materialmente i buoni in questione.
Il figlio non ha mai dichiarato tali buoni nel suo isee.
Bene in questo caso la legge NON punisce il figlio che può benissimo andare a riscuotere tali buoni.

Nella casistica in cui l'ufficio postale su richiesta producesse un documento dove ci sono tutti i prodotti intestati al soggetto (in questo caso al figlio) e nel documento NON fosse presente uno o più prodotti a lui intestati, e lui ignaro di averli per le questioni sopra spiegate, avvalora il fatto della non punibilità (a mio avviso)

Pensala come vuoi poi esiste la realtà.

Io ho scritto reato penale

Tu sei intervenuto

Io ti ho copiato la norma

Probabilmente dovevo partire dall’abc e spiegarti la differenza tra reato sanzioni ecc ecc

Stop.
 
Stato
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