ISRAELE HAMAS ASPETTI STRATEGICO-MILITARI capitolo 2 [LINK, DOCUMENTI, OPINIONI]

11:26 31 Gennaio
Forze di difesa israeliane: distrutti due battaglioni di Hamas a Khan Younis
Le forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver "smantellato" due dei quattro battaglioni di Hamas nella città meridionale di Khan Younis, al centro dell'offensiva condotta dall'Idf negli ultimi due mesi. Lo riporta Sky News Uk. Il portavoce per i media arabi dell'Idf, Avichay Adraee, ha detto che "le forze stanno smantellando radicalmente le brigate che operano" in quella che ha definito "la capitale di Hamas". Ha aggiunto che le truppe israeliane hanno ucciso circa 2mila combattenti di Hamas, smantellando i due battaglioni. "I terroristi di Hamas stanno fuggendo e noi stiamo colpendo loro e le loro infrastrutture sopra e sotto terra", ha affermato, aggiungendo che circa 300 miliziani sono stati catturati nei tunnel sotto la città.
 
11:28 31 Gennaio mane di tregua e arretramento delle forze israeliane dalle città
Il Washington Post ha riportato il potenziale quadro dell'accordo sugli ostaggi tra Israele e Hamas. Secondo il quotidiano, tutti gli ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza sarebbero rilasciati durante un cessate-il-fuoco di sei settimane sostenuto da Stati Uniti, Qatar ed Egitto. Come parte dell'accordo, i detenuti palestinesi trattenuti nelle carceri israeliane saranno rilasciati in cambio degli israeliani detenuti a Gaza, al ritmo di tre detenuti per ogni ostaggio. La proposta include anche la condizione di un riposizionamento non permanente delle forze israeliane lontano dalle aree densamente popolate della Striscia e un aumento degli aiuti umanitari a Gaza. Il potenziale accordo preso in considerazione da entrambe le parti potrebbe includere ulteriori pause nei combattimenti oltre alle sei settimane di cessate il fuoco, durante le quali verrebbero rilasciati i soldati delle Idf (Forze di difesa israeliane) tenuti prigionieri e i corpi degli ostaggi uccisi da Hamas.
Fonti arabe parlano dell'inizio del mese di Ramadan, l'11 marzo, come una data possibile per la fine dei combattimenti. "Non ritireremo l'esercito da Gaza e non libereremo migliaia di detenuti palestinesi, niente di tutto questo accadrà", ha però avvertito il premier israeliano Benyamin Netanyahu dopo l'altolà arrivatogli dalla destra radicale presente nel suo governo. Un'intesa con Hamas sarebbe "irresponsabile", ha tuonato infatti il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, che ha minacciato "la spaccatura del governo".
 
14:14
Ben Gvir, non accetteremo liberazione migliaia terroristi
Il ministro della Sicurezza nazionale di Israele, l'esponente di estrema destra Itamar Ben Gvir, ha avvertito che non accetterà un accordo sulla liberazione degli ostaggi che includa concessioni di vasta portata ad Hamas. Lo riporta il Times of Israel. "Non permetteremo un accordo che significhi la vittoria di Hamas e la perpetuazione del terrore. Più di 500 soldati non possono essere caduti invano. Non permetteremo il rilascio di migliaia di assassini dal carcere", ha affermato.
 
Proposta di accordo a Gaza per includere 35 ostaggi per una pausa di 35 giorni nei combattimenti: rapporto La prima fase dell'accordo proposto prevede il rilascio di donne, malati, feriti e anziani ostaggi, riferisce il Canale 12 israeliano
La pausa potrebbe essere prolungata per un'altra settimana per consentire i colloqui su una seconda fase di rilascio, compresi i membri delle squadre di difesa civile e gli ostaggi maschili, ha detto l'emittente.
Proposed Gaza deal to include 35 hostages for 35-day pause in fighting: Report
 
L’IDF continua la spinta verso ovest di Khan YuniI soldati della 98a Brigata e della Brigata dei paracadutisti hanno continuato intense operazioni di combattimento nella parte occidentale di Khan Younis eliminando i terroristi di Hamas mentre nel nord di Gaza i soldati della 401a Brigata corazzata hanno continuato a ripulire le strutture militari di Hamas ed eliminare i terroristi.
IDF continues western Khan Yunis push
 
Netanyahu: accordo sugli ostaggi a Gaza “non ad ogni costo”, l'IDF rimarrà a GazaA
31 GENNAIO 2024 22:43 Mercoledì sera il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato di "avere delle linee rosse" riguardo al rilascio degli ostaggi rapiti da Hamas a Gaza."Non porremo fine alla guerra, non rimuoveremo l'IDF dalla Striscia di Gaza e non rilasceremo migliaia di terroristi", ha detto."C'è molto rumore nei media riguardo agli sforzi per il rilascio di altri ostaggi, quindi voglio che sia chiaro: stiamo lavorando per ottenere un altro schema per il rilascio dei nostri ostaggi, ma sottolineo: non ad ogni costo ."Lavoriamo costantemente per il rilascio dei nostri ostaggi e per il raggiungimento degli altri obiettivi della guerra: l'eliminazione di Hamas e la promessa che Gaza non rappresenterà più una minaccia", ha continuato. "Stiamo lavorando su tutti e tre insieme e non rinunceremo a nessuno di essi."
Netanyahu: Gaza hostage deal 'not at any cost,' IDF to stay in Gaza
 
01:35
Israele, continueremo campagna militare fino a Rafah
Le forze israeliane continueranno la loro campagna militare fino a Rafah, ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. "La brigata di Hamas a Khan Younis è stata dispersa: completeremo la missione lì e proseguiremo fino a Rafah", ha scritto Gallant su Twitter. "La grande pressione che le nostre forze esercitano sugli obiettivi di Hamas - si legge nel post - ci avvicina al ritorno dei sequestrati, più di ogni altra cosa: continueremo fino alla fine, non c'è altro modo".
 
14:14
Ben Gvir, non accetteremo liberazione migliaia terroristi
Il ministro della Sicurezza nazionale di Israele, l'esponente di estrema destra Itamar Ben Gvir, ha avvertito che non accetterà un accordo sulla liberazione degli ostaggi che includa concessioni di vasta portata ad Hamas. Lo riporta il Times of Israel. "Non permetteremo un accordo che significhi la vittoria di Hamas e la perpetuazione del terrore. Più di 500 soldati non possono essere caduti invano. Non permetteremo il rilascio di migliaia di assassini dal carcere", ha affermato.
magari è la volta buona per liberarsi di ben gvir :D
 
01:35
Israele, continueremo campagna militare fino a Rafah
Le forze israeliane continueranno la loro campagna militare fino a Rafah, ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. "La brigata di Hamas a Khan Younis è stata dispersa: completeremo la missione lì e proseguiremo fino a Rafah", ha scritto Gallant su Twitter. "La grande pressione che le nostre forze esercitano sugli obiettivi di Hamas - si legge nel post - ci avvicina al ritorno dei sequestrati, più di ogni altra cosa: continueremo fino alla fine, non c'è altro modo".
Sicuramente il tempo inizia a stringere, a livello economico aver spostato i coloni non aiuta..
 
🔴Live: Israele promette di spostarsi a Rafah mentre Hamas valuta la proposta di cessate il fuocoIsraele si è preparato a portare avanti la sua guerra contro Gaza più a sud, verso il confine egiziano, dopo aver affermato di aver smantellato Hamas a Khan Younis mentre gli sforzi diplomatici per perseguire un cessate il fuoco acceleravano. Più della metà dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza si rifugiano in quest'area. Nel frattempo, i diplomatici attendono la risposta di Hamas alla proposta di cessate il fuoco che potrebbe prevedere una pausa di 40 giorni nei combattimenti e nel rilascio degli ostaggi. Segui il nostro liveblog per gli ultimi sviluppi nella guerra tra Israele e Hamas.Emesso il: 02/02/2024 - 04:14
Il ministro della Difesa israeliano promette di avviare le operazioni a Rafah, considerata “zona sicura” per i palestinesi sfollati in visita a Khan Younis, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto alle truppe che la brigata locale di Hamas è stata "smantellata" e che "lo stesso accadrà a Rafah", la città al confine meridionale dove sono fuggiti centinaia di migliaia di civili sfollati.
Secondo Hani Mahmoud di Al Jazeera, la dichiarazione del funzionario israeliano ha aumentato il livello di panico. "Non hanno nessun altro posto dove andare, questo è l'ultimo rifugio per i palestinesi a Gaza. Al di là c'è solo il confine egiziano", riferisce da Rafah.
🔴Live: Israel vows to move on to Rafah as Hamas weighs ceasefire proposal
 
La Brigata israeliana conclude la missione a Gaza e smantella 70 tunnel Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno rivelato giovedì il ritiro della 55a Brigata da Gaza dopo aver smantellato con successo 70 tunnel negli ultimi due mesi. L’IDF sta subendo un cambiamento strategico nella Striscia, con il dispiegamento di altre forze. Questa riorganizzazione lascerà cinque brigate da combattimento a Khan Yunis, in calo rispetto alle sette precedenti.Khan Yunis, la seconda città più grande di Gaza, riveste un'importanza strategica in quanto roccaforte del leader di Hamas Yahya Sinwar. Le recenti attività militari nell'area includevano un jet dell'aeronautica militare che distruggeva un lanciatore che sparava missili a lungo raggio. L'ultimo giorno di presenza della brigata, la Brigata paracadutisti ha eliminato i terroristi in incidenti a corto raggio e un'altra squadra di combattimento ha diretto un attacco aereo, eliminando una squadra di terroristi identificati.
Israeli Brigade Concludes Gaza Mission, Dismantles 70 Tunnels - Novinite.com - Sofia News Agency
 
Perché Hamas dovrebbe liberare gli ostaggi senza una fine definitiva della guerra?
 
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Saeed Alidadi, un membro del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC), è stato eliminato da un attacco aereo israeliano vicino a Damasco venerdì mattina presto.


Member of Iran's IRGC killed in Israeli strikes near Syrian capital
 
@ccc , vorrei farti una domanda:

se Hamas fosse solo una delle mille anime… alla
” Brian di Nazaret” per capirsi ;)

come si fa a estinguere Hamas s3nza estinguere un popolo?
quale strategia?


 
Usa, colpiti in Siria e Iraq oltre 85 obiettivi. Usati anche i bombardieri supersonici
Biden: “La nostra risposta è iniziata oggi e proseguirà”
". Un chiaro avvertito a Teheran, nonostante finora non sia stata colpita nel suo territorio, sulla determinazione di Washington a fermare gli interventi degli ayatollah per allargare la guerra in corso a Gaza a tutto il Medio Oriente e oltre. Infatti lo stesso presidente ha avvertito: "La nostra risposta è cominciata oggi. Continuerà nei luoghi e i tempi che sceglieremo. Non cerchiamo un conflitto, nel Medio Oriente o altrove nel mondo. Ma se fate del male ad un americano, risponderemo".
Secondo le informazioni pubblicate dal Central Command, oltre 85 obiettivi sono stati colpiti in 7 luoghi diversi, quattro in Siria e tre in Iraq, il cui governo era stato avvertito in anticipo. L’operazione è durata in tutto circa mezz’ora, usando più di 125 bombe di precisione. Hanno partecipato anche due B-1, decollati dalla base di Dyess in Texas e tornati indietro in poche ore. Una dimostrazione del fatto che gli Usa possono colpire ovunque nel mondo, quando vogliono, e quindi anche in Iran. Sono stati presi di mira centri di comando e controllo, sedi dell’intelligence, depositi di missili e droni, e molte altre strutture. A giudicare dai target elencati, lo scopo era distruggere strutture, più che eliminare il personale militare. Gli attacchi non hanno raggiunto il territorio della Repubblica islamica, ma hanno distrutto alcune basi dei pasdaran all’estero.
 
@ccc , vorrei farti una domanda:

se Hamas fosse solo una delle mille anime… alla
” Brian di Nazaret” per capirsi ;)

come si fa a estinguere Hamas s3nza estinguere un popolo?
quale strategia?


Quindi capisci perche' Israele si comporta come si sta comportando??......
Questa te la sei proprio cercata....... :rolleyes: :eek:
 
I leader di Hamas non sono d'accordo sulla risposta al nuovo accordo sugli ostaggi, riferisce il rapporto Il New York Times riporta che i leader dell'organizzazione terroristica a Gaza affermano che è necessaria una pausa temporanea nei combattimenti mentre quelli all'estero spingono per ulteriori concessioni da parte di Israele. Secondo le fonti, le dinamiche interne dell'organizzazione hanno subito una "inversione", con il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar, che sarebbe esausto dopo mesi di combattimenti, si è detto disposto ad accettare la proposta di una prima pausa nelle ostilità della durata di sei settimane. Altri membri senior di Hamas nella Striscia di Gaza condividono questa posizione.Una delle fonti ha spiegato l'improvvisa disponibilità dei leader di Hamas a scendere a compromessi e ad accettare l'attuale proposta dicendo: "Le loro famiglie vengono uccise"
Hamas leaders disagree on response to new hostage deal, report
 
@ccc , vorrei farti una domanda:

se Hamas fosse solo una delle mille anime… alla
” Brian di Nazaret” per capirsi ;)

come si fa a estinguere Hamas s3nza estinguere un popolo?
quale strategia?


È sin dall'inizio l'aspetto cruciale di questa storia che i filo-israeliani di ferro continuano ad ignorare
Mettiamo pure da parte per un attimo ogni considerazione sulla politica sciagurata dei ultimi 25 anni di far capire in ogni modo a tutti i palestinesi, anche i più moderati e pacifici, e non parliamo poi dei nuovi nati (l'età media nella striscia è molto bassa ) che con le buone o con le cattive dovevano sparire per le mite espansionistiche di una buona parte dell'elettorato di netanyahu.
E mettiamo pure da parte l'ipocrisia nel non vedere il lucido e consapevole sostegno ad hamas, parlo di sostegno finanziario e nel fare indisturbati ai terroristi ciò che volevano (i tunnel sono stati costruiti nell'arco di anni e non certo all'insaputa di israele)
Ma il punto centrale è che israele sta combattendo nella striscia come se davanti avesse un esercito che, una volta annientato, non darà più alcun problema
Non occorre essere delle aquile nelle strategie militari per capire che da sempre il terrorismo non si combatte così, quanto piuttosto tagliandogli i canali di finanziamento e riducendo ai minimi termini le cause a monte del suo consenso e del suo proselitismo
E la prima di tutte era evitare da 25 anni di far capire prima con i fatti e poi anche con le dichiarazioni che per i governi di destra i palestinesi dovevano sparire a prescindere, a partire soprattutto da quelli in cisgiordania DOVE HAMAS NON C'È e dove il terrorismo è stato fin troppo contenuto a fronte di una colonizzazione armata che ha di fatto frammentato da un pezzo l'integrità territoriale palestinese in cisgiordania
 
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