varato venerdì dal cda, ha deluso il mercato con obiettivi inferiori alle attese di buona parte degli analisti, e la reazione in Borsa è stato un sonoro ribasso del 6%, con il titolo sceso fino a 12,90 euro, il minimo dal luglio 2005. Da gennaio il titolo ha perso il 70% del suo valore.
Ma al ribasso di oggi ha concorso anche un altro elemento importante: la previsione di Mediobanca che l'aumento di capitale da 700 milioni vedrà le azioni nuove azioni emesse allo stesso valore del patrimonio netto, cioè 9,7 euro per azione, il 34% in meno rispetto alle attuali quotazioni.
La stima di 9,7 euro non arriva da una banca d'affari qualunque. Mediobanca, oltre a essere il garante dell'intera operazione di ricapitalizzazione, non ha mai nascosto di volere diventare socio di riferimento del gruppo di leasing. Secondo i rumors, l'intreccio fra i due gruppi sarebbe ancora più stretto. Dietro alla svolta di Italease degli ultimi mesi - azzeramento dei vertici, ricapitalizzazione e nuovo piano industriale - ci sarebbe ancora una volta la consulenza di Piazzetta Cuccia.
La decisione del prezzo dell'aumento di capitale spetta al cda che lo renderà noto probabilmente a ridosso del lancio dell'operazione, presumibilmente a novembre. Minore sarà il prezzo dell'aumento di capitale e meno costerà a Mediobanca la quota di partecipazione in Italease (BIL.MI). Per Mediobanca, dunque, c'è tutto l'interesse a che il titolo continui a perdere terreno in Borsa.
Le stime di Piazzetta Cuccia arrivano in un giorno difficile per Italease. Il mercato è già rimasto deluso dal piano industriale del gruppo. Approvato venerdì dal cda e diffuso nelle sue linee essenziali, il nuovo piano verrà presentato domani alla comunità finanziaria. Italease ammette che gli obiettivi del 2007 erano un sogno eritorna ai target 2006, tagliando del 47% gli utili attesi del 2010.
Immediata la reazione dei brokers. "Italease è tornata coi piedi per terra" è il titolo eloquente di una nota pubblicata stamattina da Chevreux, secondo cui col nuovo piano industriale Italease (BIL.MI) cancella i miracolosi obiettivi del 2007 per tornare ai precedenti obiettivi fissati solo un anno fa.
Nel nuovo piano industriale il gruppo non punta più ai 250 milioni di utile netto promessi per il 2008 dall'ex a.d. Massimo Faenza, ma 170 milioni nel 2010.
Nonostante le vendite di oggi, per Chevreux le quotazioni sono destinate a scendere ancora, fino a quota 10,2 euro, questo il nuovo target della banca d'affari che stamattina in un report consiglia ai propri clienti di vendere il titolo.Inbase alle indicazioni della società di leasing, Chevreux vede per il 2008 un utile per azione in netto calo a 0,66 euro, dai precedenti 1,03 euro e per il 2009 un utile per azione a 0,81 euro, dai precedenti 1,29 euro. Anche il 2010 evidenzierebbe un taglio delle stime con un utile per azione a 1,03 euro, dai precedenti 1,59 euro.
"Il target di utile netto 2010 è la sintesi del forte ridimensionamento degli obiettivi della precedente gestione Faenza", si legge in una nota pubblicata da Rasbank, i cui analisti avevano già tagliato i target di Italease del 50% a giugno, e mantengono il giudizio outperform sul titolo.
Delusi dal piano industriale anche gli analisti di Euromobiliare, che dopo la presentazione di venerdì tagliano le stime di utili 2008-09 del 40% e tagliano il prezzo obiettivo da 17,5 euro a 12 euro, consigliando ai propri clienti di tenere il titolo in portafoglio.