Jeff Koons?

Salve, ho provato per curiosità a chiedere a Gagosian il prezzo di questo:

Vedi l'allegato 2811744

e questa è la risposta:

Dear Gabriele,

Thank you for your email. The work below is available.

Please find attached and below all the details:

*Jeff Koons*
*Balloon Rabbit (Red)*, 2017
Porcelain
11 1/2 x 5 1/2 x 8 1/4 inches
29.2 x 14 x 21 cm
Ed. 216 of 999
(KOONS 2017.0206)
retail price: 19,500 USD excluding taxes


Presumo che anche per il Balloon Dog il prezzo non si discosti molto.

Balloon Dog 35.000 usd / 29.500 euro direttamente sul sito dell’artista jeffkoonseditions.com
 
Jeff Koons ha perso l'appello a Milano contro un collezionista di Genova.
Dovrà riconoscere come sua l'opera.
Rimane la Cassazione se Koons ricorrerà.
Corriere della Sera di oggi.
 
Jeff Koons ha perso l'appello a Milano contro un collezionista di Genova.
Dovrà riconoscere come sua l'opera.
Rimane la Cassazione se Koons ricorrerà.
Corriere della Sera di oggi.

Questo argomento è di una estrema complessità ma hai toccato un tema spinoso, molto spinoso e mi fa piacere essere capitato oggi qui perchè mi hai fatto riflettere su una questione molto "brigosa".
Jeff Koons già nel 2021 fu condannato per plagio da una Corte d'Appello francese.Il signorino avrebbe infatti, secondo primo e secondo grado di giudizio francese, creato un'opera , Fait d'hiver" scopiazzandola da una pubblicità del 1985.Fu condannato a pagare 190 mila euro al pubblicitario.

La giustizia italiana non fu da meno e in una causa intentata da Koons contro un collezionista in cui Koons stesso cercò di dichiarala falsa (la scultura si chiama Serpents) la perse clamorosamente, sia in primo che in secondo grado (...e qui secondo me si potrebbero aprire tanti spiragli anche per i già famosi specchi di Pistoletto (frattali)
In sostanza quale ratio legis è saltata fuori dalle menti dei due gradi di giudizio? E' uscito dal cilindro che l'artista non ha una assoluta libertà di disconoscimento di un'opera sua perchè quello che si vuol tutelare è anche e soprattutto il diritto di acquisito dei terzi. Contemperando i due interessi (paternità e commercializzazione) nè è uscito che se l'opera, pur se dubbia, esce dalla sfera di controllo dell'autore ed entra nel circuito commerciale, semprechè a tutela dell'artista non vi siano gravi ragioni morali, non può essere dichiarata falsa dal chi la vorrebbe disconoscere (artista).
Insomma adesso si aggiunge un precedente anche se si è in fase di merito. Vedremo se ci sarà un giudizio di legittimità o passerà in giudicato questa pericolosissima sentenza.
 
Il collezionista genovese la comperò in una asta giudiziaria, Koons ritenendo di aver per l'opera ne fece una copia nuova (quella in questione è la 2 di 3) emettendo certificato come 2/3, quindi se la sentenza passerà in giudicato ci saranno due opere numerate 2/3, una in un museo americano, l'altra a Genova.
 
stasera faccio foto della pagina e la posto per tutti.
 
come si spiegano fenomeni del genere? questi sono i famosi "after" di editions, ne fanno di nuovi continuamente, non c'è rarità o difficoltà nel reperirli, non sono ovviamente autorizzati dall'artista, i cinesi li vendono a 200 euro, gli europei con maggiore disonestà a 1500 euro vantando serie limitate (infinite) e certificati (inutili). Poi in un contesto del genere cosa succede perché si arrivi a offrire queste cifre? Vorrei valutare sia il caso in buona fede che quello in cattiva fede:
- due o più compratori ignoranti lottano tra di loro non avendo le giuste informazioni
- galleristi/produttori che fanno soldi facili con questo giocattolo simulano un'asta combattuta e poi non pagano? o pagano ma lo considerano un investimento in pubblicità

aiutatemi a capire :D
 
come si spiegano fenomeni del genere? questi sono i famosi "after" di editions, ne fanno di nuovi continuamente, non c'è rarità o difficoltà nel reperirli, non sono ovviamente autorizzati dall'artista, i cinesi li vendono a 200 euro, gli europei con maggiore disonestà a 1500 euro vantando serie limitate (infinite) e certificati (inutili). Poi in un contesto del genere cosa succede perché si arrivi a offrire queste cifre? Vorrei valutare sia il caso in buona fede che quello in cattiva fede:
- due o più compratori ignoranti lottano tra di loro non avendo le giuste informazioni
- galleristi/produttori che fanno soldi facili con questo giocattolo simulano un'asta combattuta e poi non pagano? o pagano ma lo considerano un investimento in pubblicità

aiutatemi a capire :D
propenderei più per la seconda, come diceva qualcuno "a persar male si fa peccato ma spesso si indovina", spero però almeno che debbano pagare
 
Tutto ciarpame senza alcun valore collezionistico o artistico. Soprammobili da arredamento.
Nelle pagine precedenti dovrebbe anche esserci la risposta della Fondazione Koons circa l’autentictà di questi oggetti.
I soli balloon dog di Koons sono quelli tirati a 2300 esemplari (altorilievi su piattino) e quello blu tirato a 799.
i primi costano dai 5 ai 10k ( dipende molto dalle condizioni; sono molto delicati e spesso si trovano sbeccati o con lo smalto saltato in alcuni punti), il balloon blu grande - ripeto, l’UNICO eseguito da Koons- è venduto attorno ai 40k.
 
sì avevo letto, però si mantengono molto sul vago nelle loro risposte e non sembrano curarsene troppo, questo mi stupisce e un po' me li fa apparire come complici per come lasciano fare, immagino per ritorni di immagine nel lungo periodo
 
sì avevo letto, però si mantengono molto sul vago nelle loro risposte e non sembrano curarsene troppo, questo mi stupisce e un po' me li fa apparire come complici per come lasciano fare, immagino per ritorni di immagine nel lungo periodo
Bè insomma… quando ti dicono che quei cagnacci non sono stati ideati, autorizzati o supportati in alcun modo da Koons… più di così che dovrebbero fare?
il passo successivo dovrebbe essere l’azione legale… ma a chi?
Ai mercanti e case d’asta di terz’ordine che vendono le resine? Bisogna andare col lanternino a pizzicarli tutti… ma chi glielo fa fare?
i produttori cinesi, dal canto loro, si sono coperti evitando come la peste di mettere il nome di koons. Pure il cane, sebbene simile, ha differenze notevoli sia morfologiche che di dimensioni che di materiali usati.
Se si compra Koons, credo che due informazioni sulle valutazioni delle opere le si possano recuperare senza fatica.
Poi, se la regolina d’oro “quando una cosa è troppo bella per essere vera…probabilmente non lo è” non viene applicata… un filo di responsabilita (leggi incauto acquisto) sta anche dalla parte di chi compra e pensa di fare il colpaccio.
Per mia piccola e limitata esperienza personale, il “colpaccio” nel mercato dell’arte - per gli artisti top come Koons- è cosa rarissima 🙂
 
il giochino funziona così: chi li produce li chiama soltanto "baloon dog", poi quando arrivano nelle gallerie diventano "Jeff Koons - after", la colpa è di queste gallerie che pur di pagare la bolletta della luce giocano con i falsi in "edizione limitata" e la cosa comica è che ti avvertono pure di non prenderli "falsi" dai cinesi, online a 200 euro:clap:
 
il giochino funziona così: chi li produce li chiama soltanto "baloon dog", poi quando arrivano nelle gallerie diventano "Jeff Koons - after", la colpa è di queste gallerie che pur di pagare la bolletta della luce giocano con i falsi in "edizione limitata" e la cosa comica è che ti avvertono pure di non prenderli "falsi" dai cinesi, online a 200 euro:clap:
“After Jeff Koons” è il modo corretto di chiamarli. “After” in questo caso significa “alla maniera di”.
Quindi scrivendo “after jeff koons” si sta esplicitamente dicendo che sono riproduzioni.
Ad essere “severi ma giusti” (cit) dovrebbero aggiungere che sono riproduzioni non autorizzate.
Per capirci, la stessa cosa che vi dovrebbero dire (e mettere per iscritto) quando comprate una marilyn della sunday b morning: after andy warhol, riproduzione non autorizzata.
 
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