Joseph Kosuth

... più concettuale di così ...
1978

:D:D:D
 

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... più concettuale di così ...
1978

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Sto cercando queste grafiche ovunque...ovviamente ai miei prezzi (non 1,5k o altre fesserie che vedo in giro :D).
Io ho preso questa, ma Kosuth lo cerco QUASI quanto Kounellis e Paolini -multipli, ovvio...- :D
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:asd::asd::asd:
comunque siete come i cani da tartufo:clap:

ormai non vi scappa nulla
 
MUSÉE | Avec l'accrochage « Cher(e)s ami(e)s », éblouissement garanti.

L'evenement Cher(e)s Ami(e)s : Hommage aux donateurs des collections contemporaines - Centre Pompidou

KOSUTH Joseph (1945, Toledo)
276 (On Color) [Yellow], 1990
Œuvre en 3 dimensions, Installation avec de la lumière
Sculpture murale lumineuse constituée de mots
en néon jaune et formant un texte déployé sur 4 lignes
se rapportant au commentaire n° 276 des “Investigations
philosophiques” de Wittgenstein, Néon, transformateur,


Centre Pompidou, musée national d’art moderne, Paris,
don de Mme Gabrielle Salomon en 2013
 

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20160619_172250.jpgpresente a sculpture on the move....kunstmuseum basel
 
Box, Cube, Empty, Clear, Glass
a Description (1965)
:eek:
 

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hai ragioneOK!

cercherò, quando possibile, di precisarle meglio, magari non risucirò ad essere però bravo quanto
Siegelaub
:D

ciao
 
qualche buon libro è meglio di tante opere d'arte
.. se non si comprendonoOK!
 

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partendo dall'assunto che l'opera rappresenta solo se stessa e afferma nient'altro che se stessa,
divenendo opera d'arte in quanto funzionale, e solo a supporto, all'idea dell'artista.


Questa frase dovrebbe essere imparata a memoria da tutti coloro che parlano a vanvera di "Concettuale" senza nemmeno sapere quello che stanno dicendo (televenditori tutti in primis). Si eviterebbe così di confondere il termine "concettuale" - precisissimo come risulta evidente - con la vaga indicazione di un significato "confuso", quasi "misterioso", "nascosto", "cerebrale", "difficile". Appare del tutto chiaro che "Concettuale" è un termine PRECISO, RAZIONALE, RIGOROSO. Sentir dare del "Concettuale" un po' a tutto, alla leggera, è irritante proprio perchè evidenzia la totale ignoranza del significato.

Bravo Cris!
:clap::clap::clap:
 
Kosuth ha indagato la natura linguistica delle proposizioni artistiche nei vari contesti sociali, istituzionali, psicologici ed etnologici, ampliando i confini tradizionali del ruolo dell’artista. Reagendo al culto della personalità dell’arte espressionista, con la sua accentuazione della fisicità dell’oggetto artistico e del gesto ‘sciamanico’ ritualizzato, e in generale ai significati predefiniti dai mezzi artistici tradizionali, Kosuth prende una definizione radicale: operare nell’ambito dell’arte ma al contempo spostare l’oggetto del lavoro artistico in una dimensione strettamente intellettuale attraverso la sottolineatura dell’aspetto linguistico dell’arte.
Rifiuta il formalismo del tardo modernismo e utilizza diversi mezzi e materiali non adoperati fino allora dall’arte tra cui molte installazioni che comprendono elementi vari, dalla fotografia al mobile, dal testo scritto a parete o in tubi al neon fino ad altri mezzi dell’arte pubblica come inserzioni pubblicitarie o striscioni appesi per strada. Attraverso una smaterializzazione dell’opera tradizionale e una presentazione di segni di varia natura, l’opera diventa essa stessa un segno linguistico ed una riflessione che non illustra nulla, priva di riferimenti, rimandi, simboli o metafore alcune al di fuori di sé.
L’opera diventa per Kosuth un’indagine sulla maniera in cui il suo significato si manifesta e questa pratica di indagine ha per l’artista implicazioni anche politiche: sapere come il significato si manifesta nell’arte riflette come la nostra cultura produce la coscienza.
 

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Reagendo al culto della personalità dell’arte espressionista, con la sua accentuazione della fisicità dell’oggetto artistico e del gesto ‘sciamanico’ ritualizzato, e in generale ai significati predefiniti dai mezzi artistici tradizionali, Kosuth prende una definizione radicale: operare nell’ambito dell’arte ma al contempo spostare l’oggetto del lavoro artistico in una dimensione strettamente intellettuale attraverso la sottolineatura dell’aspetto linguistico dell’arte.

Bravo Brixia!! Ottima citazione dal Castello di Rivoli. L'argomento è certamente complicato, ma sottolineare i punti salienti aiuta a comprendere l'importanza di questa Arte che per la prima volta rifiuta totalmente i fondamenti dell'Arte tradizionalmente intesa ("abilità", "tecnica", "sensibilità", "simbologia", "rimandi", "metafore", ecc.) per mettere in primo piano il valore puro ed essenziale DELL'IDEA.
 
per Cris:

"Ultima modifica di Cris70; Oggi alle 16:52 Motivo: dal cell Kosuth me lo scrive con 2 "s"

ah ah ah
vai a dare lezioni di arte concettuale a quelli della Apple:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
 
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