Kn4 il thread dell'arte astratta italiana

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arturo vermi

ragazzi che mi dite di questo Vermi?

tecnica mista su carta, cm 48x67firmato, datato e intitolato in basso a destra
 

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In-guar-da-bi-le. Da distruggere per un senso di umana pietà nei confronti dell'autore che in quel momento forse non era in sè.
 
Per chiudere la parentesi aperta,
(non vado solo in giro a fare foto, mi piace poi capire e approfondire)

facevo esplicito riferimento all'artista Veronesi più volte citato in questo 3D.

Veronesi negli anni '30 aderisce al movimento Abstraction-Creation,
movimento fondato nel 1931 da Matousek insieme ad altri nomi ben più noti
(Kandinsky, Robert Delaunay, Malevich, ecc...)
tra i quali anche e soprattutto Kupta che Matousek aveva seguito a Parigi.

Abstraction-Creation nasce sulla base delle teorie razionaliste di De Stijl (Bauhaus),
ma soprattutto sulla definizione di "arte concreta" o "concretismo" di Theo van Doesburg,
artista che anche lui poi confluisce nel movimento Abstraction-Creation
che vede la luce come già detto nel '31 e si scioglie dopo soli 5 anni nel 1936.

Tornando a Veronesi,
le influenze di questo movimento sono evidenti con l'approccio teorico di questi artisti
(per semplificare forme semplici che si intrecciano con sovrapposizione di campi cromatici e linee a delimitare gli spazi),
ma prima di mettere su tela questi principi segue la sua passione per la fotografia avendo come riferimento Moholy-Nagy.
Le prime opere di Veronesi su tela che tutti conosciamo, sono tutte successive allo scioglimento del gruppo al quale aveva aderito
guarda caso dopo aver conosciuto Matousek in italia.

A me non pare tanto OT, almeno con riferimento a Veronesi
e più in generale se qualcuno vuol capirci veramente qualcosa di questo nuovo lancio mediatico e commerciale

Ovviamente a Como avran fatto tutto da loro e sarà tutta un'altra storia,
ma non mi pare proprio

fonte Astrattisti comaschi - Wikipedia

"Gli astrattisti comaschi furono un gruppo artistico italiano, nato nei primi anni trenta del XX secolo attorno alle figure dei pittori Manlio Rho e Mario Radice e che incluse artisti come Aldo Galli, Carla Badiali, Carla Prina. Influenzati dalla lezione degli architetti Antonio Sant'Elia e Giuseppe Terragni nonché dalla visione delle prime mostre italiane di Kandinsky e dai testi della Bauhaus, il gruppo rappresentò la più omogenea trasposizione in Italia delle avanguardie astratte che erano fiorite in quegli anni in Europa a partire dal Suprematismo russo fino al movimento De Stijl. Ancora un architetto, Alberto Sartoris fu il primo a sostenere criticamente il gruppo, che ormai è unanimemente considerato come uno dei movimenti fondamentali dell'avventura artistica del Novecento italiano. Fra i seguaci del movimento possiamo annoverare Alberto Cavalieri".

comunque sia ...
sorry :bye:

Grazie ed ottima analisi, che merita un bel bollino!!

Ho sempre sostenuto che l'astrattismo italiano, pur con le sue caratteristiche particolari, è comunque un tardo rifacimento di modelli ed inspirazioni provenienti da artisti di altri paesi che per primi intrapresero questo percorso "razionalista"

tali considerazioni poi influenzano anche le valutazioni economiche relative a questi ottimi artisti italiani, ma appunto nazionali e molto poco avanguardistici....
 
St

io attendo un parere da parte di Claudio

Difenderà i " nostri " giustamente 😉 , che hanno interpretato l' astrazione con grande personalità .. chiaro che vi sono punti di contatto ma credo che tutti abbiano Malevich come riferimento ( 1913 ) ; cioè il Suprematismo .
 
Difenderà i " nostri " giustamente 😉 , che hanno interpretato l' astrazione con grande personalità .. chiaro che vi sono punti di contatto ma credo che tutti abbiano Malevich come riferimento ( 1913 ) ; cioè il Suprematismo .

Al di là delle difese d'ufficio dei "nostri" dico solo, per anticipare eventuali polemiche, che si tratta solo di osservare come si siano svolti gli eventi in ordine cronologico e contro l'ordine temporale di come si svolsero penso ci sia poco da opinare.....
 
ma qualche influenza non c'è la vedi proprio su alcuni autori italiani?

Le influenze iniziali sull'astrattismo italiano sono già state studiate e dichiarate e sono Kandinsky, Albers e, soprattutto per Veronesi e il primo Rho, Moholy-Nagy

Basta guardare questo (Rho)

1700140d1359254868-kn3-il-thread-sullarte-astratta-italiana-manlio-rho-artefiera.jpg

e questo (Moholy Nagy)

nagy009.jpg

Ma infatti i quadri più ricercati e importanti non sono questi ma quelli dove poi l'astrattismo diventa razionalista e viene declinato in modo del tutto originale e personale.

Questo

2227746d1365101123-kn4-il-thread-dellarte-astratta-italiana-manlio-rho-miart.jpg

Di proprietà di un fortunato mio amico non è una copia di Moholy Nagy e questa

1976609d1412534116-kn4-il-thread-dellarte-astratta-italiana-radice-cfa-2.jpg

Non è certo una copia di Kandinsky. Qui siamo altrove e siamo all'inizio di un cammino che porterà molti frutti arrivando fino al design, non certo alla fine di un percorso di altri.
 
Ovviamente a Como avran fatto tutto da loro e sarà tutta un'altra storia,
ma non mi pare proprio

fonte Astrattisti comaschi - Wikipedia

"Gli astrattisti comaschi furono un gruppo artistico italiano, nato nei primi anni trenta del XX secolo attorno alle figure dei pittori Manlio Rho e Mario Radice e che incluse artisti come Aldo Galli, Carla Badiali, Carla Prina. Influenzati dalla lezione degli architetti Antonio Sant'Elia e Giuseppe Terragni nonché dalla visione delle prime mostre italiane di Kandinsky e dai testi della Bauhaus, il gruppo rappresentò la più omogenea trasposizione in Italia delle avanguardie astratte che erano fiorite in quegli anni in Europa a partire dal Suprematismo russo fino al movimento De Stijl.".

Ma che è, mi citi wikipedia per spiegarmi qualcosa? Secondo te chi l'ha scritta quella pagina? :asd:
 
Quando hai tempo poi mi spieghi dov'era l'OT

OT perché parlavi di un astrattista non italiano.

Vogliamo fare l'elenco di chi ha fatto arte astratta prima degli Italiani? Ce n'è un milione, e pensare che anche senza le visite parigine di qualcuno (Radice va a Parigi e conosce Lèger prima di Veronesi http://www.edixxon.com/radice/03_biografia/htx6910.html ) in italia si ignorasse l'esistenza dell'astrattismo è quanto meno ingenuo.

Però la scintilla non era mai scoccata.

Può esserlo stata l'adesione di Veronesi ad Abstraction Creation nel 35, 36 a seguito di conoscenza di qualche oscuro astrattista ceco?

No

Per un motivo semplice, che la prima mostra di arte astratta italiana fu nel novembre del '34 al Milione con Ghiringhelli, Bogliardi e Reggiani. A cui seguì quella di dicembre ("arte astratta in bianco e nero", dove furono invitati anche Rho e Radice... presente i Rho meravigliosi del museo del '900?). E non fu una cosa non vista da nessuno come altri esempi di cui si parla ma fece molto rumore e fece seguito alla mostra di Kandinsky che si tene nella primavera dello stesso anno e poi di quella di Voremberge-Gildewart.

Anche in questo caso è utile andare a prendere i documenti dell'epoca, come ad esempio il commento di Sinisgalli.

Cattura.jpg

Come si può vedere la novità per l'Italia era pienamente riconosciuta e riconoscibile ma sin da subito la critica stimolò i "nostri" che per primi si addentravano nell' "altra metà del mondo della pittura" ad andare al di là. Se si fossero fermati alla scopiazzatura di Moholy Nagy, El Lissitzky, Voremberge o altri costruttivisti sarebbe restata un'importante testimonianza storica ma non sarebbero andati da nessuna parte e infatti Bogliardi e Ghiringhelli lì si fermarono. Veronesi quasi, nel senso che per tutta la vita declinò quel tipo di quadro (ma compensò facendolo benissimo e sperimentando in tutti i campi).

Ma l'importanza di un momento artistico sta in quello che lascia, nell'influenza che provoca, in quello che riesce a far nascere in seguito. E infatti Radice, Rho, Soldati, Reggiani, Fontana, Licini ecc. poi andarono a cercare oltre, declinando quell'astrattismo in modo nuovo, in un clima ostile del regime, usando per le esposizioni solo il fragile scudo di Marinetti che li "camuffava" da futuristi aeropittori, sperimentando soluzioni che arrivarono sino alle "piastrelle" di Melotti :clap: e alle decorazioni della Casa del Fascio del '35 '36 perfetto compimento di una vera rivoluzione creativa che ha lasciato segni fino ad oggi e che probabilmente continuerà a lasciarne dato che ancora ne parliamo e ne parlano anche all'estero.

Detto ciò non avevo colto che la domanda nel tuo post fosse: "può costui aver influenzato gli astrattisti italiani?", ti avrei risposto subito così. Avevo visto solo le foto di un astrattista non italiano e quindi pensavo si intendesse parlare di lui. Scusa :)
 
Completo, esaustivo e convincente.

Adesso è più chiaro x tutti cosa accadde nel primo quinquennio degli anni '30.

Grazie
:)

👍🏽..Mi hai ricordato i fotogrammi di Veronesi persi ' da Porro qualche anno fa ; quelli con un bel Licini e un Radice ( o Rho ) giusto rappresenterebbero da soli un piccolo - grande patrimonio di arte astratta Italiana che niente avrebbe da invidiare ad altri .
 
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Arrivato il Santomaso :clap: Ho creato intorno alla TV una specie di piccola evoluzione dell'informale con lavori su carta... dal geometrico alla forma sfaldata, al segno alla composizione libera fino all'esplosione finale di Gallizio

Parete informale.jpg
 
Arrivato il Santomaso :clap: Ho creato intorno alla TV una specie di piccola evoluzione dell'informale con lavori su carta... dal geometrico alla forma sfaldata, al segno alla composizione libera fino all'esplosione finale di Gallizio

Carina l'idea, forse l'utilizzo della stessa cornice su tutte le opere renderebbe il tutto più armonioso
 
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