La bolla del mercato dell'arte prossima allo scoppio

Rispondo a Cris70 e Kiappo. A me è piaciuta l'estetica, la sua storia, la tua tecnica. Ma quando a ottobre ho dovuto decidere se meritasse 25.000 euro che mi ero sudato, ho ringraziato e passato.
Sul fatto che "un artista del genere sia stato giudicato come uno dei più promettenti delle nuove generazioni", credo che meritasse l'inclusione e non mi scandalizza. L'aggiudicazione l'ho postata qui perchè, ovviamente, come avevo già scritto di trovare ridicola l'aggiudicazione di Boafo a 600k, ancor più grottesca è questa a 1,8 milioni.
Per una volta non sono d'accordo con accipicchia: credo che l'obiettivo non sia certo che se ne parli qui. Penso che il marketing abbia già fatto più che egregiamente il suo lavoro, dato l'importo dell'aggiudicazione...
Lo ho postato qui perché si parlava di bolle (pensando quindi di dare un ulteriore contributo) e recentemente avevamo portato ad esempio quella che io ritengo un'operazione speculativa su Boafo.

Sono più che sicuro che l'obiettivo primario non era quello di arrivare sul Fol :D
Intendevo dire che un risultatone del genere (chiaramente fuori da ogni logica) per assurdo che appaia, ha ottenuto massima visibilità immediata e generale. Tanto che ne stiamo parlando, persino sul piccolo e ininfluente Fol, proprio perchè clamoroso. Avesse fatto 'solo' 100k o anche 200k non si sarebbe generato alcun clamore, visto che cifre a 5 zeri ormai, su un certo palcoscenico, sono quasi trascurabili e non fanno più notizia.
 
Il 'record' di Kurt Cobain, venduta per 6 milioni di dollari la chitarra del concerto Unplugged dei Nirvana - Il Riformista

La Martin D-18E era comunque un'edizione limitata prodotta tra '58 e il '59 in 302 esemplari...

I restanti 301 hanno delle richieste in "tono minore"...
:):p Ciao!!

Martin D-18E 1959 Natural Price Guide | Reverb

1959 Martin D18E | Voltage Guitar

Se Red Ronnie mettesse in vendita la chitarra di Hendrix, che ha in collezione, chissà a quali cifre arrivebbe. Con tutto il rispetto di Kurt Cobain, che ha una storia ed un diverso percorso artistico rispetto al mio mito giovanile.
 
Ultima modifica:
Lo fece quasi subito per sanare le sue finanze all'epoca non brillanti...
:):p Ciao!!

La Fender Star Spangled Banner, prima acquistata dal nostro Red Ronnie al prezzo record di £198,000, fu rivenduta nel 1993 al co-fondatore di Microsoft Paul Allen che la donò all’Experience Music Project di Seattle.

Dove è adesso non penso si sposterà più... :D

 
Non sapevo che l'avesse ceduta. Grazie. E' finita bene (per la chitarra).
 
;) Ciao!!

PS, da domani nel 3D Pensando i
musica inizia una specie di speciale dove le chitarre non hanno la stessa fortuna... :D

Pete Townshend usò (e abusò) di molte chitarre che dal vivo servivano a uno scopo primario: essere distrutte.

Con i debiti sempre crescenti degli Who la fragilità delle chitarre Rickenbacker utilizzate da Pete venne sostituita dalla Telecaster che con il suo collo imbullonato e il solido corpo in lastre di ontano, poteva subire più colpi prima di rompersi ed essere facilmente ricostruita per il prossimo spettacolo...

 
Un effetto nefasto, conseguente all'epidemia, di cui mi sto rendendo conto è che tutti i siti di vendita di quadri online.. sono sommersi da opere, di seconda, terza..( e oltre) fascia provenienti da una miriade di Gallerie che hanno chiuso i battenti con il lockdown e che, evidentemente, non sono ancora ripartite... bah!!
 
Se può interessarvi, nelle ultime aste nuovi exploit del sopracitato defunto Wong (stima 60-80 e aggiudicato a 848) e altri pischelli. Ovviamente botti dei nuovi trendy afroamericani (ne spuntano da ogni cespuglio):cito a titolo esemplificativo Quaicoe, nato nel 1990, una sola personale all'attivo e pure in una piccola galleria, stimato 20-30 e aggiudicato a 250. In sostanza, un altro Boafo.
 
Vero Anti, è interessante. Ma io trovo il sistema delle garanzie in asta molto pericoloso nel medio termine.
Oggi tu e io vendiamo dei lavori in asta, ci garantiscono un prezzo minimo anche in caso di invenduto e una ripartizione del surplus in caso di aggiudicazione a un prezzo superiore al minimo garantito. Tutti felici, noi abbiamo la certezza di "vendere" l'opera ad un minimo certo anche se andasse invenduta in asta (in quel caso il garante ci pagherebbe il minimo e diventerebbe proprietario) e siamo ben disposti a concedere al garante una percentuale dell'eventuale sovrapprezzo.
Ma se ci informiamo, la percentuale degli invenduti garantiti aumenta ogni anno, con il risultato che il garante (esattamente come le banche in caso di incagli nei mutui) si trovano in pancia sempre più opere illiquide che pesano a bilancio; quindi cosa faranno? Le svenderanno proprio in asta, con il risultato di bruciare artisti e fare esplodere fragorosamente la bolla del nostro titolo.
Rifacendosi al tuo articolo, un unico offerente per Banksy (fino a ieri tutti se lo contendevano) presumibilmente della stessa casa d'asta che lo aveva garantito; se accade altre 4 o 5 volte, chi si troverà a bilancio opere dello stesso artista per 4 o 5 milioni di euro, vorrà realizzare liquidità da reinvestire, a costo di rimetterci e le metterà sul mercato a qualsiasi prezzo.

Ripeto, strumento che tranquillizza sul momento il singolo venditore, ma che potrebbe far saltare tutto il sistema.
 
OK!
Il sistema delle garanzie l'hanno incentivato e ora gli si sta' ritorcendo contro, oltre ai prezzi hanno anche difficoltà a reperire opere...

Poi c'era anche qualche fenomeno che pensava di comprare in asta a queste cifre e rivendere subito guadagnandoci...
:):p Ciao!!

Messaggio #1592 Mostre ed articoli di interesse - parte III
 
Sullo stesso tema...
:):p Ciao!!

Joseph Nahmad, il membro più giovane della dinastia della famiglia Nahmad che tratta l'arte, sta facendo causa alla casa d'aste Phillips dopo che un accordo di garanzia da $ 5 milioni è andato in frantumi.

La causa offre una finestra sulle numerose trattative dietro le quinte che si svolgono prima di un'asta.

Secondo la denuncia JN Contemporary ha stretto un accordo con Phillips per fare un'offerta irrevocabile per £ 3 milioni su un dipinto di Jean-Michel Basquiat, Untitled (1981), in vista della vendita serale di giugno 2019 a Londraa

In cambio, JN Contemporary ha ottenuto una garanzia di $ 5 milioni su un grande paesaggio montano in bianco e nero di Stingel
, Untitled (2009), per la vendita della primavera 2020 di Phillips a New York.
(Un'opera simile è stata venduta a Sotheby's nel 2018 per $ 6,5 milioni.)

La vendita era inizialmente prevista per maggio, ma è stata respinta e alla fine si è tenuta online la scorsa settimana.
JN Contemporary afferma di aver adempiuto alla fine del suo affare agendo come l'irrevocabile offerente alla vendita di Londra, anche se è stato superato e non è finito per tornare a casa con il dipinto.
Gli accordi di Stingel e Basquiat sono stati fatti "in considerazione l'uno dell'altro" e uno non sarebbe avvenuto senza l'altro, sostiene la denuncia...

An Art-Dealing Dynasty Heir Sues Phillips Auction House for Reneging on a Deal After the Artist's Market Took a Tumble
 
che bello avere così tanti soldi da spenderli in modi tanto cervellotici........hahaahahahahahaa
 
Ancora opere di Boafo in asta da Phillips:
Amoako Boafo - Untitled | Phillips

Capisco voler fare un'operazione, con record di continuo, ma tutte ste opere del 2019 in asta nel 2020 mi sembrano un po' eccessive.

Forse anche chi effettivamente le ha comperate l'anno scorso inizia a metterle in vendita, con rischio effetto boomerang.
 
Ancora opere di Boafo in asta da Phillips:
Amoako Boafo - Untitled | Phillips

Capisco voler fare un'operazione, con record di continuo, ma tutte ste opere del 2019 in asta nel 2020 mi sembrano un po' eccessive.

Forse anche chi effettivamente le ha comperate l'anno scorso inizia a metterle in vendita, con rischio effetto boomerang.

Boh!.. per me, incomprensibile.. ma io sono un po' strano...
 

Allegati

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Su dove il mercato dell'arte sta andando a "finire"
aggiungo...
:):p Ciao!!

Sembra inevitabile che altri che commerciano su questa base - prestiti contro l'arte - possano trovarsi in difficoltà a causa della pandemia di Covid-19.
Abbiamo già sentito numerosi rapporti di attualizzazione e, a prezzi più bassi, i mutuatari potrebbero avere difficoltà a ripagare i propri debiti.

Un mercato in contrazione potrebbe anche avere un impatto su un'altra strategia, quella di scommettere sull'arte tramite garanzie d'asta.
Questo è un modo per uccidere rapidamente senza incassare un centesimo - fintanto che qualcun altro interviene per acquistare il lavoro garantito.
Ma se nessun altro fa offerte, allora il garante viene sbarcato con un'opera che non può necessariamente pagare.

Comment | We need to talk about guarantees. And art loans | The Art Newspaper
 
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