La mia idea

Funk

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Faccio una breve premessa..
Non amo il mio lavoro..:o me lo ritrovo a fare per lo stesso motivo per il quale uno accetta per esempio di lavorare in un call center..proprio per portare qualcosa a casa e perche la situazione in cui vivo mi fa pensare che rifiutare un posto del genere (a tempo indeterminato :eek: con discreti benefit e uno stipendio che difinirei accettabile visti i tempi..) sarebbe da cretini:o.
Eppure non mi piace..sono poco motivato nel farlo e la sicurezza che mi da non sembra bastare per farmi ritenere soddisfatto dal punto di vista professionale.
Questa situazione mi ha quindi portato in tutto questo tempo (quasi 5 anni ormai) a guardarmi intorno e a cercare di capire quello che effettivamente mi aiuterebbe ad essere un uomo realizzato professionalmente parlando..
La risposta mi viene da dentro e dal modo in cui mi si accapona la pelle e batte il mio cuore quando penso alla eventualita di creare da una idea interessante un progetto imprenditoriale importante..
Sono un romantico lo ammetto:o e sinceramente credo che la vera imprenditorialita oggigiorno abbia piu a che fare con la letteratura che con i principi meramente economici di domanda e offerta seppur importanti..
Pensateci un attimo.. Fare creare ricchezza per l'ambiente in cui viviamo, innalzare il significato d'impresa da strumento che crea ricchezza a mezzo per lo sviluppo e il miglioramento del territori che ci ospita e della qualita della cultura della gente che ci vive..
La cultura signori miei..e' tutto li il discorso e la sfida che puo permettere al nostro paese(che e' il paese migliore del mondo non ce ne e' per nessuno) di vincere la sfida per la crescita sostenibile e coerente con quelle che sono le sue caratteristiche . Abbiamo una tradizione storica di innovazione e invenzione che ,considerata la nostra estensione geografica e l'esiguo numero di abitanti paragonato con il resto del mondo, ci dimostra palesemente la nostra superiorita in quanto a genio e creativita rispetto al resto del momdo..
Fatta questa premessa arrivo al dunque e pongo alla vostra attenzione 2 idee (tra le tantissime che ho) che credo possano avere un buon riscontro commercialmente parlando tenendo presente che lutilizzo dei prodotti in questione si propone come transnazionale per la vastita del bisogni che soddisfano.
Non sono geloso delle mie idee anzi..credo che metterle in comune possa consentirmi di capire quanto siano valide e quanto la mia percezione possa essere distorta da una impostazione personale oppure condivisa e confermata dall'opinine di terzi.

Descrivero le due idee nei due post a seguire. Grazie a tutti per l'attenzione.
:bow::bow::bow:
 
La prima idea si riferisce ad un mio bisogno reale che avverto specialmente durante la stagione primaverile/estiva.
In pratica durante la bella stagione ci si spoglia dei soliti indumenti pesanti e si e' piu leggeri..
Questo a scapito pero della praticita della giacca o di un cappotto che ti consente di conservare tutti i tuoi effetti personali come porta carte , monete, telefono , chiavi di casa, chiavi della macchina e chi piu ne ha piu ne metta.
Quando non si ha piu la possibilita di utilizzare le varie tasche per queste evenienze ci troviamo di fronte ad un bisogno che ( parere personale ) non e' stato ancora soddisfatto pienamente dal mercato.
Le borse da uomo.
Il concetto e' quello ma bisognerebbe declinarlo rispetto a quella che e' la figura dell'uomo e i suoi modi di essere e vestire.
Il mercato offre le borse a tracolla, i marsupi e borselli portabili.
1) le borse a tracolla
Seppure siano la soluzione che vedo andare per la maggiore a me non sono mai piaciute.. Non so voi ma io considero la borsa a tracolla un indumento femminile e sinceramente indossandolo non mi sento a mio agio. Non saprei spiegarvi il motivo ma io questo accessorio non lo riesco a concepire sulla figura dell'uomo.
La sua funzionalita e' indubbia in quanto effettivamente il problema viene risolto. Quello che manca e' la funzione "status symbol" della borsa che travalica il discorso funzionale e si affaccia su quello del fashion.
C'e' anche inoltre da dire che la tracolla sulla spalla d'estate da' fastidio per il caldo.
2) marsupio
Sarebbe la soluzione ideale, nel senso che abbina funzionalita a comodita.. L'unica cosa che non quadra e' la vestibilita e comunue la poca eleganza dello stesso che lo ha sempre relegato come un indumento di pura funzionalita poco attento alla forma e lo stile d' abbigliamento..
3)Per i borselli vale quanto detto per le borse a tracolla ossia funzionali si ma scomodi per il motivo che uno deve sempre avre sto coso in mano e deve stare attento a non lasciarlo da nessuna parte impiegando una mano al solo scopo di mantenerlo..

Ok da una breve ricognizione di quello che il mercato sommariamente offre per la soddisfazione di questo bisogno ne scaturisce una considerazione personale o meglio un quesito interessante.
Come risponderebbe il mercato davanti ad un prodotto innovativo nello stile tanto da essere elegante nel senso di dare un tocco di novita allo stile di chi lo indossa mantenedo intatta la sua funzionalita?
Si puo pensare di sconvolgere il mercato mettendo insieme questi elementi contrastanti e cioe' vestibilita/eleganza vs funzionalita? Si puo pensare di creare un prodotto che al tempo stesso sia un must di stile e fashion e un oggetto indispensabile per un uomo?

Gradirei il vostro gentile riscontro al riguardo.
Ps
Penso sia opportuno discutere della seconda idea una volta esaurito il dibattito su questa..anche perche m so rutt u cazz di scrivere:D sono con ipad e ho il dito come et telefono casa.:cool:
Ragazzi siate i piu duri possibili e ditemi tutti i vostri pensieri al riguardo senza pudore.
Che dio mi benedica:D
 
Intanto complimenti per la chiarezza con cui hai esposto non solo il progetto, ma anche il tuo approccio personale all'idea.
Premesso che io ho risolto il problema di dove mettere chiavi, occhiali ecc. dimenticandoli sistematicamente a casa, direi che l'idea ha una sua logica, e se veicolata bene potrebbe avere successo. Sono un consulente aziendale, non uno stilista, quindi le opinioni che ti offro sono prevalentemente "tecniche": intanto, dovresti verificare l'effettivo grado di novità della tua proposta: sei sicuro che non siano già stati fatti tentativi, falliti per la mancata risposta del mercato? Dovresti fare una ricerca, magari in internet, e verificare questo aspetto, perchè naturalmente se l'idea è già abortita sarà molto difficile riproporla.
Sul piano pratico, la cosa migliore sarebbe realizzare un prototipo, vedere se ti piace (la rappresentazione concreta dell'idea potrebbe deluderti), brevettarlo e poi proporlo alle aziende. Ci sono regole molto precise sulla brevettabilità del design e della moda, ma sono tutte fattibili, anche per un non esperto, magari con l'aiuto di qualcuno. L'aiuto potrebbe servirti anche per il prototipo (un'amica che si occupi di design? una piccola bottega artigiana che si innamori dell'idea?).
Risolta questa prima fase, ci sarebbe poi da affrontare la questione imprenditoriale vera e propria (business, plan, finanziabilità del progetto, ecc.), ma questo è davvero prematuro da analizzare ora.
Spero di averti fornito un aiuto, comunque sono a tua disposizione per chiacchierare ancora sulla tua idea.
Un cordiale saluto
 
come strategia di vendita posso solo dirti di emulare quanto ha fatto Della Valle con le scarpe Tods

ha creato una scarpa con design innovativo, bello di qualità ma non l'ha messo sul mercato... per i primi tempi REGALAVA ai VIP la scarpa... le persone, attente, che vedevano queste calzature la cercavano ma non era in vendita, quindi ha creato la domanda (azione di tiraggio)quando ha ritenuto che il mercato era "maturo" ha iniziato con la vendita al pubblico.
 
La cultura signori miei..e' tutto li il discorso e la sfida che puo permettere al nostro paese(che e' il paese migliore del mondo non ce ne e' per nessuno)

:rolleyes:


. Abbiamo una tradizione storica di innovazione e invenzione che ,considerata la nostra estensione geografica e l'esiguo numero di abitanti paragonato con il resto del mondo, ci dimostra palesemente la nostra superiorita in quanto a genio e creativita rispetto al resto del momdo..

:rotfl:

Come risponderebbe il mercato davanti ad un prodotto innovativo nello stile tanto da essere elegante nel senso di dare un tocco di novita allo stile di chi lo indossa mantenedo intatta la sua funzionalita?
Si puo pensare di sconvolgere il mercato mettendo insieme questi elementi contrastanti e cioe' vestibilita/eleganza vs funzionalita? Si puo pensare di creare un prodotto che al tempo stesso sia un must di stile e fashion e un oggetto indispensabile per un uomo?

credi veramente che una ALTRA borsa "stilizzata" sia qualcosa che il mercato e le persone non possono di farne a meno?
sarebbe solo un altro articolo di "lusso" per persone snob...il mondo ne è pieno di questi gadget.

cerca di mettere a punto una buona idea che faccia la differenza veramente
 
basterebbe un paio di pantaloni lunghi o corti con tasche e marsupi incorporati e magari altri gadget, prese elettriche, wifi ecc

chissà magari nel 2020-30 andremo in giro con tute ipertecnologiche
 
Ragazzi perfetto!!!
Grazie tante e continuate a darmi i vostri sinceri pareri.
Nel dettaglio
Cuneo62:
Grazie:bow::bow:
Hai ragione da vendere..avrei bisogno di un/una designer innamorata del progetto col quale creare un prototipo e vedere l'effetto che fa.
Per quanto riguarda la ricerca di mercato hai nuovamente ragione e seppure io l'abbia abbozzata in maniera sommaria, avrebbe bisogno di piu profondita e qualita per attingere ad informazioni cruciali per la nascita del progetto.
Conosci fonti che detengono rierche quanti/qualitative nel settore della moda?
Ovviamente la domanda e' estesa a tutti quelli che hanno una risposta :D
Totem1959
Grazie anche a te per la risposta :bow:
La strategia che indichi e' perfetta e secondo me molto piu incisiva di qualsivoglia campagna promozionale.. Credo comunque che la sua percorribilita (nel mio caso) sia difficile in quanto essendo pubbliche relazioni belle e buone costano tanto e richiedono un budget mostruoso per il loro avviamento.
Tieni presente che i vip sono anchessi forme di pubblicita e la loro visibilita si paga (tanto)..
Aerodynamik
Grazie anche a te per la skiettezza del tuo intervento:bow:
Non siamo molto d'acordo sul prestigio del nostro paese..ma ci sta e mi capita spesso di trovare gente che la pensa come te..io credo fermamente nel fatto che le carattersitiche meterologiche epaesaggistiche del nostro paese siano l'ideale per far crescere menti illuminate..se ci pensi dio tra tutti i posti del mondo( che e grande grande) ha deciso di mettere casa da noi:D:)
J.invest grazie anche a te..la muta tecnologica e' sicuramente uno spunto creativo interessante.. I pantaloni con mille tasche a me personalmente non piacciono molto..ovviamente e' un giudizio personale
Ragazzi grazie a tutti e continuate a giudicare la mia idea:bow::bow::bow:
 
Aerodynamik
Grazie anche a te per la skiettezza del tuo intervento
Non siamo molto d'acordo sul prestigio del nostro paese..ma ci sta e mi capita spesso di trovare gente che la pensa come te..io credo fermamente nel fatto che le carattersitiche meterologiche epaesaggistiche del nostro paese siano l'ideale per far crescere menti illuminate..se ci pensi dio tra tutti i posti del mondo( che e grande grande) ha deciso di mettere casa da noi

beh, caro Funk per forza mi tocca pensare cosi, anche se certo, rispetto il tuo senso patriotico e questo, è lodevole...ma basta solo guardarsi intorno ed essere sopratutto realisti:

"L'Italia" cioè le persone, che dicono come te hai scritto...stanno solo ricordando con un certo pizzico di presunzione "glorie" passate e ormai tramontate...

Oggi non mi sento assolutamente in grado di dire che il nostro paese è un paese "innovatore" o che la "creatività" degli italiani e "superiore" a quella degli altri...

Come potrei dire??? sopratutto nell'era "dell'information-age" dove le conoscenze su tutte le materie e mestieri vengono trasmesse alla velocita dei GBps tanto per dire...

Oggi, (tanto per citare un esempio) un vetro di Murano, puo essere fatto da un maestro delle "fornace" di Murano, come da un qualsiasi maestro Cinese in una bottega di Shanghai. con la stessa "maestria"...

Non producciamo più niente che non sia difficilmente repliccabile perfino dai paesi emergenti...ma in contropartita, non abbiamo industrie di un certo livello in grado di produrre certi prodotti o almeno a livello di quelli già affermati.

Non abbiamo nessuna industria informatica/tecnologica di rispetto...Non abbiamo per esempio una "Microsoft" Italiana, che sia una mega-azienda globale, non abbiamo una "Apple", una SONY, una CANON, una SAMSUNG, ecc...

Non abbiamo mai più lanciato nessun prodotto (identificabile come prodotto italiano) da 50 anni fin qui, in grado di rivoluzionare o almeno di dare un svolta alle preferenze e consumo del pubblico mondiale (la Vespa, la 500, perfino la Nutella e altre cose che non riesco a ricordare nel momento)

Le nostre istituzioni del sapere ormai non contano più niente nel mondo...perfino per le scuole e le università delle "belle arti" si deve andare in California, Parigi, o altri posti per avere una preparazione del tutto rispetto...

Non abbiamo più risorse per investire in ricerca e sviluppo per qualsiasi settore si nomini.
Non abbiamo personaggi di spicco mondiale e sopratutto lungimiranti nell sistema industriale italiano...solo furbacchi, furbetti, avvoltoi ecc...che prima che innovare qualcosa pensano solo personalmente a riempirsi le loro tasche fin che possono.

Perfino la Korea!...20/25 anni fa paese considerato "emergente" è oggi lontana anni luce dall'Italia per quanto riguarda innovazione e creatività...

Quindi, secondo me...invocare la "superiorità" italiana in quanto a genio e creatività è un po oggi come parlare della nostra oddierna "superiorità" militare solo perchè i Romani ERANO bravi strategisti.
 
Ultima modifica:
Aereodynamik il tuo presunto realismo non mi convince..
Io continuo a credere nella marcia in piu che ci accompagna.
Questa positivita mi viene dall'aver vissuto fuori dall'itali abbastanza per avere un approccio oggettivo e non di parte..
Su tutto quello che non si fa e si dovrebbe fare siamo d'accordo.. Prova a pensare a cosa saremmo se si facesse..siamo comunque la seconza potenza manifatturiera in europa(opo la germania) e facciamo della qualita assoluta il nostro marchio di fabbrica. Non soiamo bravi a fare sistema questo e' vero e non facendo cio' perdiamo in competitivita.
Comunque i nostri leonardo da vinci ce li abbiamo ancora..e sono i vari ferrero e del vecchio piu tutti quei piccoli artigiani che creano in nome della qualita e non della precarieta.. Non tralasciando tutte le menti che popolano gli atenei stranieri e che guidano la ricerca nei ari settori della cultura(non farmi ricercare i nomi che lo sai anche tu...)
In inglese c'e' un detto che fa "quality always cost less" la qualita costa sempre di meno..il mondo questo lo sa..e ci ha sempre dato ragione..
Il made in italy non e' mai passato di moda nonostante le violenze che il nostro paese ha subito..
Io non credo di essere patriottico caro Areodynamik anzi...ti diro di piu...credo di essere molto piu realista di te :cool:
 
Ultima modifica:
beh, caro Funk per forza mi tocca pensare cosi, anche se certo (certamente), rispetto il tuo senso patriotico e questo (che è), è lodevole...ma basta solo guardarsi intorno ed essere sopratutto (soprattutto o -raro- sopra tutto) realisti:

"L'Italia" cioè le persone, che dicono (le cose che hai scritto) come te hai scritto...stanno solo ricordando con un certo pizzico di presunzione "glorie" passate e ormai tramontate...

Oggi non mi sento assolutamente in grado di dire che il nostro paese è un paese "innovatore" o che la "creatività" degli italiani e "superiore" a quella degli altri...

Come potrei dire (dirlo)??? sopratutto nell'era "dell'information-age" dove le conoscenze su tutte le materie e mestieri vengono trasmesse alla velocita dei GBps tanto per dire...

Oggi, (tanto per citare un esempio) un vetro di Murano, puo essere fatto da un maestro delle "fornace" di Murano, come da un qualsiasi maestro Cinese in una bottega di Shanghai. con la stessa "maestria"...

Non producciamo più niente che non sia difficilmente (facilmente???) repliccabile perfino dai paesi emergenti...ma in contropartita, non abbiamo industrie di un certo livello in grado di produrre certi prodotti o almeno a livello di quelli già affermati (periodo caotico e confuso).

Non abbiamo nessuna industria informatica/tecnologica di rispetto...Non abbiamo per esempio una "Microsoft" Italiana, che sia una mega-azienda globale, non abbiamo una "Apple", una SONY, una CANON, una SAMSUNG, ecc...

Non abbiamo mai più lanciato nessun prodotto (identificabile come prodotto italiano) da 50 anni fin qui, in grado di rivoluzionare o almeno di dare un svolta alle preferenze e (al) consumo del pubblico mondiale (la Vespa, la 500, perfino la Nutella e altre cose che non riesco a ricordare nel (al) momento)

Le nostre istituzioni del sapere ormai non contano più niente nel mondo...perfino per le scuole e le università delle "belle arti" si deve andare in California, Parigi, o altri posti per avere una preparazione del (di) tutto rispetto...

Non abbiamo più risorse per investire in ricerca e sviluppo per qualsiasi settore si nomini.
Non abbiamo personaggi di spicco mondiale e sopratutto lungimiranti nell sistema industriale italiano...solo furbacchi, furbetti, avvoltoi ecc...che prima che innovare qualcosa pensano solo personalmente a riempirsi le loro tasche fin che possono.

Perfino la Korea!...20/25 anni fa paese considerato "emergente" è oggi lontana anni luce dall'Italia per quanto riguarda innovazione e creatività...

Quindi, secondo me...invocare la "superiorità" italiana in quanto a genio e creatività è un po oggi come parlare della nostra oddierna "superiorità" militare solo perchè i Romani ERANO bravi strategisti (strateghi!!!).
A me sta bene tutto e condivido pure parte di quello che hai scritto... però dovresti essere un po' più "patriotico" con la lingua italiana... :D:D:D:p:p:p
 
A me sta bene tutto e condivido pure parte di quello che hai scritto... però dovresti essere un po' più "patriotico" con la lingua italiana... :D:D:D:p:p:p

grazie professore per il chiarimento! quindi, devo ripettere l'esame?...

ma CHISSENEFREGA di come scrivo? ....:rolleyes:
 
Ultima modifica:
grazie professore per il chiarimento! quindi, devo ripettere l'esame?...

ma CHISSENEFREGA di come scrivo? ....:rolleyes:
A me fate ridere voi simpatici giovincelli delle nuove generazioni.
Tu hai appena ammesso di avere un lavoro a tempo indeterminato, con stipendio e benefit considerevoli... eppure, non essendone INSPIEGABILMENTE soddisfatto, vuoi anche tu "svoltare" con l'idea geniale che solo tu, ovviamente, unico cervello pensante su questo pianeta, potrai avere e per di più persino mettere in pratica... come se tutto il resto del mondo dormisse e non aspettasse altro che essere svegliato dalle tue "genialate".
Poi vai a leggere i messaggi e scopri -perdonami la brutalità- una serie di imprecisioni di scrittura.
Ora, ti prego di non offenderti, noi ci possiamo pure fare due risate sugli errorini di grammatica (che tutti fanno) e io posso anche risultare pedante nei panni della maestrina con la penna rossa... ma non è stato un mio capriccio sottolineare i tuoi errori.
Oggi sta passando l'idea, sempre di più e sempre in più settori, che i risultati si possano raggiungere senza più tanta fatica e questo sta formando una generazione di "pappemolle".
Lo vedo tra i coetanei di mia figlia, lo vedo nei colloqui di lavoro che faccio e sento fare... Ragazzi che che credevano di poter andare "in Nazionale" solo iscrivendosi alla scuola Basket, ma che poi smettono lo sport appena gli si chiedono 6 allenamenti (seri e almeno da 2 ore) a settimana, anzichè i canonici 3. Neoingegneri che al colloquio di lavoro non sanno neanche raccontare i risultati della loro tesi di laurea. Neoperiti elettrotecnici che se gli chiedi di determinare la tensione ai capi di un circuito elettrico semplicissimo, cascano dal pero e ti rispondono candidamente: "eeeehhh... ma se sapevo che mi faceva queste domande, ripassavo... io mi aspettavo che mi chiedesse che hobbies hai e cosa fai nel tempo libero..."
Tutti però accumunati dall'idea di... SVOLTARE!!!
A costoro qualcuno bisognerebbe che spiegasse che per fare l'imprenditore bisogna avere le palle! Non basta sognare di smettere di fare il dipendente, ma bisogna avere competenze fortissime, una cultura vastissima, doti di empatia sopra la media, carisma, professionalità eccezionale... insomma, bisogna essere persone fuori dal comune.
E per essere persone fuori dal comune, secondo me, bisogna anche non essere mai approssimati o sciatti finanche nello scrivere su un forum.
Naturalmente non è mia intenzione puntare il dito sui tuoi post. Voglio semplicemente dire che oggi c'è in giro troppa faciloneria e troppa approssimazione, le quali, abbinate a troppa spavalderia e a mal riposta fiducia in sé stessi, possono essere causa di disastri.
 
@Aerodynamic:
PS: perdono, mi sono accorto che "l'imprenditore" è Funk (anche lui non esente da errori di grammatica! :D) e non te.
Il discorso sull'impresa dunque vale per lui e comunque in generale.
Continuano invece a valere le considerazioni sull'essere fuori dal comune, per fare bene (e meglio di altri) il proprio lavoro.
Un contabile o, perchè no, persino un muratore, per esempio, sarà ancora più bravo se è in grado di esprimersi in un italiano corretto, vario e articolato, se magari parla un'altra lingua fluentemente, se conosce della matematica evoluta (non soltanto le 4 operazioni), se ha nozioni di meccanica e di fisica, persino se conosce il latino e il pensiero filosofico.
Diffiderei sempre di chi dice "macchissenefrega di come scrivo"!
La scrittura è uno specchio di noi stessi.
Per questo, per esempio, io aborro la scrittura stile "SMS", col "K" al posto del "ch" e via dicendo!
 
A me fate ridere voi simpatici giovincelli delle nuove generazioni.
Tu hai appena ammesso di avere un lavoro a tempo indeterminato, con stipendio e benefit considerevoli... eppure, non essendone INSPIEGABILMENTE soddisfatto, vuoi anche tu "svoltare" con l'idea geniale che solo tu, ovviamente, unico cervello pensante su questo pianeta, potrai avere e per di più persino mettere in pratica... come se tutto il resto del mondo dormisse e non aspettasse altro che essere svegliato dalle tue "genialate".
Poi vai a leggere i messaggi e scopri -perdonami la brutalità- una serie di imprecisioni di scrittura.
Ora, ti prego di non offenderti, noi ci possiamo pure fare due risate sugli errorini di grammatica (che tutti fanno) e io posso anche risultare pedante nei panni della maestrina con la penna rossa... ma non è stato un mio capriccio sottolineare i tuoi errori.
Oggi sta passando l'idea, sempre di più e sempre in più settori, che i risultati si possano raggiungere senza più tanta fatica e questo sta formando una generazione di "pappemolle".
Lo vedo tra i coetanei di mia figlia, lo vedo nei colloqui di lavoro che faccio e sento fare... Ragazzi che che credevano di poter andare "in Nazionale" solo iscrivendosi alla scuola Basket, ma che poi smettono lo sport appena gli si chiedono 6 allenamenti (seri e almeno da 2 ore) a settimana, anzichè i canonici 3. Neoingegneri che al colloquio di lavoro non sanno neanche raccontare i risultati della loro tesi di laurea. Neoperiti elettrotecnici che se gli chiedi di determinare la tensione ai capi di un circuito elettrico semplicissimo, cascano dal pero e ti rispondono candidamente: "eeeehhh... ma se sapevo che mi faceva queste domande, ripassavo... io mi aspettavo che mi chiedesse che hobbies hai e cosa fai nel tempo libero..."
Tutti però accumunati dall'idea di... SVOLTARE!!!
A costoro qualcuno bisognerebbe che spiegasse che per fare l'imprenditore bisogna avere le palle! Non basta sognare di smettere di fare il dipendente, ma bisogna avere competenze fortissime, una cultura vastissima, doti di empatia sopra la media, carisma, professionalità eccezionale... insomma, bisogna essere persone fuori dal comune.
E per essere persone fuori dal comune, secondo me, bisogna anche non essere mai approssimati o sciatti finanche nello scrivere su un forum.
Naturalmente non è mia intenzione puntare il dito sui tuoi post. Voglio semplicemente dire che oggi c'è in giro troppa faciloneria e troppa approssimazione, le quali, abbinate a troppa spavalderia e a mal riposta fiducia in sé stessi, possono essere causa di disastri.

A parte la tua predica..:D che ne pensi della mia idea?
Come hai risolto tu il problema di sistemare i tuoi effetti personali quando sei fuori casa ?
Sarei molto felice di avere un tuo parere..
Grazie:bow::bow::bow:
 
Una conferma del fatto che vi e' un pensiero comune al mio rispetto al fatto che l'offerta del mercato delle borse da uomo non sia completamente adatta alla figura dell'uomo me la da questo sito Home | Borsilla
Sostanzialmente il tentativo di questo proggetto credo sia nel riproporre un concetto nuovo di borsa da uomo..(a me piace ma non e' proprio quello che avrei in mente io)
Evidentemente perche questi signori credono come me che non si e' ancora giunti alla quadratura dele cerchio..
 
A parte la tua predica..:D che ne pensi della mia idea?
Come hai risolto tu il problema di sistemare i tuoi effetti personali quando sei fuori casa ?
Sarei molto felice di avere un tuo parere..
Grazie:bow::bow::bow:
Odio le borse, quando le hanno le donne: sono piene di cianfrusaglie inutili e sono un peso fastidioso per le mani, che non rimangono mai libere.
Per il borsello da uomo, oltre allo stesso livore, nutro anche un senso di ribrezzo, probabilmente mutuato dalla mia adolescenza negli anni 70, quando imperversavano i borselli in similpelle tanto cari ai personaggi paradossali di Carlo Verdone:
 

Allegati

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In estate uso il marsupio, quando mi vesto "easy" (bermuda e maglietta)
Quando, per ovvi motivi di forma, al lavoro indosso i calzoni lunghi... uso le tasche... come un po' tutti i maschietti fanno!
D'altra parte quali effetti personali dovresti portare con te?
Il portafoglio nella tasca posteriore destra... e basta, se vogliamo essere minimali.
Se invece vogliamo esagerare: il telefonino agganciato alla cintura, oppure appeso al collo, o, male che vada nella tasca anteriore sinistra.
Le chiavi nella tasca anteriore destra.
I fazzoletti di carta insieme alle chiavi.
E basta! Cos'altro ti devi portare appresso???
 
@Aerodynamic:
PS: perdono, mi sono accorto che "l'imprenditore" è Funk (anche lui non esente da errori di grammatica! :D) e non te.
Il discorso sull'impresa dunque vale per lui e comunque in generale.
Continuano invece a valere le considerazioni sull'essere fuori dal comune, per fare bene (e meglio di altri) il proprio lavoro.
Un contabile o, perchè no, persino un muratore, per esempio, sarà ancora più bravo se è in grado di esprimersi in un italiano corretto, vario e articolato, se magari parla un'altra lingua fluentemente, se conosce della matematica evoluta (non soltanto le 4 operazioni), se ha nozioni di meccanica e di fisica, persino se conosce il latino e il pensiero filosofico.
Diffiderei sempre di chi dice "macchissenefrega di come scrivo"!
La scrittura è uno specchio di noi stessi.
Per questo, per esempio, io aborro la scrittura stile "SMS", col "K" al posto del "ch" e via dicendo!

Bravo!
scommetto che sei di quelli che girano ancora col cavallo...perchè la macchina, è troppo "moderna" :rolleyes:
 
Bravo!
scommetto che sei di quelli che girano ancora col cavallo...perchè la macchina, è troppo "moderna" :rolleyes:
Non proprio, ma in compenso credo che le buone abitudini (anche grammaticali) non abbiano età! :D
Tra l'altro aggiungo, a margine, che detesto anche luoghi virtuali come "twitter", non tanto perchè trovi difficile condensare un pensiero in 140 caratteri, semplicemente perchè trovo brutto, deprimente e pure diseducativo costringere la gente alla sintesi estrema. Semmai obbligherei le persone ad esprimersi con più di 1400 caratteri. Scrivere (e conseguentemente leggere) deve essere un piacere e deve richiedere il suo tempo e la sua (piccola) sacralità. Non può né deve diventare "chat" consumata con un occhio a mille altre cose contemporaneamente.
Io, prima e spesso anche dopo aver pubblicato un messaggio lo rileggo sempre per correggere eventuali strafalcioni... voi no?
 
Non proprio, ma in compenso credo che le buone abitudini (anche grammaticali) non abbiano età! :D
Tra l'altro aggiungo, a margine, che detesto anche luoghi virtuali come "twitter", non tanto perchè trovi difficile condensare un pensiero in 140 caratteri, semplicemente perchè trovo brutto, deprimente e pure diseducativo costringere la gente alla sintesi estrema. Semmai obbligherei le persone ad esprimersi con più di 1400 caratteri. Scrivere (e conseguentemente leggere) deve essere un piacere e deve richiedere il suo tempo e la sua (piccola) sacralità. Non può né deve diventare "chat" consumata con un occhio a mille altre cose contemporaneamente.
Io, prima e spesso anche dopo aver pubblicato un messaggio lo rileggo sempre per correggere eventuali strafalcioni... voi no?

beh...io di solito tempo permettendo corrego...altrimenti lascio cosi. non è che l'Italia farà un punto di pil in "+" :D se corrego quanto scritto.
comunque, va be...sei un'appassionato della scrittura questo si capisce,
ma non puoi adattare il mondo al tuo personale volere...Io non leggerei messaggi trooooppo lunghi, quelli gli preferisco scritti, non virtuali.
fatto sta che tutto quello che mi sembra interessante veramente me lo stampo e poi lo leggo con calma...
 
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