La mia idea

A parte la tua predica..:D che ne pensi della mia idea?
Come hai risolto tu il problema di sistemare i tuoi effetti personali quando sei fuori casa ?
Sarei molto felice di avere un tuo parere..
Grazie:bow::bow::bow:

Comunque Funk...

Io come bigmad e altri abbiamo dato il nostro parere...Io personalmente negativo.
Non credo sia qualcosa che valga la pena di investirci...non vedo gente in giro desiderosa di comprasi il nuovo marsupio, borsa, ecc...che esce sul mercato.

Ma tu non scoraggiarti...mettila su carta (l'idea), analizzala, come dice bigmad scrivi le sue caratteristiche...

Magari possiamo dirti cosa puo o non puo funzionare o consigli vari...

P.S: Stai tranquillo, non vogliamo "fregarti" l'idea...Per quanto a me riguarda non sarei interessato...

Per esempio: potrebbe essere cosi?

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Muzetto Shoulder Bag by Waterfield Designs | GearHungry

http://www.pinterest.com/source/sfbags.com/
 
La prima idea si riferisce ad un mio bisogno reale che avverto specialmente durante la stagione primaverile/estiva.
In pratica durante la bella stagione ci si spoglia dei soliti indumenti pesanti e si e' piu leggeri..
Questo a scapito pero della praticita della giacca o di un cappotto che ti consente di conservare tutti i tuoi effetti personali come porta carte , monete, telefono , chiavi di casa, chiavi della macchina e chi piu ne ha piu ne metta.
Quando non si ha piu la possibilita di utilizzare le varie tasche per queste evenienze ci troviamo di fronte ad un bisogno che ( parere personale ) non e' stato ancora soddisfatto pienamente dal mercato.
Le borse da uomo.
Il concetto e' quello ma bisognerebbe declinarlo rispetto a quella che e' la figura dell'uomo e i suoi modi di essere e vestire.
Il mercato offre le borse a tracolla, i marsupi e borselli portabili.
1) le borse a tracolla
Seppure siano la soluzione che vedo andare per la maggiore a me non sono mai piaciute.. Non so voi ma io considero la borsa a tracolla un indumento femminile e sinceramente indossandolo non mi sento a mio agio. Non saprei spiegarvi il motivo ma io questo accessorio non lo riesco a concepire sulla figura dell'uomo.
La sua funzionalita e' indubbia in quanto effettivamente il problema viene risolto. Quello che manca e' la funzione "status symbol" della borsa che travalica il discorso funzionale e si affaccia su quello del fashion.
C'e' anche inoltre da dire che la tracolla sulla spalla d'estate da' fastidio per il caldo.
2) marsupio
Sarebbe la soluzione ideale, nel senso che abbina funzionalita a comodita.. L'unica cosa che non quadra e' la vestibilita e comunue la poca eleganza dello stesso che lo ha sempre relegato come un indumento di pura funzionalita poco attento alla forma e lo stile d' abbigliamento..
3)Per i borselli vale quanto detto per le borse a tracolla ossia funzionali si ma scomodi per il motivo che uno deve sempre avre sto coso in mano e deve stare attento a non lasciarlo da nessuna parte impiegando una mano al solo scopo di mantenerlo..

Ok da una breve ricognizione di quello che il mercato sommariamente offre per la soddisfazione di questo bisogno ne scaturisce una considerazione personale o meglio un quesito interessante.
Come risponderebbe il mercato davanti ad un prodotto innovativo nello stile tanto da essere elegante nel senso di dare un tocco di novita allo stile di chi lo indossa mantenedo intatta la sua funzionalita?
Si puo pensare di sconvolgere il mercato mettendo insieme questi elementi contrastanti e cioe' vestibilita/eleganza vs funzionalita? Si puo pensare di creare un prodotto che al tempo stesso sia un must di stile e fashion e un oggetto indispensabile per un uomo?

Gradirei il vostro gentile riscontro al riguardo.
Ps
Penso sia opportuno discutere della seconda idea una volta esaurito il dibattito su questa..anche perche m so rutt u cazz di scrivere:D sono con ipad e ho il dito come et telefono casa.:cool:
Ragazzi siate i piu duri possibili e ditemi tutti i vostri pensieri al riguardo senza pudore.
Che dio mi benedica:D

L'idea in sè potrebbe essere buona, a mio avviso, ho sentito e sento spesso uomini lamentarsi di questo problema, soprattuto in estate : in inverno, rimediano con i tasconi vari dei giubbotti ecc, ma in estate è dura. E molti odiano il borsello.

Purtroppo però non è sufficiente avere una buona idea : devi rendere la tua idea redditizia.

1) innanzitutto devi creare una valida alternativa al borsello o altro (fase creativa)

2) devi introdurti nel settore moda, direttamente o tramite terzi nel qual caso però devi tutelarti per non farti rubare l'idea (fase esplorativa)

3) una volta individuato il potenziale Committente,devi elaborare uno schema sintetico e chiaro in cui spieghi il tuo progetto, ovvero un mini business plan (fase espositiva).

Dal tuo post, a mio avviso emergono subito due difetti :

1) sei troppo prolisso. Devi essere chiaro e sintetico.

2) hai una visione troppo romantica dell'imprenditoria. Da un lato è positivo il tuo entusiasmo perchè sicuramente è un elemento indispensabile per aprire un'impresa o comunque mettersi in proprio; dall'altro, è negativo perchè il profitto implica una dose notevole di concretezza e razionalità (i soldi non si fanno sognando).

Un consiglio spassionato : tieniti stretto il tuo lavoro dipendente e mollalo solo quando la tua attività sarà avviata (anche se questo sarà difficile, ora è lungo da spiegare).
 
Comunque Funk...

Io come bigmad e altri abbiamo dato il nostro parere...Io personalmente negativo.
Non credo sia qualcosa che valga la pena di investirci...non vedo gente in giro desiderosa di comprasi il nuovo marsupio, borsa, ecc...che esce sul mercato.

Ma tu non scoraggiarti...mettila su carta (l'idea), analizzala, come dice bigmad scrivi le sue caratteristiche...

Magari possiamo dirti cosa puo o non puo funzionare o consigli vari...

P.S: Stai tranquillo, non vogliamo "fregarti" l'idea...Per quanto a me riguarda non sarei interessato...

Per esempio: potrebbe essere cosi?

Vote in the HP ENVY Laptop Bag Competition | Industrial Design Sketching and Drawing Tutorials

Muzetto Shoulder Bag by Waterfield Designs | GearHungry

http://www.pinterest.com/source/sfbags.com/


Grazie per i link..
Condivido con te il fatto di creare un prototipo o meglio un riassunto delle caratteristiche che il prodotto deve avere..
Ho bisogno i un designer abbastanza matto da seguirmi nella cosa..
Ne ho sottomano diversi ma tutti sembrano poco trasportati dal progetto..nel senso che mi dicono"...ma si si puo provare a buttare giu due bozze.." Io ho bisogno di qualcuno matto come me che creda realmente nella riuscita della cosa..qualcuno che salti dalla voglia di iniziare che mi proponga 10 bozze al giorno..
Non so se mi spiego..
 
Odio le borse, quando le hanno le donne: sono piene di cianfrusaglie inutili e sono un peso fastidioso per le mani, che non rimangono mai libere.
Per il borsello da uomo, oltre allo stesso livore, nutro anche un senso di ribrezzo, probabilmente mutuato dalla mia adolescenza negli anni 70, quando imperversavano i borselli in similpelle tanto cari ai personaggi paradossali di Carlo Verdone:

In estate uso il marsupio, quando mi vesto "easy" (bermuda e maglietta)
Quando, per ovvi motivi di forma, al lavoro indosso i calzoni lunghi... uso le tasche... come un po' tutti i maschietti fanno!
D'altra parte quali effetti personali dovresti portare con te?
Il portafoglio nella tasca posteriore destra... e basta, se vogliamo essere minimali.
Se invece vogliamo esagerare: il telefonino agganciato alla cintura, oppure appeso al collo, o, male che vada nella tasca anteriore sinistra.
Le chiavi nella tasca anteriore destra.
I fazzoletti di carta insieme alle chiavi.
E basta! Cos'altro ti devi portare appresso???

Grazie per aver espresso il tuo personale parere:bow::bow:
 
L'idea in sè potrebbe essere buona, a mio avviso, ho sentito e sento spesso uomini lamentarsi di questo problema, soprattuto in estate : in inverno, rimediano con i tasconi vari dei giubbotti ecc, ma in estate è dura. E molti odiano il borsello.

Purtroppo però non è sufficiente avere una buona idea : devi rendere la tua idea redditizia.

1) innanzitutto devi creare una valida alternativa al borsello o altro (fase creativa)

2) devi introdurti nel settore moda, direttamente o tramite terzi nel qual caso però devi tutelarti per non farti rubare l'idea (fase esplorativa)

3) una volta individuato il potenziale Committente,devi elaborare uno schema sintetico e chiaro in cui spieghi il tuo progetto, ovvero un mini business plan (fase espositiva).

Dal tuo post, a mio avviso emergono subito due difetti :

1) sei troppo prolisso. Devi essere chiaro e sintetico.

2) hai una visione troppo romantica dell'imprenditoria. Da un lato è positivo il tuo entusiasmo perchè sicuramente è un elemento indispensabile per aprire un'impresa o comunque mettersi in proprio; dall'altro, è negativo perchè il profitto implica una dose notevole di concretezza e razionalità (i soldi non si fanno sognando).

Un consiglio spassionato : tieniti stretto il tuo lavoro dipendente e mollalo solo quando la tua attività sarà avviata (anche se questo sarà difficile, ora è lungo da spiegare).


Grazie anche a te..:bow:
Il percorso che tracci e' quello esatto.
Il lavoro che ho non ho il coraggio di mollarlo..sicuramente il fatto di non amarlo ha fatto scattare dento di me dei meccanismi di autodifesa che mi hanno portato a pensare a crearmi un'alternativa..
Il mio approccio da sognatore deve essere accompagnato da una forte dose di incoscienza.. Che vuol dire non pensarci troppo se ci "pensi.."
La cosa va fatta..se va male meglio..sara il mio primo vero fallimento...
Negli usa quando vai dai vc a chiedere soldi per finanziare i tuoi proggetti quello che ti chiedono e' quante volte hai fallito.. Piu volte hai fallito piu probabilita hai di essere finanziato..
Se ci pensi il fallimento e' l'esperienza piu formativa che puoi fare..ti tempra dentro e ti fa forte fuori..
Della serie tutti vogliono ndare in paradiso ma nessuno vuole morire..
Beh.. io credo di essere pronto anche a morire per andare in paradiso..

Grazie a tutti per la vostra preziosa attenzione
 
Grazie anche a te..:bow:
Il percorso che tracci e' quello esatto.
Il lavoro che ho non ho il coraggio di mollarlo..sicuramente il fatto di non amarlo ha fatto scattare dento di me dei meccanismi di autodifesa che mi hanno portato a pensare a crearmi un'alternativa..
Il mio approccio da sognatore deve essere accompagnato da una forte dose di incoscienza.. Che vuol dire non pensarci troppo se ci "pensi.."
La cosa va fatta..se va male meglio..sara il mio primo vero fallimento...
Negli usa quando vai dai vc a chiedere soldi per finanziare i tuoi proggetti quello che ti chiedono e' quante volte hai fallito.. Piu volte hai fallito piu probabilita hai di essere finanziato..
Se ci pensi il fallimento e' l'esperienza piu formativa che puoi fare..ti tempra dentro e ti fa forte fuori..
Della serie tutti vogliono ndare in paradiso ma nessuno vuole morire..
Beh.. io credo di essere pronto anche a morire per andare in paradiso..

Grazie a tutti per la vostra preziosa attenzione
Si però manca la seconda idea... magari quella è buona... :D
 
Grazie anche a te..:bow:
Il percorso che tracci e' quello esatto.
Il lavoro che ho non ho il coraggio di mollarlo..sicuramente il fatto di non amarlo ha fatto scattare dento di me dei meccanismi di autodifesa che mi hanno portato a pensare a crearmi un'alternativa..
Il mio approccio da sognatore deve essere accompagnato da una forte dose di incoscienza.. Che vuol dire non pensarci troppo se ci "pensi.."
La cosa va fatta..se va male meglio..sara il mio primo vero fallimento...
Negli usa quando vai dai vc a chiedere soldi per finanziare i tuoi proggetti quello che ti chiedono e' quante volte hai fallito.. Piu volte hai fallito piu probabilita hai di essere finanziato..
Se ci pensi il fallimento e' l'esperienza piu formativa che puoi fare..ti tempra dentro e ti fa forte fuori..

Della serie tutti vogliono ndare in paradiso ma nessuno vuole morire..
Beh.. io credo di essere pronto anche a morire per andare in paradiso..

Grazie a tutti per la vostra preziosa attenzione
dissento profondamente dal pensiero in neretto.
Ogni mossa che porta un aspirante imprenditore ad intraprendere DEVE essere studiata nel dettaglio, ponderata e ragionata attentamente. Bisogna fare delle ipotesi, delle simulazioni, dei business plan prima di spendere un solo euro. I fallimenti semmai ci sono perchè la gente si improvvisa e si butta nel vuoto finendo per sfracellarsi. Ci si butta, al limite, quando sei sicuro che sotto c'è una rete di salvataggio dove atterrare senza farsi troppo male.
E comunque, se è vero quel che dici, e cioè che se uno ci pensa troppo poi non si butta mai... evidentemente buttarsi non è quasi mai una scelta corretta, altrimenti non avresti dubbi.
 
Grazie anche a te..:bow:
Il percorso che tracci e' quello esatto.
Il lavoro che ho non ho il coraggio di mollarlo..sicuramente il fatto di non amarlo ha fatto scattare dento di me dei meccanismi di autodifesa che mi hanno portato a pensare a crearmi un'alternativa..
Il mio approccio da sognatore deve essere accompagnato da una forte dose di incoscienza.. Che vuol dire non pensarci troppo se ci "pensi.."
La cosa va fatta..se va male meglio..sara il mio primo vero fallimento...
Negli usa quando vai dai vc a chiedere soldi per finanziare i tuoi proggetti quello che ti chiedono e' quante volte hai fallito.. Piu volte hai fallito piu probabilita hai di essere finanziato..
Se ci pensi il fallimento e' l'esperienza piu formativa che puoi fare..ti tempra dentro e ti fa forte fuori..

Della serie tutti vogliono ndare in paradiso ma nessuno vuole morire..
Beh.. io credo di essere pronto anche a morire per andare in paradiso..

Grazie a tutti per la vostra preziosa attenzione

questo è vero...

comunque, comincia a disegnare, tira linee, fai schizzi, uno dietro l'altro, ogni volta scrivi le cose che potrebbe migliorare il tuo prodotto...concentrati a guardare i tuoi disegni vedrai che troverai ogni volta che gli guardi qualcosa da migliorare e cosi via...
guarda la storia di Jack Dorsey di twitter...lui è un patito del disegno per creare nuove idee...


anche questo lo troverai interessante anche se completamente fuori dal tuo concept d'idea...



 
Ultima modifica:
questo è vero...

comunque, comincia a disegnare, tira linee, fai schizzi, uno dietro l'altro, ogni volta scrivi le cose che potrebbe migliorare il tuo prodotto...concentrati a guardare i tuoi disegni vedrai che troverai ogni volta che gli guardi qualcosa da migliorare e cosi via...
guarda la storia di Jack Dorsey di twitter...lui è un patito del disegno per creare nuove idee...


anche questo lo troverai interessante anche se completamente fuori dal tuo concept d'idea...




:bow::bow::bow::bow::bow:
 
dissento profondamente dal pensiero in neretto.
Ogni mossa che porta un aspirante imprenditore ad intraprendere DEVE essere studiata nel dettaglio, ponderata e ragionata attentamente. Bisogna fare delle ipotesi, delle simulazioni, dei business plan prima di spendere un solo euro. I fallimenti semmai ci sono perchè la gente si improvvisa e si butta nel vuoto finendo per sfracellarsi. Ci si butta, al limite, quando sei sicuro che sotto c'è una rete di salvataggio dove atterrare senza farsi troppo male.
E comunque, se è vero quel che dici, e cioè che se uno ci pensa troppo poi non si butta mai... evidentemente buttarsi non è quasi mai una scelta corretta, altrimenti non avresti dubbi.

Diciamo che poi l'ideale sarebbe come sempre la via di mezzo..e cioe' procedere ad un sistematico scouting del mercato che si vuole aggredire cercando di decidere nella maniera piu informata possibile..
Credimi pero..quando si tratta di passare dal dire al fare non e' mai una questione di giuste informazioni possedute quanto invece di coraggio e di quella famosa "incoscienza" di cui parlavo prima..
Se tutto si riducesse a seguire un metodo o comunque un percorso prestabilito sarebbe troppo semplice e potenzialmente saremmo tutti imprenditori di successo.. C.'e' sempre un fattore fondamentale che vi e' in mezzo ed e' il rischio che si e' disposti a sobbarcarsi per vedere una visione personale diventare realta..
Buonanotte e che dio mi benedica:bow::bow::bow:
 
ad esempio la borsilla a quel prezzo NON puoi farla in italia

fonte:
lavoro in un borsettificio
 
Funk, solo due considerazioni da parte mia.
Innanzitutto l'idea in sè non ha alcun valore, ciò che conta è la sua execution. Sicuramente il risultato finale, tra 5-10 anni, dopo la costituzione della società, sarà completamente diverso da quelle che erano le aspettative quando hai iniziato. In altre parole non importa se vendi patatine o navicelle spaziali, ciò che fa la differenza sei tu, le tue capacità imprenditoriali, manageriali, la capacità di costruire un'organizzazione solida, trovare collaboratori in gamba, crare una rete di relazioni ecc..

Solo come inizio posso consigliarti un paio di libri, interessanti ma sicuramente non esaustivi. Il primo è "Business model generation" in cui vengono analizzate le strutture aziendali più semplici. Il secondo è "Lean Startup" di Eric Ries, di cui sicuramente avrai sentito parlare.

Aggiungo due righe per il maestrino "Big qualcosa" che ha scritto nelle pagine precedenti.
Da come scrivi immagino che sei un professore, o comunque di provenienza accademica, di coltura decisamente sopra la media ed uno stipendio di circa 2000€/mese. Mi spieghi perchè quelli della tua specie vogliono sempre insegnare tutto a tutti, anche in settori che esulano completamente dalle loro competenze? Non vi rendete conto che correggendo gli errori a tutti vi mostrate solamente ridicoli, anche perchè ci sono persone che non hanno avuto modo di studiare ed oggi sono fra gli imprenditori e manager più potenti d'italia?
Per quanto riguarda la "svogliatezza" dei venticinquenni di oggi sono d'accordo, ma non pensi che sia per buona parte colpa di quelli della tua generazione, che gli hanno fatto sempre trovare la pappa pronta senza insegnargli a lottare?
 
Funk, solo due considerazioni da parte mia.
Innanzitutto l'idea in sè non ha alcun valore, ciò che conta è la sua execution. Sicuramente il risultato finale, tra 5-10 anni, dopo la costituzione della società, sarà completamente diverso da quelle che erano le aspettative quando hai iniziato. In altre parole non importa se vendi patatine o navicelle spaziali, ciò che fa la differenza sei tu, le tue capacità imprenditoriali, manageriali, la capacità di costruire un'organizzazione solida, trovare collaboratori in gamba, crare una rete di relazioni ecc..

Solo come inizio posso consigliarti un paio di libri, interessanti ma sicuramente non esaustivi. Il primo è "Business model generation" in cui vengono analizzate le strutture aziendali più semplici. Il secondo è "Lean Startup" di Eric Ries, di cui sicuramente avrai sentito parlare.

Aggiungo due righe per il maestrino "Big qualcosa" che ha scritto nelle pagine precedenti.
Da come scrivi immagino che sei un professore, o comunque di provenienza accademica, di coltura decisamente sopra la media ed uno stipendio di circa 2000€/mese. Mi spieghi perchè quelli della tua specie vogliono sempre insegnare tutto a tutti, anche in settori che esulano completamente dalle loro competenze? Non vi rendete conto che correggendo gli errori a tutti vi mostrate solamente ridicoli, anche perchè ci sono persone che non hanno avuto modo di studiare ed oggi sono fra gli imprenditori e manager più potenti d'italia?
Per quanto riguarda la "svogliatezza" dei venticinquenni di oggi sono d'accordo, ma non pensi che sia per buona parte colpa di quelli della tua generazione, che gli hanno fatto sempre trovare la pappa pronta senza insegnargli a lottare?


Lean start up ce l'ho !! E l'ho letto :bow::bow:
Sicuramente un must per chi ci vuole provare..
Grazie per le tue considerazioni e per la dritta sull'altro testo..
Credo comunque sia molto piu utile il testo di eric ries che dovrebbe essere sulle s rivaniei di tutti. Io l'ho letto in lingua originale, comunque da poco hanno fatto la versione italiana che consiglio a tutti.
Ho un paio di incontri la settimana prossima con persone che potrebbero fare l mio caso..
Vi terro aggiornati.
Buno inizio di settimana a tutti:bow:
 
...
Aggiungo due righe per il maestrino "Big qualcosa" che ha scritto nelle pagine precedenti.
Da come scrivi immagino che sei un professore, o comunque di provenienza accademica, di coltura (cultura... scusa... è stato più forte di me... :D) decisamente sopra la media ed uno stipendio di circa 2000€/mese. Mi spieghi perchè quelli della tua specie vogliono sempre insegnare tutto a tutti, anche in settori che esulano completamente dalle loro competenze? Non vi rendete conto che correggendo gli errori a tutti vi mostrate solamente ridicoli, anche perchè ci sono persone che non hanno avuto modo di studiare ed oggi sono fra gli imprenditori e manager più potenti d'italia?
Per quanto riguarda la "svogliatezza" dei venticinquenni di oggi sono d'accordo, ma non pensi che sia per buona parte colpa di quelli della tua generazione, che gli hanno fatto sempre trovare la pappa pronta senza insegnargli a lottare?

Sono molto meno accademico di quello che pensi e in genere sono ampiamente tollerante con tutti. Non vado certamente in giro per i forum con la penna rossa... però... come "urlava" Nanni Moretti: "Le parole sono importanti!", nel senso che, dall'approssimazione di un post, dalla cura nell'espressione di un concetto, dalla capacità di sintetizzarlo o di renderlo ridondante, dalla ricchezza nell'esposizione, si ricavano molti elementi che vanno anche al di là del semplice e sicuramente fastidioso rimarcare un errore.
Ho voluto risultare pedante, questa volta, per dire che l'attività imprenditoriale non è come un gioco alla play station, non è facile, non è scontata e, soprattutto, non è alla portata di tutti e anche per dire che, l'idea che anche tu sott'intendi, e cioè che la preparazione accademica sia spesso un "inutile orpello" sulla via del successo imprenditoriale, non è più tanto vera.
Oggi, sempre e solo "secondo me", il "siur Brambilla ghe pensi mi", con la terza media, ma pieno di "istinto e voglia di fare", non è più un modello da seguire.
Soprattutto, però, metterei in guardia tutti quei giovani che vedono nell'intraprendere o una scorciatoia per facili guadagni o l'alternativa alla propria insofferenza verso la piatta "irreggimentazione" nei canoni di una vita da "travet" dipendente.
Odio i "venditori di sogni", cioè quelli che ti incitano a seguire le tue inclinazioni sempre e credendoci oltre il possibile: quelli sono i veri responsabili dell'insoddisfazione, della depressione e della rovina delle nostre giovani generazioni.
La vita, purtroppo, è piena di cose che non si vogliono fare, ma che invece si fanno per forza, come ad esempio studiare, duramente e approfonditamente, lavorare, sopportando le paturnie di un capo incompetente e la vicinanza di colleghi insopportabili, soffrire e stringere denti per togliersi poche e rare soddisfazioni.
Se i nostri giovani si convincessero che è sufficiente avviare una start up per "svoltare", come il main stream attuale vorrebbe farci credere, saremmo rovinati!
Che la facessero pure una bella start up, dei giovani talentuosi, ma, innanzi tutto devono avere la consapevolezza di essere talentuosi e conseguentemente devono anche avere 2 palle così! :D
In altre parole: "Stay fool and stay Hungry" si... ma solo se ti chiami Steve Jobs, altrimenti "Stai calmo (e non rompere neanche troppo le scatole)!!!" :D:D:D
 
Ultima modifica:
nel senso che, dall'approssimazione di un post, dalla cura nell'espressione di un concetto, dalla capacità di sintetizzarlo o di renderlo ridondante, dalla ricchezza nell'esposizione, si ricavano molti elementi che vanno anche al di là del semplice e sicuramente fastidioso rimarcare un errore.

Da tutti questi elementi si deduce anche quanto tempo una persona ha da spendere in tali attività, o, se non peggio, quanto tempo spreca per correggere errori altrui. Penso che se nel lavoro (non offenderti) tu avessi qualche responsabilità in più, avresti del tempo da occupare diversamente, in maniera più produttiva o semplicemente con la famiglia, ma sicuramente non a correggere gli altri. Tra l'altro anche la modifica (correzione) del post delle 18.12 fa sorridere..

Comunque per il resto concordo parzialmente con te, quindi non vado oltre. Ti faccio solo notare che Manager e Imprenditore sono due figure completamente diverse e con un background completamente differenti.
Justmy2cents ;)
 
Da tutti questi elementi si deduce anche quanto tempo una persona ha da spendere in tali attività, o, se non peggio, quanto tempo spreca per correggere errori altrui. Penso che se nel lavoro (non offenderti) tu avessi qualche responsabilità in più, avresti del tempo da occupare diversamente, in maniera più produttiva o semplicemente con la famiglia, ma sicuramente non a correggere gli altri. Tra l'altro anche la modifica (correzione) del post delle 18.12 fa sorridere..

Comunque per il resto concordo parzialmente con te, quindi non vado oltre. Ti faccio solo notare che Manager e Imprenditore sono due figure completamente diverse e con un background completamente differenti.
Justmy2cents ;)

tendenzialmente non intervengo mai in orari di lavoro, più che altro perchè mi sarebbe impossibile, visto che giro con la macchina e non sono davanti a un pc. Però ho discrete responsabilità anche io, nel mio piccolo... Quanto al tempo libero, mi piace anche "cacseggiare" sul forum lo farei anche se mi chiamassi Marchionne:D
p.s. le modifiche le faccio o per aggiungere qualcosa o, siccome mi rileggo, per correggere qualche errore (CHE, LO CONFESSO, FACCIO ANCHE IO!!!)
 
In estate uso il marsupio, quando mi vesto "easy" (bermuda e maglietta)
Quando, per ovvi motivi di forma, al lavoro indosso i calzoni lunghi... uso le tasche... come un po' tutti i maschietti fanno!
D'altra parte quali effetti personali dovresti portare con te?
Il portafoglio nella tasca posteriore destra... e basta, se vogliamo essere minimali.
Se invece vogliamo esagerare: il telefonino agganciato alla cintura, oppure appeso al collo, o, male che vada nella tasca anteriore sinistra.
Le chiavi nella tasca anteriore destra.
I fazzoletti di carta insieme alle chiavi.
E basta! Cos'altro ti devi portare appresso???

Quoto tutto. Un uomo ha 3 cose da portarsi dietro. le chiavi auto/casa, il portafoglio e il cellulare. il resto e' superfluo. Sono 30 anni che esco cosi' mai sentita la necessita' di una borsa. Credo che questa idea sia un totale fiasco. Mi dispiace molto, la seconda idea quale e'?
 
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