Dall' entrata della DAC effettivamente il fisco potrebbe avere la possibilità di applicare la norma, in quanto ha effettivamente la possibilità di LEGGERE i compensi al lordo delle commissioni. Ma siamo ancora in fase embrionale. Ad esempio, Booking, a quanto sembra, ha chiesto i dati solo a chi gestisce gli annunci con p.iva. Perciò di cosa stiamo parlando? Finché la faccenda non sarà realmente normata e integrata a livello nazionale ed europeo, io riterrò illegittimo pagare tasse su 100 quando Booking mi ha versato 70. E in caso di contestazioni, è la commissione tributaria a decidere, giacché un conto è ricevere 100 per poi pagare 30 a Booking (nel qual caso è ovvio dover pagare tasse su 100), altro conto è ricevere 70 da Booking per poi trovarsi pagare tasse su 100.Il corrispettivo va assunto al lordo delle commissioni dei portali e degli oneri accessori (utenze, spese per pulizia iniziale dell’alloggio e prima fornitura di biancheria) forfettizzati.
Se sei un privato locatore, non fa alcuna differenza se ricevi quanto ti spetta da un’agenzia online al netto delle sue commissioni (BOOKING fattura a parte) o se lo ricevi al lordo delle sue commissioni (AIRBNB genera confusione con partite creditorie e debitorie).
La base imponibile su cui gli intermediari sono tenuti ad effettuare il prelievo sostitutivo sulle locazioni brevi (la Corte UE ha deciso con la sentenza 83/21 che l’Italia può chiedere ad AIRBNB di agire da sostituto d’imposta) deve essere sempre costituita da un valore lordo, senza possibilità nel reddito fondiario (rigo RB1 del mod. “Redditi PF”) di deduzione di nessuna spesa analitica.
Solo un sublocatore o un comodatario che effettua locazioni brevi può dedurre dal reddito diverso (rigo RL10 del modello citato) le commissioni dei portali, a patto, però, che rimanga in regime ordinario IRPEF: se opta per la cedolare secca, non può scaricare gnente.
La base imponibile include la provvigione: le tasse devono essere pagate sul lordo, anche se il locatore riceve il canone di locazione meno la commissione del portale, perché l’Agenzia delle Entrate legge l’importo del corrispettivo lordo.
E’ entrato in vigore il regime di cooperazione amministrativa nel settore fiscale e di scambio automatico dei dati tra Stati e piattaforme digitali (DACT 7): AIRBNB e BOOKING hanno l’obbligo di identificare chi affitta tramite il portale e girare al Fisco nome e cognome, codice fiscale del locatore, durata del contratto, importo del corrispettivo lordo e indirizzo dell’immobile.
Tutti gli intermediari fisici od online (property manager, agenzie immobiliari e portali) sono tenuti a comunicare all’Agenzia delle Entrate gli importi lordi derivanti dai contratti di locazione breve e altre informazioni, utilizzando telematicamente la “Comunicazione locazioni brevi”.
I rischi maggiori sono quelli legati alle “limature” dell’imponibile: se il c.d. “host” ha dedotto impropriamente ad esempio le commissioni da lui corrisposte agli intermediari, il Fisco avrà gioco facile a contestare tali operazioni di facciata, giacchè si aspetta, come si è visto, i “corrispettivi lordi”.
È una disciplina ancora lacunosa di fatto, perciò ognuno si regoli come ritiene più giusto. In realtà, l'unica soluzione netta al problema sarebbe che Booking&co agissero come sostituti di imposta, ma probabilmente non avverrà mai, per cui...
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