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Dicimamola tutta senza fare della dietrologia come spesso sento fare in giro e senza fare geopoltica da 4 soldi, anche se non è il tuo caso ovviamente.Situazione economica russa ormai compromessa, dopo l'occidente anche la Cina ha scaricato l'ex amico Putin, il vero colpo di grazia è stato quello di essersi visti sostituiti nelle relazioni internazionali contro gli USA.
Mi spiace per il paese e soprattutto per i suoi abitanti
Sì è così.sottoscrivo tutto quanto, mi spiace solo che la storia non insegni niente...
Tornando all'inizio e leggendo i commenti di alcuni partecipanti ancora non mi capacito di come si possa vivere in democrazia e uscirsene con certe stupidate....la pace serve a (quasi) tutti, porta commercio e benessere...
Trovo che sia molto importante la parte finale, Putin deve perdere ma non STRAPERDERE, si rischia davvero molto
Oggi nonostante tutto sulla crescita del pil cinese ha sempre massima incidenza il netto della bilancia commerciale, sulla quale pesa enormemente l'export verso gli Usa, ed è in via di crescita quello verso la UE. La Russia che ha un pil uguale a quello italiano non potrà mai per la Cina rappresentare un approdo. Per cui Putin per la Cina è come una caramella da succhiare lentamente e con gusto ma nulla più.Non è un caso che nel piano di pace presentato dalla Cina pieno di genereciità risibili e incomprensibili, l'unica cosa che si capiva era l'antipatia per le sanzioni, perchè la Cina sulla base di quanto detto sopra proprio, quel tipo di politiche, volte a contenere i commerci le teme di più.Russia e Cina siglano accordi economici, relazioni a un livello "mai visto prima"
Oggi 14:30 - RSF
PECHINO, 23 maggio (Reuters) - Il primo ministro russo ha firmato una serie di accordi con la Cina nel corso di un viaggio a Pechino e ha detto che le relazioni tra i due paesi sono a un livello mai raggiunto prima, nonostante le critiche mosse dall'Occidente alle loro relazioni.
Mikhail Mishustin, il più alto funzionario russo in visita a Pechino da quando Mosca ha invaso l'Ucraina nel febbraio 2022, ha tenuto colloqui con il presidente cinese Xi Jinping e il premier Li Qiang.
Con la guerra in Ucraina al suo secondo anno e la Russia che sente sempre di più il peso delle sanzioni occidentali, Mosca si appoggia a Pechino per ottenere sostegno, molto più di quanto faccia la Cina con la Russia, alimentando la domanda cinese di petrolio e gas.
Le pressioni da parte dell'Occidente non hanno mostrato alcun segno di allentamento, con le dichiarazioni del fine settimana del G7 che hanno preso di mira entrambi i Paesi per una serie di questioni, tra cui quella dell'Ucraina. Il G7 ha deciso di inasprire le sanzioni contro Mosca e ha esortato la Cina a fare pressione sulla Russia affinché ritiri le truppe dall'Ucraina.
"Oggi le relazioni tra Russia e Cina sono a un livello mai visto prima", ha detto Mishustin a Li durante l'incontro.
"Sono caratterizzate dal rispetto degli interessi reciproci, dal desiderio di rispondere insieme alle sfide, associato all'aumento delle turbolenze sulla scena internazionale e alla pressione di sanzioni illegittime da parte dell'Occidente collettivo", ha detto.
"Come dicono i nostri amici cinesi, con l'unità si possono spostare le montagne", ha aggiunto.
Tra i memorandum d'intesa firmati, un accordo per approfondire la cooperazione sugli investimenti nei servizi per gli scambi commerciali, un patto sull'esportazione di prodotti agricoli in Cina e un altro sulla cooperazione sportiva.
Secondo le proiezioni, le spedizioni energetiche russe in Cina aumenteranno del 40% quest'anno e i due Paesi stanno discutendo delle forniture di attrezzature tecnologiche alla Russia, ha riferito l'agenzia di stampa Interfax.
Io lascerei solo gli Usa.Il problema vero è che nel mondo tolti USA/canada/EU/AUSTRALIA/ giappone e pochissimi altri..., il resto è contorno...economicamente parlando, Cina non riesce ad elevarsi, diciamo sulle orme della Russia è andata a bomba ma sempre e solo legata all'export di prodotti, il mercato interno non regge nessun ritmo, e con la botta del covid io dico che tante catene della globalizzazione son saltate...e loro sono spaventati...in Africa investono si, per portar via materie e per creare mercato...ma per prodotti poverissimi che ormai anche in Cina non fanno più, Arabia Saudita cercano di far qualcosa ma sempre petrodipendenti sono....
In verità l'auspicio del capitalismo dopo la caduta del muro era ben altro che mettere in pista delle triangolazioni, come da te descritte, ma aprire la strada a un mercato globale.Cosa che è francamente riuscita anche se io , attenzione, anche se sono un difensore del liberoscambismo, ma non però di quello incontrollato e senza regole, come di fatto è avvenuto e non senza costi e inefficenze varie.ho letto le ultime due pagine di commenti. Interessanti spunti di riflessione.
Nessuno parla delle triangolazioni con altri paesi per importare ed esportare quello di cui hano bisogno. Credo di averlo letto da qualche parte e direi che mi sembra anche abbastanza logico che accada.
In sostanza, alla russia potrebbe non mancare molto.
Si ma per quanto ogni intermediario possa essere compensato con profitto in una triangolazione ma nulla compenserà mai la perdita, con la guerra in corso, dell'assenza generalizzata di ogni limite al commercio internazionale.Mi permetto di osservare inoltre che le triangolazioni non sono gratis. Ad ogni passaggio, ogni intermediario deve essere compensato con profitto. Magari piccolo rispetto al valore del bene, ma ci deve essere. E la logistica diventa più complicata.
Tutti questi elementi mi convincono sempre di più a pensare che i vertici politici russi abbiano clamorosamente toppato l'analisi costi/benefici della cosiddetta operazione militare speciale.
Gas prices on the Dutch Title Transfer Facility (TTF, the European benchmark) averaged $5.31/MMBtu over the 2017-2020 period, whereas today the front-month contract is trading at $9.44/MMBtu, rising above $17 for delivery in January and February 2024.
[...] the total value of gas burned across the continent of Europe over the last 30 months comes in at a grand total of $1.12 trillion. This is comparable to the value of gas burned over the preceding decade to 2020 ($1.35 trillion).
For perspective, $1.12 trillion exceeds the GDP of Saudi Arabia, and is more than the combined market capitalisation of ExxonMobil, Chevron and Shell.