Una premessa (visto che media e organi di stampa non capiscono la differenza):
c'è differenza tra "linee di alimentazione" (energia in ingresso, che serve alla centrale per mantenere il raffreddamento attivo) e "linea di distribuzione" (energia in uscita dalla centrale per fornitura).
I Russi vorrebbero spegnere i reattori per poter operare lo "switching" delle linee di distribuzione verso le zone da loro controllate escludendo le zone ancora in mano ucraina (sono ormai attivi solo due reattori dopo i danneggiamenti delle linee ad alta tensione di qualche settimana fa che hanno portato allo spegnimento dei reattori 3 e 4).
Questo fa pensare che sia i danneggiamenti che hanno portato allo spegnimento dei reattori 3 e 4 che le "cadute" delle linee di alimentazione primaria dei giorni scorsi (sostituite dalle secondarie) possano essere opera dei Russi per rendere inevitabile lo spegnimento degli ultimi due reattori (*), il che consentirebbe lo switching, oltre a danneggiare i territori controllati dall'Ucraina lasciandoli senza energia.
Ovviamente, uno switching sarebbe un grosso guaio dal punto di vista energetico per le zone controllate dagli ucraini (Zaporizhzhia è pur sempre la più grossa centrale nucleare d'Europa) e i clamori sui possibili rischi (un po' esagerati dal punto di vista "tecnico", ma reali in caso di bombardamenti, ucraini o russi, o in caso di esplosione di armi e munizioni stoccate all'interno) vogliono sollecitare un impegno urgente di IAEA per scongiurare uno spegnimento.
IMHO una delegazione IAEA, che sia "terza" tra le parti e prenda in mano la supervisione della centrale sarebbe la logica conclusione, visto che IAEA si spende da sempre per favorire il nucleare e la sua sicurezza.
Purtroppo, IAEA sembra dichiarare molto ma poter fare poco, il che richiederebbe una revisione dei suoi poteri se veramente si vuole un nucleare sicuro, oggi e nel futuro.
(*) Se "andassero giù" le linee di alimentazione primaria e non intervenissero le secondarie, il reattore VVER-1000 si porta in modalità SCRAM automaticamente e dopo una decina di ore è possibile spegnere il reattore a freddo senza più necessità di raffreddamento attivo. Tra l'avvio dello SCRAM e lo spegnimento a freddo il raffreddamento del reattore è garantito da generatori diesel.