Linux vs Unix & Windows

grazie pivello, i tuoi commenti sempre utili!
 
Linux server market breaks new ground
Robert Jaques, 02.28.05, 11:44 AM ET

VNUNet.com

Linux was the leading light in a worldwide server market that grew 5.1 per cent to $14.4 billion in the fourth quarter of 2004, research has indicated. According to IDC's latest Worldwide Quarterly Server Tracker, sales of Linux servers have been accelerating rapidly with 60 per cent annual growth over the last year.

Linux servers generated $1.3 billion in quarterly revenue, representing 9.0 per cent of worldwide server revenue. It was also the second sequential quarter of $1 billion-plus quarterly revenue. Overall, Linux server revenue was found to have grown 35.6 per cent year over year, while unit shipments grew 29.1 per cent year over year.

HP led the Linux server market with 26 per cent revenue share, followed by IBM and Dell with 23.5 per cent and 15.8 per cent share, respectively. "Linux server revenue continues to break new ground," said Jean S. Bozman, research vice president in IDC's Worldwide Server Group.

"This reflects increasing adoption of Linux servers for a broader range of workloads, spanning high performance computing and enterprise workloads, including IT infrastructure and Web infrastructure as well as collaborative, decision support, and business processing workloads."

According to the analyst firm, for the full year 2004, worldwide server revenue grew 6.2 per cent to $49.0 billion, while worldwide unit shipments grew 19.3 per cent to 6.3 million units. IBM led the overall server market in 2004 with 33.3 per cent revenue share, followed by HP with 26.6 per cent share.

The research reveals that the volume server segment (servers priced less than $25,000) was the only market segment that experienced revenue growth in 4Q04, while midrange enterprise servers ($25,000 to $499,999) and high-end enterprise servers ($500,000 or more) showed declining revenue.

"Volume servers are being deployed in rich configurations, and in scale-out cluster configurations, to take on a wider range of enterprise workloads," said Matthew Eastwood, program vice president of IDC's Worldwide Server Group.

"This trend towards modularization shows that customers are also increasingly embracing blade computing and both scale-out and scale-up server virtualization technologies as they refresh and expand their IT infrastructures."

The x86 server market continued to experience strong growth, with revenue of $6.3 billion worldwide for the fourth quarter of 2004. Factory revenue for x86 servers grew 14.4 per cent, while unit shipments grew 16.8 per cent to 1.6 million servers.

"Nearly 25 per cent of all x86 servers shipping today include 64-bit support in the form of AMD Opteron and Intel EM64T processors," said John Humphreys, research manager, Modular Server Solutions at IDC.

"This trend will boost the use of x86 servers in high performance computing (HPC) technical workloads and in some enterprise workloads that formerly required the use of 64-bit RISC platforms."

To see more of VNUNet go to http://www.vnunet.com
 
Ad integrazione della precedente news da linuxhelp.it

I ricavi derivanti da server Unix sono cresciuti nell'ultimo quarto del 2004 con una crescita su base annua del 2,7%, assestandosi sui 5.2 miliardi di dollari...ma è Linux ad avere numeri spaventosi: è cresciuto del 35.6% con un ricavo di oltre 1.3 miliardi di dollari: ormai la sua quota di mercato ha raggiunto il 10% del mercato mondiale dei server.

La crescita esponenziale di Linux riflette la situazione oggettiva: decine di grandi aziende stanno investendo molto su Linux ed i risultati si vedono.
Molto importante è poi il fatto che anche i server Unix stiano crescendo: questo implica che le quote di mercato erose NON sono verso sistemi Unix-like...(ovvero le quote le perde Microsoft).
IBM detiene il 36% del mercato dei server unix, seguita da Hp con il 27% e da Sun con il 25%.
Linux, come detto, ha ormai raggiunto il 10% di quota di mercato in questo settore, ed il suo tasso di crescita è spaventoso: rapportaro al 3% scarso di Unix stiamo parlando di 12 volte tanto.
In questo particolare settore il ruolo di capofila lo ha HP con il 26%, seguita da IBM con il 23% e da Dell con il 16%.

Occhio su NOVL e RHAT. Per chi ama i francesi una occhiatina anche a Mandrake quotata a Parigi ( MAKE.PA quotazione attuale a euro 7.70 )

LNUX è un caso a parte. Loro vendono servizi per linux, non sistemi linux. Personalmente ritengo che il mercato dei servizi è quello che avrà una progressione esplosiva sulla scia del rafforzamento delle quote dei server linux.
 
x pivello

secondo te quali manovre ci possono essere dietro il titolo lnux, con le prospettive ke può avere in quote di mercato non è leggermente sottovalutato o tappato di proposito?
 
ste70 ha scritto:
secondo te quali manovre ci possono essere dietro il titolo lnux, con le prospettive ke può avere in quote di mercato non è leggermente sottovalutato o tappato di proposito?

Scusa per il ritardo con cui ti rispondo.
Per me stanno accumulando. Ma da qui alla prossima trimestrale non credo che la tengano imbrigliata.
La scorsa settimana sono uscito da MCEL e ho incrementato su LNUX a $1,7.
:)
 
Date una occhiata a questo link si parla di SuperComputer ( i top 500 )
e ... sorpresa!?!... indovinate chi sono i 2 sistemi operativi che si dividono questo mercato.
A parte 7 supercomputer dotati di altri sistemi operativi, mi sembra molto significativa la quota di Microsoft ( conta come il 2 di bastoni quando briscola è spade e non si è neanche di mano ).
:D :D :D

http://www.forbes.com/2005/03/15/cz_dl_0315linux.html

segnalo www.top500.org se qualcuno volesse delle informazioni in più sui supercomputer
 
Dalla newsletter di linux Journal

Visto che finalmente avrà un ottimo database integrato, OpenOffice.org 2.0 riuscirà a diffondersi come merita?

Una delle principali carenze di OpenOffice.org rispetto a Microsoft Office è rappresentata dalla mancanza di Access, applicativo considerato fondamentale dalle aziende sia per fornire l'accesso nel front end ai dati memorizzati nei database, sia come mezzo per la progettazione visuale delle tabelle relazionali. Un gap che OpenOffice sembra intenzionata a colmare con la versione 2.0 della sua suite open source per ufficio, dove sarà presente Base , un applicativo che, in aggiunta alla possibilità di creare dei database stand-alone, alle relative form per l'inserimento dei dati e ai report, offrirà funzionalità molto simili a quelle di Access.
Secondo gli esperti che hanno avuto modo di provare l'ultima beta di OpenOffice.org, le funzionalità offerte da Base e il livello facilità d'uso offerto da OpenOffice.org 2.0 sarebbero tali da far preferire alle aziende la versione finale della suite, prevista entro la fine di quest'anno, a Microsoft Office.
Per Tony Iams, analista di Ideas International, “le funzionalità di database saranno molto interessanti considerando che l'obiettivo di OpenOffice è quello di offrire un'alternativa completa a Microsoft Office. Base eliminerà una delle barriere che hanno ostacolato l'adozione di OpenOffice nelle piccole e medie imprese.”
L'analista ha quindi osservato che un numero sempre maggiore di piccole e medie imprese sta migrando da Microsoft Office a soluzioni alternative open source, e ciò per via dei prezzi e delle licenze del gigante di Redmond. “Oltre a quella categoria di aziende, OpenOffice.org 2.0 ha delle ottime possibilità di essere adottato anche delle start-up o da quelle società che non hanno effettuato grandi investimenti in applicazioni Microsoft – continua Iams - Il problema è che mentre la società di Bill Gates è fortemente convinta che il valore dei suoi prodotti giustifichi il costo, gli utenti non pensano di avere necessariamente bisogno di tutte le funzionalità di Microsoft Office e pertanto potrebbero essere interessati a una soluzione offerta gratuitamente.”
Secondo Sam Hiser, co-fondatore del gruppo di ricerca Hiser + Adelstein, le funzionalità di database presenti in OpenOffice.org 2.0 avranno un ruolo decisivo nella sua accettazione all'interno delle organizzazioni no-profit. “ Le associazioni no-profit hanno bisogno di soluzioni con cui etichettare le mail e organizzare le informazioni dei loro costituenti e dei loro donatori – specifica Hiser - Le funzionalità offerte da Base rispondono concretamente a questo tipo di esigenze. Naturalmente queste associazioni non rappresentano la realtà numericamente più rilevante del mercato statunitense, ma hanno certamente un ruolo significativo nell'accettazione mainstream. La diffusione di OpenOffice.org 2.0 sarà molto più rapida delle versioni precedenti grazie a Base.” L'analista ha infine osservato come nella release 2.0 di OpenOffice.org, gli sviluppatori abbiano adottato un approccio molto meno conservativo rispetto alle versioni precedenti. “ In OpenOffice 2.0 le funzionalità per l'importazione di Dati Esterni sono stati migliorate in modo significativo. Gli utenti possono finalmente stabilire delle connessioni con i grandi database commerciali e estrarre le informazioni. Altra novità è che, oltre a poter creare dei template per inserire i dati in MySQL, PostgreSQL o DB2, è possibile creare dei database e usare la suite di OpenOffice.org come front-end per la progettazione dei database.”

http://searchenterpriselinux.techtarget.com/originalCo...

P.S.: Conviene spendere qualche centinaio di euro per Office XP etc.. o avere un prodotto compatibile, senza opzioni inutili, e per certi aspetti superiore, a costo 0, come OpenOffice 2.0. Aspettiamo con ansia la versione stabile.
:D :D
 
speremmmm, la situazione del titolo non è delle migliori, purtroppo :-))!
 
ste70 ha scritto:
speremmmm, la situazione del titolo non è delle migliori, purtroppo :-))!


LNUX non è un titolo legato alla vendita di un sistema operativo linux. La VA Software offre da sempre il suo supporto al modello Open Source; è il punto di riferimento tecnologico per milioni di sviluppatori che sono migrati all'ambiente Linux.
Deve i suoi profitti alla vendita della sua piattaforma sourceforge enterprise per la condivisione e la gestione dei progetti informatici, che viene presa in considerazione da molti clienti potenziali. Altra parte dei suoi profitti deriva dalla pubblicità e dalla vendite on-line; il sito sourceforge ha scalato oltre 100 posizioni negli ultimi 6 mesi nel ranking mondiale dei 500 siti più visitati. Oscilla, giornalmente, tra la 140 e la 170 posizione; tra i siti altamente tecnologici è il primo (vi sono in classifica, in posizioni precedenti, siti Microsoft, Apple, Macromedia, generalmente usati per download, ma nessuno di questi è specializzato nella Information Tecnology.
Partirà verso l'alto, bisogna solo avere pazienza....
:)
 
grazie pive x le tue spiegazioni incoraggianti...
ste
 
Linux servers praised for security

Survey: A recent Yankee Group report may have incensed Linux devotees on some counts, but it did conclude that Linux is more secure than Windows. That finding that is now backed up by a new survey of software development managers


Software development managers rate Linux significantly higher than Windows server products for security, according to the latest research.

Over 6000 software development managers were asked in a survey conducted by BZ Media to rate the security of server operating systems against hacks and exploits. Linux was rated as 'secure' or 'very secure' by 74 percent of respondents, while Microsoft Windows Server was given one of these rating by 38 percent of respondents. Thirteen percent of respondents rated Linux as insecure or very insecure, a figure that rose to 58 percent for Windows server products.

A Yankee Group survey released last week found a similar, but less significant, difference between Linux and Windows server security. Yankee Group's survey asked IT executives from over 500 companies to evaluate the security of Linux and Windows on a scale of one to ten.

The respondents rated the security of Linux servers slightly higher than Windows server, with Linux scoring 8.3 out of 10 and Windows Server 2003 scoring 7.6.

Microsoft has consistently denied that Windows is less secure than Linux. It claims that Windows is more secure than open source alternatives because Microsoft fixes vulnerabilities quicker than Linux vendors are able to.

This claim is based on a Forrester report, Is Linux more secure than Windows?, which found that Microsoft had the lowest elapsed time between the disclosure of a vulnerability and the release of a fix. But the report has been criticised by Linux vendors who say it did not take into account the seriousness of the vulnerabilities.

Ecco il link
http://news.zdnet.co.uk/internet/0,39020369,39194702,00.htm
 
bahhhh... non ci capisco + nulla, il titolo scende inesorabilmente.........,.
 
La più grande banca cinese sceglie Linux

Installerà Turbolinux 7 Dataserver su 20.000 server di filiale. Gli analisti prevedono una reazione a catena, altre banche seguiranno l'esempio

La più grande banca cinese installerà Linux su 20.000 server delle filiali. Industrial and Commercial Bank of China (ICBC) ha deciso di investire su Turbolinux 7 DataServer per tutti le proprie operazioni di front-end bancario. Il progetto dovrebbe durare tre anni.

ICBC è decisamente la più grande banca cinese. Con asset per oltre 480 miliardi di euro, ha circa 100 milioni di clienti individuali e più di 8 milioni di clienti corporate. Quando il progetto sarà completo, la maggior parte dei 390.000 dipendenti di ICBC accederà ad applicazioni in hosting su sistemi Linux.

ICBC ha scelto Linux in parte perché già alcune applicazioni di front-end sviluppate in casa girano su sistemi SCO. Dunque la migrazione a Linux era il percorso più semplice di aggiornamento, ha detto Claude Zhou, general manager di Turbolinux Cina. Che ha aggiunto che quella di ICBC "è la più grande implementazione Linux in Cina". Ora manca soltanto la scelta di un system integrator che si occupi del progetto. La decisione dovrebbe essere annunciata molto presto, ma ICBC non ha ancora fornito commenti ufficiali sul progetto.

Questo non è l'unico caso di implementazioni di Linux in ambiente bancario in Cina. Anche la Bank of China, per esempio, ha installato sistemi operativi di Turbolinux e Red Hat in alcuni progetti regionali. Ora che anche ICBC ha fatto la sua scelta e ha deciso di partire con un progetto di larga scala, altre banche potrebbero seguire l'esempio. Al momento ci sono soltanto indiscrezioni, ma sembra che la Agricultural Bank of China, tra le quattro maggiori banche del Paese, annuncerà a breve un progetto simile a quello di ICBC. E secondo la stampa cinese, anche la China Construction Bank, quarta banca cinese, annuncerà entro l'anno una migrazione dei propri sistemi IT su Linux.

Tutte scelte dettate dalla necessità delle banche di avere migliori prestazioni dal software e migliore supporto, dice IDC Cina. Al momento la maggior parte delle banche cinesi usano SCO e stanno prendendo in considerazione l'aggiornamento dei sistemi. Secondo IDC, SCO non offre adeguato supporto ai clienti in Cina, e dunque la scelta di Linux dovrebbe garantire un supporto migliore. Ma anche i costi più contenuti e la relativa facilità con cui è possibile portare le applicazioni da Unix a Linux sono fattori importanti.

Tratto da www.cwi.it
 
Microsoft abbassa la cresta

I capi di Windows ora ammettono: sui server il pinguino esiste e va pure forte. Anche sui desktop, ma è tutta colpa del flipping.

[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-05-2005]

A Redmond non fanno più i galletti: ora hanno un concorrenteAria nuova a Redmond: è di pochi giorni fa un inatteso annuncio, da parte di Steve Ballmer, amministratore delegato: Microsoft fornirà il supporto per Linux all'interno della mega patch per Virtual Server 2005 (un'applicazione che consente di eseguire simultaneamente più sistemi operativi all'interno di Windows Server), che uscirà alla fine di quest'anno. Attualmente, è già possibile far girare Linux con VS2005, ma Microsoft non fornisce il proprio supporto tecnico per queste configurazioni.


Grandi novità, dunque, visto che, nei confronti del pinguino, Bill Gates e soci hanno sempre avuto un atteggiamento che sarebbe eufemistico chiamare ostile. Prima hanno spocchiosamente finto che non ci fosse, poi, di fronte alla certezza di essere ridicoli, ne hanno ammesso l'esistenza.

Ma lo hanno fatto sempre con astio. Nel 2001 Ballmer dichiarò "Dal punto di vista della proprietà intellettuale, Linux è un cancro che si attacca a tutto quello che tocca e lo distrugge". Più recentemente, sono partite due crociate dai toni epici, a suon di analisti indipendenti, che hanno cercato di colpire i punti di forza di Linux, con due imperiosi proclami: Windows costa meno, ed è più sicuro di Linux.

La manifesta inverosimiglianza di queste affermazioni ha creato imbarazzo anche tra i sostenitori di zio Bill, e ha messo in crisi la credibilità degli analisti indipendenti, che sulla propria terzietà hanno sempre fatto il perno della loro esistenza tecnica ed economica.

Ora la svolta, confermata anche da Jim Allchin, vice presidente del gruppo Microsoft con responsabilità sullo sviluppo piattaforme, che, parlando del futuro di Windows, ha avuto qualcosa da dire a riguardo della concorrenza. "Linux, discendendo da Unix, sarà il vincitore dell'attuale battaglia dei server."

Niente male, eh? Per chi non è ancora svenuto, il vice presidente prosegue: "Ma noi siamo felici, perché guadagnamo quote considerevoli di mercato." Traduzione: non solo Windows riconosce la superiorità (almeno commerciale) di Linux, ma si ritiene soddisfatta del proprio ruolo di outsider. C'è di che restare basiti.

Lo scenario dipinto da Allchin è più o meno questo: Linux guadagnerà terreno a spese dei sistemi operativi Unix proprietari, come AIX, HP-UX, e Solaris (che comunque abbandonerà presto la sua natura proprietaria). Anche Microsoft guadagnerà, anche se poco, e questo comunque non sarà sufficiente a tamponare l'avanzata del free software nel suo complesso.

Se qualcuno teme che un virus di buonsenso e di obiettività si sia impossessato dei cervelli degli uomini di Redmond, può stare tranquillo: nel prosieguo dell'intervista, che riguarda il settore desktop, Allchin appare molto meno caritatevole, recuperando la boria di sempre. Qui il pinguino diventa, a suo dire, "un fenomeno che dura 24 ore."

Secondo zio Jim, per la maggior parte dei computer nuovi con Linux preinstallato, si adotta la tattica del flipping: una volta portato a casa il PC, Linux è velocemente cancellato e sostituito con una copia piratata di Windows, in genere entro 24 ore.

Questa pratica sarebbe particolarmente usata nei mercati Asiatici, dove impazza la pirateria software. Ciò falserebbe le statistiche, secondo Jim Allchin. Inutile dire come tutta questa attenzione al flipping, sulla cui esistenza non ci permettiamo di dubitare, distoglie lo sguardo dal vero problema per gli uomini Microsoft.

Sempre più utenti si dichiarano insoddisfatti di Windows, e dopo l'uscita di Longhorn, accompagnata dai primi pezzi di Palladium, presumibilmente i vincoli alla libertà di utilizzo diventeranno ancora più insopportabili. La diffusione di Linux, per quanto attualmente sopravvalutata dalle statistiche, metterà a loro disposizione un sistema libero, efficiente e funzionale. Più di qualcuno, a nostro parere, aprirà gli occhi.

link
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4085#edFollow
:p :p :p :p :D :D :D :D :D
 
Desktop: Tiger(Apple) vs Linux vs WindowsXP

Qui il link all'articolo

http://www.technewsworld.com/story/42728.html

Lo riporto anche se è noto la mia passione per i sistemi operativi del "Pinguino".

Ma attenzione che prima o poi chi produce distribuzioni commerciali di Linux, si deciderà a fornire una interfaccia standard, per non disorientare la quota degli utenti "non tecnici" , che non hanno tempo e voglia di comprendere cosa c'è dietro un sistema operativo.
 
x pivello

eheheh, tutte ottime nuove però il titolo scende inesorabilmente...
secondo te tutti i contratti ke lnux sta facendo con grossi gruppi non dovrebbero portare utili? non vorrei ke msft abbia già 1 quota del titolo e lo manovri come vuole........!
ste
 
ste70 ha scritto:
eheheh, tutte ottime nuove però il titolo scende inesorabilmente...
secondo te tutti i contratti ke lnux sta facendo con grossi gruppi non dovrebbero portare utili? non vorrei ke msft abbia già 1 quota del titolo e lo manovri come vuole........!
ste


Ciao Ste,
in svariati post ho detto che LNUX, ovvero VA Software ( ex VA Linux ) non ha nulla a che vedere con le news sulle vendite dei sistemi operativi Linux.

VA Software si è specializzata in servizi in ambiente Linux. In particolare vende una soluzione Enterprise ( Sourceforge Enterprise ) per la gestione e condivisione dei progetti. Tale piattaforma ha circa 120 clienti attualmente e altri stanno valutando il suo acquisto. Più il movimento Open Source avrà fortuna, maggiori saranno i guadagni futuri per LNUX.
Se guardi il bilancio delle trimestrali, vedrai che la quota derivante da Sourceforge non è la maggior parte del fatturato di LNUX, che può contare anche su ricavi pubblicitari e commercio elettronico.

L'affermarsi di Linux come sistema operativo alternativo a Windows e in parte a Unix, l'espandersi del movimento Open Source possono avere solo effetti "indiretti" positivi su LNUX.

Per LNUX ti dico solo di guardare agli scambi ridicoli delle ultime settimane che hanno portato il prezzo a stazionare tra 1,30 e 1,40. Per me è solo accumulo in attesa della trimestrale. Poi può darsi che io sbagli....
Non credo che Microsoft possa essere interessata a LNUX, troppo piccola...

Questo thread vuole essere solo una fonte di aggiornamento sulla evoluzione della lotta tra Linux, Windows e Unix; per cercare di individuare in anticipo le dinamiche future.

Esiste un apposito thread per il titolo LNUX :
http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=469110&page=6&highlight=lnux

:) :)
 
Pivello dove sei...........??????

oggi + 22%:eek: 1,72
 
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