Lista Polizze da evitare

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Buongiorno a tutti.
Chiedo se possibile qui un consiglio agli esperti (non riesco ad aprire nuovo topic...sorry).
Il mio assicuratore mi ha chiamato proponendomi questo prodotto: "Opportunità Reale Doppia Gestione" di Reale Mutua sottolineando il fatto che il capitale sia garantito e che gli ultimi rendimenti dei due fondi siano stati 1,93% e 3,65% ... a suo dire altissimi.
Come valutate il prodotto?
Ho una possibilità di investimento di 100k. Guardo più a una possibilità di investimento che mi tuteli il capitale e che mi renda qualcosina.
Vi ringrazio
 
Buongiorno a tutti.
Chiedo se possibile qui un consiglio agli esperti (non riesco ad aprire nuovo topic...sorry).
Il mio assicuratore mi ha chiamato proponendomi questo prodotto: "Opportunità Reale Doppia Gestione" di Reale Mutua sottolineando il fatto che il capitale sia garantito e che gli ultimi rendimenti dei due fondi siano stati 1,93% e 3,65% ... a suo dire altissimi.
Come valutate il prodotto?
Ho una possibilità di investimento di 100k. Guardo più a una possibilità di investimento che mi tuteli il capitale e che mi renda qualcosina.
Vi ringrazio
Prova con Rinnova Valore di Generali , che ha minori spese?
 
A vostro parere le polizze vita ramo 1 vanno tolte dal portafoglio (o quale % mantenuta?)?
Su quali prodotti ''più sicuri'' investire?
Attualmente ho aviva easy away ed.16 che rende 2%netto
Grazie
 
A vostro parere le polizze vita ramo 1 vanno tolte dal portafoglio (o quale % mantenuta?)?
Su quali prodotti ''più sicuri'' investire?
Attualmente ho aviva easy away ed.16 che rende 2%netto
Grazie
Solo se hanno Min garantito
 
Prova con Rinnova Valore di Generali , che ha minori spese?
A parte le minori spese, non ti pare che a favore del prodotto di Generali possa giocare anche (se non sopratutto) la maggiore solidità/affidabilità del gruppo Generali?
Faccio questa domanda anche in relazione ai rischi evocati dall'esperto di SegretiBancari richiamato nel post #406.
 
Perché?
Mio padre ne ha una vecchia polizza di Generali con minimo garantito...
Perché senza quello non sei protetto da perdite.
Per quanto mi riguarda le uniche ramo I che farei sono le TCM, in quanto polizze di puro rischio demografico.

per l'assenza di spese di gestione/rendimenti retrocessi, e per l'assenza di rischio di mercato (o quantomeno prossimo allo zero, essendoci la doppia garanzia Stato+Cdp) preferisco assolutamente i buoni fruttiferi postali, non perdi mai più del valore nominale in qualunque momento (anzi, dopo tot anni potresti aver pure guadagnato qualcosina) e non sono da buttare quelli di lungo periodo. Vedasi 4x4 che ha 2.69% netto garantito per 16 anni o il BFP ordinario ventennale con 2.2% netto garantito per 20 anni (con rivalutazione bimestrale dopo 12 mesi).

Sinceramente non capisco (a meno di un discorso di privacy come giustamente dicevano prima, ma pure lì come nei buoni con pfr in caso si leda la legittima si puo reclamare) perché dovrei preferire una ramo I.

Anche i fondi pensione vanno tenuti in considerazione come ben detto da @mander per la deduzione dei 5164€.
 
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A parte le minori spese, non ti pare che a favore del prodotto di Generali possa giocare anche (se non sopratutto) la maggiore solidità/affidabilità del gruppo Generali?
Faccio questa domanda anche in relazione ai rischi evocati dall'esperto di SegretiBancari richiamato nel post #406.

Questa è Generali
Estremamente solida, sebbene in discesa, la posizione di capitale, con il Solvency Ratio al 221% dal 227% dell passato esercizio.13 mar 2023.

Se Generali è estremamente solida , l'indice di settore come ti pare:

Il Solvency ratio del settore assicurativo italiano a fine settembre 2022 era pari a 2,47, in lieve calo rispetto al valore di un anno prima (2,56)
 
Questa è Generali
Estremamente solida, sebbene in discesa, la posizione di capitale, con il Solvency Ratio al 221% dal 227% dell passato esercizio.13 mar 2023.

Se Generali è estremamente solida , l'indice di settore come ti pare:

Il Solvency ratio del settore assicurativo italiano a fine settembre 2022 era pari a 2,47, in lieve calo rispetto al valore di un anno prima (2,56)
Siamo d'accordo.
Ma se parliamo di solidità nel ramo vita potremmo citare Poste Vita che praticamente è controllata dal ministero e da Cdp .

Per quale motivo inoltre dovrei preferire di questi tempi per il lungo periodo una polizza vita (pure ramo I volendo) che trattiene parte del rendimento, ha costi di gestione, non è detraibile ed è senza garanzie di rendimento (a patto poi che garantiscano il valore nominale investito..) rispetto a un prodotto come un Bfp che dà protezione su capitale nominale sottoscritto, rendimento e emittente ? Potrei farlo se avessi aspettative di rendimento molto maggiori da una ramo I.

Come prodotto vita ho sempre sostenuto che sono altamente sottovalutate le TCM e le LTC ramo IV. Per quello che mi riguarda lo scopo delle polizze vita deve essere in primis la sterilizzazione del rischio demografico e la protezione in caso di eventi gravi (premorienza, non autosufficienza, invalidità grave, malattia grave).. Non deve essere uno strumento di investimento. Al più lato finanziario lo farei come protezione dalla perdita di potere di acquisto, magari se ci fosse qualcosa indicizzato al FOI
 
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Per quale motivo inoltre dovrei preferire di questi tempi per il lungo periodo una polizza vita (pure ramo I volendo) che trattiene parte del rendimento, ha costi di gestione, non è detraibile ed è senza garanzie di rendimento (a patto poi che garantiscano il valore nominale investito..) rispetto a un prodotto come un Bfp che dà protezione su capitale nominale sottoscritto, rendimento e emittente ? Potrei farlo se avessi aspettative di rendimento molto maggiori da una ramo I.

In questo momento sono più convincenti i buoni postali, visto il rialzo dei tassi di interesse.

L'ideale, comunque, è tenersi aperte entrambe le porte: una polizza vita ramo I con PosteVita E dei BFP.
Io l'ho sottoscritta nel 2016, in un momento in cui i buoni non rendevano niente, mentre le polizze (con in pancia vecchi titoli a tassi alti) davano soddisfazione, seppure decrescente man mano che passavano gli anni.

Per diversi anni ho dirottato sull'assicurazione i vecchi buoni arrivati a scadenza; poi è arrivato il rialzo dei tassi e ho ricominciato a buttarmi sul lato BFP, arrivando a riscattare un buon 40% della PosteVita per reinvestirlo in buoni.

Un domani che il discorso si invertirà non escludo di tornare a "picchiare" sulla polizza.

Il discorso è che le polizze seguono l'andamento del mercato, ma piuttosto lentamente per cui cresceranno anche i loro rendimenti anche dopo che saranno tornati a scendere altrove.

Quindi, in sintesi, mi tengo la mia Posta Presente Cedola Gamma Alta e i miei buoni, agganciandomi a quella soluzione tra le due che al momento offre più opportunità :)
 
In questo momento sono più convincenti i buoni postali, visto il rialzo dei tassi di interesse.

L'ideale, comunque, è tenersi aperte entrambe le porte: una polizza vita ramo I con PosteVita E dei BFP.
Io l'ho sottoscritta nel 2016, in un momento in cui i buoni non rendevano niente, mentre le polizze (con in pancia vecchi titoli a tassi alti) davano soddisfazione, seppure decrescente man mano che passavano gli anni.

Per diversi anni ho dirottato sull'assicurazione i vecchi buoni arrivati a scadenza; poi è arrivato il rialzo dei tassi e ho ricominciato a buttarmi sul lato BFP, arrivando a riscattare un buon 40% della PosteVita per reinvestirlo in buoni.

Un domani che il discorso si invertirà non escludo di tornare a "picchiare" sulla polizza.

Il discorso è che le polizze seguono l'andamento del mercato, ma piuttosto lentamente per cui cresceranno anche i loro rendimenti anche dopo che saranno tornati a scendere altrove.

Quindi, in sintesi, mi tengo la mia Posta Presente Cedola Gamma Alta e i miei buoni, agganciandomi a quella soluzione tra le due che al momento offre più opportunità :)
Questo finché sarà valida la valutazione al costo storico.
Ma pure qui, se non c'è vantaggio evidente, perché preferirla?
Io almeno per mezzo punto percentuale in più non vado a dirottare sulle polizze con tutti i rischi che ne conseguono (penalità per riscatto, rendimenti prossimi allo zero e, soprattutto, spese di gestione)
 
non vado a dirottare sulle polizze con tutti i rischi che ne conseguono (penalità per riscatto, rendimenti prossimi allo zero e, soprattutto, spese di gestione)


Sulla mia polizza non c'è nessuna penalità per il riscatto totale o parziale dopo il terzo anno (ormai sono al settimo).
Al momento del riscatto mi hanno restituito esattamente la cifra che avevo richiesto.

Spese di gestione ci sono, è ovvio, ma i rendimenti non sono affatto pari allo zero e pure qui bisogna vedere di che cifra stiamo parlando: con 10K sono convinto anche io non abbia senso, con una cifra 20,50 volte superiore o anche più il senso c'è eccome.

Certo se uno ha risorse limitate e ha bisogno di rischiare per strappare rendimenti più alti.. è meglio che guardi altrove.
 
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Questo finché sarà valida la valutazione al costo storico.
Ma pure qui, se non c'è vantaggio evidente, perché preferirla?
Io almeno per mezzo punto percentuale in più non vado a dirottare sulle polizze con tutti i rischi che ne conseguono (penalità per riscatto, rendimenti prossimi allo zero e, soprattutto, spese di gestione)
e aggiungi anche il rischio “emittente”
(vedi situazione Eurovita)
 
Siamo d'accordo.
Ma se parliamo di solidità nel ramo vita potremmo citare Poste Vita che praticamente è controllata dal ministero e da Cdp .

Per quale motivo inoltre dovrei preferire di questi tempi per il lungo periodo una polizza vita (pure ramo I volendo) che trattiene parte del rendimento, ha costi di gestione, non è detraibile ed è senza garanzie di rendimento (a patto poi che garantiscano il valore nominale investito..) rispetto a un prodotto come un Bfp che dà protezione su capitale nominale sottoscritto, rendimento e emittente ? Potrei farlo se avessi aspettative di rendimento molto maggiori da una ramo I.

Come prodotto vita ho sempre sostenuto che sono altamente sottovalutate le TCM e le LTC ramo IV. Per quello che mi riguarda lo scopo delle polizze vita deve essere in primis la sterilizzazione del rischio demografico e la protezione in caso di eventi gravi (premorienza, non autosufficienza, invalidità grave, malattia grave).. Non deve essere uno strumento di investimento. Al più lato finanziario lo farei come protezione dalla perdita di potere di acquisto, magari se ci fosse qualcosa indicizzato al FOI
1. Poste vita al 4.08.2022 aveva un indice di 222%. Che sia controllata da cdp è una spa e basta.
2. Le polizze vita sono espresse da gestioni conservative e vanno bene per periodi di medio e lungo termine come antidoto di una volatilità complessiva di portafoglio.
3. Polizza vita può essere di protezione come le miste e le vite intere, di capitale differito o di rendite, si adattano a esigenze diverse e non sono comparabili con altri prodotti di medio termine o peggio di breve termine.

La gestione Valore di Poste italiana è di tipo piatta come le gestioni intermediate da banche, nel medio lungo termine non regge il confronto con le migliori gestioni che vanno sul mercato a cercare performance migliori.

4. Il decennio che ci siamo lasciati alle spalle è unico è irripetibile , non avremo esplosioni negli indici di borsa e non otterremo rendimenti reali, con i cd, il btp o strumenti a breve termine .

5. Più alta è l'inflazione e più alta sara l'erosione monetaria di una tipica gestione assicurativa .
 
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1. Poste vita al 4.08.2022 aveva un indice di 222%. Che sia controllata da cdp è una spa e basta.
Senza dubbio. Ma è il leader di mercato nel vita, vuoi o non vuoi c'è lo Stato di mezzo e prima che faccia la fine di Eurovita ce ne vuole.
Non nascondiamoci dietro un dito, sotto quest'aspetto qualche tutela in più la dà, e può tranquillamente reggere il confronto con le altre big (che a livello di raccolta premi non mi pare la superino, ma in ogni caso è sul podio).

2. Le polizze vita sono espresse da gestioni conservative e vanno bene per periodi di medio e lungo termine come antidoto di una volatilità complessiva di portafoglio.
Nessuno lo nega, ma non è una garanzia. Il lungo termine è d'obbligo (vedasi vita intera) Puoi avere anni di alti e bassi ma non hai un rendimento certo.

3. Polizza vita può essere di protezione come le miste e le vite intere, di capitale differito o di rendite, si adattano a esigenze diverse e non sono comparabili con altri prodotti di medio termine o peggio di breve termine.
Vorrei però capire le miste in quale caso farle rientrare se non un modo per non rendere una TCM a fondo perduto.

La gestione Valore di Poste italiana è di tipo piatta come le gestioni intermediate da banche, nel medio lungo termine non regge il confronto con le migliori gestioni che vanno sul mercato a cercare performance migliori.

4. Il decennio che ci siamo lasciati alle spalle è unico è irripetibile , non avremo esplosioni negli indici di borsa e non otterremo rendimenti reali, con i cd, il btp o strumenti a breve termine .
Esistono i btp-i e i btp-€i che una garanzia quasi reale la danno.
E per quanto mi riguarda, proprio perché il decennio passato è alle spalle, andrei cauto pure sulle polizze che cercano performance migliori.
 
Buongiorno a tutti.
Chiedo se possibile qui un consiglio agli esperti (non riesco ad aprire nuovo topic...sorry).
Il mio assicuratore mi ha chiamato proponendomi questo prodotto: "Opportunità Reale Doppia Gestione" di Reale Mutua sottolineando il fatto che il capitale sia garantito e che gli ultimi rendimenti dei due fondi siano stati 1,93% e 3,65% ... a suo dire altissimi.
Come valutate il prodotto?
Ho una possibilità di investimento di 100k. Guardo più a una possibilità di investimento che mi tuteli il capitale e che mi renda qualcosina.
Vi ringrazio
io ne ho una con questi mirabolanti risultati:
  • cap. iniziale (lordo) al 2018: 10.100,00 €
  • Valore di Riscatto ad oggi: 10.237,00 €
 
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